Scuole USA: nonostante le discriminazioni, i gruppi atei sono in crescita

Anche nelle zone più conservatrici degli Stati Uniti d’America, la cosiddetta Bible Belt, si stanno formando nuovi gruppi scolastici di studenti atei: lo ha reso noto la Secular Student Alliance. La SSA, un’organizzazione nazionale no-profit che supporta gli studenti non religiosi, ha rivelato un primo successo nei suoi sforzi di promuovere la formazione di club atei nelle scuole superiori statunitensi: solo nell’ultimo mese ben cinque nuovi gruppi scolastici si sono affiliati alla SSA, contro i dodici gruppi dei primi quattro anni di attività, per un totale di più di 200 soci.
L’associazione sostiene che i teenager atei abbiano serie difficoltà sia nel rapporto con il personale della scuola sia con i loro genitori ed è perciò importante che possano incontrarsi e confrontarsi con persone che la pensano come loro. Nel cercare di formare questi gruppi però gli studenti si scontrano spesso con i pregiudizi delle amministrazioni scolastiche e delle comunità. In particolare è difficile trovare insegnanti disposti a fare da consigliere per il club nelle aree più conservatrici perché i docenti temono che questo si possa ripercuotere sulle loro carriere. La mancanza di un insegnante consigliere viene spesso usata come pretesto dalle scuole per negare il permesso di formazione del gruppo, anche se questo è in aperto contrasto con la legge statunitense.
“Sebbene la legge sia chiaramente dalla nostra parte preferiremmo ottenere l’accettazione da parte della società piuttosto che una vittoria legale” ha affermato August Brunsman, il direttore della SSA. “Vogliamo dimostrare che le persone che non credono non devono essere qualcosa di cui aver paura”.

Tommaso Marchioni

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34 commenti

Ernesto

Non è vero! I gruppi atei non esistono!
Sono miti dell’età del bronzo!

Volo alto

Sei ironico?
Comunque neppure dio esiste.
Uno a uno e palla al centro.

fab

Basterebbe istituire qualche forma di “campionati di ateismo” e negli USA si farebbe la fila per aderire ai club.

GIOACOLP

Non so quali difficoltà si possono incontrare negli USA.
Conosco le difficoltà che si incontrano nella amata pianura padana.
Non conformarsi al credo Cristiano, equivale alla emarginazione. L’ateo, viene vissuto come un fenomeno da baraccone, peggio: una persona che non merita di essere presa in considerazione.
I primi avvisi arrivano dal potere bancario. Se hai il conto in una istituzione legata alla casta dei crediti rurali ed artigiani, va da se, che dalla sacrestia, il polllice verso, presto ti lascerà a secco.
Se non ti genufletti in basilica, difficilmente il grano germoglierà. Se non fai cospargere il capo al neonato, l’infanzia verrà vissuta negli ultimi banchi della scuola.
Se vieterai l’indottrinamnto ai tuoi figli, erigerai un alto muro attorno a te. Verrai escluso anche dagli affetti familiari, i più prossimi alla tua nuova famiglia. La fede, è dura a morire. La fede è tifoseria. No si estirpano facilmente gli interessi di duemila anni. Anche se tu cercherai di non danneggiare nessuno, se tratterai gli esseri umani, con amore onestà e rispetto, per il borgo, il paese, la città, sarai sempre uno da schivare.

Stefano Grassino

Hai ragione ma se permetti vorrei ricordarti un vecchio detto Toscano che recita così: “aiutati che dio ti aiuta”. E’ chiaro che ogni nuova realtà, trova enormi difficoltà alla partenza, ma se nessuno inizia restiamo a parlare e finiamo con il piangerci addosso.
Il veneto, al tempo della “Serenissima” era una Repubblica con un forte senso della laicità dopodichè, caduta sotto l’Austria ed essendo questa legata alla chiesa di Roma, venne colonizzata dai preti.
Oggi in veneto abbiamo un gran numero di soci e chi ti dice che non ci si possa liberare dell’oscurantismo clericale? Occorrerà tempo certamente; non ho mai visto cambiamenti radicali dall’oggi al domani specialmente per quello che riguarda motivi ideologici legati alle religioni, ma questo non vuol dire che non ci si debba provare e che non si debba avere un pizzico di ottimismo. Ciao e spero di non aver fatto una predica. In quel caso ti chiedo scusa anticipatamente.

Kaworu

mah dalla mia esperienza non ho visto questo ostracismo.

si chiaro, se vuoi andare a lavorare in regione o affini, devi essere un ciellino.

però in generale non ho visto emarginazione per i non battezzati o per chi non faceva religione.

Sandra

Dipende anche dalla grandezza di un comune. In una città è piu’ facile sfuggire al controllo sociale, i paesini e i paesotti invece tendono all’uniformità e tollerano male le differenze. Se su dieci bambini uno non fa religione, in una scuola di paese vuol dire neanche un bambino per classe, in una città iniziano a essere tre o quattro. Quando ci si conosce tutti, e magari da generazioni, il cambiamento è osteggiato. Ci sono legami familiari, economici, di dipendenza dagli altri e di mancanza di alternative, per cui il comportamento piu’ conveniente porta a conformarsi agli altri.

Kaworu

beh io parlavo di paesino sui 10 mila abitanti eh, non metropoli 😉

Sandra

diecimila è già una cifra, io parlavo di realtà piu’ piccole, addirittura al paesotto di quel professore sparavangeli, li’ erano piu’ o meno cinquemila, non credo ci siano stati genitori che hanno protestato o ritirato i figli dalla lezione, magari in una scuola di Milano si sarebbe anche potuto immaginare, o anche nel paesotto con un professore “foresto”, ma dal cognome sembrava proprio di quelli che sono li’ da generazioni, e tra parenti propri e acquisiti hanno le mani in pasta un po’ dappertutto, spesso non conviene sfidare il sistema. I posti piccoli tendono a essere omertosi quasi per natura.

Kaworu

sull’omertà nei posti piccoli mi sa che hai parecchio ragione, desolante…

FSMosconi

Scommetto che se chiedi ad un pastore statunitense della cosa applicherà la regola delle tre N: Negare Negare Negare… 😉

Roberto Grendene

l’uaar e’ nata a Padova, in una regione cioe’ che come condizionamento religioso in ogni ambito di vita di relazione ha molto in comune con la Bible Belt

Ffrank

Si ma Padova e’ una citta’ (anche universitaria) e questo aiuta. Capisco invece le difficolta’ di Giacoalp riferite ai paesini dove la siuazione e’ piu’ difficile, in quei luogi talvolta si vedono ancora preti con le gonnellone nere. Spesso poi le uniche inziative culturali e di aggregazione fanno capo esclusivamente a loro: e questo il vero motivo della partecipazione.. i riti sono poi il prezzo da pagare.

Paul Manoni

“Sebbene la legge sia chiaramente dalla nostra parte preferiremmo ottenere l’accettazione da parte della società piuttosto che una vittoria legale”

Michiate!…Fate valere i vostri diritti con la forza delle carte bollate, che poi la società discriminatoria delle zone piu’ conservatrici degli USA, a furia di sanzioni e denuncie, cambierà di conseguenza!

Southsun

Per questo io vi ho sempre detto che sono peggio della meretrice che criticano.

Sono così facinorosi e dementi che sono paragonabili a una macchina lava-cervelli.

Intervistatene uno chiedendogli chi è dio e inizierà una cantilena di frasi fatte imparate a memoria in anni di messa continua in chiesa.

Florasol

sono in ufficio e qui abbiamo un filtro che impedisce l’accesso ai siti… che so…. porno, di giochi, di gioco d’azzardo, di violenza e immagini di cattivo gusto…. ho provato ad aprire il link, vi copio incollo la risposta del sistema:

L’accesso a questa pagina web non e’ attualmente consentito.

Motivo:
La categoria “Racism and Hate” e’ filtrata da WebSense.

GRANDE WEBSENSE!! 😆

MicheleB.

“Sebbene la legge sia chiaramente dalla nostra parte preferiremmo ottenere l’accettazione da parte della società piuttosto che una vittoria legale”
Condivido questo proposito. Sebbene siano importanti tutti i livelli di lotta/confronto, senza l’accettazione soiale dalla comunità non otieni niente e tutte le sentenze del mondo restano carta straccia se attorno a te hai terra bruciata.
L’ateo deve ricorrere ad i tribunali, deve proporre novità normative ma deve soprattutto cercare di convincere i suoi vicini, parenti, colleghi, ecc. di non essere né pericoloso né malato né moralmente inferiore.
E dico questo pur vivendo in una zona piottosto laica, dove non si hanno gran difficoltà a dirsi atei/non credenti.

Federico Tonizzo

Una volta un eventuale ateo poteva essere isolato perchè “stanziale” e circondato da credenti o sedicenti tali.
Ma ora che gli atei possono incontrarsi, parlandosi e riconocendosi come gruppo consistente e diffonderndo le loro idee anche attraverso Internet, diventano un fenomeno in espansione inarrestabile 🙂

Kaworu

eh mica come le discriminazioni che subiscono ogni giorno i cattolici in italia e in europa.

le pensi prima, dì la verità.

Paul Manoni

Federico, grazie mille per aver segnalato il sito in questione….
C’e’ da farsela sotto dalle risate! E’ meglio di Spinoza.it 😆

Paul Manoni

“sofia3334 ha detto:
5 febbraio 2011 alle 21:54
Dementi e lobotomizzati ad opera del loro stesso padrone, il gran satan.Poveri idioti, e magari pensavano pure di vederne i risultati di tale esame, non sanno che la potenza di Dio non si spreca a mostrarsi a simili bestie fangose ??”

Questa dice addirittura che siamo figli di Satana, come Amorth!!! 😆

😯

bradipo

buffo che il leader a cui si ispirano s’è più che sprecato per un certo Tommaso… da loro stessi venerato.

ma perché devo saperle io ‘ste cose poi?

POPPER

mi son piactiute queste parole:

“Sebbene la legge sia chiaramente dalla nostra parte preferiremmo ottenere l’accettazione da parte della società piuttosto che una vittoria legale” ha affermato August Brunsman, il direttore della SSA. “Vogliamo dimostrare che le persone che non credono non devono essere qualcosa di cui aver paura”.

Infatti, non siamo certo noi non credenti a terrorizzare il publbico, però aggiungo, quando ci vuole una denincia perchè insostituzionalmente discriminati, va fatta eccome.

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