Anziani, intesa tra Regione e vescovi toscani

Nei giorni scorsi Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, e Giuseppe Betori, presidente della Conferenza Episcopale Toscana, hanno siglato un accordo sull’assistenza agli anziani non autosufficienti: è il terzo di questo tipo, dopo quello sull’assistenza spirituale nelle carceri e quello sui beni culturali di proprietà ecclesiastica. L’intesa durerà un anno. La Regione ha stanziato 250.000 euro per attivare presso le parrocchie “punti di ascolto e di riferimento per sostenere la domiciliarità”, scrive Repubblica. Mons. Betori si è detto “grato al presidente Rossi per l’attenzione riservata sia al ruolo della chiesa sia a singole tematiche che si prestano ad una comune collaborazione”. Il governatore ha dichiarato che “è sicuramente un fatto positivo stabilire buone relazioni tra le istituzioni civili e religiose. Nascono da qui rapporti di collaborazione utili alla comunità”.

Luciano Vanciu

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20 commenti

POPPER

Il governatore ha dichiarato che “è sicuramente un fatto positivo stabilire buone relazioni tra le istituzioni civili e religiose. Nascono da qui rapporti di collaborazione utili alla comunità”.

Nascono sempre così i privilegi alla ccar che, sicuramente, dopo aver preso i soldi pubblici, discrimineranno tra cittadini credenti e non credenti.

Federico Tonizzo

SI’, CONCORDO: E’ PROPRIO QUESTO IL GUAIO MAGGIORE!!!

nightshade90

curioso poi che per loro l’unica istituzione religiosa esistente sia la CCAR……mai visto prendere simili iniziative con, diciamo, i mussulmani, gli ebrei, i buddisti o gli induisti……anzi, se offrissero simili collaborazioni ai mussulmani, tutta la lega e metà popolazione italiana insorgerebbe! (e pure giustamente. solo che dovrebbero farlo anche con la CCAR, non è che i mussulmani ne approfittino per accumulare potere e privilegi per la loro setta e la CCAR no…….e non è che dare privilegi alla CCAR sia un bene mentre darli all’islam sia un male, SONO EGUALMENTE MALE ENTRAMBE LE COSE, NELLO STESSO IDENTICO MODO.)

Tino

Vabbé, indipendentemente dal fatto che io sia contro il denaro pubblico per la chiesa cattolica, per adesso la questione degli anziani nelle popolazioni da te citate non si pone trattandosi o di popolazioni ultraminoritarie o di popolazioni particolarmente giovani, se domani i musulmani saranno demograficamente in Toscana una forza elettorale, stai tranquillo che nessuno si farà problemi a fare accordi come succede qui da noi in Francia. Tra l’altro non è in Toscana che la scuola pubblica ha votato per i tappi alla ragazza il cui padre era contario all’ascolto di musica profana?

Paul

Quando lo Stato e la Chiesa Cattolica stipulano intese, signifika di solito che lo Stato scuce e la Chiesa ringrazia… Mah!!!

Barbara R.

La Regione ha stanziato 250.000 euro per attivare presso le parrocchie “punti di ascolto e di riferimento per sostenere la domiciliarità”

Perchè la Regione non ha stsnzioato i soldi per attivare presso STRUTTURE PUBBLICHE??!!

andrea pessarelli

perchè le strutture pubbliche sarebbero costate meno e avrebbero funzionato meglio, quindi il governatore avrebbe violato il dovere deontologico di fottere i cittadini

nicola007

perche’ è una scelta.tutto qui’.pensano di raccimulare qualche voto sensa fare politica vera.

ser joe

Cosa volete che sia, in fondo è solo sussidiarietà…………….

antoniadess

sussidiarietà: parola magica per legittimare antichi privilegi e per smantellare sempre di più il wefare state, quel poco di buono che avevamo

Paul Manoni

La Sussidiarietà della CCAR non esite!
La paghiamo noi altri, quindi qualsiasi ente, associazione, fondazione, gruppo, partito e quant’altro, potrebbe benissimo sostituirsi alla CCAR. Sarebbe sufficente dirottare i 250.000€, a favore di un’associazione Laica, anziche’ alla CCAR per vanificare il loro Principio di sussidiarietà.

Paolo Garbet

“punti di ascolto e di riferimento per sostenere la domiciliarità”

… cioè vogliono installare dei citofoni, mi par di capire?

andrea pessarelli

il mio commento delle 16:50 è ancora in attesa. se a qualcuno fosse per caso interessato a leggerlo provi su wikileaks

Busta

Posso anche capire che lo stato stanzi dei soldi affinché la chiesa si occupi al posto suo di funzioni di aiuto alla popolazione in italia e nel mondo. Posso anche capire, dicevo, che lo faccia se tali funzioni hanno dei reali costi per, che so, medicine, vestiti, cibo, accoglienza.
Ma perché mai dovremmo accollarci anche il supporto spirituale nelle carceri o negli ospedali? Perché pagare qualcuno perché svolga la propria opera di evangelizzazione nelle scuole? Voglio dire: che costi vivi hanno queste persone nell’esercizio di tali funzioni? Non dovrebbero farlo per vocazione punto e basta, e al massimo autofinanziarsi con le offerte piccole o grandi di coloro che sentono il bisogno di tale aiuto?
Un insegnante di religione non dovrebbe aver fatto di questa attività una scelta lavorativa, ma una scelta di vita perché il suo Signore Perfettamente Invisibile gli ha fatto vedere la luce.
Un prete che fa la ronda tra le stanze di ospedale dovrebbe essere inquadrato non come uno psicologo professionista ma come un volontario. Fossi una crocerossina mi incavolerei di brutto.
Non gli bastano vocazione e fede per portare il suo aiuto ai bisognosi in una struttura non sua le cui spese di gestione non gravano su di lui? Che vuole? I rimborsi per la benzina? Bastano le tabelle aci o ne hanno un loro tipo uno e trino con tariffe triplicate? Vuole i rimborsi per ostie e vino? Mettiamoci d’accordo per acqua e crackers della mensa.

enrico matacena

Brutta storia questa: la regione toscana altre volte si era mostrata abbastanza avanzata sui temi della laicità: mi chiedo se stavolta siamo davanti ad una scelta imposta dall’ ala cattolica del PD o ci siano altre ragioni

ANCIA LIBERA

ma che palle: rossi, renzi – la tosacana mi sembra davvero diventata il laborotorio dei cattoPd alla peppone e don camillo !!!

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