Milano, predicatori evangelici nella metropolitana

Il sito del Corriere della Sera ha pubblicato un breve reportage sul centinaio di fedeli pentecostali che predicano ai viaggiatori della metropolitana di Milano. C’è chi annuncia il Vangelo a ritmo di rap (“la parola di Dio deve correre”) e chi afferma di essere derisa perché porta gonne troppo lunghe (“il mio corpo è solo per l’uomo che sposerò”). La maggioranza dei missionari è di origine straniera, ma i pentecostali sono presenti da decenni nel nostro paese, e rappresentano la terza confessione religiosa degli italiani per numero di devoti, subito dopo i cattolici e i Testimoni di Geova).

Raffaele Carcano

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49 commenti

Ego Sum

Tra “la terza presenza religiosa tra le confessioni con cui lo Stato ha stretto accordi” dell’articolo e “la terza confessione religiosa degli italiani per numero di devoti” del post c’è una bella differenza.

ser joe

Ma non quella di rompere i colleoni ai viaggiatori della metro.

Ego Sum

C’è anche quella libertà, salvo poi procedere per vie legali se chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo. Poi bisogna vedere la giurisprudenza.

Stefano Grassino

Non conosco la giurisprudenza ma come dicono a Napoli, deve sempre prevalere il buonsenso prima delle leggi. Quando stai in mezzo agli altri, parli a voce bassa e se hai una radio l’ascolti ad un volume che non disturba. Non attacchi le campane di chiesa alle sei del mattino e non metti gli altoparlanti fuori della tua chiesa. Tieni lo stereo ed il volume del tuo televisore in modo tale da non disturbare il vicino.

Soqquadro

Ma libertà di culto è anche libertà di smarronamento sulla metropolitana? Uff… caricherò il lettore mp3, speriamo che i Rotting Christ mi salvino…

Painkiller

Spero di beccarne uno che và in estasi e blaetra in “lingue”…. una crisi di glossolalia è uno spettacolo divertente.

Painkiller

Spero di beccarne uno che và in estasi e blatera in “lingue”…. una crisi psicotica autoindotta è uno spettacolo divertente.

MicheleB.

Non saranno peggio dei geovisti che predicano porta a porta o del papa la domenica inTV.
Poi, in metropolitana ci si trova veramente di tutto.

maxalber

Ego Sum:
martedì 1 febbraio 2011 alle 16:56
C’è anche quella libertà, salvo poi procedere per vie legali se chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo. Poi bisogna vedere la giurisprudenza.

Beh, qui abbiamo un cattotroll fiancheggiatore di cattoterroristi che risponde ai requisiti di petulanza, molestia e disturbo.
Il tutto per biasimevole motivo.

Roberto Grendene

sostengo anche in questo caso la libertà di dire cose che possono essere ritenute sciocchezze

dato che lo fanno in pubblico e non tra di loro dentro una chiesa, e’ ovviamente legittimo esprimergli tale opinione

il problema e’ se turbano l’ordine pubblico

crebs

E’ vero e sottoscrivo, ma allora perchè i nostri, all’inaugurazione della rotonda, sono stati trattati in quel modo?

Stefano Grassino

Perchè ancora siamo pochi. Il giorno che saremo tanti, i politici verranno a leccarci le suole come solo loro sanno fare, tranquillo.

Leonardo

Sottoscrivo in pieno: nessuno ha il diritto di tappare la bocca al prossimo, solo perchè dice delle sciocchezze.
Non credo proprio che turbino l’ordine pubblico (e non vorrei che con questa scusa a qualcuno venisse in mente di proibire i banchetti della UAAR).
Quanto alla petulanza, sono molto peggio le pubblicità che ci bombardano dai muri e dalla tv.

Congo

La metropolitana è certamente un luogo pubblico, ma è costrittivo, cioé, non è possibile allontanarsi facilmente dal proprio posto. Di questo si dovrebbe tenere conto.

POPPER

denunciarli di turbamento della quiete e dell’ordine pubblico.

Alessio

Mi piacerebbe sentir parlare un invasato, così per curiosità antropologica. Credo però che non lo reggerei più di cinque minuti.

Kaworu

basta che vai a leggerti quel che scrive enrico qui, trovi schifo a mazzi 😉

hakamarossa

enrichino appare solo per auspicare atti di violenza su donne, omosessuali e bambini.
ora che ho scritto la parola magica per attirarlo, magari apparirà 😉

fab

Le rare volte che li ho visti, erano guardati come dei pazzi da manicomio o non erano guardati affatto.

POPPER

sono dei rompicogliooni, se avessi la possibilità direi loro di esprimere la loro fede in privato e di lasciare stare gli altri, anzi potrebbero essere accusati di turbamento della quitete e dell’ordine pubblico. Ma guada un poè ste fetenti pentecostali! Non ci sono già i TDG che rompono le balle?

antoniadess

ma il catechismo quotidiano nei telegiornali della rai ve lo scordate? direte, la televisione la puoi spegnere: appunto, per non rischiare l’orticaria, sono costretta a spegnerla o a cambiare canale ogni volta che un vescovo, un cardinale o un papa mi fanno la predica in casa, o un giornalista mi informa di ogni starnuto che fanno 🙁

POPPER

Ecco, giusto quello che dici, ma lo sai, la ccar rompe i maroni già da 2000 anni, forse era meglio Mitra, magari era il male minore.

rik

E’ vero che vengono guardati come pazzi da manicomio ma è anche vero che i pentecostali stanno facendo grandi passi nel proselitismo.

Certo non siamo ai livelli del Brasile, dove sono ormai il 25% della popolazione, ma anch in Italia fanno paura ai cattolici per la loro aggressività e organizzazione.

rik

P.S. Non credo che siano i terzi dietro ai Testimoni di Geova.

Credo che li abbiano di gran lunga superati. Ovviamente in Italia sono scavalcati dagli islamici e dagli ortodossi, delle varie confessioni.

Soqquadro

Gli islamici fanno meno testo (in questo articolo), perchè al momento quelli di cittadinanza italiana sono pochissimi. (Si parlava di numero di aderenti italiani, non “in Italia”)

cesare

Ho visto alcuni filmetti amatoriali porno girati in metropolitana. Evidentemente si può fare ancora di peggio.

Giaxsax

Volevo sottolineare che i pentecostali non fanno proselitismo, ma ubbidiscono al mandato di Gesù di andare per tutto il mondo e predicare il Vangelo ad ogni creatura. Credo che questo sia il compito di ogni credente vero, indipendentemente dalla sua confessione religiosa. Purtroppo a molti piacerebbe ancora adottare i metodi della santa, Iniqua direi Inquisizione, arrostendo ogni cristianuccio sull’altare del rispetto degli altri. E’ proprio questo che fanno i cristiani rispettano gli altri annunciando loro il Vangelo senza ipocrisia perchè l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio. In Italia siamo in un paese dove la diversità è vista sempre come una minaccia, ci definiamo cattolici romani e poi si fa nella stragrande maggioranza della popolazione l’opposto di quello che si professa la domenica mattina dalla finestra di una piazza romana. Il problema non sono i pentecostali, il problema è il rifiuto di Dio, questo Dio che da fastidio quando annuncia la verità tramite semplici persone. Del resto a Gesù lo hanno crocifisso..cari amici pentecostali,,,,non vi aspettate nulla è già tanto che non vi buttano giù dalla metropolitana..parlate loro di sesso, calcio, soldi, donne e vedete come salirete in alto nelle classifiche di gradimento!!!!!!

Paul Manoni

Io mi auguro che un semplice “No grazie!” possa servire a far capire a te ed a questi predicatori che non sono gradite le loro fandonie. Dopotutto, se non mi interessa l’articolo che hanno intenzione di vendermi, sarà pur lecito, farglielo capire. Il fifiuto di Dio, per me non e’ un problema…Anzi. Sulle semplici persone che annunciano la verità, tutto stà a vedere se questa sia veramente verità. Siccome non lo e’ di certo, visto che tratta di fuffa indimostrata ed indimostrabile, non vedo perchè dovrei sciropparmi i sermoni da dissociati di gente che procede a tentoni, nelle sue pseudo-certezze.

Kaworu

guarda che l’inquisizione era cattolica, anzi cristiana.

forse non te l’hanno detto al corso del perfetto vittimista

Fabio FLX

Giaxsax, a parte che io non mi definisco affatto “cattolico romano”, e premesso che vivo quanto più distante possibile da gran parte della parola che i credenti attribuiscono a dio, a mio avviso il rifiuto in tutte queste divinità – compresa quella cattolica, tutte create millenni fa per rappresentare la vita e ridotte a strumenti di garanzia per privilegi strettamente selettivi, – è una vittoria sullo squallore della civiltà attuale che è condita di ipocrisia e falsità, che si manifesta proprio e soprattutto nelle religioni, così acerbe nel credere a tutto ciò che è semplicemente inspiegabile, come palesi analfabeti vestiti da scienziati.

hakamarossa

imporre la propria predicazione in una situazione in cui non ci si può sottrarre, come una corsa in metropolitana, è una violenza inammissibile. altro che legittimo mandato del credente vero.
la libertà di parola di questi cialtroni diventa abuso su di me che sono costretta ad ascoltarli.
e loro lo sanno, mica per niente vanno a predicare le loro infamie nella metro. sanno che li non puoi scappare.
imporre con la forza, ecco l’unico credo che hanno.

StefanoM

Spero di beccarne uno, è sempre un bell’ esperimento testare la fede di qualcuno.

Batrakos

Vabbè, almeno ci si fanno due risate.
Peggio la CCAR che di questa propaganda non ha bisogno, avendo le istituzioni dello Stato che la affiancano o fanno propaganda per lei.

Red Passion

Che nei luoghi pubblici ciascuno possa esprimersi come meglio crede, io non ci vedo niente di male. L’unico limite è la prevaricazione: se uno dice “non mi interessa”, o “non ne ho voglia” va lasciato in pace. Quanto a me sono sempre curioso di confrontarmi con chi non la pensa come me e se incontro chi mi vuole parlare di cose strane, divinità, ufo o quant’altro e sono in metropolitana, beh, lo considero un modo intrigante di passare il tempo. E diventa anche un bell’esercizio di comunicazione, provare a portare le nostre convinzioni a chi, per convinzione, è distante anni luce da noi.

firestarter

sostengo il loro diritto di fare proselitismo in metropolitana ed il mio diritto di bestemmiargli in faccia

gagiaccio

Sono come le piattole quando ti si attaccano non basta dirgli di essere atei continuano finche non ti esasperano e gli fai un bel trattamento al napalm!!

Paul Manoni

Mi auguro che non usi il napalm per sterminare le piattole vere, là dove si attaccano. 😯

Red Passion

Mio padre è uno che quando incontra i testimoni di Geova, sono loro a scappare! Li esaspera, senza venir meno alle buone maniere, e non tornano più alla carica

mistergrey

Ma lasciateli predicare a loro talento! L’importante è che non diventino petulanti o minacciosi. Lo stesso vale per mendicanti, artisti da strada, vo cumprà, lavavetri

Semmai mi girano quando leggo che in certe zone del paese i confortatori religiosi che lavorano negli ospedali (non essendoci più la pena di morte non possono confortare i giustiziandi) vengono pagati con denaro pubblico.

#Aldo#

In piccolo, fanno il paio con quelli che intasano le vie prostrandosi su un tappetino. Per tralasciare quelli che intasano le città costruendo enormi edifici d’un pacchiano che più pacchiano non si può. Ma quelli sono professionisti.

Painkiller

Fanno anche branchetto con gli Hare Krishna… te li ricordi gli arancioni in giro con cimbali e tamburi? Erano divertentissimi.

#Aldo#

Certo che sì, in particolare li ricordo per la loro onnipresenza nella stazione di Porta Nuova, a Torino, tanti anni fa. Ma io non li trovavo divertenti – li trovavo inopportuni e seccanti.

Tizio

Mah a Milano, in metropolitana nessuno caga nessuno, e sale di tutto, dai “sono una famiglia povera” che suonano il violino, a chi sale e dice “ho l’aids, datemi moneta”, a chi si mette a raccontare le poprie sfighe, e chiede moneta… e nessuno viene considerato (o quasi), questi almeno non chiedono la moneta, che è già un bel passo avanti… ma finiscono pure loro nel calderone dei soliti rompi… che salgono sul vagone quando la gente invece ha sonno, o ha preso già altri tre quattro mezzi per arrivare a lavoro e l’ultima delle cose che farebbe è ascoltare certe cose, anche se fossero seire… e non lo sono.

Quindi nessun problema, si mescolano agli altri poveracci che suonano, piangono, ululano in metropolitana… fondamentalmente ormai passa tutto inosservato sotto la voce “il soliti rompib… del metrò”.

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