Sfratti: dei misfatti della Chiesa proprietaria

Il settimanale Adista riferisce della manifestazione che l’Unione Inquilini ha promosso il gennaio scorso davanti al Senato, per chiedere che nel decreto milleproroghe, emanato a fine anno ed ancora da convertire in legge, venga inserita una proroga della sospensione degli sfratti, che invece il Governo non ha previsto, in particolare per le categorie più colpite dai provvedimenti quali anziani non autosufficienti, diversamente abili, coppie con neonati. A Roma, in particolare, la situazione è particolarmente grave e con la crisi gli sfratti per morosità superano l’85% delle sentenze di sfratto emesse. Gli enti ecclesiastici e religiosi nella capitale sono proprietari del 25% dei patrimonio immobiliare, concentrato soprattutto nel centro storico romano, e non hanno esitato ad far eseguire sfratti conseguenti alla fine locazione, per l’impossibilità degli inquilini di pagare canoni di affitto raddoppiati se non triplicati, anche a danno di categorie tradizionalmente deboli quali malati terminali o nuclei con minori (alcuni episodi sono stati documentati anche dal programma  Le Iene). Sempre Adista segnala l’iniziativa del gruppo romano del movimento Noi Siamo Chiesa, che  il 27 gennaio scorso a piazza Navona ha volantinato per denunciare il silenzio del Vaticano (che con IOR, Progapanda Fide e altri enti detiene la fetta più ampia del patrimonio immobiliare ecclesiastico) per un’azione di sfratti su vasta scala, unicamente finalizzato ad ottimizzare i profitti, che non tiene conto delle situazioni concrete dei destinatari di tali sfratti e non offre loro soluzioni alternative.

Stefano Marullo

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36 commenti

spapicchio

No, e` carita` romana cattolica; ancora si gioca sull’omissione sistematica dell’aggettivo cattolico romano, che non compare mai nel testo della ultimissima.

E` abbastanza agghiacciante che anche l’UAAR faccia il gioco sottile del Vaticano, omettendo e censurando gli aggettivi sostantivati: CATTOLICO – ROMANO, in modo da rendere piu` vaga la responsabilita` ecclesiale cattolica.

Qui l’unica parte in causa e` la chiesa cattolica romana, non una generica chiesa come lascia volutamente supporre il testo di questa ultimissima, a firma Marullo, a parte il riferimento al (colle del) Vaticano.

Valentino Salvatore

“Omissione”? Uaar che fa il “gioco sottile del Vaticano”? Spero sia uno scherzo…
Basterebbe leggerla l’Ultimissima: già dal titolo si parla di Chiesa (evidentemente è quella cattolica romana, visto che è chiamata comunemente così), nel testo si parla di “enti ecclesiastici e religiosi nella capitale sono proprietari del 25% dei patrimonio immobiliare” (ovvero della Chiesa cattolica romana), si fa riferimento ad Adista (agenzia che come Noi siamo Chiesa dissente dalla Chiesa cattolica romana). Non solo, si parla anche di un volantinaggio “per denunciare il silenzio del Vaticano (che con IOR, Progapanda Fide e altri enti detiene la fetta più ampia del patrimonio immobiliare ecclesiastico)”…

spapicchio

Mi auguro che tu abbia ragione, in effetti c’e` una intenzione per informare in modo particolareggiato.

bismarck

Beh, scusate il cinismo, ma possono sempre pregare, qualche madonna risponderà prima o poi.

moreno03

Li accoglieranno molto caritativamente nei centri per bisognosi tenuti dalla parrocchia, dopo che sono stati loro a metterli in quello stato.

POPPER

roba da far venir il magone a tutti coloro che sono almeno un po’ sensibili, io stesso ce l’ho se penso alla precaria situazione di molti cittadini italiani trattati come se fossero ROM.

Invece si continua a regalare soldi alla CCAR, i cittadini per questo governo non contano un …azzo.

ateo3

e per la chiesa, le persone sono solo limoni da spremere.

con l’8×1000 hai fatto tanto… per loro.

Ffrank

“sono limoni da spremere” Verissimo !
E non si vergognano nemmeno a spremere le vecchiette con la minima..
Ricordate: date l’8×1000 ai valdesi (almeno fino a quando non ci sara’ una migliore alternativa laiche. Darlo allo stato purtroppo significa darlo comunque ai gonnelloni)

GIOACOLP

Alla base di ogni “permesso legalizzato” c’è sempre un tornaconto. Lo sfratto, in questi casi, sembrerebbe inversamente proporzionale alla necessità d’uso, tanto quanto la detassazione è direttamente proporzionale alla condizione del governo.

davide

presente, mio nonno, ex dipendente del vaticano fu sfrattato proprio da una di queste case, si trovò a dover cambiare casa a 83 anni suonati pur avendo sempre pagato (e manco poco), poi moltiplicarono la rata per due e allora si è dovuti correre ai ripari.

Alessio

Soldi, soldi, soldi … e se non paghi, fuori!! Te lo do io l’ama il tuo prossimo come te stesso!

MetaLocX

Sempre Adista segnala l’iniziativa del gruppo romano del movimento Noi Siamo Chiesa, che il 27 gennaio scorso a piazza Navona ha volantinato per denunciare il silenzio del Vaticano

Fortuna che non tutti tacciono.

Painkiller

Chissà come mai i cattos del sito QUESTE notizie non le commentano mai, eh?

El Topo

Fosse per il Vaticano il Cristo sarebbe morto bambino, nel rogo di una roulotte in un accampamento abusivo..
E non pagano nemmeno l’ICI.

stefano

non si può criticare gli infallibili rappresentanti di dio in terra, il ritornello lo sapete già; bieco laicismo, dio ci aiuterà, satana è il male, ateacci maligni, noi siamo la maggioranza e quindi voi che siete minoranza avete da stà zitti mentre l’emiciclo del parlamento applude a scena aperta (pd in testa)…

maxalber

Non dimentichiamo Martino Rizzotti.
Ogni volta che qualcuno diceva la parola “chiesa” lui aggiungeva, fra l’annoiato e il risentito: CATTOLICA.
Non dimentichiamolo mai.
Si chiama CHIESA CATTOLICA!

stefano marullo

Davvero mi pare una questione di lana caprina. E’ nel linguaggio comune parlare di Chiesa come Chiesa Cattolica (in quanto maggioritaria) piuttosto si aggiunge Evangelica ecc. per indicare altre Chiese cristiane (in quanto minoritarie).
Spapicchio è convinto, non so per quale arcaico motivo, che io sia uno sponsor di Santa Romana Chiesa solo perchè ho scritto che le chiese ‘protestanti’ (non è un peggiorativo, c’è persino un programma che si chiama Protestantesimo) storicamente non si sono comportate molto diversamente da quella cattolica; se hanno fatto meno morti forse perchè hanno avuto meno potere.
Mi auguro che domani legga il mio nuovo articolo sullo spazio contributi dove, finalmente vero, faccio l’elogio di un protestante….

fiertel91

È come lamentarsi che non sia mai specificato che il premier a cui ci si riferisce è quello italiano! Stefano, non badarli nemmeno.

matelda

Non vedo come si possa avere di mira solo la Chiesa cattolica e mantenere un atteggiamento benevolo verso le altre (anche se il danno che esse fanno è direttamente proporzionale alla loro potenza). Ma non sono tutte basate su false credenze ?

Batrakos

Io, con tutta onestà, ancora non capisco perchè si insista su questo discorso delle false credenze.
Compito dell’UAAR non è sconfiggere le tenebre dell’oscurantismo e portare l’umanità intera sulla retta via dell’ateismo razionalista con un efficace proselitismo razionalista (i termini sono volutamente parossistici sia chiaro)…compito dell’UAAR è quello di denunciare e avversare i privilegi di cui godono le confessioni religiose, privilegi che danneggiano in modo diretto e indiretto i cittadini atei ed agnostici e per conseguenza chiunque non si irreggimenta nei vari confessionalismi.
E confessioni come i valdesi, buona parte dei luterani ed altre che ora non mi vengono, non credo siano nelle condizioni di privilegio per cui debba scattare la stessa reazione verso la CCAR.

matelda

Non sono d’accordo. Compito dell’UAAR può essere quello politico che tu indichi, sebbene io non lo veda solo come un bilanciamento di potere. Compito di questo forum è dibattere in piena libertà i problemi che la realtà quotidiana ci pone, e alla luce dei nostri principi comuni, per chi li condivide.

Batrakos

Matelda,
certamente in questo forum si può dir la propria, ma mi pareva che la critica fosse rivolta all’UAAR come associazione.
E in fini e gli scopi dell’associazione sono quelli da me indicati, non è questione di opinione, è così, almeno finora.

Batrakos

La Chiesa prima fa la predica contro il consumismo e per la sobrietà in tempi di crisi, poi agisce come i più laidi palazzinari.
Anzi, se notiamo, la stessa Chiesa si divide in vari enti le proprietà (Vaticano, IOR, Propaganda Fide), tattica tipica delle finanziarie.
Bravi, secondo me, Noi Siamo Chiesa: si può essere cattolici e criticare gli abusi economici dei preti, e loro lo stanno facendo.

daniele

beh bisognerebbe vedere anche quanto sia questo affitto per un appartamento nel centro storico di roma…un “poveraccio” qualunque difficilmente potrebbe permettersi l’affitto di un appartamento nel centro storico di qualsiasi grande città, figuriamoci roma…
imho avrebbero dovuto spostarlo in periferia dove l’affitto richiesto sarebbe in linea o leggermente minore rispetto alla zona.

Batrakos

Vorrei aggiungere una considerazione, so che potrà essere antipatica ma talvolta un po’ di pepe è utile al dibattito.

Parliamo di Vendola.
I suoi sostenitori qui presenti ci dicono che è un esempio di cattolico di fede ma laico in politica.
Sarebbe bene che un laico in politica dichiarato di sinistra con ambizioni di premier prendesse posizione contro la linea della CCAR sugli immobili, la quale contraddice il messaggio evangelico e persegue il fine del guadagno in linea col più classico stile capitalista.
Noi Siamo Chiesa l’ha fatto.
Spero che lo abbia fatto o lo faccia anche un futuro premier che si dichiara di sinistra e vuole iniziare ‘una nuova narrazione’ e una stagione dei diritti…se non si prende posizione qua non so dove la si possa prendere.
Se lo ha fatto o lo farà gli va dato merito, altrimenti forse ci sarebbe un po’ da riflettere…

Florasol

non metto il nome perchè non ho chiesto il permesso alla mia amica per citare le sue parole, ma questo è quello che mi scriveva M., a luglio 2008:

…se non fosse perfettamente inutile alla risoluzione della problematica, mi metterei a piangere!!
Dunque, la casa dove sono cresciuta e dove tuttora vive mia madre non è una casa di proprietà, i miei non l’hanno mai acquistata ed il contratto di affitto va avanti, tacitamente rinnovato, dal 1976.
Stamattina mia mamma mi telefona dicendo che ha ricevuto una raccomandata di disdetta del contratto di locazione e l’obbligo di lasciare libera la casa a partire dal 30 gennaio 2009…. e adesso?!?!
Lei vive di sola pensione, quest’appartamento le costa 350 euro al mese in virtù del vecchio equo canone ed è il tetto massimo di spesa che può permettersi, inutile dire che i prezzi attuali partono almeno da 550 euro….
Sto cercando di mantenere la calma e di farle coraggio, comprensibilmente è abbattuta e completamente spiazzata dalla novità….
Innanzitutto voglio andare a parlare coi proprietari di casa (Istituto Diocesano Sostentamento Clero) e vedere se c’è una possibilità di negoziazione, magari anche adeguare il canone ai prezzi attuali e pensare io e mio marito alla differenza (ovviamente senza che mia mamma sappia niente perché, per come è fatta, non accetterebbe mai)….
Ne sto pensando di tutti i colori: eventualmente, se proprio non fosse possibile farla rimanere lì, andare io e mio marito a vivere coi miei suoceri che hanno casa grande e lasciare il nostro appartamento a lei….oppure mandare lei da loro…. sono un tantino nel panico!
Ma dico io: dare lo sfratto ad una donna sola di 74 anni che vive lì da 32, che schifo!

qualche settimana dopo mi scrive ancora:
non mi quadrano diverse cose……
in primis, che io sappia, la disdetta di un contratto di affitto va data si entro 6 mesi (e qui ci siamo), ma esclusivamente a mezzo raccomandata, giusto?
invece questa disdetta è arrivata come lettera ordinaria….a meno che non sia cambiata la legge, credo proprio sia nulla!
inoltre, sempre da quel che so io, per legge la disdetta deve contenere il motivo per cui il locatore non intende rinnovare il contratto e su questa lettera non ce n’è traccia…..
la lettera riporta come data del contratto di locazione il 1° febbraio 1989, mentre invece mamma ancora il primo (ed unico) contratto che ha firmato che risale al 10 gennaio 1977: il primo locatore era un sacerdote, alla cui morte è subentrato l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero come proprietario dell’immobile e credo proprio che il periodo del subentro sia proprio quello che loro indicano come data del contratto….
Al passaggio di proprietà, però, i miei non hanno firmato un nuovo contratto ma hanno mantenuto quello precedente, rinnovato tacitamente di anno in anno.
Io credo che ci stiano provando alla grande, contando magari sul fatto che la tenera vecchietta si spaventi e molli l’osso, per togliersi di mezzo questo vecchio contratto equo canone ormai anacronistico e poter così affittare nuovamente coi canoni attuali.

Sempre luglio 2008, alcuni giorni dopo:
fine dei giochi: arrivata stamattina la raccomandata…..
sarebbero bastati altri 3 giorni e sarebbe stata nulla, invece niente da fare!
ora l’unica è provare a trattare, ma siccome già so che non saranno affatto ragionevoli, da settembre conviene mettersi a cercare una nuova casa….che schifo!

La mia amica si rivolge ad un avvocato, mi riscrive ad ottobre:
venerdì siamo andati a parlare con lorsignori in Curia e, come prevedevo, se ne sono usciti con una richiesta a dir poco impossibile.
Chiedono di rinnovare il contratto con un canone in linea col mercato e quindi l’affitto passerebbe dagli attuali 350 euro (assolutamente sproporzionato, è vero, ma è un contratto vecchio di oltre 30 anni) a 750 euro….Mamma prende 1100 euro di pensione, perciò è assolutamente improponibile!
Abbiamo fatto loro presente la situazione ma non hanno mostrato la benché minima intenzione di venirci incontro, perciò ci siamo attenuti alle indicazioni dell’avvocato ed abbiamo fatto vedere che avremmo valutato la loro proposta per cercare di organizzarci….
Venerdì ritorniamo dall’avvocato con tutte le carte che ci ha richiesto e vediamo un pò….

tra un ricorso e l’altro si arriva a Marzo 2009:
Mamma ha ricevuto una raccomandata da parte di un’avvocatessa che le intima di lasciare l’appartamento entro 7 giorni, avendo la Curia dato regolare disdetta.
Ho chiamato l’avvocatessa e le ho detto che probabilmente c’era un errore, perché il mese scorso mia mamma ha ricevuto una lettera in cui le comunicavano l’avvenuta registrazione del contratto con la notifica dell’importo della tassa di registrazione a suo carico…..
Ha voluto che le mandassi la lettera via fax e poi mi avrebbe fatto sapere qualcosa.
Mi ha chiamata poco fa dicendomi che sì, in effetti c’è un errore ma è nella lettera di avvenuta registrazione del contratto, che andava inviata ad un altro locatario e non a mia mamma. Martedì ci vediamo nel suo studio per discutere i termini del rinnovo del contratto e mi sa tanto che le condizioni saranno assurde….
Mi sembrava troppo bello che avessero mollato l’osso con così tanta facilità!
Mi sa tanto che dovremo andare in causa e trascinare questa storia per chissà quanto tempo.

Sempre Marzo 2009:
come previsto, proposta oscena: rinnovano il contratto a 550 euro per il primo anno, 600 x il secondo, 650 x il terzo, 700 per il quarto e 700 x i successivi 4 anni.
abbiamo provato a mediare chiedendo di poter pagare 500 euro x i primi 4 anni e 700 x i successivi 4, pagando noi la differenza all’insaputa di mia mamma, che non accetterebbe mai di farsi aiutare da noi….sembra non esserci alternativa, il mercato degli affitti è semplicemente fuori controllo e con i suoi 1100 euro mensili ci farebbe davvero ben poco
canone “agevolato” x i primi 4 anni perché ci stiamo per mettere sulle spalle un finanziamento di 4 anni x la macchina nuova e non ce la faremmo proprio a fare fronte anche a metà affitto di mamma (che al momento attuale paga 350 euro).
vediamo cosa risponde la Curia, se non accettano andremo in causa e ne vedremo delle belle. Mamma è cardiopatica e certi stress non le giovano affatto…

Epilogo, Agosto 2009

Chiaramente è finita com’era prevedibile: mamma ha dovuto lasciare la casa, impensabile battere il vaticano.
Un giorno, camminando con un’amica ho cominciato a raccontarle la storiaccia che stavamo vivendo e lei:”No! Se l’avessi saputo prima! Sto cercando qualcuno a cui affittare il piano seminterrato di casa mia e sono in parola con una coppia che proprio ieri è venuto a vederlo…se l’avessi saputo prima!”
“Non ti preoccupare, ti chiedo solo di tenere le orecchie aperte nel caso in cui sentissi di qualcuno che affitta casa….”.
In realtà, ero sull’orlo della disperazione: poca disponibilità economica e perciò pochissima offerta sul mercato….non dormivo la notte x l’angoscia, non sapevo dove sbattere la testa
La sera stessa mi telefona la mia amica:”Ne ho parlato con mio marito e onestamente preferiamo affittare a mamma tua! In fondo questa coppia un’alternativa ce l’ha, tua mamma no! Li abbiamo chiamati e gli abbiamo detto che non possiamo più affittare perché serve ad una nostra zia…”.
E così abbiamo fatto il trasloco nel giro di un paio di settimane per non far perdere ai nostri salvatori il mensile che comunque avrebbero preso dagli altri affittuari….tante cose sono state regalate, altre buttate, qualcosa ho preso io…che pena vedere scempiati così anni di vita vissuta!
Però non avevamo alternative, perché il seminterrato era arredato e comunque più piccolo della vecchia casa, impensabile farci entrare tutto…ma che dolore!
Comunque, mamma è lì da agosto, per fortuna ha un tetto sulla testa ed una sistemazione davvero incantevole, ma non si è mai più ripresa del tutto dal dolore di aver dovuto lasciare alle spalle 33 anni di vita….ci ripensa spesso, si vede che non ha affatto l’anima in pace!
Che Dio stra-fulmini chi ha fatto una porcata simile, ora e per sempre!

…non posso che associarmi ai fulminacci invocati dalla mia amica M.

biondino

mi sono trovato un paio di volte a cambiare casa e a contrattare il canone d’affitto.
io l’equo canone non l’ho mai avuto.
una volta il contratto era in nero (ma a prezzo pieno). l’altra, tirando tirando, il proprietario era disposto a farmi uno “sconto” di venti euro al mese su ottocento. l’altra ancora al canone dovevo aggiungere 50 euri al mese se volevo il box per lauto.
in breve: la vicenda che racconti, florasol, è triste. ma non mi pare incomprensibile. semmai è l’inesistente politica sociale delle case a prezzi calmierati il problema. ho amici che sono universitari fuori sede e pagano più del canone della signora per un posto in stanza, altro che appartamento…

Batrakos

Io all’Università una ventina d’anni fa per fare l’equo canone dovetti fare causa , vincendola, perchè il padrone di casa voleva fare, per il fatto che l’equo canone era 4+4 mentre quel contratto di 1 alla volta e lui probabilmente su tempi lunghi voleva vendere, un contratto fraudolento come seconda casa ad uso saltuario per un mio familiare, e quel contratto, a differenza del patto in deroga che non prevdedeva scappatoie (in deroga dall’equo canone) fu convertito dal giudice in equo canone.
L’equo canone l’hanno poi abolito e credo che questo abbia definitivamente abolito il calmiere ai prezzi degli affitti (già il patto in deroga, come tutte le deroghe aveva contribuito a impennare.

Però, i papaveri dell’alto clero che predicano tanto la carità poi se agiscono come qualsiasi palazzinaro sono degli ipocriti, questo credo si possa dire

critico

La CCAR è una associazione di commercio religioso a fini di luco e di potere e su questo siamo tutti d’accordo.
Premesso che i canoni di affitto dovrebbero essere equi e concordati, mentre il governo favorisce detassando vergognosamente i canoni liberi, se però facciamo passare il messaggio che è giusto non pagare l’affitto se si è in difficoltà e usufruire gratuitamente di un alloggio indefinitamente, allora questo principio va applicato a tutto, supermercati e negozi con merce prelevata e non pagata perché non si ha denaro, prestiti e scoperti bancari non restituiti perché non si hanno i soldi, con automobili senza pagare le rate, e pure elettrodomestici, oppure niente pagamento di prestazioni artigiane o professionali, e così via…
Chi accetta il principio che è giustificato non pagare se non si hanno soldi, poi non dovrebbe lamentarsi se quando va a ritirare i risparmi in banca o lo stipendio si sente dire “niente interessi” e deposito e stipendio decurtato, perché non rientrano i soldi dei prestiti e a quel punto vorrei sentire l’esclamazione dell’interessato di turno, di sicuro direbbe “ridatemi i miei soldiii !”.

Batrakos

Critico, dico la mia.

In caso di seri impedimenti fisici (anziani poveri, malati poveri… di questi parlo) credo che sia normale anche in una società dondata sul mercato che la collettività attraverso le tasse garantisca perlomeno i diritti fondamentali a chi non può lavorare a meno che non agisca in modo fraudolento, ovviamente.
Non ci deve rimettere certo il singolo privato ma dovrebbe essere a spese dei cittadini tramite le tasse (per me questa tassa la dovrebbe pagare in maggior parte quel 10% di cittadini ricchi che con la crisi non si sta impoverendo al contrario del restante 90% ma è opinione mia) visto che per qualsiasi serie di sfortunate coincidenze molti potrebbero ritrovarsi in una situazione drammatica a meno che non dispongano di grossi capitali.
Il ‘piano casa’ di Berlusconi anzichè puntare ad una riquali f i c a zione di alloggi popolari mi pare invece puntare più a depenalizzare, come al solito, gli abusi edilizi e dunque a livello di welfare cambierebbe poco, anzi peggiorerebbe.
In Italia esistevano buone politiche sociali ma un po’ i furbi falsi invalidi con gli aiuti degli ‘amici’ nei luoghi di valutazione, un po’ l’iperliberismo le stanno smantellando.
In Italia, patria di evasori fiscali e di ‘furbi’, è difficile mantenere un welfare, il quale dovrebbe basarsi su cittadini virtuosi. Poi magari lo stesso che ha ottenuto l’invalidità senza che gli spetti è lo stesso che tuona contro Berlusconi, e qui davvero sarebbe da dire ‘ognuno ha il governo che si merita’ se non fosse che lo devono subire anche le minoranze che magari non lo meritano

Però qua si parla di un’istituzione, la CCAR, che predica l’aiuto e ultimamente criticava ‘l’ideologia del mercato’, è questo che rende il tutto impresentabile al di là di come la si pensi.

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