L’istruzione morale in Austria

Il servizio stampa degli umanisti di lingua tedesca Humanistischer Pressedienst dà notizia della controversa introduzione nelle scuole dell’Austria di corsi obbligatori di morale. I non credenti si oppongono a questo tentativo di tutele religiosa e di abrogazione del loro diritto fondamentale di libertà dalla religione. Il consiglio centrale dei non credenti austriaci ha affrontato la questione mettendo in evidenza l’importanza che ha la questione per i circa due milioni di cittadini che non appartengono ad alcuna religione. Infatti l’istruzione morale riguarda solo gli allievi che non seguono i corsi di religione, per scelta propria o delle famiglie. Ma il contenuto e la comunicazione dell’istruzione morale sono quasi esclusivamente nelle mani di teologi o insegnanti di religione e questo non cambierebbe anche nel caso che si realizzasse la prevista obbligatorietà di questi corsi. I non credenti non sono stati consultati su una questione che riguarda proprio loro, direttamente, nei loro diritti umani fondamentali, primo fra questi il diritto alla libertà dalla religione. Infatti, al contrario di quanto accade per l’istruzione religiosa, per la quale è riconosciuto il diritto di scelta dei singoli, questo non vale per i non credenti circa i valori che sarebbero impartiti ai loro figli nell’istruzione morale. Infine, l’associazione dei non credenti vede nell’istruzione morale un attacco ai diritti fondamentali e, richiamandosi alla convenzione europea del 1964 sui diritti della persona, invita le chiese, i partiti e i singoli a lasciar cadere definitivamente quei privilegi che alle religioni sono indebitamente ancora riconosciuti.

Ermanno Morgari

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23 commenti

c.j.

…vabbé siamo alle solite… tipo a noi credenti non ce ne frega nulla di voi non credenti, i nostri valori e principi sono superiori ai vostri bla bla bla, per cui non ce ne frega ‘na mazza di consultarci prima con voi, bla bla, isegneremo la nostra moralità a tutti i bambini anche ai vostri… …punto.

Insomma nulla di nuovo.

miro99

della serie , buttali fuori dalla porta ti entrano dalla finestra,,
nun vonno molla’ l’osso !!

fab

Faccio notare che queste imposizioni calano tutte dall’alto. Sono spudorati tentativi di mantenere in piedi una struttura di potere il cui fondamento sociale si sta velocemente sciogliendo. E’ come un’automobile che ha finito la benzina e continua a procedere per inerzia.
Dura minga (non può durare).

POPPER

La mia solidarietà ai non credenti austriaci, meglio far rumore e richiamare l’attenzione dell’OCSE e delle altre organizzazioni laiche europee, e insorgere contro questi tentativi di indottrinamento catto-talebano in spregio alle regole democratiche, perchè è questo che vuole la ccar, byapasssare la democrazia e usare i politici cattolici per imporre a tutti i cittadin i valori esclusivi del papa.

I corsi obbligatori di morale sono una violazione dei diritti umani, Strasburgo lo dovrebbe rimarcare di nuovo, comunque i nostri amici austraci possono sempre far ricorso alla CEDU in un secondo momento se in patria non sono rispettati.

Ci sono più papisti in politica che in vaticano.

FSMosconi

Parametri catto in tale frangente:

CL mode: attiva
sindrome della persecuzione: attiva
sindrome del moralizzatore: attiva ad oltranza
firewall anti-ateo: attivo
firewall anti-agnostico: attivo
firewall anti-(varie de eventuali): standbye
I-am-the-master mode: standbye
“-ismo” mode: latente
sindrome del pluralismo: not found

(N.B.: attenzione, tale battuta può essere pienamente compresa solo dai nerd)

😉 🙂 😀

Markus

Mi ci metto volentieri tra i nerd 😛

W il senso dell’umorismo.

SilviaBO

Al solito, si fa l’equazione ateo=privo di morale.
A me piacerebbe invece che tutti, figli di atei e credenti, seguissero corsi intitolati “Banali norme di buona educazione”, in cui vengano trattate tematiche apparentemente ignote a gran parte dell’umanità, del tipo:
– perché, in condominio, non è gentile scaraventare i mobili per terra alle 2 di notte
– perché, sempre in condominio, è inopportuno svegliarsi alle 6 e mettersi a giocare con le pentole
– come riuscire nell’incredibile impresa di spostare una sedia senza svegliare l’intero isolato
– perché è bene evitare di tossire e sternutire addosso alla gente (e norme per evitare di appestare mezzo mondo)

Jeeez

-quando usi un cesso pubblico, vedi di lasciarlo pulito
-raccogli la cacca del cane
-non fumare in ascensore
ecc ecc

Laverdure

Questi sono dettagli insignificanti in quanto non menzionati dal vangelo.
(A dire il vero mi sembra che invece il Corano raccomandi di pulirsi le dita dopo
l’evacuazione intestinale,assieme ad altre raccomandazioni analoghe.Ergo il Corano e’ piu’ avanzato del Vangelo?)

biondino

il corano non ha riferimenti alle pratiche igieniche post-evacuazione.

bardhi

@ biondino
non sono nel corano ma nel Hadiths di Sunan Abu Da’ud, nel islam c’è l’obbligo di lavare il corpo dopo la defecazione o dopo aver urinato. In linea di massima i mussulmani devono lavarsi e meglio se non usano la carta igenica

tonii

SilviaBO: da ateo ritengo di avere canoni morali infinitamente superiori a quelli degli adepti della CCAR. E per me sono: non accettare né praticare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo (con tutto ciò che ne consegue), non accettare né praticare la violenza gratuita sugli animali, tener fede alla parola data, non imbrogliare, non rubare, essere responsabile di ciò che si fa sia nei confronti degli altri che dell’ambiente.

Praticamente anni luce dal catto-italiota medio che è imbroglione, ossessionato dal “peccato” sessuale e dalla sua infrazione, doppiopesista e doppiogiochista, “furbo” (cioè uno sfruttatore), disonesto e pusillanime.

stefano LI

il cattolico medio è solo un ipocrita che si masturba, scopa, abortisce e divorzia come gli altri, l’unico precetto seguito da questa “gente”del tutto avulso dalla morale è “fai quello che vuoi ma non farlo sapere a nessuno”.
personalmente, gli adepti di questa setta non li disprezzerò mai abbastanza.

Stefano Grassino

Di questi tentativi ne vedremo eccome. figuriamoci se i colpi di coda non saranno numerosi e violenti. La belva ferita è ancor più pericolosa e non sono io a dirlo ma chiunque studi naturalismo.
L’importante è cantaje la famosa canzone in romanesco: “ma che c’emportaaaaaa, ma che ce fregaaaaaa……”

Giovanni Bosticco

Qui, a questo mondo, dobbiamo convivere.
E dobbiamo, quindi, adattarci a regole del
vivere comune. Dobbiamo essre democratici,
nel senso di permettere ad ognuno la libertà
di esprimersi, e dobbiamo essere “borghesi”,
nel senso di ammettere l’iniziativa privata.
Grandi esempi, dittatoriali o comunisti, non
hanno dato esempi convincenti.
Sono concorde che la morale debba essere
fondata su quei principi:
non ammazzare
non rubare
non dire falsa testimonianza
sono principi vitali, senza i quali non sarebbe
possibile la convivenza civile.
Però, vorrei chiedere, che senso ha, con tutto
questo, l’insegnamento della religione?
Abbiamo bisogno, per capire la fondamentale
importanza civile, dei tre precetti che ho detto?
Servono angeli e demoni, Eva che si mangia la
mela, Noè che mette su una barca tutti gli animali
possibili?
E voglio dire di più: l’avere associato i tre grandi
comandamenti civili con queste fandonie, li ha
pesantemente degradati, e soprattutto a questo
motivo dobbiamo il degrado della società attuale.

stefano LI

infatti non ha nessun senso inoltre sono precetti comuni a tutti i popoli del mondo e non un retaggio esclusivamente cristiano.

Markus

Io sarei d’accordo all’ora di morale, ma va fatta in modo laico. Insegnare che una cosa è morale perchè fa piacere ad una divinità non mi pare morale…Parlare di empatia e rispetto degli altri sì.

La morale è una cosa sera, ci si fondano società vincenti… per questo non va lasciata in mano a gente strana, vestita di nero che si annoda gli organi genitali in preda a strani e ingiustifica(bili)ti sensi di colpa…

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