Bangladesh, quattordicenne frustata a morte

Una corte di anziani e religiosi di un villaggio nel distretto di Shariatpur aveva condannato Hena Begum, una ragazzina di 14 anni accusata di avere una relazione col cugino sposato, a 80 frustate. Dopo la pena inflittale, la ragazza è stata ricoverata in ospedale ed è morta sei giorni dopo. La notizia è riportata dalla BBC. La polizia attende il risultato dell’autopsia per sapere se la morte è stata dovuta alla fustigazione o meno, ma intanto il padre accusa: sua figlia è stata “picchiata a morte”, e i responsabili devono pagare.
Quattro persone, di cui un imam, sono state sinora arrestate, e la polizia ne cerca altre quattordici.
Si tratta della seconda morte collegata a una punizione religiosa, da quando lo scorso anno la Corte Suprema bengalese ha dichiarato illegale infliggere pene extragiudiziarie in nome della sharia: lo scorso dicembre è deceduta una donna di 40 anni che aveva circa un mese prima subito una fustigazione, per una presunta relazione illecita col figliastro. Il nesso causale tra la fustigazione e la morte della donna non è stato confermato.

Silvia Righini

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