Un emendamento del decreto “Milleproroghe” propone di introdurre un “contributo” di un euro su ogni ingresso al cinema. Dal provvedimento sarebbero tuttavia escluse le sale appartenenti a comunità religiose.
Raffaele Carcano
AGGIORNAMENTO TECNICO DEL 12 FEBBRAIO. La legge sul cinema in vigore nei primi decenni della Repubblica prevedeva ferree leggi per l’apertura delle sale cinematografiche (rapporto con il numero degli abitanti, frequenza, capienze, vicinanza altri locali, ecc). L’unica eccezione era prevista per le sale parrocchiali, situate in locali di proprietà ecclesiale (quasi sempre contigue alle chiese stesse), che dovevano però sottostare a precisi vincoli di programmazione, ovvero proiettare solo film ammessi dalla commissione
censura della CEI (unico vincolo ancora in vigore oggi) e a vincoli di natura commerciale, quali quello di non programmare film di prima visione, di esporre il materiale pubblicitario dei film solo nel cinema stesso o in locali di proprietà parrocchiale.
Col tempo i vincoli di natura commerciale sono pian piano venuti meno, anche perchè in realtà molto spesso le sale parrocchiali erano di fatto gestite (o quantomeno programmate) dagli stessi esercenti delle sale cosiddette a carattere
industriale. In seguito, i vincoli commerciali sono stati eliminati per legge, e le sale parrocchiali hanno ricevuto un’ulteriore concessione. Con l’introduzione dell’abbuono di imposta nella misura del 2% per le sale che programmano almeno il 25% di film italiani e del 7% per le sale d’essai (50% o 70% di film d’essai a seconda del numero di abitanti della città), le sale
parrocchiali sono state tout court equiparate alle sale d’essai, senza alcun vincolo di programmazione se non quello di attenersi alle disposizioni della CEI, ottenendo dunque l’abbuono d’imposta del 7%. Ora quest’ultima concessione (l’esenzione della tassa di scopo) crea un’ulteriore vantaggio per le sale parrocchiali, che potranno praticare prezzi inferiori alla concorrenza.
Tanto per cambiare….
Io credevo che nemmeno esistessero più i cinema di parrocchia.
Con le multisale non si trova quasi più un cinema ad una sola sala, invece i cinema parrocchiali esistono ancora.
Io sono contrario al fatto che chi va a vedere un film venga tassato oltre a pagare il biglietto ma se così è, ciò deve essere fatto anche sui cinema parrocchiali se mantengono il normale prezzo di mercato (altra cosa se non si paga o lo si fa ad offerta, non mi intendo).
Diciamo che esistono cinema di proprietà della parrocchia. Una volta mi è capitato di andarci, senza saperlo, l’ho scoperto con lo scontrino.
Grazie Soqquadro, ecco l’inghippo.
Io ero rimasto al cinema parrocchiale della domenica con film edulcorati.
Ora invece il cinema parrocchiale vuol dire che il cine è della parrocchia, ecco l’evoluzione dei tempi.
Aridanghete…
Che palle!
Siccome 8€ per un film non sono già un furto aggiungiamoci un altro euro in più!
Beh, i vecchietti che si vogliono vedere il loro classico pornazzone possono sempre andare in una sala parrocchiale, spendono un euro meno..
ebbe’, il selenzio della cei va pure ripagato, no? figlidiescort.
ma che senso ha?!?!?
Mettere una tassa sull’ingresso in chiesa no? Giusto per rientrare un pochino dei “piccoli aiutini” che fa brutto negare…
Un aumento di un euro sulla questua e via.
Niente tassa per i cinema parrocchiali?
Che s’ha da fa’ per farsi perdonare il bunga bunga!
Ridicolo mi ricordo di quando andavo al cinema parrocchiale a parte che i film erano vecchi di un anno almeno non si sentiva mai nulla perché c’era sempre casino visto che c’era un solo spettacolo alla domenica pomeriggio ed era pieno di bambini che facevano di tutto tranne che guardare il film… oltre tutto le 3500 lire che costava il biglietto erano un furto… ora questa tassa sui cinema che già non costano poco è altamente ridicola già in media il prezzo di 8 che sale a 10 se il film è in 3D aggiungiamoci un altro euro di tasse…
ho smesso da un pezzo di andare al cinema.
mi spiace, ma con 5 euro mi compro il dvd al supermercato (basta aspettare, talvolta anche molto poco).
Conosco almeno altri 10 modi per vedersi un film in modo pressoche’ gratuito! 😉
…E non c’e’ nemmeno da aspettare così tanto! 😆
Manòn, canaja che sei!
…ancora io li guardo agratis; oh…se fa per di’ do co j o na rie che ma chi si ‘n se ride ‘n ce passa più. 😉
eh ma ho il feticcio che devo avere fisicamente i film (e i libri) che mi sono piaciuti 😉
di legali ne conosco solo altri 2: i dvd, comprati o a noleggio, la televisione, free o a pagamento… quali sono gli altri?
C’è emule che credo sia legale
La Corte di Cassazione (Sent. 149/2007) ha stabilito che non è reato scaricare film e musica da internet purché, in tale attività, non ci sia lo scopo di lucro, almeno questo ho trovato su internet.
Per il ‘fine di lucro’ si dice:
‘Per “fine di lucro” deve intendersi un fine di guadagno economicamente apprezzabile o di incremento patrimoniale da parte dell’autore del fatto, che non può identificarsi con un qualsiasi vantaggio di genere; nè l’incremento patrimoniale può identificarsi con il mero risparmio di spesa derivante dall’uso di copie non autorizzate di programmi o altre opere dell’ingegno, al di fuori dello svolgimento di un’attività economica da parte dell’autore del fatto, anche se di diversa natura, che connoti l’abuso’.
Non so se ci siano cambiamenti o novità, ma anche io sentendo in giro sapevo che scaricare da emule non sia sanzionabile.
Poi sarebbe meglio saperne e se qualcuno è informato meglio potrebbe intervenire per chiarirci.
Magari se vai a vedere film su santi o papi te lo paga lo stato il biglietto!!!
nella gran parte dei cinema parrocchiali si trasmettono film datati per cui forse una riduzione sul prezzo ci può anche stare, certo dovrebbe valere anche per i circoli laici dove si trasmettono film vecchi ma qui invece la tassa la devono pagare 🙁 non c’è speranza, l’italia è questa…
Se passa questa ennesima tassazione avrò un’ulteriore ragione per continuare a non andare al cinema, e la cosa finirà lì. Trovo molto più odiosi gli incrementi delle tasse sui beni di prima necessità, specie se si tratta di necessità “indotte” ad arte (ad esempio la benzina per un pendolare) — per la serie cornuti e mazziati.
oh beh certe cose sono già aumentate (attualmente pago + 30 centesimi a biglietto, e a marzo scoprirò quanto è aumentato l’abbonamento mensile di trenitalia per avere un servizio che se va bene mi fa arrivare in orario un giorno su 5)
L’ennesimo benificio per la ccar. Indegno per un paese che dovrebbe essere laico e non lo è.VERGOGNA!!!!
“Proposta tassa sull’ingresso al cinema: esenzione per le sale parrocchiali”
Vi aspettavate qualcosa di diverso? 😯
a padova ci sono 4 cinema parrocchiali e un multisala vescovile.
e, mentre gli altri cinema hanno chiuso uno dopo l’altro, ecco che il Malefico Piduista Pedofilo Puttaniere Bestemmiatore, si gode il suo appoggio ecclesiastico ben meritato con tanti bei soldoni. Pagati da noi.
Poi non stupiamoci che i vescovi lo appoggino.
la cosa divertente è che molto spesso i cinema parrocchiali, come i virus informatici, cambiano nome, come per cammuffarne l’origine, ad esempio, nella tua città il tuo cinema Pio decimo – che, per altro fa un’ottima programmazione- essendo diventato multisala, si pubblicizza (o meglio si maschera) come MPX … da un papa a mazinga zeta il passo è breve…
Ancora un favore al s. s. ordine delle verginelle di nostra signora della greppia.
Ma perchè continuare ad andare al cinema? I film guardiamoli “in streaming”.
Non sono un fanatico di films o cinema, non ne vedo molti e, quando li vedo. li vedo quasi sempre in streaming.
Però, una volta ogni tanto, nei giorni feriali in cui c’è meno calca, al cinema ci vado, e perchè ho diverse amicizie che lavorano come maschera o barista ed è un occasione per fare due parole e perchè comunque il film in sala ha un suo fascino particolare, almeno per i miei gusti.
E’ un peccato che i costi siano così alti.
Chissà se nelle sale parrocchiali proietteranno mai “Le casalingue”
Ora io dico: ci hanno scartavetrato i zibinisi con la storia del libero mercato, della concorrenza e bla bla bla…possibile che nessuna associazione di categoria possa fare esposto contro questo decreto presso l’antitrust o l’UE?
Vuoi vedere che non è tanto un “aumento del prezzo (o della tassa) del vedere il film”, ma piuosto una DISSUASIONE dal vedere i film nei cinematografi normali in modo da PROMUOVERE il vedere i film nelle sale parrocchiali? 😯
quoto appieno, ma è soprattutto un modo per farti vedere i film in casa, farti ciucciare le loro pubbilicità e la loro visione del mondo…
la tassa di scopo esiste in europa solo in italia ed in francia, ma in francia è innanzitutto a percentuale (non penalizzando così i prezzi bassi e le forme di promozione) ma soprattutto applicata (non so bene come) a chiunque sfrutti il film, dvd, scaricamenti legali da internet (non e mule!) e soprattutto passaggi televisivi…