Rosevillle, California. I proprietari privati non sono gli unici a perdere i loro immobili ipotecati. Da qualche anno un numero crescente di chiese ha perso i suoi edifici di culto in quanto non più in grado di pagare i mutui contratti con le banche. La notizia è riportata da The Wall Street Journal on-line.
Come i comuni cittadini, anche le chiese durante il periodo dei prestiti facili hanno contratto mutui per ingenti somme allo scopo di costruzione di nuovi immobili; a causa della crisi economica le offerte da parte dei fedeli sono drasticamente diminuite e ora sono in difficoltà. Dal 2008 quasi 200 istituti religiosi si sono visti negare i fidi dalle banche contro 8 del biennio precedente e gli analisti prevedono che altre centinaia potranno andare incontro al fallimento nei prossimi anni. “Le organizzazioni religiose possono essere soggette alle leggi di Dio, ma lo sono anche a quelle dell’economia”, ha detto Chris Macke dell’agenzia si servizi immobiliari CoStar Group, Inc.
Daniele Stefanini
Sarà forse un segno “divino”???
Dio ha parlato, finalmente.
🙂
Le chiese cattoliche non riescono a pagare il mutuo? Ma allora i preti d’ora in poi, anziché farsi consegnare i ragazzini dai genitori cristiani, potrebbero iniziare a farsi consegnare degli assegni. Certo si “divertirebbero” un po meno… …ma almeno avrebbero più risorse per pagarsi i mutui. Dunque: meno carne fresca da ingroppare… …più quattrini da spillare. Amen!
non si parla di Chiesa Cattolica ma di chiese in generale, è più probabile che si tratti di chiese protestanti.
allora le schifezze sono sempre quelle più altre ancora. Gli americani sanno essere in materia religiosa quanto o più fanatici degli italiani.
@C.J.
Gli americani saranno fanatici fin che vuoi,ma non sono cosi fessi da accettare che
le chiese vengano finanziate dallo stato stesso,con i loro quattrini !
Come invece fa qualcun altro.Prova a indovinare chi.
(Anche in materia di pedofilia ecclesiastica il loro comportamento e’ un tantino diverso.
Quanti soldi ha finora sborsato come indennizzo la NOSTRA Curia alle NOSTRE vittime ?)
tengu nu commento in approvazione. sbloccatevillo paisà!
dal vangelo di Luca
Per esempio, chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? Altrimenti, potrebbe porre il fondamento ma non essere in grado di finirla, e tutti gli osservatori comincerebbero a schernirlo, dicendo: ‘Quest’uomo ha cominciato a edificare ma non ha potuto finire’
insomma hanno fatto il passo più lungo della gamba sperando nella generosità dei fedeli e nell’aiuto dall’alto
Molte chiese americane non riescono a pagare il mutuo?
Sono molto contento!!!
😉
Possono provare ad ottenere un “prestito della speranza” …secondo me il vaticano gli abbassa pure ll taeg…sai com’è, vista l’amicizia.. .
è la giusta punizione divina, sono degli eretici lontani dalla Sacra Chiesa Cattolica Apostolica Romana del Vero Ammmore. Dio (Misericordioso) li ha puniti per non essere allineati alla Vera Dottrina.
Le chiese sarebbero in bancarotta anche in Italia, se non fossero pagate dallo stato tramite 8×1000 e oneri di urbanizzazione.
Che sia un segno? 😆
Preghino tutti in piazza come i musulmani e vedranno che il loro dio farà scendere su di loro la MANNA VERDE dal cielo.
Ma siccome chi non esiste non può far nulla, la “manna verde” di fruscianti bigliettoni, se verrà, verrà come al solito dalle tasche dei creduloni.
In Italia, invece, hanno il mutuo già pagato ed assicurato.
temo che non sia il caso di cantare vittoria: le chiese che pagano il mutuo è una cosa sacrosanta, il problema però è che il sistema di strozzinaggio delle banche americane è una strategia infame e criminale, fatta apposta per espropriare i proprietari più poveri e incamerarsi i loro beni.
E non mi stupirebbe inoltre se le chiese che non riescono a pagarsi il mutuo fossero piccole parrocchie di confessioni protestanti invece che chiese cattoliche.
Io non so fare altro, invito sempre a non scendere sul piano di chi giudica. Non servono tanti giudizi universali, basta l’economia, come si vede quassù. Quello che serve resta, quello che non serve affonda. Se i cristiani, o i credenti di altre religioni, ci tengono, troveranno il modo di salvare le loro chiese, fosse anche lavandosi da sé i vetri e facendosi i restauri nel tempo libero. Se hanno altre priorità le chiese diventeranno palestre o sale da riunioni.
A Venezia, per esempio ci sono diverse chiese che non lo sono più. Almeno due sono sale da esposizioni, una è una palestra, una è l’angolo di un palazzo di abitazione ora suddiviso in appartamenti normali.
Credo che un cattolico ragionevole trovi aberrante il sistema dell’8×1000. Come anche il concordato per quanto riguarda ad esempio il riconoscimento del valore civile del matrimonio. Eventualmente comodo, certo, ma lungi dall’essere dovuto.
Parlando in generale, quando uno è convinto di una cosa non sono certo questi ostacoli a fermarlo. Se la fede cristiana è una cosa seria – come molti affermano con convinzione – sopravviverà anche alle difficoltà economiche. E se no… amen. Il mondo è spietato, sopravvive solo quello che è in grado di farlo. 😛
Basta che ora non si mettono a frignare come al solito, per ottenere sovvenzioni dallo Stato e finire di pagare il muto…!
Di certo, qui in Italia, non sarebbe successo… 🙁
Dio non paga il sabato…. ma nemmeno gli altri giorni della settimana. Non si fa mai vedere, però passano i suoi rappresentanti a risquotere il pizzo. Come i mafiosi.