“Io non costringo, curo”

La FP-CGIL ha realizzato e messo in onda su YouTube un breve spot dei medici e degli operatori sanitari per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico. Sul sito della CGIL è riportato il testo dell’appello. L’UAAR l’ha sottoscritto, e invita soci e simpatizzanti a fare altrettanto.

L’associazione

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33 commenti

LUIGI DE LAURETIS NISII

SI’ ALL’EUTANASIA,L’ATTO D’AMORE PIU’ BELLO!

POPPER

l’ho appena sottoscritto, è un’ottima iniziativa, complimenti alla CGIL, anche perchè sono un tesserato soddisfatto dei servizi reeismi dal sindacato, parlo per me ovviamente.

La vita che gestisco dalla maggiore età è solo affar mio, il lavoro del dottore è di curarmi e non di farmi la morale sulla vita e sulla morte.

MicheleB.

Firmato. Per quel che serve… Sono 3-4 anni che firmo di tutto e spedisco e-mail ad un monte di gente/accia. Qualcuno mi ha anche risposto. Sfogo così il mio frustrante senso di impotenza.
Per non ritrovarmi un giorno a compiere gesti irrazionali.

Stefano Grassino

La tua frustrazione la comprendo ma quando qualcuno si è messo a sparare cosa ha risolto? I mezzi per cambiare ci sono; si tratta di far funzionare i cervelli, nient’altro.
Comprendo che in questo paese di gente che si occupa solo di calcio e veline sia dura ma questo non vuol dire che sia impossibile.

Michele Gaismayr, lo scresimato

sono anche io un tesserato Cgil, il vero e unico partito italiano di sinistra.

Volo alto

Considero l’aspetto più schifoso del berlusconismo lo svendere i diritti e la dignità delle persone, come fossero principi di cui disporre a suo piacimento, merce di scambio per le sue por che rie e i suoi loschi affari.
I suoi compagni di merende del vaticano non sono migliori!

Kaworu

ottima notizia!

ma c’è gente per cui “libertà di scelta” non ha nessun significato. o meglio si, significa “non fanno come dico io!”.

Alessio

Ho appena firmato anch’io. L’eutanasia è una scelta di libertà e di civiltà.

sauro

Firmato.
Bel video,del resto esprime un concetto che è di una semplicità disarmante.
Mi chiedo quanta malafede serva per non capire.

Cassandra testarda

Anch’io ho fatto l’ennesima firma. E non mi stancherò di firmare per questa causa fino a che ne sarò capace. Questa è una battaglia di umanità e civiltà che tutti dovrebbero sostenere, credenti e non credenti in una religione.

Wakko Warner

Il problema, come dice Metilparaben http://metilparaben.blogspot.com/2011/02/laccanimento-terapeutico-non-esiste.html non è tanto decidere ciò che è o non è accanimento terapeutico… ma quello di far passare il principio che _io_ sono _padrone_ di me stesso e devo poter decidere circa la mia vita. Pensarla in modo diverso, significa semplicemente pensare da schiavi. Io non mi ritengo schiavo di una religione, o di un Dio, o di uno Stato; ritengo che sia lo Stato a dover servire me, non il contrario, perciò non comprendo né intendo accettare chi vuole imporre a me la sua ridicola morale e le sue folli convinzioni.

Questa vita è mia, non dello Stato, non dei miei famigliari, non di una chiesa. Essendo mia e di nessun altro, devo poterci fare quello che voglio, secondo il mio insindacabile giudizio. La cosa può piacere ai ben-pensanti o meno, ma loro non hanno né devono avere alcun diritto di imporre a me le loro convinzioni o il loro credo. Tutto qui.

Enrico

Ho sempre avuto stima nella CGIL ma cosa c’entrano queste iniziative con la tutela dei lavoratori? Oltretutto la CGIL è fvorevole alla soppressione dei bambini nell’utero della donna trasformandosi sempre più in un sindacato contro la vita.
Ritengo che Camusso stia iniziando male il suo mandato.

Batrakos

Che i lavoratori di un settore possano dire la loro rispetto al settore in cui lavorano, dunque prendere una posizione e organizzare uno spot e una raccolta firme, non è mica proibito anche perchè la tutela dei lavoratori non è solo economica (saremmo alle Corporazioni) ma è anche permettere loro di aver voce in capitolo.
Poi ognuno ha le sue opinioni in merito, io personalmente sono felice che mostri una posizione laica.

Kaworu

lascia stare, parlare con quest’individuo è come parlare a un muro (anzi il muro ti dà maggior soddisfazione perchè almeno non dice fregnacce in risposta)

Batrakos

Ah, ho capito è l’Enrico che ce l’ha su coi gay.
Vabbè, stavolta ha espresso una riserva per me errata (non credo poi che nella Cgil ci siano dissidenti pro accanimento o anti choice, per cui la gestione Camusso c’entra poco se c’è pressochè totale unanimità di consensi) ma non del livello che ho letto altre volte.

Kaworu

eh vedi perchè dicevo che ci son troppe omonimie? 😉 comunque visti gli interventi anche altrove, si mi sa che questo è l’aficionado

Enrico

Si sono io quello che crede nella transustatazione.

Come sia la dialettica interna alla CGIL su questi temi non lo sò, chiederò a mio cugino che membro di qualche direttivo CGIL provinciale, comunque cosa c’entra col sindacato ciò?

*Bakatrakos

non credo che l’eutanasia accanimento terapeutico siano parte del mondo del lavoro sono estranei a questo mondo, più corretto dire che possono coinvolgere lavoratori non durante l’attività lavorativa.

Batrakos

Uno che lavora in quel settore e si rende conto dell’impiego di uomini, mezzi e tecniche per tenere in vita gente anche quando non sia per volontà del paziente c’entra e come, visto che è un uso spropositato di scienza e tecnologia e personale senza ragionevoli possibilità di cura anche verso chi non lo scelga…hai letto l’appello? Dice questo e questo le parti sociali sono competenti a dirlo.
Devo spegnere il computer eventualmente risponderò in seguito.

Kaworu

dai batrakos, l’attenzione è tutto quello che cerca ‘sto tizio 😉

non dargliela. ci provo pure io, è difficile resistere di fronte a certe sparate, ma proviamoci 😉

Winter

@Batrakos
Sono d’accordo con te, il sindacato tutela i diritti dei lavoratori (in questo caso di quelli che operano in ambito medico) incluso quello di far sentire la propria opinione su una questione sicuramente relativa al loro settore, soprattutto su una così importante e delicata, che riguarda così da vicino la propria deontologia professionale.
Trovo quindi che l’appello e la raccolta di firme siano perfettamente legittime e che rientrino appieno nell’ambito di azione del sindacato.

P.S.: ovviamente ho sottoscritto, sperando che serva a qualcosa…

ATEONONTROPPO

@ Enrico

Sono d’accordo con lei. Un sindacato dovrebbe occuparsi di questioni di lavoratori.
Un lavoratore in teoria su questioni morali dovrebbe pensare con la sua testa e non con quella del comitato. Purtroppo la mancanza della Politica crea questi surrogati ideologici che personalmente trovo un pò stucchevoli
Saluti

Winter

@ATEONONTROPPO
Mi permetto di commentare che, almeno nella mia opinione, chi opera in ambito medico, a contatto con dei pazienti, è un lavoratore un po’ particolare.
Non è un meccanico, che deve solo capire che cosa c’è di guasto e aggiustarlo: fra i specifici compiti e principi della professione c’è anche quello di rispettare la libertà, la dignità e l’autodeterminazione di chi si affida o viene affidato alle sue cure. E questo riguarda sicuramente la coscienza del singolo lavoratore in quanto persona, ma anche l’intera categoria.
Come dicevo prima, difendere l’autodeterminazione dei pazienti è uno dei specifici compiti della professione medica, ed è quindi giusto che un sindacato faccia quello che ritiene giusto per proteggerla, difendendo non solo la dignità della professione ma quello che è anche, in fondo, soprattutto un diritto di NOI in quanto pazienti: quello di poter decidere delle cure a cui sottoporci, di poter decidere NOI della NOSTRA vita senza che le nostre scelte possano venire calpestate a piacere da altri.

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