Dopo le statistiche sulle opinioni sull’islam nella vita politica dell’Egitto (crf. Ultimissima di ieri), ancora percentuali dall’indagine del Pew Research Center’s Global Attitudes Project. Il 54% degli islamici è a favore della divisione tra i sessi sul luogo di lavoro, il 44% contrario. Grande consenso hanno avuto tra gli intervistati severissime pene quali la lapidazione di chi commette adulterio (82%), le frustate o il taglio delle mani per i ladri (77%), e la pena di morte per gli apostati (84%), percentuali che si ritrovano simili in Pakistan.
L’indagine copre anche l’opinione dei gruppi estremisti Hezbollah, Hamas e al Qaeda: dei tre, il supporto maggiore in Egitto è ottenuto da Hamas (49% favorevoli contro 48% sfavorevoli). Anche sui terroristi suicidi l’opinione non è troppo netta: per un 46% non sono mai giustificabili, per un 20% lo sono spesso o a volte.
Lo studio è stato condotto su un campione di 1000 persone per nazione, con l’eccezione del Pakistan (2000).
Silvia Righini
Religione di pace, amore, tolleranza e gentilezza, no?
Soqquadro, temo che non si tratti solo di religione ma, più in generale, di cultura.
C’è da essere molto preoccupati, se questi riescono a prendere il potere, per noi ma ancora di più per gli egiziani.
Diciamo che gli egiziani saranno i primi, ma poi toccherà a tutti gli altri…
Diciamo che forse Mubarak aveva ragione a paventare un pericolo islamico…l’unico suo errore è stato di non cencedere riforme graduali nel tempo. Non sò quanto gli egiziani, se questi dati di sondaggio fossero confermati, siano pronti ad una democrazia vera, completa. Mi pare molto più vicino il Libano, forse perchè hanno vissuto sulla loro pelle gli orrori che le religioni generano.
Mubarak, un ex militare, poteva essere un Ataturk, in trent’anni poteva modernizzare e laicizzare il paese, diffondere l’istruzione, radicare la giustizia laica e rendere l’Egitto più simile alla Turchia di oggi. Ma non l’ha fatto e temo che l’euforia dei gioiosi manifestanti venga presto spenta da gruppi islamici.
Se il buongiorno si vede dal mattino…
Ne hanno di strada da fare !!!!
Interessante: una società di sondaggi con sede a Washington effettua un’indagine demoscopica nel cui campione è presente Hamas, Hezbollah e Al Quaida? Hanno telefonato o sono andati da Nasrallah e da Aniyeh direttamente con i moduli? Ma a chi li date a bere questi sondaggi? Questo è un wishful thinking, non un’analisi, come tutte le ricerche di questo Pew Reseacrh Center. State un po’ attenti, per favore.
Credo che nell’articolo “l’opinione dei gruppi estremisti” significasse “la reputazione di cui godono i gruppi estremisti”.
ti riconosci in questo sondaggio?
http://pewforum.org/Government/Religious-Restrictions-in-the-25-Most-Populous-Countries.aspx
e in questo?
http://pewresearch.org/pubs/1461/italy-widespread-anti-immigrant-sentiment
e in questo?
http://pewresearch.org/pubs/695/italys-malaise-la-vita-non-e-cosi-dolce
sono sondaggi fatti leggendo i giornali. Quanto di più fuorviante possa esserci.
Adesso in USA temono che l’Egitto esca dal loro controllo ed ecco pronto il sondaggio che dice che gli Egiziani vogliono lapidare le adultere e tagliare mani ai ladri, d’accordo con al qaeda.
Ma per piacere…
Veramente è stato fatto prima.
Veramente i sondaggi che linki mi pare siano perfettamente concordi con la realtà.
Gli unici risultanti meno preoccupanti mi sembrano quelli della Turchia, segno che la secolarizzazione di Mustafà Kemal Ataturk ha funzionato.
Una “cura” di questo tipo sarebbe auspicabile anche per gli altri Paesi.
La “secolarizzazione” di Ataturk, quella progettata dai Giovani Turchi, è partita con il genocidio degli Armeni. Auspichi questa “cura” anche per altri paesi?
Mi sembra che anche senza genocidio i cristiani se la stiano squagliando dal medioriente.
Ma dove lo vedi questo esodo di massa lo sai solo tu. Dove lo hai letto, sulla “legenda aurea”?
@ Zerco
Prova ad andare in nordamerica. Pensa che la repubblica islamica voleva persino inviare gli imam là perché gli iraniani all’estero sono troppo secolarizzati. Ma chi ne ha voglia di vivere in quel paese? A parte la borghesia che con il regime ci mangia.
Vedi la differenza tra le due culture?
La Repubblica Islamica ha detto di voler mandare gli Imam “ortodossi” in America e non lo ha fatto.
L’America non ha detto niente, ma Kermit Roosevelt e Norman Schwarzkopf in Iran ce li ha mandati.
E le conseguenze ci sono ancora.
Chi te l’ha detto che non ce li ha mandati? E poi vedo la differenza tra le due culture, nel primo caso sono stati arrestati, negli USA i musulmani possono fare in tutta tranquillità proselitismo. Comunque è squisita la tua posizione, da una parte ce l’hai con chi propone la superiorità dell’occidente, ma tu stesso proponi la superirorità della cultura islamico-iraniana. Chiamala coerenza.
Se le cose stanno davvero così, allora per l’Egitto è preferibile un regime autoritario laico e illuminato a una democrazia illiberale e intollerante.
Che per l’Egitto sia preferibile un regime che preferiscono gli Egiziani no?
Sì ma non si è ancora bene capito cosa desiderano gli egiziani che non sono solo quelli in piazza. Una cosa è certa tu desideri un regime ostile a Israele e gli USA poco ti importa se poi risolverà i problemi economici degli egiziani. Un po’ come in Iran dove la gioventù iraniana parte poi in massa verso il malefico nordamerica.
@ zerco
No se questo regime è un regime integralista islamico.
Un altro che caldeggia la soluzione “algerina”: libere elezioni> vittoria regolare del FIS> annullamento delle elezioni e colpo di stato sostenuto dalla Francia e dagli USA> partito vincitore dichiarato clandestino che si dà alla lotta armata> guerra civile> decine di migliaia di morti, ma con un regime che piace a Giulio!
Già perché in Iran dopo la rivoluzione islamica non ci sono state centinaia di migliaia di morti compresi comunisti e nazionalisti che avevano partecipato alla rivoluzione.
Per quanto il campione del sondaggio sia troppo ridotto per essere significativo, ritorno su un punto che ho già espresso: “importare” persone formate su questo tipo di cultura è estremamente pericoloso, perché significa innestare quella cultura sul nostro territorio. E’ già successo con culture diverse e ne vediamo i deprimenti effetti, è molto probabile che accada nuovamente con effetti ancor peggiori, vista la natura del “materiale umano” in questione.
Lo considero ovvio, ma mi sovviene che è meglio precisarlo: senza contare che proprio non abbiamo bisogno di aggiungere altre persone, quali che siano, al nostro territorio già sovraffollato e sovrappopolato fino alla devastazione.
Il fanatismo islamico si alimenta di povertà, ignoranza e disperazione. Tutti elementi che sono stati causati o esacerbati dai regimi tirannici supportati per la maggior parte degli USA e dall’Europa.
Se ai popoli arabi sarà data la possibilità di diventare indipendenti e di svilupparsi civilmente, il radicalismo islamico sarà sconfitto.
Finché si da la colpa agli altri dei propri mali non si sconfigge un bel niente ernesto. Tanto è vero che in Iran a trentanni dalla rivoluzione iraniana le manifestazioni sono state represse nel sangue. Ma ci sarà senz’altro qualcuno per dire che le elezioni erano libere e democratiche.
Peraltro nel caso della Tunisia la tua analisi non sembra per nulla essere fondata empiricamente (come del resto la maggior parte delle teorie che circolano su queste rivoluzioni quasi fossimo al calcio scommesse). Le due dittature con la promozione dell’istruzione hanno arginato ampiamente il fondamentalismo islamico, la rivolta è stata scatenata anche dalla recessione economica causata dalla concorrenza cinese nel tessileche non hanno nulla a che vedere con il perfido occidente. La situazione è molto più complessa di quanto ci vogliono far credere le formule magiche.
Bravo, ci hai messo dentro anche i cinesi. Ci sei riuscito. Bravo, ma potevi far di meglio perché manca Putin dalla tua analisi “Cheney style”.
Veramente i cinesi ce li mettono i tunisini stessi, se provassi un po’ ad ascoltare cosa dicono invece di parlare a nome loro. Tu sei un ipocrita che gioca a risiko sostenendo tutto quello che va contro l’occidente. Degli uiguri musulmani non te ne frega niente ad esempio. E pensi che siano tutti ipocriti come te. No, io non sono né anti-russo, né anti-cinese e né pro-ceceno, né pro-tibetano. E poi basta non ci sono più i neocon, lo so che sei in astinenza, con obama gli antiamerikani sono proprio a secco.
Se stai tanto a sentire i tunisini e gli egiziani allora dovresti anche dire che la crisi economica ha incominciato a generare malcontento popolare quando i prezzi del grano sono aumentati.
E il grano è di provenienza estera, in particolare americana, a seguito degli accordi legati al WTO che hanno imposto a tutti i paesi aderenti l’apertura dei mercati e l’abolizione delle protezioni doganali.
Altro che magliette.
Come fai a sapere che non mi frega niente degli uiguri? Potrei essere stato a Urumqi, come sono stato a Hanoi e ho incontrato dei Montagnards, li conosci, per caso? Non penso perché tu conosci solo quello che ti dice il tuo Obama, il presidente-drone che è peggio dei neocon.
D’altra parte è vero, non sei un neocon: sei un neocol (= neocolonialista, l’ho inventato per te, ti piace?), semplicemente un sostenitore della superiorità della tua “cultura” che si ritiene investito, da una luce superiora della civiltà, del compito di illuminare le culture inferiori.
Io che la cultura iraniana, o vietnamita, o cinese, o colombiana, o araba non è inferiore al quella statunitense e non è affatto “incivile” come propali tu l’ho capito andando in quei paesi, e anche andando quasi tutti gli anni in USA.
Forse posso dire che gli USA sbagliano approccio nei confronti delle altre società con maggior cognizione di causa di un Tino qualunque che sistema il mondo con i discorsi di Obama e le invettive di Oriana Fallaci.
Zerco veramente sei tu che più sopra hai definito la cultura iraniana superirore a quella americana. Neocol non lo hai invetato tu, lo ripeti come un pappagallo. Ma è un termine che non funziona perché poi si finisce a parlare dei berberi cultura in via di estinzione a causa del colonialismo arabo che tu sostieni mentre sostieni i berberi una civiltà inferiore. Tu sei fondamentalmente un razzista che si serve di altre culture per criticare la cultura occidentale nella quale tu vivi e mangi. In Iran ti ci vedrei bene tra quelli che staccano la corda quando si impiccano atei e omosessuali. Incredibile poi che non riesci a rinnovarti e ripeti sempre le stesse cose. La situazione economica dell’Egitto non è la stessa della Tunisa.
Tino, è vero che il malcontento è iniziato con l’ aumento degli generi alimentari e che questo è stato il denotare delle rivolte .
La speculazione immobiliare non rende più attualmente e tutta la speculazione finanziaria mondiale si è mossa sugli generi alimentari tipo grano, riso etc con prima conseguenza l’aumento generale sopratutto nei paesi poveri, degli generi alimentari di prima necessita !
@ Gérard
In Egitto pare sia stata la carne (non potevano diminuire l’imposta halal?), in Tunisia non è stato necessariamente l’aumento dei generi alimentari non confondete le due situazioni della concorrenza cinese se ne parla da anni. Senza lavoro aumento o meno dei generi alimentari non puoi comprare. Comunque sapete tutto evidentemente sapete già come andrà a finire e soprattutto selezionate le spiegazioni che più vi piacciono. Del resto invece Gérard cosa ne pensi?
La follia del dare le colpe all”occidente di tutto cio’ che accade in un mondo decolonizzato da mezzo secolo (ed in cui l’Egitto e’ stato protettorato e mai colonia solo per 9 anni dal 1914 al 1923) e’ poi dimostrata anche dall’assurdita’ completa degli addebiti che signor Zarco fa agli USA: responsabili dell’alto costo del grano perche’ avrebbero fatto togliere le tasse alla importazione del grano!!!!!!!!!
Infatti ZARCO ha scritto il grano è di provenienza estera, in particolare americana, a seguito degli accordi legati al WTO che hanno imposto a tutti i paesi aderenti l’apertura dei mercati e l’abolizione delle protezioni doganali.
Piu’ folle di cosi’ si muore.
Invece per i religiosi islamisti o cristianisti cosi’ come per Zarco non conta il fatto che per non disturbare l’islamismo religioso ed il nazionalismo arabo ed egiziano nessuno dei governi egiziani da Nasser a Mubarak ha mai provveduto neppure a tentare di frenare l’esplosione demografica in atto in Egitto per cui vi erano 20 milioni di egiziani nel 1950, raddoppiati in 30 anni nel 1980 = 40 milioni e ri raddoppiato in 30 anni ovvero quadruplicati in soli 60 anni = 80 MILIONI adesso.
La Rivoluzione verde c’e’ gia’ stata ed ha permesso si sfamare quasi tutti fn qui, ma se e’ vero come era stata definita e cioe’ che l’agricoltura industrializzata e la rivoluzione verde sono la trasformazione del petrolio (a buon mercato) in alimenti a buon mercato, adesso che il petrolio sta calando come produzione ed aumentando come costi di estrazione e prezzi al consumo, come pensate che possa continuare la pazzia di base di questo mondo e di questo ultimo secolo, ossia la esplosione demografica?
Da notare che gli USA danno all’Egitto da 35 anni enormi aiuti, meta’ militari e meta’ alimentari.
Ma se si raddoppiano le bocche ad ogni generazione anche mantenendo gli aiuti ne resta sempre di meno per ognuno.
O qualcuno sostiene che anche gli aiuti alimentari debbano crescere (E POSSANO CRESCERE, ancor piu’ assurdo) all’infinito?
ragazzi questi criminali faranno storia.. prepariamocii alla sharia.. auguri
“pena di morte per gli apostati (84%)”
ma che bella gente
Già! Provasse Ravasi a fare con loro un “Cortile dei gentili”!!!…
Vedo commenti estremamente pacati rispetto a quelli che abitualmente fate con i cattolici.Mi chiedo come mai?
Perché non sai leggere.
Io vedo invece commenti pesantemente razzisti e islamofobi. Purtroppo, in Italia simili commenti sono comuni tra gli integralisti cattolici e tra quelli atei.
Gente disposta a farsi manovrare da sondaggi lanciati come strumenti di propaganda… proprio in Italia, il paese che ha dato al mondo il modello perfetto del sondaggio come strumento di lotta politica!
Ma parli? Ma tu chi sei per fare la morale qui? Che assimili le donne occidentali a prostitute, che nel tuo blog chiudi i commenti appena ti rendi conto di non avere più argomentazioni (e non parlo nei miei confronti ma di donne che ti hanno dato torto), che accusi le femministe di razzismo. L’Italia non ha inventato i sondaggi come arma politica, sono molto più avanzati all’estero per manovrare. E tu per primo sei un manovrato. Vai in Iran insieme al tuo amico zerco che sostiene la superiorità della civiltà islamica, ma questo evidentemente per te non è razzismo. Vai a tenere un blog chiamato illuminismo, provaci solamente.
Un blog “illuminista” che modera i commenti… le avremo viste tutte e poi il signor Gallo approfitta della libertà di espressione qui per fare il suo terrorismo intellettuale lanciando accuse di razzismo indiscriminate e islamofobia (come fanno i mullah iraniani). Dopo i cattotroll, gli islamotroll.
Sinceramente penso che fra un anno al massimo due se non verrà imposto in egitto un regime duro a guida militare come quello di Mubarack l’Egitto diverrà una repubblica islamica come l’Iran con il “piccolo” problema che confinerà con Israele (oramai unico barlume di civiltà in medio-oriente)e ciò porterà sicuramente alla guerra alla prima scaramuccia. La Siria lo insegna.
E da quando in qua, hanno bisogno di una scaramuccia? Qualcuno la parola “guerra” (e non solo quella, ce l’ha nello Statuto)
Cosa insegna la Siria? Citare i fatti e le fonti, prego.
ma perchè difendi sempre l’ Islam?
Perché è anti-occidentale, corre dietro a tutto ciò che va contro l’occidente sia islam, sia Russia, sia Cina. Ce li dobbiamo sorbire è il prezzo della democrazia. In Iran una persona come lui che sputa sul piatto dove mangia finisce dietro le sbarre.
Leggo dal secondo quadro dati riportato nella prima “Ultimissima” UAAR dedicata ai sondaggi del PEW Research Center intitolato STRUGGLE BETWEEN MODERNIZERS AND FUNDAMENTALISTS (lotta fra modernizzatori e fondamentalisti) il seguente commento UAAR:
Solo il 31% dei musulmani egizi ha sostenuto l’esistenza di un conflitto tra fondamentalisti islamici e personalità innovatrici, contro un 61% che non lo vedeva. Per il 59% di coloro per i quali il conflitto era presente i responsabili sarebbero i fondamentalisti, per il 27% gli innovatori. Sotto questo aspetto l’Egitto pare diverso dagli altri paesi esaminati: in Libano, Turchia, Pakistan e Indonesia molti più musulmani hanno sostenuto che un conflitto fosse in corso, e la percezione dominante è che fosse da imputare a chi voleva modernizzare il paese.
PERO’ il titolo in inglese delle due colonne NON alludeva a responsabilita’ ma era
semplicemente and IDENTIFY WITH modernizers / fundamentalists.
Si e’ sbagliato il commentatore ?
Oppure il quadro dati originale in inglese era piu’ lungo ed e’ stata tagliata la parte che ha indotto il commentatore della UAAR che ha preparato l’Ultimissima a parlare di RESPONSABILITA’ invece che di IDENTIFICAZIONE ?????????????????
In linea di massima tutti gli esperti occidentali e non, sulla questione egiziana si comportano come degli astrologi, secondo me se ne parla fin troppo, solo il futuro potrà dirci cosa succederà in Egitto e che tipo di regime sarà instaurato, tenendo presente che in un’associazione di atei è normale interessarsi che fine faranno gli apostati. In ogni caso i musulmani non hanno bisogno di difendere l’islam e la superiorità islamica, ci pensano già certi personaggi al posto loro. Tutta gente reduce da ideologie fallite e oggi immersa in un odio irrazionale che li porta a sostenere l’ideologia di destra che c’è più in circolazione in questo momento cioé l’islamismo.