Secondo il giornale belga La Dernière Heure che ne dà notizia, un prete belga che “ha abusato di bambini in passato” lavora attualmente in una casa d’accoglienza per bambini di strada in Brasile. La denuncia è partita dall’associazione di vittime di abusi sessuali Lieve Halsberge che ha presentato una lettera di due persone che si dichiarano vittime del padre gesuita che ha operato nelle parrocchie di Anversa e del Limbourg prima di essere trasferito In Brasile. Secondo le due presunte vittime che hanno denunciato i fatti, la possibilità che il prete possa recidivare è molto alta, ragion per cui hanno chiesto alla commissione speciale per gli “abusi sessuali” d’informarne le autorità brasiliane. Tuttavia, riferisce il quotidiano, i fatti di Anversa di cui alla denuncia sono ormai caduti in prescrizione.
Brasile: prete pedofilo belga accoglie bambini di strada
Franco Virzo
34 commenti
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È successo anche qui in Francia dove Mgr Gaillot aveva preso nella sua diocesi un prete canadese già condannato per dargli una seconda possibilità che si è trasformata in un incubo per i bambini.
Come dire: una volpe messa ad accudire un pollaio.
Non e’ forse “politicamente corretto” concedere sempre un’altra occasione a chi ha
sbagliato ?
non quando si tratta di persone con un disturbo psichico a rischio praticamente certo di ricadute.
un furto è cosa diversa (beh se non parliamo di un cleptomane)
@Kaworu
Non mi hai capito bene :ho detto che e’ “politicamente corretto”,non che sia intelligente,sensato o anche solo decente.
E’ il solito chiacchiericcio!!!!!!!????!!
I preti sono bravi, buoni, rappresentanti di dio e ogni tanto fanno bunga bunga.
I magistrati sono cattivi, comunisti, atei e invidiosi.
Non osi l’uomo giudicare nè tantomeno condannare chi è ricco e potente.
molto probabile? è praticamente sicuro.
senza contare che ce lo vedo un ragazzino di strada brasiliano andare in centrale di polizia a sporgere denuncia, sisi ce lo vedo proprio.
che schifo. poi si preoccupano di un embrione però. ah si, quello è importantissimo.
quelli vivi e veri di bambini invece possono tranquillamente essere abusati che tanto chissenefrega, soffrono come piccoli gesù, no? la loro sofferenza fa felice dio. e poi con una confessione (del prete) e due ave maria va tutto a posto.
che schifo.
Ma la chiesa non doveva forse occuparsi pure dei casi caduti in prescrizione? Che farà la commissione speciale ora? Intanto un bel trasferimento come d’abitudine aveva messo tutto a tacere.
tanto dei bambini che già quotidianamente sono maltrattati (anche dalla polizia) non parleranno mai…
Ecco per l’appunto, stavo giusto completando il quadro.
Ed oltre al pedofilo dovrebbero arrestare il superiore che l’ha mandato in mezzo ai bambini di strada, i più deboli ed indifesi, forse è pure meglio che la polizia brasiliana non ne sappia niente, che pur di difendere il prete sarebbe in grado di ammazzare i bimbi, come ogni tanto succede da quelle parti.
chi è che diceva (quale vescovo o cardinale iper squallido) che “Comunque la pedofilia è sempre meno devastante dell’omosessualità” ???
Trovato su Google: Giacomo Babini, vescovo di Grosseto.
http://stopthecensure.blogspot.com/2010/07/monsignor-giacomo-babini-lomosessualita.html
questo fa capire il livello di distorsione della realtà di queste bestie
A parte il piccolo dettaglio che nel caso dei preti la pedofilia si associa quasi sempre
all’omosessualita,dato che la maggior parte delle loro vittime sono maschietti.
Perche l’omosessualita resta tale anche se praticata su minorenni non consenzienti,
tanto che da sempre esiste un vocabolo presiso per definirla :pederastia,
anche se a quanto sembra questo discorso sembra irritare qualcuno,come se l’omosessualita non potesse associarsi a perversioni al pari dell’eterosessualita.
La diaspora dei preti pedofili, la chiamano la “cura geografica”.
C’era un altro gesuita, italo brasiliano, Clodoveo Piazza che “lavorava” con i bambini di strada, e fu accusato di abuso e di sfruttamento (eh si’, perché l’accusa era che li affittasse ai turisti…) ma fu trasferito in Mozambico.
E padre Bonifacio Buzzi che fu condannato per abuso su due bambini, uno di 11 e uno di 5, ma poi la chiesa penso’ bene di rimetterlo a “lavorare” con i bambini, tanto checcefrega… e infatti, abuso’ di nuovo. Idem per padre Martins, che abuso’ a Philadelphia, e poi ritorno’ in Brasile, a “lavorare” con i bambini.
Poi c’era padre Mario Pezzotti, che un ragazzo accuso’ di abusi in un collegio degli Stati Uniti, che anche lui “lavoro'” in Brasile, ma pero’ lui dichiaro’ che era “guarito”….
se scoprono un prete non pedofilo che gli fanno? lo sospendono a divinis?
ovviamente dell’organizzazione pedofila cattolica i giornali italioti
non parlano, minimizzano, mettono a tacere, insabbiano.
Anzi, esaltano le “parole del sommo pontefice” a “difesa dell’infanzia”…
Che squallore il mondo cattolico! Sembra ai livelli del governo italiano.
vabbè la solita minestra…atei cattivi…cristiani buoni e perseguitati…preti pedofili una minoranza…dio ci ama…satana è il tentatore…un angelo balla la samba nel rio delle amazzoni… e poi l’onnipresente deriva laicista (laicistica)…film già visto, vince la ccar a tavolino.
..a proposito di pedofilia ecclesiastica, vi segnalo al successivo link l’offerta miserabile dei gesuiti tedeschi, che pensano di cavarsela con uno striminzito risarcimento di 5000 euro a testa per circa 200 vittime di abusi e molestie sessuali in età minorile:
http://www.antoniolombatti.it/b/Blog01-11/Voci/2011/1/27_German_Jesuits_offer_1_million_to_sex-abuse_victims.html
Se i reati commessi non sono ancora caduti in prescrizione e sono provati senza ombra di dubbio (mi auguro, non ritenendo giusto un clima di “caccia al mostro” senza prove certe), voglio sperare che le gerarchie dei gesuiti tedeschi non pensino con quest’obolo ridicolo di evitare la galera ai responsabili !
Com’era quella storia dei lupi vestiti da agnelli? 👿
Sembrano molto di piu’ avvoltoi travestiti da cicogne.
Ma è stato condannato o semplicemente sospettato?
Questo è accusato, ma c’è un altro prete belga, Eric Dejaeger, che anni fa fu condannato a 5 anni di prigione per violenza sessuale su bambini e bambine inuit del 1982, uscito ricomincio’ e fu accusato di altre violenze, ma non si presento’ in aula nel 1995 e scappo’ dal Canada, trovando rifugio nel nativo Belgio. Se cerchi in rete trovi una sua foto mentre concelebra messa con due confratelli nel 2009. Adesso è stato estradato in Canada, e si riapre il processo. Quindici anni di fuga e di protezione omertosa, perché i giornali dell’epoca sono online, la condanna era nota. E hai ancora dubbi sui “semplici sospetti”? Uomo di troppa fede e poca logica.
E anche se solo sospettato è uguale.
Un bancario sospettato di essere il basista di una banda di rapinatori nella sua banca non viene, per motivi cautelari, rimesso a fare il bancario fino a che non viene (eventualmente) assolto.
Almeno non dovrebbe, poi si sa ci si può aspettare di tutto.
Fuor di esempio, un insegnante anche solo sospettato di pedofilia non viene mica reintegrato nel lavoro fino all’eventuale assoluzione, anzi spesso è condannato alla damnatio memoriae della gente anche se risulta assolto. Ho conosciuto anni orsono una persona che ha avuto questi problemi (non si trattava nemmeno di pedofilia ma di accuse di molesta avance ad una studentessa, andava in classe di una mia cugina). Costui fu assolto ma la gente non ebbe mai fiducia e dovette andarsene. Mia cugina non ebbe mai problemi e probabilmente la calunnia fu dovuta a risentimento di una filgia di famiglia bene che aveva pessimi voti.
Comunque, se nel mondo delle persone normali succede questo prendiamo atto che tra i preti un sospettato di pedofilia torna ad avere a che fare coi bambini
In effetti reputo che non si dovrebbe usare il termine ‘pedofilo’ ma ‘accusato di pedofilia’ fino alla condanna, sempre che vi sarà un processo.
Qui si tratta di una segnalazione volta a proteggere altri, chi accusa il prete di averli violentati non puo’ piu’ ricorrere alla giustizia data la prescrizione. E’ un civile atto di responsabilità e umanità verso altri bambini, perché non subiscano le stesse cose, visto che le due vittime concordano, non sappiamo i dettagli, sulla possibilità della recidiva. Un atto ammirevole, che spicca su tutti i vescovi e monsignori che, sapendo e potendo agire da superiori, hanno continuato a trasferire mostri.
Grazie Sandra.
Non avevo ben letto l’ultimissima.
Ovviamente concordo.
Prego! C’è anche questo (ma non finiscono mai…), un prete belga 85enne, don Francois Houtart, candidato al Nobel, di cui si è saputo e che ha ammesso di aver molestato un ragazzino molti anni fa. La candidatura è stata ritirata.
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1342444/Francois-Houtart-priest-Nobel-Peace-Prize-nominee-85-admits-child-abuse-40-years-ago.html
Quindo se io domani accuso Raffaele Carcano di avermi violentato 25 anni fà gli proibiamo di frequentare i vostri campi estivi.
Ricordo poi che per licenziare un lavoratore o cambiargli mansione perchè solo sospettato di qualcosa non è possibile, ci vuole la certezza.
E’ lo stesso “modus operandi” che ha protetto Don Marco Dessì a Chinandega, e gli ha permesso di violentare i ‘meninos de rua’ per 15 anni.
E ora il nostro caro B’Rat chissà che scusa patetica troverà.
Questa Chiesa è tutta una cloaca massima, e tanfa di conseguenza.
Ma quello che mi fa infuriare di più è che parlano di “moralità” per gli altri (v. politici e cittadini) mentre loro possono fare quello che vogliono, compresi crimini così orrendi.
eh certo, mica è grave come essere gay (citazioni by berlusconi e by altri “gerarchi” cattolici)
Kaworu prova a pensarci: se non seguito da adeguata terapia una abusato tenderà ad asessualizzarsi oppure a diventare un abusante. Alla fine della fiera il tutto fà il gioco della sessuofobia cattolica.
Certo che per loro essere gay è più grave! Scherzi? Vorrai mica vivere la tua sessualità serenamente, gioiosamente, senza fare del male a nessuno?
lo so, una percentuale molto vicina al 50% dei pedofili è composta di persone che sono state abusate (43% se non ricordo male, dovrei riprendere gli appunti dell’ultima conferenza a cui sono stata).
e si, per tanti i problemi col sesso e l’affettività continuano anche da adulti, specie se non vengono aiutati da qualcuno di competente fin da subito, da quando si scopre l’abuso.
eeeeh una sessualità serena, matura e consenziente è indubbiamente un peccato gravissimo in confronto a rovinare la vita di una persona e giocare al lancio della moneta sul fatto che questa persona oltre ad aver la vita rovinata potrà anche rovinarla ad altri…
@Kaworu
E scommetto che qualcuno sfrutterebbe quanto hai fatto notare per sostenere che
i pedofili sono solo vittime e vanno quindi perdonati ( e lasciati liberi di fare ).
Sarebbbe come dire che un malato di peste polmonare deve essere lasciato libero
di passeggiare per locali affollati,se lo desidera (finche ce la fa),dato che ovviamente
nessuno si sognerebbe di dire che avere la peste sia una colpa.
Una logica del c$£/&8) che viene quotidianamente applicata in un’infinita di occasioni !
Tanto per mettere i puntini sulla i,ricordo che anni fa lessi che la ditta che aveva l’appalto per la gestione di bagagli e merci in un grande aeroporto italiano, era tra quelle che hanno l’obbligo di assumere un certo numero di ex detenuti per favorirne il reinserimento nella
societa.
Evidentemente qualcuno riteneva che inserirli in ambienti propizi al furto e ai traffici illeciti
stimolasse la loro onesta e la loro redenzione.
Con la possibilita che qualche elemento della malavita facesse pressioni su di loro,sfruttando
la loro vulnerabilita,per assicurarsi la loro collaborazione in porcherie varie,magari controvoglia.
Certe furberie in Italia non sono monopolio della Chiesa,purtroppo.