Voci cattoliche: “Indignazione per caso Ruby”

Dal mondo cattolico si levano diverse voci che si esprimono in maniera critica sul caso Ruby.
Da segnalare ad esempio quella di Domenico Delle Foglie, già portavoce del Family Day e direttore del sito cattolico Piuvoce.net, che difende la Chiesa. “Nessun silenzio dei cattolici italiani”, si legge nella nota sul sito, anzi “le parole a disposizione (purtroppo anche quelle che non avremmo mai voluto leggere) sono state spese tutte”. Quindi “immaginiamo che nessuno possa attribuire silenzi interessati o imbarazzati ai cattolici italiani e alla Chiesa”. L’auspicio è che si faccia chiarezza, per “restituire serenità” a tutti i cittadini italiani, “credenti e non credenti”. “Forse altre parole significative e dall’alto valore pedagogico verranno da Ancona” dal Consiglio permanente Cei previsto per lunedì.
Anche Famiglia Cristiana interviene nuovamente, con un commento che definisce il caso Ruby fonte di “smarrimento e di angoscia per l’effetto che lo scandalo sta producendo fra le famiglie e i giovani”. “Proprio mentre la Chiesa annuncia un decennio alla rieducazione cristiana della gioventu”, prosegue il commento di Beppe Del Colle, “da Arcore, dai suoi sostenitori e dai suoi critici viene un messaggio opposto, di indecente rappresentazione del modo di vivere di tre generazioni”.
Sulla questione si fa sentire anche il leader di Sel Nichi Vendola, intervistato durante il programma Otto e Mezzo su La7. “La reazione di Famiglia Cristiana“, “il sentimento di indignazione che serpeggia nelle parrocchie” e “lo scandalo autentico che viene percepito dalla coscienza cristiana”, “il rischio che il riferimento religioso sia soltanto un codice formalistico o una furbizia di tipo elettorare”: tutto questo, secondo Vendola, “non può non determinare una presa di parola da parte della Chiesa”. Alla domanda del giornalista Antonio Polito, se la reazione della Chiesa in questo caso sia una “ingerenza”, il leader Sel risponde di no e aggiunge: “penso a differenza di altri che la dimensione pubblica della fede sia un fatto della laicità” e “che vada reimpostata, riscritta l’idea di laicità, credo che noi non dobbiamo avere paura di un confronto nel merito delle cose”.
Secondo Vendola non c’è stato “mai” un dibattito “sul merito dei problemi” come quelli “che vedono la Chiesa talvolta anche con una asprezza inusuale intervenire su scelte che riguardano la vita delle persone”. “Credo che bisognerebbe avere il coraggio di andare a discutere con la Chiesa”, sostiene, “e quando la Chiesa ha parole che appaiono intolleranti, bisogna rilanciare la sfida del dialogo”. Perché “viviamo in una realtà molto complicata ed ognuno è bravo a denunciare il fondamentalismo dell’altro”. Invece “dobbiamo tutti quanti disarmare il proprio, il nostro fondamentalismo e ricercare insistentemente, pazientemente la via del dialogo”, conclude Nichi Vendola.

Valentino Salvatore

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38 commenti

Kaworu

com’è che per tutto il resto dello schifo di B stan zitti invece?

Sandra

Ma sempre per questioni di mutande fanno i moralisti! Con tutto quello che succede ed è successo in italia, loro si indignano perché leggono qualche riga del livello della peggiore letteratura erotica da supermercato!!! Vorrei proprio vedere le reazioni di questi cattolici alla lettura di intercettazioni tra ex vittime di preti pedofili, sicuramente non sarebbero state pubblicate per cominciare, e se anche lo fossero state, sarebbero state subito rubricate alla voce chiacchiericcio! Berlusconi non deve cadere per questioni di moralità di letto, ve lo immaginate il dopo? Il ritorno alla castità, il potere ai bacchettoni, per anni sventoleranno lo spauracchio di quei tempi oscuri attribuiti alla scarsa moralità sessuale. Il sesso non c’entra niente. Per ora l’unica alternativa pronta per il dopo berlusconi è anche peggio di berlusconi, che un’alternativa proponibile e capace si costruisca, e in fretta.

Ciccio

più di quel che fa b. sotto le coperte, mi indignerei dei miliardi di euro che ogni anno vanno in fumo per corruzione, evasione, sprechi, ecc ecc. Ma forse questi sono problemi marginali di fronte ai veri problemi dell’Italia di oggi, cioè le donne con cui va a letto il berLosco.

(che poi se c’è sfruttamento della prostituzione va ovviamente punito secondo ciò che prescrive la legge, ma mi piacerebbe sentire gli uomini in gonnella condannare così duramente anche tutte le ruberie che ha fatto nel corso degli anni. Ah, ma che illuso, parte di quelle ruberie andavano ad ingrassare le loro già piene tasche, quindi…)

Giovanna

Se dovesse cadere a seguito di questo scandalo delle mutande e per intercessione dei santi gonnelloni purtroppo il dopo che mi immagino è molto simile all’Iran o all’Afghanistan dei talebani.

Massimo

Il rischio è proprio che, secondo il detto, il chiodo scacciato dall’altro chiodo sia quello del crocifisso di legno appeso nei luoghi pubblici – ma solo per fissarcelo meglio con nuovi chiodi di acciaio inossidabile.
Per la chiesa cattolica, è troppo ghiotta e salvifica (o benedetta, opportuna parte finale del composto!) l’occasione di far dimenticare lo scandalo pedofilia in un modo forse inatteso – sotto sotto, la Gonnelloni & Co. era convinta, con la sua esperienza plurisecolare in materia di coperture, di contribuire a nascondere le magagne dell’Unto del Signore con la stessa cortina fumogena usata per occultare i propri stupratori di minorenni). Le vie del Signore per pararsi i riveriti… paramenti sembravano finite, ma l’Uomo della Provvidenza ha provveduto (che doveva fare, del resto?).
La Sacra Trinità Noemi-D’Addario-Ruby rischia di oscurare quello che i casi di gravissimo abuso usciti dai sotterranei del Vaticano potevano fare per ridimensionare lo strapotere dei corvi di sempre.
C’è solo da augurarsi che la voragine tra realtà e finzione (televisiva e video-messaggiata) possa essere (almeno in parte) colmata dall'”ingerenza” dei fatti concreti.
Per questo, però, bisognerebbe appellarsi allo spirito critico del popolo italiano. Purtroppo, temo fortemente che un simile appello sia quasi altrettanto disperato di quello rivolto a un altro spirito: lo spirito… santo!

gigi

chi sta in parlamento e non commette reati è sempre meglio di chi li commette.

fino a prova contraria.
non siamo tutti uguali.

tonii

i cattolici sono “turbati” perché il loro politico di riferimento, quello che garantisce loro soldi e impunità, si è mostrato per quello che è e non per quello che voleva farci credere.

Chiaro che non lo possono scaricare se non hanno un altro cavallo docile da usare.
La politica inaugurata da Malefico 16 a pochi mesi dall’insediamento in vaticano, resa pubblica nell’incontro di verona, cioè usare gli atei devoti per i propri fini, ovvero non stare a guardare la fede dei politici ma solo i loro atti politici concretamente finalizzati al denaro e all’approvazione di leggi vatican-friendly, sta franando rovinosamente.

Il “fine teologo” oltre che pessimo comunicatore si sta dimostrando ottuso nella conduzione della politica. L’alleanza col fascismo televisivo e la mafia imprenditoriale sta portando la CCAR a risultare indigesta anche ad ampie fette dei suoi stessi accoliti. Si stanno strangolando con le loro stesse mani. Diamo tempo al tempo, i frutti si vedranno nel lungo periodo.

Federico Tonizzo

Propongo a tutti i lettori delle “Ultimissime” di regalare a parenti e amici il libro “I papi e il sesso” di Eric Frattini. Magari per Pasqua 😉

Tommaso W.

Berlusconi, per ora è finito solo nel tritacarne mediatico, dopo tre gradi di giudizio sapremo se è colpevole o no, ma la chiesa già starnazza.

Andreotti fu accusato di collusione con la mafia, ma prima del processo in Vaticano non volò una mosca.

D’ altronde è ormai noto che quando si parla di sesso, in chiesa, si va a toccare un nervo scoperto!!

🙂

FSMosconi

Ripeto: ma ‘sti quì accorgeresene prima??!! Troppo faticoso??!! 👿

Otzi

Nichi Vendola sostiene: “che vada reimpostata, riscritta l’idea di laicità, credo che noi non dobbiamo avere paura di un confronto nel merito delle cose”.
Non capisco. Nel senso, forse, che un laico sia nello stesso tempo anche chierico e che il chierico, viceversa, sia nello steso tempo anche laico?
Non avere paura di un confronto nel merito delle cose, per il profano, cioè il laico, significa varcare il confine che lo tiene fuori dal “fanum”, dal sacro cioè, e diventare clericale col clericale, mentre a questo contatto, di fronte a questa profanazione, il clericale diventerebbe, ipso facto, laico. Salvo riconsacrare o sconsacrare tutto. Non avere paura significa anche non riconoscere che initium sapientiae est timor domini, cioè abolire, neutralizzare in un sol colpo il potere clericale sulla libertà di coscienza, messa invece a fondamento della libertà umana dalla carta dei diritti universali umani (Mai firmata dal Vaticano!). Non avere paura, in questo caso, significa che un qualsiasi laico è parte della Chiesa Docente (in un contesto cattolico) e nella ricerca della Verità non riceve lumi infallibili che da dio! Assurdo per il clericalismo ed inutile alla Laicità! Nichi Vendola dovrebbe spiegarsi meglio, perchè odoro il bisogno del solito brodo clericale… la velleità di superati e sempre più inutili compromessi…l’impossibilità personale di liberarsi da certi condizionamenti. Che bisogno c’è di benedizioni? Prima l’uomo fondamento di comportamento morale e poi, per chi vuole anche il proprio dio.
Nichi Vendola è alquanto ostico o presuntuoso forse.

nadia

penso che gli piaccia ascoltarsi e chi lo intervista ripete beatamente le sue parole…es: “sono cattolico, sia pure nella forma più imperfetta. Eterodosso, perchè inguaribilmente libero. Vecchio, perchè vivo sulla mia pelle l’atrofizzazione del capire” “La vita altrui che è il paradigma del limite nostro,violando il quale romperemmo il senso della ns vita e di tutta la vita” e che èèè? Vorrei dire a questi “cotoloni” che come italiana sono ben angosciata per tantissimi altri motivi, non ultimo tutti i soldi nostri che si magnano loro….

rik

Prefersico il pragmatismo di Bersani alle chiacchiere di Vendola, che regala milioni di € alle cliniche don Verzé e taglia gli ospedali pubblici.

bismarck

Ho visto l’intervista della Gruber a Nichi Vendola e posso dire una cosa, non è nemmeno bravo a sviare le risposte. Gli veniva chiesta una cosa e rispondeva facendo un comizio che neanche per sbaglio si avvicinava alla domanda. Arrampicarsi sugli specchi, questo il suo sport.
Quanto alla laicità, prima di parlare, i politici dovrebbero consultare il vocabolario, poi, al termine gli si possono dare le sfumature che si vuole ma non tali da snaturarne il significato che gli è proprio.
Significato, tra l’altro, forgiato nelle guerre di religione; la pace di Westfalia, siglata nel 1648, è costata 30 anni di guerra.
Credo che gli immani sacrifici di quella povera gente, sacrificata per una follia immaginaria, gridano ancora vendetta.

marco.g

A qunto pare i cattolici italiani non sono ancora pronti ad interrogarsi sui motivi per cui i Family Days possono avere anche effetti indesiderati…

SilviaBO

Riguardo il “caso Ruby”, rimprovero a Berlusconi due cose: le pressioni che pare abbia fatto per tirarla fuori dai guai e il fatto di essere stato poco attento a mantenere private certe sue attività. Un presidente del consiglio deve tener conto che l’immagine della nazione può venire danneggiata (a ragione o a torto) se certi comportamenti dei suoi governanti diventano di dominio pubblico.
Per il resto, in privato può fare quel che gli pare. L’altra eventuale obiezione che si può sollevare, cioè che costei era minorenne, mi pare non regga: un conto è fare sesso con una tredicenne, un altro è farlo con una quasi-diciottenne che presumibilmente ha già avuto più esperienze di una sessantenne media.
Credo comunque che il giudizio su un presidente del consiglio, positivo o negativo che sia, debba dipendere da questioni un po’ più serie.

IChose

Limitatamente all’ambito giudiziario importa che si siano configurati reati veri e propri, e vergognosi abusi di potere. Se qualcuno ritiene giusto disobbedire alle leggi dello Stato perchè le ritiene ingiuste è libero di disobbedire ed andare in carcere, non se questo qualcuno, è però, il presidente del consiglio, cioè qualcuno che nelle leggi dello stato ha l’obbligo di riconoscersi perchè la legittimità di esercizio delle proprie funzioni è sancita dalla costituzione, fondamento di tutte le altre leggi e dell’organizzazione statale stessa. C’è poi il fondato sospetto che Berlusconi menta alla nazione affermando di non avere mai avuto rapporti sessuali a pagamento né con maggiorenni né tantomeno con minorenni, per tentare invano di mantenere intatta la sua immagina, falsa quanto la sua faccia, di rassicurante padre di famiglia. Da un punto di vista politico ha rilevanza che il governo di cui Berlusconi è a capo abbia inasprito le pene contro lo sfruttamento della prostituzione minorile, azione legittima, ma non prioritaria, che sa molto di intervento populistico “eh, signora è proprio vero, ci stanno un sacco di sozzoni in giro (ndr i mariti)”. I buoni cattolici non esistono, e questo si sa, quando però a dichiararsi tali sono leader politici, le incongruenze tra ciò che questi dicono di fare e ciò che questi fanno realmente hanno un peso diverso. E’ legittimo andare ad indagare nel privato di chi, da leader di un partito, si impegna a discriminare le minoranze non cattoliche e a combattere per una nazione religiosa, facendo della moralità uno strumento politico. Se non si vuole che lo stato sia pianamente laico e che quindi esista piena e vera libertà religiosa condannando comportamenti divergenti dalla morale dominante per fare propaganda, allora si ha l’obbligo di camminare con una telecamera nelle mutande.

Wakko Warner

Dimentichi che è stato lo stesso governo Berlusconi ad aver reso reato la prostituzione per i maggiori di 16 anni (legge 38 del 2006), prima infatti non lo era (legge del 1998, non ricordo il numero).

Quindi i casi sono due: o si è reso illecito qualcosa che prima era lecito solo per fare colpo sulle idiozie moraleggianti di qualcuno (chiesa, fascisti, ecc), oppure Berlusconi pensa davvero di essere al di sopra della legge e che le leggi che scrive (lui o un suo ministro) e firma non lo riguardino ma riguardino solo noi sudditi. Io a dire il vero propendo per entrambe le cause.

Roberto Grendene

curioso indignarsi solo ora con Berlusconi e non indignarsi mai con i loro gararchi ecclesiastici che ci hanno fatto affari, che hanno coperto la pedofilia nel clero, che fanno assumere insegnanti di religione nella scuola pubblica, che si prendono un miliardo di euro l’anno dall’irpef, ecc. ecc.

Ciccio

Proprio mentre la Chiesa annuncia un decennio alla rieducazione cristiana della gioventu

devo iniziare a preoccuparmi?

c.j.

Certo che i cattolici la parte degli indignati la recitano bene… …e anche da secoli, per l’esattezza da duemila anni…

Magari si indignassero per le loro schifezze, del tipo “scagli la prima pietra”…

Tra mignotte, papponi, delinquenti… …sta a vedere che si indignano per una certa “Ruby”!

vincenzo

Caro papa benedetto(da chi?) guardi prima la trave che c’è nel suo occhio: chi ha al suo interno la piaga della pedofilia non può giudicare gli altri.

Barbara

Ma come mai si indignano tanto solo ora con Ruby? E la D’Addario di un anno fa? E quella ancora prima? Eh sì, ma come sono ingenui questi cattolici! (Ovviamente chi li comanda non è ingenuo affatto).

Stefano Grassino

Caro Vendola, per come la vedo io, se in questo paese esiste un pericolo per la laicità, questo sei tu.
Vai pure alla ricerca dei voti cattolici, quei cattolici che si scandalizzano per le orge a casa del presidente del consiglio (fattore certamente deprecabile) ma che non si preoccupano minimamente se ogni anno muiono 1300 persone sul lavoro e qualche migliaio resta invalido (di cui un gran numero, invalido permanente) se spariscono decine di miliardi dalle casse dello stato, se l’evasione fiscale è arrivata a livelli da quarto mondo, se la malavita organizzata controlla un terzo dell’economia nazionale e se gli ospedali sono ridotti al collasso; se la giustizia non è più giustizia ed i trasporti sono peggio di quelli del Ruanda. Vai caro niki (ti piace farti chiamare così,vero? fa molto chic) a chiedere i voti di chi non muove un dito se le nostre università stanno chiudendo ed il nostro paese ha perso ogni considerazione sul piano internazionale. Ti danno quasi al 7% ed allora è proprio vero….questo è un paese indecifrabile.

bismarck

Quoto.
Laicità? La stragrande maggioranza dei politici non sa nemmeno dove sia di casa. Tanto alla fine paghiamo sempre noi.

rik

Solo chiacchiere. Alla fine quel conta per i monsignori sono i quattrini.

E finché non sarà approvata l’esenzione IMU agli immobili ecclesiastici sosterranno ancora Beròluscono e le sue prostitute.

Manlio Padovan

“…penso che la dimensione pubblica della fede sia un fatto della laicità.”
Che vuol dire? Nessuno nega al credente di comportarsi pubblicamente secondo i dettami della sua fede; ma nessuno può obbligare la politica, proprio perché deve fare sua la laicità, ad adattarsi alle esigenze della fede. Altrimenti quale fede seguiamo? Potremmo parlare ancora di laicità? A me paiono concetti talmente semplici che mi pare impossibile non si possa essere assolutamente chiari usando parole inequivocabili: qui è proprio vero che la cosa o è bianca oppure è nera, non c’è il grigio.
Caro Vendola è qui la seconda volta che non mi convinci; sei solo alla ricerca di un successo elettorale. Sulla chiesa non ti esponi.

Southsun

La Chiesa continua a comportarsi come l’ultima delle sgualdrine: sto zitta se sganci.

Almeno le donnacce a tassametro di Berlosco hanno tariffe più basse per star zitte.

Nathan

In realtà esiste un’altra differenza, più grave ancora: le papi-girs vengono pagate dal vecchio porco coi soldi suoi, mentre le richieste finanziarie della chiesa vengono pagate coi soldi nostri.

Mapo

Cari atei di sinistra, i vostri commenti su Berlusconi ed il caso Ruby mi sembrano un pò ambigui, prima vi stracciate le vesti contro il pedofilo puttaniere che va con le prostitute minorenni, poi quando anche i cattolici o una parte di loro si mettono a criticare Berlusconi proprio per le sue abitudini sessuali allora vi lamentate spaventati dicendo che non volete che Berlusconi cada per questioni di sesso in fondo private perchè poi potrebbe arrivare una repubblica più moralista e teocratica della precedente. Quindi allora anche voi atei sinistri gettate la maschera e dimostrate che della moralità sessuale, della condanna della prostituzione e delle minorenni non ve ne importa un fico secco e che quello che vi importa è strumentalizzare tutto.

tonii

caro teledipendente, vedo che ti sfuggono molte cose. il fatto che tu non ci arrivi è ovviamente correlato alle tue scarse difese alla propaganda di regime, ma corro in tuo soccorso per puro spirito di servizio.
Che un vecchio presidente del consiglio faccia il pagliaccio dietro le minorenni dovrebbe essere sufficiente per destituirlo all’istante, visto che l’intero paese subisce la vergogna internazionale. Che poi violi costantemente le leggi (corruzione di giudici, avvocati, legami mafiosi, partecipazione ad associazioni segrete, etc etc) dovrebbe portare al suo arresto, dopo processo.
Sarebbe ben diverso se il Presdelcon fosse stato eletto con una piattaforma basata sul laicismo e sulla libertà sessuale, questo non lo avrebbe certo assolto moralmente per la prostituzione e in special modo quella minorile, ma almeno lo si sarebbe potuto difendere se avesse avuto comportamenti sessualmente esuberanti con altri adulti consenzienti (non importa di che sesso, ma possibilmente suoi coetanei).
Invece per essere eletto, oltre che sul voto dei vecchi, dei sottoculturati e delle classi di descamisados, lazzaroni ed evasori fiscali, ha preso il voto pilotato dalle curie (conscie di ricevere grossi contributi in denaro e di potere legislativo).
Le blande critiche che ora queste gli rivolgono sono solo di facciata, come è evidente.
Ora una sua caduta potrebbe essere strumentalizzata da queste stesse curie per esigere ancor più fedeltà dai futuri leader del paese. Questa triste condizione la si vede sia nel partito delle molte mogli, quello di Casini, sia nel solo partito di sinistra rimasto, il cui leader subisce purtroppo la fascinazione delle divise curiali.

Ciò che ti risulterà incomprensibile davvero, però, è che noi, laici di sinistra, non abbiamo padrone. Non siamo parte di un gregge o di una scuderia. Lo so, non puoi capire. Io so che altri atei e di sinistra possono avere posizioni diverse dalle mie, ma so anche che sono persone con cui posso discutere senza voler cambiare le loro posizioni e loro le mie. Così come il mio ateismo nasce da una posizione morale molto forte, che ritiene inaccettabile il dio per motivi logici ma anche etici, così il mio essere di sinistra è dettato da bisogno di giustizia sociale esteso anche e soprattutto alle classi povere, quelle che voi imbrogliate, sfruttate e poi una volta usate, gettate nella discarica sociale.

nightshade90

e specifico che noi non siamo “laici di sinistra”: siamo laici e basta, senza nessun indirizzo politico comune. io ad esempio ideologicmente sarei della destra liberale. quindi se non ci fosse berlusconi voterei destra, se in italia esistesse una sinistra seria voterei sinistra, se non ci fosse berlusconi e ci fosse una sinistra voterei i liberali, ora come ora mi tappo il naso e di volta in volta cerco di votare il meno peggio della situazione…..

POPPER

caro Mapo, da atei di sinistra ad atei sinistri ci passa una sostanzaiale differenza, poi non è detto che tutti gli atei siano di sinistra; che discorso fai?

Duce silvio è il presid. del consiglio di una Repubblica Democratica, l’Italia, e usa la scorta, ma ha acusato questa scorta di aver perquisito le ragazze che andavano da lui, come se avessero violato la loro privacy e la loro dignità, cosa del tutto normale perquisirle perchè non fossero in possesso di materiale compromettente per il premier, solo che duce silvio voleva lui essere il primo a spogliarle per perquisirle.

Quello che lui fa a casa sua sono affari suoi, ma se usa la scorta che deve perquisire delle minorenni e maggiorenni, usa i soldi degli italiani e, se è ricattabile da queste ragazze che gli chiedono i soldi per tacere, allora la Presidenza del Consiglio è ricattabile e Berlusconi deve rispondere al COPASIR almeno, visto che non ha mai voluto andarci e nemmo vuole andare davanti ai magistrati che lui accusa tutti i giorni di golpe.

Vietti stesso ha risposto alle accuse di Berlusconi quando il duce ha minacciato i giudici di punirli:

“In relazione alle affermazioni di ieri del presidente del Consiglio”, scrive in una nota Vietti, “i processi sommari non si fanno e non si invocano. Nel nostro ordinamento non sono previste ‘punizioni’ per i magistrati. La competenza a valutare la correttezza dei comportamenti dei magistrati è attribuita dalla Costituzione al Consiglio Superiore della Magistratura secondo le procedure stabilite dalla legge”.

Il presidente della Camera: “Chi vince le elezioni non è al di sopra della legge. La presunzione di innocenza non sia confusa con la presunzione di impunità. Infangato il nome dell’Italia”.

Nonostante non siano il massino della laicità dello stato, almeno ha detto cose giuste.

Tornando al sesso bunga bunga, il presid, duce Silvio ha rivendicato una vita privata accusando la magistratura di spiarlo, ma Mapo, come si fa a dire queste cose?

primo) accusa la scorta di aver violato la dignità delle ragazze perchè le hanno perquisite
secondo) accusa la magistratura come se avesse usato le ragazze per spiarlo
terzo) se ne esce con la promessa che punirà i magistrati attraverso una riforma della giust.

ma ti pare che sia ancota lucido per governare l’Italia?

Massimo

Su Nichi Ossimoro Vendola (gay E cattolico) da un po’ di tempo in qua ho sempre più dubbi.
Resta comunque il fatto che, forse, ho sottovalutato la sua strategia: agire dall’interno è forse più efficace che prendere i preti di petto.
Del resto, come dice espressamente, “che il riferimento religioso sia soltanto un codice formalistico o una furbizia di tipo elettorale” è, come minimo… “ALTAMENTE probabile”.
Spero solo che valga anche per lui! 😉

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