Il flop del prestito della speranza

Annunciato due anni fa in pompa magna, e raccontato con enfasi da tutti i mezzi di informazione, il “prestito della speranza” promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana (cfr. Ultimissima del 31 marzo 2009) non ha funzionato: nel 2010 ne hanno beneficiato soltanto 150 famiglie. Lo rivela l’agenzia ASCA, che annuncia una revisione dei criteri per accedervi per renderlo più accessibile. Verrà allargato alle imprese e sparirà il criterio dei tre figli, ma rimarrà il vincolo del matrimonio.

Raffaele Carcano

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13 commenti

#Aldo#

Un prestito in genere è gravato da interessi. Qual è il tasso di interesse applicato? Quello reale, non quello nominale. Inoltre, quali sono i tempi fissati per la restituzione? E le conseguenze in caso di insolvenza? Sono “particolari” piuttosto importanti. Così come è un particolare importante il fatto che dal prestito vengano esclusi i bisognosi single: quelli sono notoriamente “bisognosi di serie B” (e non solo per la Chiesa).

c.j.

dunque la chiesa cattolica italiana lucra sulla precarietà dei lavoratori italiani, prestando dei soldi che poi chiederà indietro con gli interessi (molto cristiano ed in pieno stile Gesù, tipo eccoti dei soldi figlia mia ma domani me li dai con gli interessi o TI SPEZZO LE COSCE), e propone la cosa oscena in maniera da discriminare gran parte degli italiani (il che sarebbe leggermente contro la legge e la costituzione italiana – alla quale oggi non presta attenzione più nessuno a quanto pare), dichiarando di dare in prestito questi soldi solo a chi è sposato, ha figli e appartiene al clan… pardon, alla chiesa cattolica. Dunque milioni e milioni e milioni di italiani divorziati separati single musulmani ebrei buddisti atei agnostici razionalisti laici omosessuali gay lesbiche bisessuali transessuali senza figli o non battezzati non cresimati non lobotomizzati… per voi ciccia, non se ne fa nulla, non appartenete al nostro branco per cui andate a urinare su qualche altro platano.

Mooooooooooolto cristiano, Gesù ne sarebbe fiero.

ps.: il denaro è lo sterco di satana, non bisogna essere materialisti e attaccati ai soldi, ma se ti prestiamo 1000 euro poi ce li restituisci con gli interessi, eh? Altrimenti ti facciamo piangere… mi raccomando…

Reiuky

Era quel prestito che funzionava con “Mi regali 100 € così li presto a tizio e mi ci fo dare gli interessi?”

smida

Sì funziona così

http://www.prestitodellasperanza.it/fondo-garanzia_microcredito_sociale.html

la CEI ci mette dei soldi suoi, ma in più invita chi vuole a donare (Nota bene: donare, non prestare!) dei soldi per questa causa di aiuto alle famiglie bisognose. Poi la parrocchia e una banca decidono se la famiglia sarà in grado di restituire

“Le parrocchie indicano i possibili destinatari del prestito all’ufficio diocesano designato dal proprio vescovo ordinario, che verificata la sussistenza dei requisiti richiesti, inoltra all’istituto di credito la richiesta di finanziamento. Ricevuta la richiesta, la banca effettua valutazioni di merito creditizio in un tempo massimo di 15 giorni e prenotando la garanzia dal Gestore che ha tempo 5 giorni per rispondere ”

Quindi viene erogato il prestito il cui “tasso annuo effettivo (TAEG) non potrà essere superiore al 4%”.
Per cui sì, sui soldi che prestano (Nota bene: prestare, non donare!!!), ci prendono su degli interessi e prima di prestarli si assicurano, tramite le “valutazioni di merito creditizio” di poterli riprendere. Il bello è che fanno tutto questo raccogliendo dei contributi volontari tramite la “colletta nazionale per il prestito della speranza”. Quindi di fatto una parte dei soldi prestati sono di quelli che donano alla colletta.

Poi se una famiglia viene valutata dalla banca non in grado di restituirli, allora non glieli prestano, e se è bisognosa, va beh… morirà di fame…

sauro

In pratica è solo un modo che ha la chiesa per intascare le offerte:se,secondo i parametri bancari,non hai garanzie sufficienti,non te li presto,ma chi ha le garanzie non ha motivo per richiedere questo prestito:lo richiede direttamente ad una qualsiasi banca.

nadia

esatto!! come l’offerta di 2 milioni per i terremotati dell’Abruzzo. Avrebbero allungato i soldi che, presumibilmente, avrebbero ricevuto come offerte la domenica successiva!! non se n’è saputo nulla, alla fine non avranno dato neanche un cent, figurati!

c.j.

certo che da ateo mi fa schifo la chiesa così come mi fanno schifo i suoi privilegi, i suoi sporchi soldi e la sua disonestà.

Però non smetterò mai di pensare che questa disonestà di fondo dei pretofili e dei pedopreti è spesso pompata dall’enorme immensa smisurata intergalattica stupidità della gente comune che crede a tutto, non si pone domande e vive di scemenze incredibili ed allucinanti.

Alla fine, se ci pensate bene, vivono nell’extra lusso, stanno pieni di soldi, fanno sesso più di chiunque altro, hanno un potere immenso nelle loro mani, controllano tutto, dalla politica alla polizia di stato, sono al potere assoluto da 2000 anni e molto probabilmente ci resteranno ancora per secoli se non addirittura per millenni.

Tutti gli altri fanno la fame, soffrono incredibili discriminazioni, sognano un mondo fatto di utopia, alla fine sono anche gli atei a vivere una illusione (o delusion come la chiama Richard Dawkins) l’illusione di cambiare le cose, che non cambiano e che non cambieranno.

Molti penseranno male di me, ma se dovessi avere l’opportunità di rinascere, probabilmente ci sarebbe la tentazione di rinascere come cattolico, prete, o vescovo-cardinale. Tanto comunque non credono in Dio, proprio come noi. Secondo me sono mille volte più atei di noi. Se sono etero fanno sesso con le donne, se sono gay fanno sesso con gli uomini, stanno a fare i soldi con la pala, e tutti pendono dalle loro labbra. E poi, sarete sicuramente d’accordo con me, dopo la morte non ci sarà nessun “amico immaginario” pronto a darci la medaglia perché abbiamo vissuto da onesti, sinceri e perché abbiamo detto la verità sul nostro ateismo. A volte penso, se devo essere onesto per prendere calci in culo, essere discriminato perché gay e ateo, fare la fame ed essere emarginato da una società di lecchini, e poi alla fine muoip e resto morto per l’eternità… e chi me lo fa fare?

Forse i preti, sono semplicemente degli atei più furbi, con meno scrupoli, più disonesti, ma che campano meglio.

Semplice riflessione. Tutto qua.

Nathan

Non ho capito bene se i soldi prestati sono della Chiesa o della banca, e la Chiesa svolge solo il ruolo di pre-screening sulla moralità e solvibilità del debitore. In ogni caso, qualcuno in questa procedura è abbastanza inutile, o la Chiesa o la banca.

biondino

naaaaahhhh…

però se sei sposato in chiesa e hai tre figli, magari…

Paul Manoni

Per loro puoi anche morire se sei Ateo.
Vedasi LaRussa, Fanzaga e compagnia bella! 😉

#Aldo#

A proposito delle discriminazioni tra chi ha titolo e chi non ha titolo a questa pelosa forma di “supporto”, ricordate il quarantotto che è stato sollevato quando una associazione vicina alla Lega ha osato proporsi di distribuire aiuti alimentari con ricette “al maiale”? Ebbene, dove starebbe la differenza? Com’è che nel giro dell’informazione ufficiale nessuno fiata, questa volta? Eppure, se non altro, nel caso dei pasti “al maiale” si trattava di pasti gratuiti, donati, non prestati con tasso di interesse ben superiore al tasso ufficiale di inflazione allo scopo di lucrarci su. Questo senso morale che va e viene è tragicamente comico, ovvero grottesco.

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