Caso Claps, stampa rivela che scoperta corpo risale al 2008

Secondo quanto pubblicato oggi da La Città di Salerno, il cadavere di Elisa Claps era già stato scoperto nel maggio del 2008, quasi due anni prima della data in cui è stato denunciato il ritrovamento. A scoprirlo sarebbe stato un sacerdote della chiesa della Santissima Trinità, don Guy Noel Okamba: di origine congolese, sarebbe stato immediatamente spedito in patria, si presume dopo aver rivelato la scoperta ai suoi superiori.

Raffaele Carcano

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21 commenti

stefano LI

questa è una vicenda orribile, l’ennesima, uno spaccato di questa penosa nazione asservita ai poteri forti della chiesa e dello stato sempre più corrotto.

Congo

Hanno sulla coscienza anche la morte di altre donne uccise da Restivo che potevano altrimenti salvarsi.

stefano LI

è una vicenda assai torbida.
io non sono tanto sicuro che il colpevole sia porprio restivo, vorrei ricordare altresì che fu ritrovato un bottone rosso di un abito talare sotto il corpo della povera Elisa e non mi sembra che questa vicenda sia stata ancora del tutto chiarita….

Congo

Mi sono seguito un bel po’ di puntate di Chi l’ha visto? e tutto converge su Restivo, anche la madre e il fratello, da sempre, lo hanno indicato come l’assassino e indagato per proprio conto.
Meno chiara la faccenda dell’occultamento, anche se ci sono forti indizi che don Mimì sapesse fin dall’inizio.
Per quanto riguarda il bottone rosso, hanno accertato che non appartenesse a don Mimì.

crebs

Leggo sul giornale citato:

“…Ed è così che il prete congolese arriva nel sottotetto, dove il corpo di Elisa è sepolto da un cumulo di tegole e altro materiale. Don Noel fa fare pulizia anche lì e tutto il materiale viene portato in strada per essere buttato l’indomani. Durante la notte accade qualcosa di totalmente imprevedibile. Una banale ragazzata che aiuterá gli inquirenti a fissare la data del primo vero ritrovamento di Elisa.

Qualcuno, un gruppo di teppistelli, prende una tegola e la lancia sfondando la vetrina di un negozio il cui proprietario il giorno dopo sporge denuncia. Don Noel informa i suoi superiori dello scioccante ritrovamento. O, almeno, è altamente probabile che lo abbia fatto. Fatto sta che la reggenza della Trinitá gli viene tolta di lì a poco. E qualche tempo dopo Don Noel viene rispedito inaspettatamente in Congo, diocesi di Owando. Ed è lì che l’estate scorsa lo hanno rintracciano i magistrati di Salerno. Ricordava tutto.”

Non ho capito niente della ricostruzione degli avvenimenti.
Qualcuno è più sveglio di me?

stefano LI

hai ragione.
non si capisce cosa c’entra il ritrovamento del corpo con i ragazzi che lanciano una tegola dopo che il corpo, si presume dalla lettura, era già stato ritrovato.
si tratta forse di un errore di incolonnamento prima della stampa.

rik

Se non ricordo male la storia della tegola era già emersa a Chi l’ha visto.

Sempre che la mia ricostruzione sia esatta, la tegola dovrebbe essere caduta dal tetto e usata dai teppistelli per rompere la vetrata. Quindi il prete sarebbe andato nel sottotetto per verificare lo stato del tetto e avrebbe fatto la scoperta.

Sempre se ho capito bene.

Giuseppe Recanati

La denuncia fissa in modo ufficiale la data dello spostamento della tegola dal sottotetto alla strada. Chi l’ha spostata deve aver visto il cadavere. Già nel 2008.

Laverdure

Quello che lascia perplesso me,in questa ricostruzione,e’ che la Curia abbia preferito lasciare il cadavere al suo posto.
Possibile che abbiano commesso una stupidaggine simile?
E alla Curia non mancano certo “amicizie fidate” con esperienza nello smaltimento di
simili “reliquie” indesiderate.
Basti pensare alla banda della Magliana.

Paul Manoni

Appunto!
Bastava mettergli una tonaca impolverata ed una mitra in mano, per spacciare il cadavere come uno dei 5716 Santi e martiri cari alla CCAR…Scommetto che nessuno avrebbe avanzato sospetti.

Laverdure

@manoni
Per un attimo sono rimasto perplesso perche avevo letto “un” mitra anziche “una”
mitra.
Perplessita ingiustificata in ogni caso :basta pensare a quel sant’uomo di De Pedis
onorato di sepoltura in cattedrale.

c.j.

ma si sa già come vanno ‘ste cose:

Non è vero nulla… noi buoni voi cattivi… è tutta un’invenzione per screditare la chiesa… derive laiciste… ateacci malvagi… stampa anticattolica… 2+2=79… è tutta colpa dei gay… Dio ci sta mettendo alla prova… Satana ci tenta… la Madonna farà il miracolo… Signora Rossi ci consegni suo figlio tredicenne… Gesù sta ballando la Macarena sulle acque della Galilea…

Hanno sempre la risposta pronta. E’ inutile. Tempo perso. Come parlare con Berlusconi dei suoi scandali sessuali… …mai successo nulla.

Paul Manoni

Il “Modus Operandi” e’ sempre lo stesso:
“Scappa, scappa…Prima che sia scandalo!”

Paul Manoni

“Nel sottotetto, nel sottotetto!…Ops! 😯 Meglio di no. Quello e’ già occupato!!” 😆

Massimo

Gli embrioni cresciuti e i morti fuori dal polmone d’acciaio si trattano così.
La “difesa della vita” continua ad essere avvolta nell’alone oscuro del proprio significato. Chissà che vorrà dire?

ser joe

E indagare sulla famiglia di Restivo a quale clan appartiene? Troppo difficile?

nadia

per me si tratta di famiglia importante…meglio non disturbare, si saranno detti. Per quanto riguarda il bottone rosso, la Sciarelli di Chi l’ha visto, scusandosi, dice che è un bottone cardinalizio; sono quindi risaliti alla visita dell’allora cardinale, Benedetto XVI…

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