Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia del rilascio di una app che consente di confessarsi tramite l’iPhone. Nei giorni successivi la notizia ha fatto il giro del mondo, tanto che è dovuto intervenire il portavoce della Santa sede, padre Federico Lombardi, per precisare che “il sacramento della penitenza richiede necessariamente il rapporto di dialogo personale tra il penitente e il confessore, e l’assoluzione da parte del confessore presente”. Tramite Confession: a Roman Catholic App è dunque possibile confessarsi, ma non essere assolti. Ciononostante Patrick Leinen, sviluppatore e co-fondatore di Little i Apps, la società produttrice, ha dichiarato a Zenit di essere d’accordo “al 100%” con padre Lombardi.
Raffaele Carcano
Ma che michiata!
Ma se poi l’assoluzione non funziona, a che serve confessarsi?
alla stessa cosa a cui serve quando l’assoluzione funziona
… magari a dare qualche nuovo spunto ai preti per masturbarsi…
“ti tocchi?”, “sì”, “quante volte figliolo?”, “spesso”, “ci vedi ancora bene?”, “sì”, “vieni a trovarmi in parrocchia?”, …. il resto è XXX rated
OMG! 🙂 🙂 🙂
O.T. x Rolling Stone
: + ) = 🙂
Se il prete è don zauker, te lo lascio indovinare dalla foto:
http://donzauker.it/2011/02/09/non-sono-adorabili/
Incredibile, ho provato ad andare a vedere donzauker.it e il sistema di filtro della mia azienda (niente da dire sulla legittimità di impedire di vedere cose estranee all’attività) lo ha bloccato come sito nella categoria “siti di cattivo gusto”.
Essere dissacranti nei confronyi della chiesa è stabilito come cattivo gusto? e perchè allora siti come pontifex mi restano visibili? a seconda dei punti di vista non potrebbe essere di cattivo gusto? chi stabilisce il cattivo gusto??
Senza scomodare tanta tecnologia, basterebbe confessarsi al citofono di uno sconosciuto… 😉
da evitare:
potrebbe essere il papa’ della fidanzata
meglio il sacchetto di cartone… anzi, chi crede poi potrebbe portarlo al prete in nome della raccolta differenziata 😀
E per la penitenza basta tirare la maniglia della sloth machine
Già, la presenza umana è fondamentale nell’intromissione nella vita privata. Il business religioso è marchio registrato della Chiesa, la quale vanta già 2000 anni di ricavi. Sarà mica un povero sviluppatore a sfruttare questo affare…
la presenza umana è necessaria perchè è difficile tramite un I.phone intromettere una mano nei pantaloni del ragazzino che si confessa.
la cosa buffa e’ che per costoro sarebbe l’uaar ad essere folcloristica
😀
😆
Che gigantesca cavolata!
😆
Ah, aspettate: voglio una App per misurare quanto il mio campo di cocomeri è sincero… 😉
Poteva Don Zauker farsi sfuggire l’argomento? Certo che no, infatti:
http://donzauker.it/2011/02/09/non-sono-adorabili/
e che dire di questo mostro di comicita’ involontaria: da aggiundere sicuramente alla bacheca UAAR
Davvero tremendo!
Non dovrei comportarmi male, anzi, dovrei fare di tutto per aiutare il prossimo…
…però adesso che ci penso, la chiesa mi dice che se mi pento e chiedo perdono, va bene.
L’importante è confessare i propri sbagli al prete, raccontare tutto, e poi lui ti assolve.
beh ottimo, in poche parole la chiesa mi insegna che posso fare ciò che mi va, tanto poi
basta chiedere scusa, andare in una filial… ehm, in una qualsiasi chiesa e parlare con un
prete, et voilà il gioco è fatto. Ma allora… allora posso svignarmela un po con ciò che mi
pare, posso fare tutto, anche fregare gli altri! Ma è fantastico, prima faccio qualche schi-
fezza orrenda ad un tizio, poi vado in chiesa e chiedo scusa: “Ho peccato padre, allora me
la dai l’assoluzione sì o no? Fai presto che ho la macchina parcheggiata in doppia fila… ah,
già che ci sei, assolvimi pure per quello…”. Sì vabbè… ma chi me lo fa fare di andare fino
in chiesa, ma è dall’altra parte della mia cittadina. Adesso sai che faccio? Metto le corna a
mia moglie (magari con sua sorella), poi me pento tanto tanto (sì sì…), poi accendo l’iPhone
e mi connetto via applicazione dell’apple con il creatore dell’universo. Così lui mi perdona e
io, punto primo ho fatto ciò che volevo, e secondo riceverò anche l’assoluzione, direttamente
da parte del creatore dell’universo!! Figo… allora vediamo… write, click, sorry, gps, app,
intro, send, fatto! beh che dire… facile… e non mi sento neppure in colpa! tanto sono stato
perdonato addirittura da Dio (via mobileNet)… e che vuoi di più? Sto a posto con me stesso!
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Uh.. Un messaggio di risposta, sarà Dio che mi assolve, leggiamo:
“Attenzione: Il numero da lei immesso per l’invio del messaggio è inesistente”
“Attenzione: Il numero da lei immesso per l’invio del messaggio è immaginario. si prega di riprovare usando solo numeri razionali”
🙂
ma prima di fare la propria confessione ci dovrebbe essere l’informativa sulla privacy, acconsento, non acconsento, e ci dovrebe essere anche la dicitura
“non si assicura ad alcuno la vita eterna e l’assoluzione dai peccati, si prega di prendere i consigli ricevuti con senso critico, facendo più affidamento sulla propria coscienza etica che sulla loro validità morale.”
magari!….
L’applicazione avrebbe potuto chiamarsi iSensiDiColpa (con la i che si pronuncia come “ai”)!
A parte che il concetto di peccato riguarda i credenti, però che senso ha avere una applicazione che propone una checklist? Non basta un foglio di carta con le stesse domande per poter fare il bilancio su se stessi?