Francia: il Senato si pronuncia contro una proposta di legge definita “eutanasia”

Con 172 voti contrari e 142 a favore, il Senato francese ha respinto una proposta di legge che di fatto avrebbe introdotto nel paese “una morte medicalmente assistita” per i malati terminali. La proposta, fatto abbastanza singolare, era stata presentata congiuntamente da tre senatori di diversa appartenenza, Jean-Pierre Godefroy (socialista), Alain Fouché (UMP, maggioranza di governo) et Guy Fischer (comunista). Un dibattito molto acceso nonostante l’ora tarda e che ha registrato la presenza di tutti i nomi più importanti dell’assemblea francese, a conferma dell’interesse portato all’argomento in questione.
La discussione ha di fatto riguardato soprattutto l’articolo primo della proposta che recita: “Qualsiasi persona nelle sue piene facoltà e maggiorenne, in fase avanzata o terminale d’una affezione accidentale o patologica grave e incurabile, che le arreca sofferenza fisica o psichica che non può essere alleviata o che essa reputa insopportabile, può chiedere di beneficiare (…) di assistenza medica che consenta, con atto deliberato, una morte rapida ed indolore”.
Il ministro della Sanità Xavier Bertrand, con l’ausilio del Larousse, ha parlato di “eutanasia”, contraria ai fondamenti giuridici francesi, ritenendo anche che “i malati d’Alzheimer non potrebbero esprimere in merito la propria volontà libera ed cosciente” tralasciando il fatto che la proposta in discussione prevedeva anche la facoltà di un testamento biologico. Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi (Libération).
Il relatore dell proposta, il socialista Pierre Godefroy, ha fatto riferimento al caso del tetraplegico Vincent Hubert che nel 2003 venne aiutato a morire dalla propria madre: “Poiché non voglio più vivere situazioni del genere, voglio una legge che faccia in modo che la società venga in aiuto alla persona che (…) ha fatto richiesta [di morire]” mentre Muguette Dini, presidente della commissione affari sociali, ha esortato: “Non arrogatevi il diritto di decidere al posto di coloro che, lucidamente, hanno scelto il momento di mettere fine alle loro sofferenze. Non rubategli l’ultima libertà”.
“Il governo spinge i francesi che non ne possono più di soffrire, a nascondersi per morire in condizione talvolta estremamente brutali, sempre in glandestinità” aggiunge l’associazione AMDMD che da anni si batte per il diritto a morire con dignità (Le Monde). Ed ancora, Ronan Kerdraon, senatore socialista ha fatto notare come non votando quella proposta di legge, si crea una disuguaglianza tra i francesi che possono permettersi di andare a morire all’estero e quelli meno abbienti che devono sottostare invece ai voleri dei medici.
Il Senato francese fa di fatto ritenuto sufficiente la Legge Leonetti del 2005, legge che sostanzialmente riconosce il diritto del malato terminale cosciente a rifiutare l’accanimento terapeutico.
Libération osserva ancora nel suo articolo che, “stranamente, nonostante l’età abbastanza elevata dei senatori, nessuno di loro ha espresso un proprio desiderio sulla fine della propria vita”.

Franco Virzo

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33 commenti

fab

Immagino che sia sempre più aggressivo da parte delle autorità perché è sempre più accettato dalla società.

Tino

Fab non è da parte delle autorità ma da parte dei medici soprattutto che vogliono imporre la loro ideologia agli altri. Evidentemente saranno maggioritari ad accontentarsi della situazione attuale. La società è favorevole all’eutanasia è anche vero però che raramente la gente vota in base a queste cose.

Felix

“Non arrogatevi il diritto di decidere al posto di coloro che, lucidamente, hanno scelto il momento di mettere fine alle loro sofferenze. Non rubategli l’ultima libertà”.
Credo che il punto saliente sia proprio questo.

SilviaBO

Evidentemente i politici si credono immortali, per cui sono convinti che queste faccende non li riguarderanno mai in prima persona. Altrimenti non vedo come potrebbero essere contrari alla libera scelta.

SilviaBO

I medici si considerano onniscienti (non tutti, per fortuna qualcuno con un po’ di buon senso c’è) e pensano che il paziente sia un povero ignorante incapace di capire che cosa sta succedendo. Di conseguenza pensano di poter legittimamente sostituirsi al paziente nella scelta. Di solito dicono “adesso facciamo questo”, “deve fare quest’altro”, “le prenoto l’intervento per il giorno tale”, invece di dire, come dovrebbero: “Valutati i risultati degli esami, la situazione secondo me è questa, le opzioni sono questa, quest’altra e quell’altra, con queste probabili conseguenze. Che cosa preferisce fare?”

andrea pessarelli

io sono uno che dedica molto tempo ad informare i pazienti ad ascoltarli a rispondere alle loro domande e a sollecitarne alre e spiego sempre che posso consigliarli se lo desiderano ma che raramente un consiglio può avere valore oggettivo uguale per tutti, e che è importante essere attori delle proprie decisioni perchè la malattia è una faccenda tremendamente personale con la quale i conti veri li fa il diretto interessato, non i famigliari nè il medico nè il prete e che quindi è un suo diritto sapere, domandare, scegliere, cambiare idea ed essere rispettato, e che vi è già nella condizione di malato una consistente limitazione della libertà senza che sia necessario privarsi anche di quella residua. purtroppo molte persone vengono giù dal pero quando sentono questi argomenti, perchè sono abituati a essere trattati come eterni bambini in tutte le circostanze dell’esistenza, e dunque a maggior ragione in quella della difficoltà e della debolezza

Arthur Frayn

Mi (e vi) chiedo se si tratti solo di una questione religiosa, o se non c’entrino anche interessi inconfessabili della classe medica in combutta con le case farmaceutiche, che potrebbero (usiamo il condizionale…) approfittare dei malati terminali come terreno di sperimentazione libera per determinate medicine o trattamenti… É solo un’ipotesi.

Ratio

Me lo sono chiesto anch’io e credo che la questione religiosa sia solo un paravento.
Un esempio: quanto costa un paziente novantenne affetto da Alzheimer ridotto a letto in stato vegetativo? Quanto guadagnano le industrie che producono farmaci e altri prodotti medicali necessari a prolungare artificialmente la vita di questo poveraccio?

andrea pessarelli

e quanti ce ne saranno fra 20-30-40 anni? con l’ulteriore avanzamento della tecnologia medica sarà prevedibilmente possibile procrastinare “la vita” ulteriormente rispetto alle già notevoli possibilità odierne; la necessità di posti letto attrezzati e di personale qualif icato crescerà a dismisura, in italia la politica sarà quella di demandare all’assistenza privata, cioè alle strutture dei preti, a spese dei contribuenti.

Tino

@ Arthur
Le religioni pur essendo contrarie (tranne il protestantesimo francese) non hanno nemmeno bisogno di fare propaganda, ci pensano i medici al loro posto. Senz’altro ci saranno infiltrati cattolici tra i medici, ma anche medici che non hanno origini cattoliche per nulla li ho sentiti fare gli stessi discorsi. Penso tu abbia ragione la lobby delle cure palliative sta diventando molto forte.

antoniadess

peccato che non sia passata! un’occasione mancata per riaffermare il principiò di laicità, senz’altro più avanzata che da noi, ma con questo voto perde punti 🙁

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi” che per un in fase terminale in una malattia che provoca sofferenze psichiche o fisica significa essere sedato fino all’intontimento oppure essere medicalmente drogato.
Insomma non sei libero di morire dignitosamente nel pieno delle tue facoltà, ma puoi farlo in pieno delirio e con tanti bei tubi e inservienti che espletano le principali funzioni vitali per te: che fortuna!

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi” che per un in fase terminale in una malattia che provoca sofferenze psichiche o fisica significa essere sedato fino all’intontimento oppure essere medicalmente d ro ga to.
Insomma non sei libero di morire dignitosamente nel pieno delle tue facoltà, ma puoi farlo in pieno delirio e con tanti bei tubi e inservienti che espletano le principali funzioni vitali per te: che fortuna!

che due questo sistema di moderazione che non frema i cattotrollo ma banali commenti!!!!!

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi” che per un in fase terminale in una malattia che provoca sofferenze psichiche o fisica significa essere sedato fino all’intontimento oppure essere medicalmente d ro ga to.

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi” che per un in fase terminale in una malattia che provoca sofferenze psichiche o fisica significa essere sedato fino all’intontimento oppure essere medicalmente ….
Insomma non sei libero di morire dignitosamente nel pieno delle tue facoltà, ma puoi farlo in pieno delirio e con tanti bei tubi e inservienti che espletano le principali funzioni vitali per te: che fortuna!

che due questo sistema di moderazione che non frema i cattotrollo ma banali commenti!!!!!

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi”
Insomma non sei libero di morire dignitosamente nel pieno delle tue facoltà, ma puoi farlo in pieno delirio e con tanti bei tubi e inservienti che espletano le principali funzioni vitali per te: che fortuna!

moreno03

Insomma non sei libero di morire dignitosamente nel pieno delle tue facoltà, ma puoi farlo in pieno delirio e con tanti bei tubi e inservienti che espletano le principali funzioni vitali per te: che fortuna!

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi” che per un in fase terminale in una malattia che provoca sofferenze psichiche o fisica significa essere sedato fino all’in to nti me nt o oppure essere medicalmente d ro ga to.

moreno03

che per un in fase terminale in una malattia che provoca sofferenze psichiche o fisica significa essere sedato fino all’in to nti me nt o oppure essere medicalmente d ro ga to.

moreno03

Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi palliativi

moreno03

“Il ministro si è invece espresso, come altri, per lo sviluppo di sistemi ”

Southsun

E così, anche in Francia, ancora per qualche tempo, i malati terminali dovranno rassegnarsi a fare come Welby e Nuvoli.

Intanto la talebana del sondino Roccella dice fesserie giuridiche sesquipedali ad Omnibus sullo scandalo di prostituzione minorile e concussione – “kiakkericcen” – che sta travolgendo il suo padrone e sponsor Berlusca.

Quandro cadrà il burattinaio prenderanno fuoco anche tutti i suoi burattini.

Tino

Ma il caso welby in Francia non sarebbe successo la legge comunque autorizza a “staccare la spina”.

Volo alto

Southsun, complimenti, sei riuscito ad ascoltare la roccella,io non ce la faccio proprio!
A pensarci bene, anche la binetti, lupi, sacconi……..non starò forse diventando intollerante?

Kaworu

beh se l’inquinamento dà fastidio non è mica perchè si è intolleranti. è perchè è oggettivamente dannoso.

stessa cosa…

SilviaR

Nessuna ragione ideologica. Follow the money. Un malato terminale è un affarone per case farmaceutiche, ospedali e case di cura.
Se convenisse di più ammazzarli, convincerebbero la gente che è più etico crepare appena varcati i 60.

Bright77

Ci sono due cose importanti da sottlineare,una credo sia gia egregiamente espressa:
“Non arrogatevi il diritto di decidere al posto di coloro che, lucidamente, hanno scelto il momento di mettere fine alle loro sofferenze. Non rubategli l’ultima libertà”.
L’altra che trovo altresì impotante è che un ministro repinga la proposta come contraria ai fondamenti giuridici e non già,nascondendosi dietro presunti valori non negoziabili,perchè contraria ai “valori cristiani”.
Ma quello che più mi sembra doveroso sottolineare che gli “empi laicisti francesi” abbiano saputo in loro coscienza(forse),pronunciarsi contro una legge direi “laicissima” senza prendere ordini da nessuno,al contrario di quanto potrebbero pensare le tonache svolazzanti d’oltretevere…Sicuramente pronte ad ogni sorta d’anatema nel caso in cui la legge avesse avuto esito opposto!
Tutto questo lo dico al netto di tutte le stronzate sulla laicità positiva dispensataci a sarkozy in questi anni.

Near

Il non far soffrire inutilmente un essere vivente non è altro che un atto di pietà che gli stessi cristiani dvrebbero comprendere.
Noto però che questa pietà viene concessa alle bestie ma non alle persone.

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