Il 12 febbraio debutta il Cortile dei Gentili

Sabato 12 febbraio, a Bologna, il card. Gianfranco Ravasi presenterà ufficialmente il Cortile dei Gentili, la fondazione creata da Benedetto XVI per incontrare il mondo della non credenza. Tra gli ospiti dell’evento, organizzato presso l’Università di Bologna, ci saranno, in veste di ‘gentili’, gli esponenti del centrosinistra Augusto Barbera e Massimo Cacciari, che interverranno su “La laicità come metodo” e “Ateismo nella cristianità”. I successivi appuntamenti nel Cortile sono previsti a Parigi, Tirana e Stoccolma. Intervistato da Famiglia Cristiana, Ravasi ha sostenuto che metà dei suoi amici sono non credenti: ha quindi attaccato l'”ateismo nazional-popolare”, rappresentato a suo dire “da associazioni e personaggi pittoreschi, intellettuali da salotto televisivo”.

Raffaele Carcano

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59 commenti

Kaworu

signore e signori, in alabama debutterà il recinto dei neri, gentilmente offerto dal ku klux klan per dialogare con… si insomma, “quelli lì”.

Kaworu

il senso più o meno è quello.

ferrara e combriccola canteranno le lodi della chiesa e la chiesa gongolerà.

ovviamente chi sta fuori dal recinto beh… PAGAIATE!

POPPER

“Ravasi ha sostenuto che metà dei suoi amici sono i non credenti: ha quindi attaccato

Spiegatemi cosa vuol dire “la laicità come metodo” e “l’ateismo nella cristianità”?

Che ci siano cristiani atei è possiible come che ci siano atei devoti, il mondo non è solo in bianco e nero, ci sono anche le sfumature e queste si tingono di molte varianti sia nell’ateismo che nel cristianesimo.

l’”ateismo nazional-popolare”, rappresentato a suo dire “da associazioni e personaggi pittoreschi, intellettuali da salotto televisivo”.

cioè, i suoi amici sono atei devoti e non son però di chi parla quando cita l’ateismo nazional-popolare, ma posso intuire chi sono le associazioni e i personaggi pittoreschi e gli intellettuali da salotto televisivo, cioè, noi dell’UAAR e alcuni che commentano su MICROMEGA probabilmente, quindi, siamo in buona compagnia ateo-nazional-popolare.

Tuttavia fino ad ora gli intellettuali alla RAI sono preti, esorcisti, cardinali, vescovi, politici papisti e atei devoti.

Otzi

Ravasi è vissuto di parole; e nella parola (flatus voci) è stato identificato. Questo e solo questo è ciò che è costitutivo della sua Identità. E le molte parole sono state il motore della sua carriera ecclesiastica ( e che carriera!). A chi altri poteva essere riservato l’onere e l’onore di inaugurare l’Atrio dei Gentili del Benedetto? Cioè di riempire l’etere agognato dell’atrio laico della cacofonia di tautologie senza capo, nè coda? Importante inaugurare l’atrio laico con la sacralizzante presenza del sacer dò: della superiore istanza di una santa illuminata ragione. Anche se nessuna scienza naturale può stabilire dove risiede nella ragione una superiore istanza di ragione. Ecco dove sta – secondo me – la laicità come metodo: cambiare aula e cattedra, fingersi allievi con gli allievi, discenti con i discenti, saltare il fanum per sedersi sotto un fico del profanum. Usare parole, scuotere parole come atomi impazziti per legare elettroni alla Parola. Proprio così, perché l’Ateismo nella cristianità è la regola, la norma, che converge, rinforza e mantiene il Potere sacerdotale con il metodo della parola. Il loro stesso dio è Parola; non solo come flatus voci, energia che si disperde nell’etere, ma anche come energia che si fa massa e si incarna. Insomma, il loro dio è un uomo. E qui non la finiranno mai di inventare parole, coinvolgere parole, tutte le parole verso UN SOLO uomo. Quello che non c’è. Ma ci siamo noi, che già Ravasino bello ci ha riconosciuti adombrandoci nei suoi amici atei devoti. Presuntoso. Cerchi almeno, per pudore, di mantenere le distanze e di non affibiarci identità sulle parole che usiamo col cervello.

POPPER

Ho riflettuto sulla questione delle parole copiosamente profuse nel “Cortile dei gentili”, di cui tu parli nel caso di Ravasi, lui è un oratore, certo, non ci va nemmeno vicino al grande Cicerone e a Golgia di Lentini, ma chiacchera abbastanza a vuoto per i nostri gusti uarrini.

I canoni dell’oratoria si basano fondamentalmente sul come presentare e interprertare gli argomenti etici, giuridici e morali per convincere il pubblico, le gerarchie politiche e religiose, e al modello oratorio di Cicerone si sono rifatti molti politici fino ad oggi, ma sostanzialmente anche come esperti nel girare e rigirare frittate, infatti non so se chiamarli davvero laici i Cacciari e i Ferrara, e compagnia ateo-devota.

Laico e laicista sono la stessa cosa e c’è chi si scervella per fare dei distinguo e impostare cortili dei gentili da salotto televisivo, tipo La Russa che sbraita “Possono morire” o la Santaché che fa il segno del dito medio alla Litizzetto, ecc…ecc….

O si è atei o si è devoti secondo me, ci possono magari essere delle sfumature in entrambi i casi ma urge una sincera riflessione personale per verificare la prorpia coerenza con il termine “laicità” o “laicismo”, non posso dire di esserre una Mela ma con ascendente Pera (Pera è uno degli atei devoto se ti ricordi).

Sto organizzando il materiale e le mie memorie per redarre un libro sulla letteratura latina e sulla natura dell’arte Oratoria, transitando dal Periodo delle Origini 753 (776 a.C. secondo Tito Livio) -240 a.C e il Periodo Arcacio dal 240 fino all’81 a.C. con l’avvento di Livio Andronico (240 a.C.) e il problema della censura latina xenofoba, per cui si cercava di impedire a Roma un futuro letterario ibrido greco-latino, mentre invece Livio Andronico è in un certo senso il vero laico e filsoofo degno dell’Areopago ateniese, che da lì a due secoli 70 anni dopo rispose picche a Saulo di Tarso lasciandolo alla sua logorroica fede da predicatore pentecostale.

A me è sempre piaciuta la letteratura latina proprio perchè ha iniziato ad avere importanza con Livio Andronico, il pensiero greco è entrato di fatto nel DNA filosofico e letterario di tutta Europa e poi del mondo.

bismarck

Associazioni pittoresche? Vedremo chi riderà per ultimo….

firestarter

Ravasi ha sostenuto che metà dei suoi amici sono non credenti

L’altra metà sono gay, compreso il parrucchiere della sorella

Paul Manoni

Maledetti ateacci pittoreschi e da salotto!
Non capite mai il senso delle loro frasi!
RAVASI HA SOLO AMICI IN VATICANO…Ecco perche’ ne ha la metà che non credono! 😉

bradipo

😆

a me è bastato “io ho amici” per sospettare menzogna

Kaworu

sul forum una mente geniale aveva fatto una parodia di ‘sta roba, si potrebbe mandargliela 😆

Cin

la parodia sul forum è qualcosa di semplicemente meraviglioso e geniale, da un punto di vista sia linguistico che di contenuti, entrambi di un livello talmente elevato e raffinato che
non sono così certa che alcuni dei destinatari capirebbero.
però sottoscrivo la proposta dell’invio, ottimisticamente.

Brachigobio

Non si era forse proposto di pubblicarla a puntate sull'”Ateo”? Questa sarebbe l’occasione più adatta

Maurizio

…altro che “incontrare il mondo della non credenza”, a me sembra solo una manovra per sovrapporsi al Darwin day

Paul Manoni

Anche a me.
Ho letto la data ed ho pensato solo a quello! 🙁

bismarck

Avendo letto l’intervista per me vale l’interpretazione di kaworu, vogliono scegliersi il “nemico”.

Comunque la scienza e la tecnologia (riferito all’articolo) saranno la tomba della ccar.

La guerra l’ha persa nel 1712 ed è per questo che possiamo guardare con fiducia al fallimento di quest’impresa pseudointellettuale, la scienza giorno dopo giorno allargherà il solco tra ateismo e superstizione fino a rendere le due sponde invisibili l’una all’altra, in questa voragine cascherà dentro Ravasi e i “suoi” Gentili compreso il cortile. Amen.

fiertel91

Peccato che della scienza ne possano usufruire anche i detrattori.

B'Rat

bismarck,
You Fail at Philosophy Forever.
Il problema per cui la scienza non potrà mai far fuori la religione è che da quando è chiara la distinzione fra le due cose è chiaro che la seconda si occupa appunto di categorie metafisiche. Fra l’altro è anche chiaro che la scienza non potrà mai arrivare ad una descrizione autoevidente dell’universo, bensì funzionerà sempre come: partendo dall’ipotesi che valgano le leggi X e gli assiomi matematici Y, ciò spiega nel limite dei nostri strumenti ciò che vediamo (e se cerchi di capire perchè proprio le leggi X il massimo che puoi ottenere sono le leggi X’ da cui discendono le X, e così via all’infinito).

Osvaldo

Il fatto è che la religione non si occupa solo di categorie metafisiche, ma anche e tanto del mondo fisico. Tuttavia, col passare dei secoli, la scienza le sta lentamente ma inesorabilmente togliendo il terreno sotto i piedi, quando si tratta di dare spiegazioni e fare previsioni nel mondo fisico e umano.
Così facendo, però, sta anche mettendo in luce quanto poco sia affidabile la presunta autorità che le religioni pretendono di possedere nell’ambito metafisico.

B'Rat

Attimo, ti contraddici: non c’è versi che la scienza mostri alcunchè sull’ambito meta-fisico…
E attenzione, spesso la religione ha a che fare con il mondo fisico, ma tramite la categoria metafisica dell’etica.

Osvaldo

Infatti non sto dicendo che la scienza mostri qualcosa in ambito metafisico, cosa che per definizione non può fare.
Dico che, mostrando le assurdità che le religioni sostengono riguardo al mondo fisico, la scienza sta mettendo alla berlina la credibiltà della religione, in generale. E quindi, anche in ambito metafisico.
In altre parole, se la religione fosse nel giusto riguardo a dio, il paradiso, l’anima e quant’altro, allora tutto quello che sostiene, anche in ambito naturale, dovrebbe essere corretto, in quanto frutto di una rivelazione divina.
Una religione che dica cose sballate riguardo al mondo fisico perchè mai dovrebbe essere affidabile in campo metafisico?

Il fatto poi che la religione usi la categoria dell’ etica non cambia le cose. La capacità di spiegare il reale resta comunque quasi nulla, al di là del fatto che l’etica può essere perfettamente inquadrata nell’ambito fisico, come dimostra il fatto che è variabile nel tempo e soggetta a tutta una serie di condizionamenti fisici, biologici, storici, ecc.

Sandra

Nazional-popolare a chi? “Il cortile dei gentili” a me suona come “l’isola dei famosi”.
E detto poi da uno come Ravasi che collabora con mediaset da piu’ di vent’anni…. chissà che amici, nell’altra metà.

Batrakos

Peraltro nazionalpopolare non è affatto termine offensivo e ridicolizzante come ormai d’uso pensare.
Fosse l’UAAR, o counque il liacismo in genere, espressione di un sentimento nazionalpopolare i preti sarebbero a lavorare già da un pezzo.

Sandra

E’ che tanti anni fa fu usato per definire il festival di Sanremo, e ormai se sento nazionalpopolare mi scatta a tradimento l’immagine a Pippo Baudo…. .

Batrakos

Infatti, Sandra, la mia replica non era contro il tuo commento, poichè anche Ravasi usava il termine in quell’accezione anzichè in quella gramsciana originaria.
Era più che altro un moto di tristezza, come dire: ‘magari il laicismo fosse davvero nazionalpopolare, a quest’ora Ravasi alzerebbe poco la cresta!’

MetaLocX

Ma che bravi, cercano il dialogo. Ma solo con le persone che la pensano come loro; gli altri, soprattutto se dissentono, sono tutti da biasimare (e insultare).

Jeeezuz

Ci sarò.
E sarò lì per intervenire più pignolo che mai.

bismarck

Non per esser polemico, ognuno fa quel che vuole (e ci mancherebbe), ma non sarebbe meglio non andare e non avallare con la presenza un tale stupidata?
Credo che sarebbe meglio lasciarli cucinare nel loro brodo e non apportare numeri alla manifestazione, potrebbero dire che alla gente interessa.

Batrakos

Per quanto difficile che la metà degli amici di Ravasi siano atei, il nostro furbone la sa lunga.

Alla Chiesa non interessa poi tanto se uno è ateo, quel che le interessa è che sia ‘rispettoso del sentimento cattolico’, cioè sostanzialmente che non contesti i privilegi della CCAR: soldi, privilegi, prebende questo il vero valore non negoziabile della Chiesa, questa la ‘laicità positiva’.

Se ci fossero solo ateidevoti gli atei non sarebbero un fastidio per il clero, anzi ne mostrerebbero le aperture democratiche.

bradipo

Vuoi dire che la scienza fa previsioni?
Domani il sole sorgerà?

no, dai, sappiamo che è impossibile 😆

Stefano Grassino

La cosa non mi smuove di un millimetro. Per me sono il nulla e tali restano, comunque e sempre. Come disse il poeta, “non ti curar di lor ma guarda e passa”.

Otzi

Stiam come torre ferma che non crolla mai la cima per lo soffiar dei venti!

redbear17

“da associazioni e personaggi pittoreschi, intellettuali da salotto televisivo”.
E sì,questa è l’ittaglia,o si è qualcuno,ricco,potente,ben ammanigliato in politica e lobby varie,o se sei un povero “cristo”qualunque,morto di fame,che fatica a tirare la carretta,allora non hai nessun diritto ad avere opinioni,specie su questioni così complesse.
E vai così,lascia che queste “cose”le discutano i “signori”,loro si che hanno studiato,loro sì che “sanno”,noi continuiamo come abbiamo iniziato, stando alla larga da certe beghe e continuiamo a tenere la testa calata (oltrechè le brache).

giulio

Ma non si vergognano degli atei a farsi strumentalizzare in questo modo?

moreno03

“intellettuali da salotto televisivo”, perché Cacciari cos’è?
Come ci si poteva aspettare hanno chiamato i proprio fedeli atei-devoti che già hanno al guinzaglio, per dirsela e cantarsela da soli.

Osvaldo

“La laicità come metodo” già sa di supercazzola, ma l’ “Ateismo nella cristianità” si preannuncia spettacolare.
Riusciranno a dire qualcosa del tipo che dio ha creato anche l’ateismo e che questo, in un modo o nell’altro, in realtà deve servire all’umanità per convertirsi alla verità cristiana.

bradipo

…associazioni e personaggi pittoreschi, intellettuali da salotto televisivo”.

le oche insegnano… meglio da salotto che… da cortile…

quanto al pittoresco detto da uomini in gonnella e buffi copricapo, beh… 😆

FSMosconi

Chi era quel padre della Chiesa che non voleva l’apertura ai Gentili? Paolo se non sbaglio… 😉

ΔΙΩRAMA

“Metà dei miei amici non sono credenti” non è una giustificazione quando li si manda all’inferno.
Meglio i nemici con le sacre pallottole nelle terre di nessuno (piissimi delinquenti organizzati).

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