Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, ha chiesto di confermare la decisione con cui, un anno fa, il Consiglio Superiore della Magistratura decise la rimozione del giudice Luigi Tosti dalla magistratura, ‘colpevole’ di non aver voluto tenere udienza in presenza del simbolo della religione cattolica. La sentenza con cui le sezione unite della Suprema Corte si pronunceranno deve essere depositata entro un mese. In sede penale il giudice è stato assolto dalla stessa Cassazione.
Luciano Vanciu
Al giudice Tosti va, ancora una volta, la solidarietà dell’UAAR.
L’associazione
Assentarsi dal lavoro perchè al muro c è una croce non è un crimine (penale), ma che un giudice faccia saltare una seduta in aula a causa di questo è vergognoso, come minimo è da licenziamento o trasferimento agli archivi della cantina: li i crocefissi non ci sono, e il dr. Tosti vi può lavorare in serenità. E’ consigliata anche una o più sedute psicoterapiche.
non mi risulta che il giudice abbia mai fatto saltare una seduta: ha sempre avvisato in anticipo affinché lo sostituissero, privandosi dello suo stipendio
Non sono sicuro che nelle cantine i crocifissi non ci siano. Sono ovunque. Ci saranno anche nei cessi, tra un rametto d’ulivo e la bomboletta di deodorante. Quanto alla psiche, pensa alla tua, parcheggiata in doppia fila tra storielle mitologiche e dogmi risibili.
Solidarietà al Giudice Tosti.
Il giudice Tosti non mi risulta si sia mai assentato dal lavoro, ma piuttosto che si sia con lungo preavviso dichiarato contrario a lavorare con sopra la sua testa un simbolo religioso.
Dove hai letto la notizia del suo assenteismo? Puoi dare migliori informazioni?
Per il resto mi sembra solo che tu sia capace di insultare, non sei capace di difendere una tesi che sai a priori sia indifendibile, quindi ricorri all’insulto.
Ciao a tutti
OT:
oggi 9 febbraio, ricordiamo l’anniversario di Giulio Cesare Vanini
http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Cesare_Vanini
basta, l’hai già detto nella notizia precedente
un in bocca al lupo al giudice Tosti
Esprimo tutta la mia solidarietà al giudice Tosti e la mia condivisione delle sue motivazioni per il non aver tenuto udienze in presenza di un simbolo non laico ma di colonizzazione e predazione economico-politica dell’Italia da part di uno stato monarchico, antidemocratico e che non ha sottoscritto la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU.
Auguro al giudice Tosti che le motivazioni della sua rivendicazione siano diffuse e condivise dalla popolazione, oltre che implicitamente approvate da quella che sarà la sentenza finale della Commissione Europea.
Auguro vivamente al giuduce Tosti di poter lavorare in futuro in un ambiente migliore di quello che è stato costretto a lasciare.
Scusate, correggo la mia frase finale:
“Auguro vivamente al giuduce Tosti di poter lavorare in futuro in un ambiente migliore di quello che eventualmente sarà costretto a lasciare, cosa che comunque spero ardentemente non avvenga.
Manifesto al giudice Tosti la mia più sentita solidarietà. Se la merita davvero, questo autentico difensore della laicità delle istituzioni!
Mi associo nella solidarietà. Sarebbe veramente grottesco e da medioevo che un giudice venisse licenziato per una presa di posizione in difesa della laicità e assoluta autonomia delle aule di tribunale da qualsiasi influenza o simbolo religioso.
Mi associo anch’io nell’esprimere solidarietà al Giudice Tosti, che ha fatto quello che ha potuto per rendere il nostro pese un pochino più civile.
La portineria dell’edificio dove lavoro e ha cui devo passare davanti per timbrare ha non uno, ma due crocifissi. che dovrei fare, smettere di lavorare per non passarci davanti o ingiungere alla portinaia di rimuovere i crocefissi? O sbattermene andando nel mio ufficio dove crocifissi non ce ne sono? Ditemi un po’ voi…
se l’aula di un’istituzione PUBBLICA e (in teoria) LAICA, dove lavori, ti impone un crocifisso sopra la testa, ritengo giusto combattere una battaglia come questa.
Fai rispondere la tua coscienza, considerando che l’Italia è uno stato laico.
Non tutti siamo dei cuor di leone, questo non significa che chi lo è debba essere bistrattato, anzi, direi vada sostenuto.
Trovi un valido motivo per costringere una popolazione multireligiosa ed anche non religiosa, abitante in uno stato laico, a dover subire la presenza del simbolo religioso di una particolare religione?
Ciao a tutti
“e a cui devo passare davanti”…scusate l’errore di battitura.
Ognuno ha diritto di esprimere le proprie opinioni, perciò ci sta anche che la proposta del nostro amico. Ciò detto, chiedo: “non si farebbe prima e meglio a trasferire altrove i simoboli religiosi, piuttosto che proporre la cantina a chi osserva una anomalia?”
Il “nostro amico” però non si limita ad esporre opinioni, ma si diverte ad insultare, e probabilmente non ha letto la documentazione riguardante il “caso” del giudice Tosti.
Non dà sostegno logico alcuno alle sue bizzarre teorie, si limita solo ad inveire.
Il diritto di cui tu parli, lo hanno le persone educate che manifestano un’opinione argomentandola, e non mi sembra sia questo il caso.
Ciao a tutti
Ognuno ha diritto di esprimere le proprie opinioni, perciò ci sta anche la proposta del nostro amico. Ciò detto, chiedo: “non si farebbe prima e meglio a trasferire altrove i simoboli religiosi, piuttosto che proporre la cantina a chi osserva una anomalia?”
Tutto il mio rispetto e ammirazione.
Averne di giudici cosi’.
La mia solidarietà al Giudice Tosti, comunque.
Se la prendono col giudice Tosti e lo maltrattano perché si è permesso di:
1. Far rispettare la laicità dello Stato (che a quanto pare non importa a molti)
2. Esser andato contro corrente (e contro l’establishment vaticaliano)
3. Averli contraddetti (che corrisponde ad “offendere” il loro strapotere)
4. Aver sfidato “il potere” millenario e la prepotenza-arroganza del cattolicesimo
5. Cercare di far rispettare le leggi, le norme e la costituzione italiana.
6. Ottenere una moralità e dei valori in comune ed uguali per tutti i cittadini
In poche parole… non puoi andare contro la mafia, ti si ritorce contro, ti sparano.
Non puoi andare contro il cattolicesimo, ti si ritorce contro, te la faranno pagare cara, ti maltratteranno a suon di mobbing, minacce, insulti e possibile licenziamento.
http://it.wikipedia.org/wiki/Mobbing
IL GIUDICE LUIGI TOSTI NON CEDE E NON CEDERA’ MAI. EROE IN QUESTA POVERA ITALIA DEVASTATA DAL CLERICALISMO. GRAZIE PER LA SUA FORZA D’ANIMO E IL SUO CORAGGIO.SONO SICURO CHE ALLA FINE VINCERA’ LEI GIUDICE LUIGI TOSTI!!!
E se c’è il crocefisso in ospedale un medico che fa, smette di curare i pazienti finchè non viene tolto?
Ho capito che l’obiettivo del giudice Tosti è condivisibile, ma non mi convince il metodo.
Se può essere un problema per un medico, figurati per vari pazienti…
Perchè, i medici che fanno “obiezione” non fanno proprio quello che tu dici?
Ciao a tutti
Esatto ! E’ il metodo sbagliato.
La vera laicità è quella totale e uguale per tutti: quindi via i crocefissi, via le bandiere, vie le foto di presidenti della repubblica, via motti e inni, via tutti i simboli , via i manifesti, ecc. ecc. . Nei luoghi dove si svolge funzione pubblica vi devono essere solo stanze, armadi e strumenti di lavoro. Ogni altra cosa all’ infuori di questi 3 elementi va relegato necessariamente alla sfera privata (quindi crocefissi, simboli della pace, bandiere della repubblica, foto di napolitano, manifesti dei sindacati, bandiere e volantini UAAR, facce di che-guevara, ecc. ecc.) devono stare solo ed esclusivamente a casa di chi li vuole.
SE NON E’ COSì FATE SOLO PURA RETORICA !!!!
Visto che ti piace usare il carattere maiuscolo a sproposito ti ricordo che il nome del Presidente della Repubblica va scritto con l’iniziale maiuscola.
Per il resto non perdo tempo a spiegarti la serie di corbellerie che hai scritto, non capiresti. Rimani comunque con noi, chissà che a forza di leggere le Ultimissime e i commenti relativi ti sviluppi un poco e superi questa brutta fase della tua esistenza, alla fine sei un essere umano e mi dispiace vederti ridotto così come ora sei.
incredibile, no ai simboli dello stato nei locali dello stato, se mancano i simboli religiosi di una specifica confessione.
logico e lampante, Sledge.
O tutto o niente: semplice ! Ma si sa….ci sono molti laicisti che applicano due pesi e due misure
Non si può mettere sullo stesso piano Napolitano e il tricolore, col crocefisso. Il P.d.R. e il tricolore sono simboli dello stato e di tutta la comunità nazionale, il crocefisso no.
Tanto palese e semplice da capire, eppure ci sono quelli che ci non arrivano.
Errato: Napolitano, il tricolore e il PDR sono riconosciuti da chi li ha voluti e stimati, ma in Italia non tutti si riconoscono in questa triade. C’è chi Napolitano non lo ritiene all’ altezza di essere PDR, e c’è chi non si riconoscre nella bandiera e nel tricolore….e neppure nell’ inno Italiano. Allora bisogna essere laici e laicisti seri: via tutti i simboli, rimandi, foto, motti, inni e bandiere: TUTTO RELAGATO ALLA SFERA PRIVATA. Ma la cosa vi spaventa così tanto ? Volete la laicità ma con doppio peso e doppia misura ? CHE SIA LAICITA’ ….. MA FINO IN FONDO, SERIA , SENZA PAURA E MEDIOCRITA’ !!!! ALLORA AVETE PAURA DI QUESTA VERO STATO LAICO ???
@ sledge
Non importa se Napolitano ti piace oppure no, il PdR è un’istituzione dello stato e come tale rappresenta tutti i cittadini. Il tricolore pure è un simbolo dello stato e rappresenta tutti, compresi coloro che ci sputano sopra. Invece il crocefisso non è un simbolo dello stato, è un simbolo della CCAR, è così difficile da capire?
perchè non si propone un referendum….. e la facciamo finita una buona volta sul crocifisso e sul non-crocifisso….. questa storia sta diventando una “storia infinita”….
@giulio
Tanto palese e semplice da capire, eppure ci sono quelli che ci non arrivano.
Voi cristiani dovreste essere più coerenti: avete accettato di non usare il cervello? Bene. Smettete di usarlo anche per scrivere su un blog.
Grazie.
beh, in effetti è proprio ciò che fanno… scrivere senza pensare 😉
Ma chi ha mai detto che io sono cristiano ? Chi difende la laicità lo deve fare seriamente e non solo perchè è “ateo-agnostico-razionalista (?!)”
@ Reiuky
anche tu confondi cattolici con cristiani, e fraintendi, avendo ricevuto una educazione cattolica, consapevole o no.
La bandiera italiana e il presidente sono comuni a tutti gli italiani ed è corretto che vengano esposti e ben visibili in quanto tutti gli italiani dovrebbero riconoscerli come propri.
I comunicati sindacali vengono appesi nell’apposita bacheca, e tutti i sindacati possono apporvici i propri, non solo un sindacato tra gli altri.
Ritratti di Che Guevara non ne ho mai visti appesi, e nemmeno manifesti UAAR, dove ti risulta siano esposti?
Perchè ti risulta così complicato da capire che un simbolo di una particolare religione sia fuori legge ed inopportuno in luoghi pubblici?
Ciao a tutti
Ma che centra la bandiera con la laicità?
Ma laicità per Sledge significa epurazione da ogni simbolo?
Solidarietà a Tosti.
OT: Non so se l’Italia sia così cristiano-cattolica come la dipingono i media,ad esempio,nella mia scuola nelle aule non ci sono crocifissi e l’unico che c’era è stato “mutilato”.
Roba incredibile.
Mi chiedo se nel resto d’Europa ci siano simboli religiosi nelle aule di tribunale.
Fortunatamente esistono ancora uomini che lottano per degli ideali ! Sono vicina al giudice Tosti e mi auguro che possa essere d’esempio per il popolo italiano !
Veramente assurdo. Comunicato urgente a strasburgo e per conoscienza alla Grand Chambre ? Tanto perchè si sappia cosa succede in Vatikanistan…
Che vergogna.
a Luigi Tosti va la mia solidarietà, perchè so che ha ragione e comunque è un problema più generale che investe la laicità dello stato, o perlomeno quello che dovrebbe essere laico e neutrale verso qualsiasi relgione.
E mi vengono in mente domande come:
I magistrati sarebbero atei, comunisti e antiberlusconiani?
La legge è uguale per tutti?
Perchè questo governo rimette i crocefissi nelle aule quando le strutture cadono a pezzi?
L’Italia è un paese laico?
La Costituzione sancisce davvero la parità di tutte le confessioni?
…le risposte che trovo sono sempre più inquietanti
Deve essere rimosso il crocifisso, che e` un feticcio religioso cattolico, non il giudice Tosti, il quale e` una carica dello stato!
Ha una maggiore rilevanza ed importanza per lo stato un giudice nelle sue funzioni che un crocifisso!
il Dr. Tosti è una carica dello stato che come è stata eletta può essere anche rimossa. Quando un funzionario non fa il suo dovere , e i motivi non sono titenuti gravi, può essere che venga rimesso ad altri incarichi, per es. spolverare l’ archivio posto nella cantina dei sotterranei dove il crocefisso non c’è, e quindi dove può lavorare in tutta serenità. Se un magistrato si fa “intimidere” da un crocefisso, non oso pensare cosa possa fare davanti a un bossa mafioso pluriomicida !!!! Vergogna: con tutti gli arretrati che ha la giustizia e i malviventi in circolazione, un magistrato si rifiuta di lavorare a causa di un pezzo di legno !?!?! Che vada in cantina a togliere polvere, e al suo posto vi sia un magistrato seriamente deciso a lavorare e non a perdere tempo !!!!
Il giudice Tosti immagino abbia vinto un concorso, non credo proprio sia stato nominato da qualcuno, ma a parte questo dettaglio mi risulta che il crocifisso non lo spaventi minimamente, come non spaventa nessuno di noi; semmai sono le persone da lui giudicate ad esserne intimorite, perchè il fatto che in un luogo dove la giustizia dovrebbe essere uguale per tutti, la presenza del feticcio porterebbe certamente questi a pensare che la legge non sia uguale per tutti, ma per i cattolici più uguale che per i non cattolici.
Inoltre ti ripeto che l’insulto è proprio di chi non sa usare il cervello e quindi è incapace di dimostrare una ipotesi con il ragionamento e pensa che offendendo possa finire con l’avere ragione.
Ciao a tutti
Non si puo` imporre un feticcio, ne` un simbolo religioso, al pubblico; la corte europea ha accolto l’istanza di cittadini non cattolici ma cristiani, non vedo perche` non debba essere accolta l’istanza di un giudice, cittadino anche lui, a causa del fanatismo di alcuni cattolici romani.
scusa, sbruffone limitato alias sledge, che ne pensi della feccia ciellina che si rifiuta di somministrare farmaci legali quali la pillola del giorno dopo, interrompendo di fatto il servizio pubblico (ma operando aborti nello studiuolo)?
la realtà è che i tribunali dell’inquisizione non sono mai stati smantellati.
La verità è che il potere rende spesso inquisitori….
inquisitori del potente e/o della moda di turno !!!!
di Inquisizione ce n’e` solo una in questo periodo, ed e` romana cattolica, non confondere come fanno molto volentieri i cattolici.
Gli inquisitori sono solo romani cattolici, anche storicamente;
non ho notizia siano esistiti altri inquisitori religiosi, fino a prova contraria naturalmente.
Per prima cosa la mia solidarietà al giudice Tosti.
Seconda cosa: avete notate come quasi tutti i giornali titolano la notizia?
a titolo di esempio riporto il titolo da “il messaggero.it”:
Licenziato dalla Cassazione il giudice
contrario a crocefisso nell’aula giudiziaria
Mi accingevo a manifestare la mia stima per il giudice Tosti ( tosto di nome e tosto di fatto : dove trovare un simile coraggio nel rischiare il posto di lavoro pur di mantenere una posizione a suo parere di
giustizia ?). Poi ho letto la sua filippica anticrocifisso ( elenco ritmato delle malefatte per le quali la CCAR è da considerarsi la più colossale associazione a delinquere della storia dell’umanità ). Ebbene, mi è sembrato di trovare in lui qualcosa di assolutamente ossessivo e culturalmente distorto.
Benedetto Croce, il più grande “maitre a penser” italiano del primo ‘900, era uso accompagnare la moglie a Messa: arrivava fino alla porta della Chiesa, ma non entrava. La sua “riserva” non toglieva il rispetto. Lo stesso personaggio dichiarò “non possiamo non dirci cristiani” ( in senso lato ) ma osteggiò il concordato del ’29 affermando: “Se per qualcuno Parigi ( cioè il potere ) val bene una messa, c’è qualcun altro per cui una messa ( cioè la libertà e la laicità ) vale infinitamente più di Parigi”. Succo del discorso: Croce, che conosceva benissimo la storia, era perfettamente al corrente delle magagne della CCAR, ma anche dei suoi meriti e del suo ruolo nella configurazione, anche in positivo, della cultura e della civiltà italiana. Non avrebbe mai accettato il manicheismo superoltranzista del giudice Tosti.
La questione del crocifisso appeso in luoghi pubblici andrebbe “contestualizzata” ( sì, proprio contestualizzata ). In passato era diffusa, anche tra i “liberi pensatori”, relativamente poco n umerosi, l’idea che lo stato laico non riuscisse da solo a produrre valori di eticità senza il supporto di una religione, con le sue prospettive di premio e punizione nell’aldilà e con le figurazioni del suo “immaginario”. Per cui si concordavano le zone di specifica operatività. L’accettazione togliattiana dell’articolo 13 va vista in questa ottica. Per quanto riguarda me, nella misura in cui la CCAR non è di fatto più capace di esercitare la funzione di cui sopra, non può nemmeno mantenere la “segnatura” dello spazio pubblico con i suoi simboli. Non ci vedo una questione di giustizia in assoluto, ma di fatto. Tra l’altro bisognerebbe esaminare il mito ( almeno, così mi sembra ) dell’autosufficienza etico-valoriale dello stato laico.
Quanto al vedere qualcosa di orribile e ripugnante nel crocifisso, credo si tratti di una pressochè totale mancanza di analisi del suo valore iconologico. Tanto per dirne una, i seguaci di Spartaco, il gladiatore rivoltoso, furono crocifissi a migliaia… e il massone Carducci se ne uscì nel verso:”Le braccia di pietà che al mondo apristi”.
il cosidetto valore iconologico di un crocifisso è nullo rispetto al suo essere simbolo prettamente cattolico e non cristiano.
Infatti i cristiani usano la croce.
Benedetto Croce, un hegeliano di provincia dal nullo impatto sulla cultura europea, si riteneva cristiano – non cattolico. (erano comunque affari suoi). E a noi che importa? Forse che siamo hegeliani? Che crediamo nel senso della storia? Queste teorie sanno di muffa.
L’immoralità della CCAR è sotto gli occhi di tutti, il suo simbolo è simbolo di oppressione. Punto.
Solidarieta’ al giudice Tosti.nessuno mi puo’ rimproverare la t grande…..
Abbiamo, paesi, vie, monumenti, ospedali, mozzarelle, acque minerali e tanti altri prodotti con nomi di di santi o nomi che ricordano la religione. Se fossi credente mi arrabbierei del vedere sugli scaffali del supermercato prodotti con un nome che ricorda la religione, qualunque essa sia. Lo Stato Italiano per fortuna è un paese laico. Ma lo è solo teoricamente, doppiamo combattere per farlo diventare veramente laico anche nella pratica. Coloro che si ritengono credenti devono fare tanti, tanti, ma tanti passi indietro.
La vera laicità richiede passi talmente grandi e onestà che in pochi sono disposti ad affermare e accettare, allora si ci limta a chiedere di togliere alcuni simboli e non tutti.
MANCANO VERI UOMINI CON PALLE DISPOSTI A FARE VERA LAICITA. VIA TUTTI I SIMBOLI: ESSI VANNO TUTTI ( E DICO TUTTI) RELEGATI ALLA SFERA PRIVATA.
Marchigiano anche lui…Pare che nella nostra regione ci sia gente davvero con le palle, disposte a metterci la faccia anche da sola e senza l’ausilio o il sostegno di nessuno.
Coraggio Luigi…Hai fatto 30, farai 31 a Strasburgo! 😉