La presentazione del “Cortile dei gentili”

E’ stato inaugurato ieri all’Università di Bologna il “Cortile dei gentili”, la fondazione vaticana ideata da Benedetto XVI e guidata dal card. Gianfranco Ravasi destinata al dialogo con i non credenti. All’esterno dell’edificio, davanti alle tante camionette dei carabinieri pronte alla bisogna, ha avuto luogo il volantinaggio dei volontari del circolo UAAR di Bologna. All’interno, presenza in pompa magna del presidente della Regione Vasco Errani (PD), del cardinale Carlo Caffarra, della presidente della Provincia Beatrice Draghetti (PD), del presidente della Fiera di Bologna Fabio Roversi Monaco e del prefetto Angelo Tranfagli.
Nell’introduzione, il rettore dell’Università Ivano Dionigi ha parlato dell’iniziativa come di un “dono a Bologna”, sottolineando come “parlare di Dio sia parlare dell’uomo, e viceversa”, perché si è uomini se ci pongono “le domande ultime”.
Ha quindi preso la parola il card. Ravasi, il quale ha sottolineato come il Cortile dei gentili sia “per ora” precluso alla maggioranza dei non credenti: l’iniziativa odierna era intesa come un collocarsi “su un’altura” per contemplare il mondo dei “troppo poco atei”, molto più esteso di quello invitato all’evento, caratterizzato da “superficialità, amoralità, indifferenza, ovvietà, luoghi comuni, secolarismo banale”. “Un ateismo dello sberleffo” che sconfina “nelle nebbie della stupidità”, un orizzonte che a suo dire è diventato “un ambito che si estende, come una sorta di sudario dobbiamo dire, non soltanto sulla cultura, pensavo sulla politica, dove per molti versi è diventato ormai il vessillo”. L’intervento del cardinale, secondo cui “la teologia è sorella dell’arte, dell’innamoramento”, è stato incentrato su “Dio nell’ateismo” e sulla figura di Emil Cioran, per chiudere poi con una poesia di David Maria Turoldo dedicata agli atei.
Dopo la lettura del brano di Blaise Pascal sulla “scommessa” da parte di Anna Buonaiuto, ha preso la parola il chimico Vincenzo Balzani, dichiaratamente credente, il quale, aiutato da slide, ha sottolineato come scienza e religione siano compatibili, portando a esempio la teoria del Big bang e il racconto della Creazione in Genesi. Balzani ha proposto un’alleanza tra credenti e non credenti in favore delle energie sostenibili, in particolare l’energia solare.
Ha quindi preso la parola il costituzionalista Augusto Barbera, già deputato PCI-PDS, che dopo aver illustrato i significati storici della parola ‘laicità’ è intervenuto sul tema La laicità come metodo. Secondo Barbera, la contrapposizione tra mondo liberale e mondo cattolico, che sembrava finalmente superata con il Concilio Vaticano II, ha purtroppo ripreso vigore con l’emergere dei nuovi diritti. Secondo Barbera, una politica laica deve saper salvaguardare il pluralismo, conciliando le posizioni di credenti e non credenti: a tal fine, lo strumento più idoneo sarebbe il principio di maggioranza. Il giurista ha fatto due esempi di fondamentalismo cattolico e fondamentalismo laico: per il primo, la posizione della Chiesa sul condom; per il secondo, il figlio che Elton John e il suo partner hanno avuto grazie alla maternità surrogata, un tipo di decisione che non terrebbe in alcun conto la dignità delle donne che affittano l’utero, che sono spesso povere indiane bisognose. Barbera ha quindi attaccato il Trattato di biodiritto curato da Stefano Rodotà, che esalterebbe l’autodeterminazione andando oltre il dettato costituzionale: ha inoltre ricordato l’esistenza del “diritto alla vita del nascituro” e ha affermato che “la libertà non è un diritto: la libertà di sterilizzarsi è cosa diversa dal diritto a sterilizzarsi”.
Dopo la lettura di un brano dello Zarathustra di Nietzsche, ha preso la parola il filosofo cattolico Sergio Givone. La sua opinione è che l’ateismo è tale solo quando tiene fermo Dio, anche se per negarlo, mentre chi lo accantona è in realtà soltanto un nichilista. Dopo aver ricordato le parole del Karamazov, Givone ha lamentato il fatto che oggi il nichilismo stia ormai soppiantando l’ateismo, perché il male, per molti, non sembra rappresentare più un problema: “occorre invece continuare a pensare e discutere dello scandalo del male”, come fecero nel Settecento i cristiani Bayle e Leibnitz.
L’ultimo intervento è stato di Massimo Cacciari, che ha parlato di Ateismo nella cristianità. Secondo l’ex sindaco di Venezia, l’ateismo è consustanziale al monoteismo, e non può essere concepibile al di fuori delle civiltà monoteiste. “La nientità divina, il suo non-essere un ente, è immanente al monoteismo puro, quello che sostiene che Dio non è determinabile”, e che “conduce a una forma popriamente intesa di ateismo”. Cacciari ha sostenuto inoltre che “non c’è nulla di più morto di una contrapposizione tra fede e ragione”: anzi, “l’ateismo positivo è benefico per le posizioni dei credenti”, perché li spinge a rafforzare la loro fede. Ma, si è chiesto il filosofo, tale ateismo “ha ancora un’effettualità? Abita ancora la nostra cultura?” Cacciari ne dubita, e concorda con Givone che sia stato rimpiazzato da un ateismo pratico sfociante nel nichilismo “che pensa che il niente sia il nulla”: un atteggiamento con cui la Chiesa dovrebbe ben guardarsi dal dialogare.

Raffaele Carcano

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54 commenti

giovanni

io ho il fondato sospetto che il servizio completo fatto dai sedicenti “intellettuali” nominati dall’articolo alla Chiesa sia infinitamente più squallido delle bunga bunga girls.

Tommaso W.

Appunto,

si dialoga con gli atei, purchè siano “devoti” e ammettano la centralità di Dio, anche se per negarlo.

Semplicemente “SUBLIME”

🙂 🙂 🙂

hexengut

spaventosa accozzaglia: il rappresentante doc della massoneria felsinea (roversi monaco) e dionigi che ringrazia per il “dono” cancellando con una parola la plurisecolare autonomia dell’Alma Mater; ravasi che s’insedia sopra tutti, mirando come in una nuova Sistina il coacervo degli atei dannati; barbera che parla di regola di maggioranza, cioè della negazione della democrazia; dionigi che ringrazia per il “dono”; givone che propaganda il nuovo tormentone dell’ateismo = nichilismo e l’inqualificabile cacciari che raccoglie la palla e più prete di un prete sproloquia posseduto da torquemada. E l’evocazione del povero don Turoldo che, dopo aver partecipato alla Resistenza e aver sempre anelato alla fraternità, adesso si starà rivoltando nella tomba. Ragazzi en garde: la parola d’ordine uscita dalla stia bolognese è “gli atei son tutti cattivi (non ci son più i buoni atei di una volta), sono tutti nichilisti, non hanno diritto a condividere i diritti che la democrazia deve assicurare solo ai credenti; guerra agli atei, dio è con noi”.

Otzi

Proprio un coacervo di folcloristici ipocriti! Credo, hexengut, tu abbia proprio ragione. E soprattutto quando individui la loro parola d’ordine: “Gli atei son tutti cattivi. Guerra agli atei. Got mit uns”.
Scriveva Nietzsche: “Colui che ha detto che dio è spirito, ha fatto il primo passo sulla terra verso l’incredulità”. Vorrei notare come saggiamente Nietzsche non dice “verso l’ateismo”, ma “verso l’incredulità. Cioè l’INFIDELES con la sua infedeltà, cioè la non adesione di fede-fiducia a RIVELAZIONI e/o dottrine che attribuiscono, tramite una pìstis-credo, metafisiche – cioè spirituali – qualità a ‘dio?’ per analogia dell’esperenziale umano. L’ateo o il credente non hanno niente da dire sul ‘c’è’ e ‘non c’è’ (7. Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere. Wittgenstein Ludwig). L’ateo è chiamato così da chi crede nella trascendenza come BISOGNO DI ODIO. Ergo i credenti sono razionalmente contradditori, negando a dio proprio quella qualità esperenziale umana che neanche sanno cosa umanamente sia sul piano del reale: l’amore.

Bruno Rapallo, apostata e ateo

..mi auguro che l’UAAR si guardi bene dal “mendicare” qualunque apertura, accoglienza, ascolto, “benevola considerazione” da simile accozzaglia di pseudo-filosofi con le idee molto confuse e autoritarie, ma in compenso ipocriti, servi e leccapiedi del Vaticano; le farneticazioni demenziali, arroganti e sprezzanti di questa banda di ruffiani sono una dichiarazione di guerra contro quasi undici milioni di atei e agnostici italiani, in alta % anti-clericali e laicisti; vogliono la guerra ideologica, e guerra sia !
Avanti con le iniziative legali presso la CEDU e/o la nostra Magistratura, avanti con gli atti di apostasia formale o “sbattezzo” !
Quasi quasi rivaluto il nuovo partito “DA-democrazia atea”, che mi sembrava una caricatura alla rovescia della vecchia DC, ma ora mi viene il dubbio che la grinta rabbiosa e dissacrante della fondatrice abbia comprensibili motivazioni e possa persino avere un seguito nazionale.
Con tutti i bacia-pile nel PD, a cominciare dall’opportunista finto-bigotto e arrogante giovane sindaco di Firenze (quello, per chi non lo sapesse, che poco tempo fa ha pubblicamente coperto di insulti l’oncologa Patrizia Gentilini, solo perché evidenziava i rischi cancerogeni delle emissioni dai tradizionali inceneritori per rifiuti), o con gli ossimori ambulanti alla Vendola inspiegabilmente ossequiosi verso il clero e i vertici ecclesiastici, alle prossime elezioni ci toccherà votare in massa per DA ?

Paul Manoni

Concordo. 😉
Questi se la cantano e se la suonano da soli. Lasciamoli bollire nel loro brodo. 😉

Otzi

Concordo. E a quanto ho scritto sopra in risposta ad exengut devo aggiungere, come amara conseguenza che quel coacervo di ipocriti risultano pericolosi per i fondamenti sociali di una vera morale umana, di una vera politica per l’uomo.

vecchio laico

“””.mi auguro che l’UAAR si guardi bene dal “mendicare” qualunque apertura, accoglienza, ascolto, “benevola considerazione” da simile accozzaglia di pseudo-filosofi con le idee molto confuse e autoritarie,”””

Organizzando simposi con tale gente hanno sempre una “copertura” a loro vantaggio, mi dispiace che ci sia di mezzo l’Università, ma rimangono di fatto oscurantisti.

Busta

Raccapricciante ed imbarazzante rumore di unghie sugli specchi.

bruno gualerzi

Nel ‘cortile’ è emerso chiaramente che cosa accomuna questi credenti e presunti non credenti: QUESTI SIGNORI SENZA DIO NON SANNO PROPRIO STARE!. Sono sempre disposti a svendere un’ umanità che non sanno affrontare per quello che è… e ciò che più li irrita è la presenza di chi sa dare un significato alla propria esistenza anche senza dio, che vivono con pienezza la propria condizione perchè non cercano di evaderne.
Per scendere poi nel ‘concreto’ cercano solo di legittimarsi a vicenda per trovare un compromesso in vista delle vere battaglie laiche.

Ciccio

è tutta una squallida mossa politica per creare gli “atei buoni” contro gli “atei cattivi”

da una parte: i pochi atei “buoni”, che non hanno ancora avuto la “fortuna” di aprire il loro cuore a dio (ma che hanno già aperto da tempo il loro cul0 alla chiesa) e che riescono a trovare punti di incontro con la santissima e amorevole chiesa, guarda a caso allineandosi a ciò che dice e sottolineandone la sua grande importanza.

dall’altra parte: gli atei pieni di “superficialità, amoralità, indifferenza, ovvietà, luoghi comuni, secolarismo banale”. “Un ateismo dello sberleffo che sconfina nelle nebbie della stupidità”. Che tradotto dal vaticanese sarebbero tutti gli atei che non si piegano a 90 davanti ai vari prelati e a santa romana chiesa.

viva il “dialogo”!!!!

Roberto Grendene

nella schiera dei loro “atei buoni” non hanno raccattato che Cacciari, dopo un anno di ricerche

di associazioni di agnostici o atei, poi, non ne hanno raccattata nessuna

a quei patti, come e’ possibile? no, dico, vogliono dare dignità scientifica alla teologia, dove per teologia, chiaramente intendono quella all’italiana, ossia indottrinamento cattolico, non quella in versione tedesca che e’ uno studio delle religioni

Federico Tonizzo

Ogni frase detta da costoro è una falsità completa e un travisamento della realtà.

Personalmente me la prendo soprattutto con il chimico Vincenzo Balzani, “dichiaratamente credente, il quale, aiutato da slide, ha sottolineato come scienza e religione siano compatibili, portando a esempio la teoria del Big bang e il racconto della Creazione in Genesi. Balzani ha proposto un’alleanza tra credenti e non credenti in favore delle energie sostenibili, in particolare l’energia solare.”.
Me la prendo con lui perchè anche io sono chimico ma non vedo la minima compatibilità tra la TEORIA, suffragata da un numero ormai grandioso e pur sempre in aumento di dati sperimentali, del Big Bang e la FAVOLA della creazione, pura immaginazione di qualcuno che l’ha supposta per credere di sapere da dove viene (aggiungasi che, secondo la cronologia biblica, l’inizio dell’universo dovrebbe esserci stato 6-7000 anni fa, mentre secondo gli innumerevoli dati attualmente a disposizione l’universo avrebbe 13,73 ± 0,12 miliardi di anni).
La proposta di Balzani di un’alleanza tra credenti e non credenti in favore delle energie sostenibili è un non-argomento (lo vedo piuttosto come uno spot pubblicitario per la chiesa, uno specchietto per le allodole): non credo proprio che serva un’alleanza per questo, e peraltro è da notare che ci sono sicuramente dei credenti favorevoli alle energie non sostenibili. Balzani vada piuttosto a convincere il governo attuale (composto pressochè completamente da sedicenti credenti) a meglio promuovere le energie sostenibili anzichè le centrali nucleari.

Infine me la prendo anche con Cacciari, che nega la possibilità dell’esistenza dell’ateismo al di fuori di contesti monoteistici (dimenticando che anche nell’antica Grecia e nell’antica Roma, ambienti politeistici, c’erano degli atei), e che nega che l’ateismo “abiti ancora la nostra cultura”, dimenticando (ma in che mondo vive Cacciari?) che in Italia gli atei sono stimati in circa un sesto della popolazione, soprattutto tra la popolazione con maggior livello di istruzione.

Stefano Grassino

Federico, io non me la prendo con nessuno perchè questi sono “nessuno”. Come disse Virgilio all’Alighieri: “non ti curar di lor ma guarda e passa”.

Federico Tonizzo

Caro Stefano, certamente costoro saranno “nessuno” per te che li consideri tali (e in un certo senso anche per me, riguardo alla consistenza delle loro argomentazioni), ma sono di fatto “qualcuno” di pericoloso se i loro discorsi raggiungono orecchie di persone che non vedono l’ora di convincersi che scienza e fede possono andare d’accordo, convivere e magari collaborare per gli stessi fini, quando invece scienza e fede sono palesemente in antitesi, come pure i loro fini.
Il secolo scorso Mussolini e Hitler presero il potere perchè nessuno li contrastò sufficientemente e in tempo, poi condussero l’Europa al disastro.

Stefano Grassino

Certo Federico, su questo non ho dubbi ma considera che i creduloni non li smuoverai di una virgola ed i furbetti nemmeno.
Con gli uomini di scienza mi sento tranquillo perchè un conto è far credere al popolino bue che “con me al governo ci saranno un milione di posti di lavoro” ed un conto è far credere a degli scienziati che esiste l’angelo custode.
In questo caso, rispetto alla politica, siamo in un campo più elitario, come è quello culturale dove è molto più difficile far abboccare all’amo ed i soldi per comprarsi tutti non li hanno.

pastafarian

il prof. Balzani non è un sig. nessuno, ma un’autorità in campo fotochimico e dei nanocomposti, uno dei pochi ricercatori bolognesi che potrebbe essere candidato al Nobel: mi dispiace che da scienziato debba/voglia arrampicarsi sugli specchi per giustificare certe assurdità.
per quanto riguarda le energie sostenibili non vedo proprio il significato di una alleanza tra credenti e non credenti.

P.S.: sono chimico anch’io, proprio laureato presso l’alma mater studiorum di bologna

Federico Tonizzo

@ Stefano Grassino:
Secondo te non ci saranno resoconti di parte clericale delle conferenze del “cortile dei gentili” su qualche periodoco cattolico? Io penso che ci saranno, e che influenzeranno eventuali “aspiranti atei” (anche tra il “popolino bue” – dopotutto sono quelli che piano piano fanno aumentare il numero di atei o perlomeno di persone che si allontanano dalla chiesa con disgusto) facendoli rimanere “credenti” perchè costoro si faranno l’idea che un ateo è …praticamente pressochè un credente, o perlomeno costoro rimarranno con le idee confuse.
Per farla breve: penso che l’UAAR dovrebbe massimizzare il contatto con la società e informare sulle malefatte della chiesa e sull’inesistenza di qualunque divinità: insomma, fare proselitismo a tutto spiano. La chiesa, il proselitismo lo sta facendo con tutte le sue forze.

Io ero Sai

1. Quante cassate.
2. Non si possono più uc*idere gli infedeli, quindi ben vengano i non credenti che giustifiano comunque la chiesa.
3. (Massimo Cacciari) “l’ateismo è consustanziale al monoteismo, e non può essere concepibile al di fuori delle civiltà monoteiste. “
Certo, Infatti fino al 1945 la religione con più fedeli in Giappone era lo Shintoismo con la venerazione dei Kami (una specie di dei)
I kami sono collettivamente chiamati “Yaoyorozu no Kami” letteralmente “otto milioni di kami”.
Tutt’altro che monoteismo; adesso nonostante tra shintoisti e buddisti l’80% dei giapponesi frequentano i Templi; il 65% non crede in dio.
La corea del Sud è a maggiornanza ateo, ma li il monoteismo non è mai contato una mazza.
E gli atei nella Grecia e Roma antiche?

Alfonso

Non ci sono più i buoni atei di una volta che la chiesa metteva al rogo senza tante storie dopo avergli strappato la lingua!

lumen rationis

Credo che sia evidente la grande sottovalutazione della cultura atea. Sembra volgliano esorcizzare la loro paura delle persune che fanno dell’ateismo una convinzione da cui traggono anche un’etica in grado di sostituirsi a quella cattolica.
Chi adora altri dei puoi sempre convertirlo, che è andato oltre difficilmente torna al “Non pensiero”.
Sottovalutando l’avversario si pongono in una condizione di svantaggio.
Mi sembra positivo. Ora sfruttiamo il vantaggio.

Otzi

Certo, certo!: “ESORCIZZARE LA LORO PAURA” come fondamento del loro bisogno di odio, di discriminazione razziale sulla base delle idee, di negazione di ogni libertà democratica, di ogno progresso umano, di ogni dignità di ciascuna singola persona. Il rapporto Vaticano-ONU docet.

moreno03

Ha preso il loro “atei” (devoti) da passeggio e ne hanno fatto sfoggio nel loro cortile di sgambamento.

Di più non c’è da dire, se non il fatto che spero vivamente anch’io che dietro la manifestazioni dell’UAAR non ci sia un ricerca di apertura anche ad essi del suddetto cortile.

Roberto Grendene

non capisco perche’ tutte queste preoccupazioni per l’entrata dell’uaar in tal cortile
e’ chiaro che
1) la CCAR si guarda bene dal chiamarci
2) l’UAAR si bada bene dall’entrarci

NB: al momento non si puo’ neppure parlare di “atei da passeggio”, ma di “ateo da passeggio”, visto che il solo entrato e’ stato Cacciari

bismarck

Ma Ravasi non aveva detto che ci sarebbero stati solo atei a discutere in questa fondazione?
A leggere questo resoconto c’erano solo due (si fa per dire) atei: Cacciari e Barbera. Gli altri mi pare erano su ben altre posizioni ammesso che le posizioni di Cacciari e Barbera si possano definire atee.
Comunque dall’idea che mi sono fatto, per nostra fortuna, l’esperimento è fallito (per mancanza di atei s’intende).
Su Cacciari mi sento di dire una cosa molto semplice, sta facendo i conti senza l’oste; è la scienza-tecnologia che d’ora in avanti porteranno alla formazione di nuovi diritti, ma quando Cacciari si sveglierà dal suo mondo fatato sarà troppo tardi per capirlo.
Per il resto solo discorsi sdraiati, è andata meglio di quanto sperassi, non abbiamo nulla da temere.

Otzi

Non possono ragionare con i veri atei perchè questi non si perdono su una parola vuota, senza senso (dio), ma hanno ed espongono razionali negazioni di ogni rivelazione e/o dottrina di uomini contro altri uomini. Vedi sopra cosa insegna Nietzsche….

Roberto Grendene

e’ stato un errore nostro definire Barbera come ateo.
doverbbe essere un credente, cattolico ovviamente

quindi se le sono cantate e se le sono suonate

Massimo D'Angeli

La realtà è sempre la stessa: un uomo senza religione è come un pesce senza bicicletta.
Sono talmente immersi nella cultura che gli è stata somministrata da non capire, altro esempio, che un ateo è come uno che non ha un automobile rispetto al panorama degli automobilisti, o uno che non ha il cellulare rispetto a quanti lo possiedono. Un ateo non dovrebbe avere nemmeno la necessità di proclamarsi tale (e infatti Vacca dice “Non sono a-teo perchè non mi manca niente”.

Otzi

Ti lodo per aver ben esposto con acuta finezza l’idea. Ogni credente non può essere in grado di comprendere, ma solo di operare odiando.

Eresiarca

Cacciari non ha del tutto torto associando monoteismo e ateismo, io credo. Ritengo infatti che entrambi si configurino come radicalizzazioni pericolose di due atteggiamenti più sani, cioè agnosticismo e politeismo. Mi spiego meglio perché rischio di essere frainteso. Ognuno può propendere, come è naturale che sia, per l’esistenza piuttosto che per l’inesistenza di dio o di dei o diciamo del divino comunque lo si voglia intendere, però il punto è questo: nessuno dovrebbe fare più che “propendere” appunto! Un ateo non dovrebbe mai esserlo “totalmente”, così come un credente non dovrebbe mai esserlo tout court…parlando in termini percentuali, un ateo può essere certo al 90% dell’inesistenza di dio, ma esserlo al 100% è molto, molto, molto pericoloso perché può portare ad atteggiamenti di carattere fondamentalista non meno gravi di quelli che può assumere un “credente al 100%”!!! Per questo io sono convinto che l’atteggiamento più sano sia quello che lascia sempre aperta la piccola porticina del dubbio…dovremmo essere tutti un po’ più (non necessariamente in maniere completa) agnostici…e anche sulla natura del divino i monoteisti dovrebbero “sciogliersi” un poco ed essere più politeisti. So di essermi espresso male (siate comprensivi, ho dormito tre ore stanotte) però mi auguro di aver fatto comprendere il concetto…per una convivenza più serena, pacifica, civile, umana sarebbe opportuno smetterla di sentenziare, da parte di tutti…sarebbe opportuno quantomeno stemperare la perentorietà delle proprie convinzioni, evitando di “lubrificarle con la vaselina dell’assoluto”, citando Jean Marie Blàs de Roblès. Che ne pensate?

Federico Tonizzo

Hai letto la Bibbia, soprattutto l’Antico Testamento?
Se sì, riesci a credere che le infinite atrocità narrate, commesse dal “popolo eletto”, siano state ispirate da una qualche divinità?
Se no, penso che dovresti proprio leggerla…

Eresiarca

So bene di queste atrocità, che si trovano, anche se in misura minore, pure nel nuovo testamento (e pure il tanto lodato Gesù non appare poi così santo in certi passi!), ma io per Religiosità o Spiritualità non intendo “la bibbia”, che anzi considero un testo poco confacente alla ricerca di un qualche senso divino nel cosmo in virtù della sua spesso irritante banalità ed ingenuità, no. No, io parlo di quelle persone che in qualche modo percepiscono che un quid di divino nel mondo c’è, tra le quali, sono sincero, mi piacerebbe potermi annoverare. Non parlo di cattolici, cristiani o monoteisti in generale, i quali, se riescono a coltivare con successo la propria spiritualità, lo fanno NONOSTANTE le loro religioni e non certo grazie ad esse, ma di tutte quelle persone che credono in una qualche forma di divino che permei il cosmo: personalmente non la vedo ne percepisco, tuttavia rispetto e invidio anche un po’ chi ci riesce…

bruno gualerzi

D’accordo sul non ‘lubrificare con la vaselina dell’assoluto’ monoteismo e ateismo, ma questo rischio con l’ateismo non si dovrebbe correre, in quanto – come dico anche nall’altro post – la ‘negazione di dio’ dovrebbe proprio significare il rifiuto di tutto quanto si presenta come assoluto, come dimensione totalizzante, sia che si tratti, ovviamente, del dio delle religioni che di tutto ciò che opera sulle coscienze allo stesso modo (ad esempio un’ideologia vissuta ‘religiosamente’). In questo senso ateismo è, dovrebbe essere, sinonimo di libero pensiero, di razionalità non sacralizzata… il che non esclude certo (almeno come ritendo personalmente) la percezione di una dimensione della realtà che conserverà sempre – necessariamente data la condizione umana – una dimensione di ‘mistero’… proprio ciò che l’assolutismo ritiene invece di ‘svelare’. Quanto meno per ciò che riguarda la ‘causa prima’ del mistero stesso.
La scienza stessa – se non ‘sacralizzata’ – rifiuterà sempre la possibilità di giungere alla conoscenza di una causa talmente ‘prima’ da escludere altre possibili cause.

Eresiarca

Hai espresso perfettamente il mio pensiero: così inteso l’ateismo si configura come l’atteggiamento più costruttivo e sano che si possa assumere nei confronti dell’Uomo e del Mondo. Quello che mi è parso di capire però è che ci sono anche molti atei “fondamentalisti”, che considerano la scienza come i cattolici considerano la bibbia, offendendola così nei suoi stessi principi!!! Spero rimangano una minoranza, perché non fanno bene alla causa dell’ateismo…

Federico Tonizzo

@ Eresiarca (“Quello che mi è parso di capire però è che ci sono anche molti atei “fondamentalisti”, che considerano la scienza come i cattolici considerano la bibbia, offendendola così nei suoi stessi principi!!!”):

La “scienza” è, tra le altre cose, un processo conoscitivo che scopre quello che prima non si sapeva, e in genere lo scopre per gradi e spesso anche per “tentativi ed errori”, quindi non la considero in maniera “fondamentalista”.
Vero è, però, che senza “la scienza” non avremmo scoperto che è la terra a girare intorno al sole anzichè viceversa, che le malattie sono causate da microbi o virus o veleni o sostanze cancerogene ecc anzichè essere la punizione divina di supposte colpe umane, che senza la scienza e la tecnologia che ne discende non avremmo le attuali cure per le malattie, il frigorifero, il condizionatore, il telefono, il pc con cui siamo qui a disquisire, eccetera.
Fate come volete, ma io non perdo memmemo un minuto a pensare “Però se esistesse qualche entità soprannaturale che…”, poichè “Dio per me non è neanche un’ipotesi”, come disse Giorgio Parisi: http://www.uaar.it/news/2011/01/02/parisi-dio-per-non-neanche-ipotesi/

Otzi

Per la cultura greca classica quelli che riducevano tutto all’uno erano definiti BARBARI. Ed l’ethos democratico greco li aborriva come pericolosi!

mistergrey

Istruttivo resoconto

“Dopo la lettura del brano di Blaise Pascal sulla “scommessa” da parte di Anna Buonaiuto, ha preso la parola il chimico Vincenzo Balzani, dichiaratamente credente, il quale, aiutato da slide, ha sottolineato come scienza e religione siano compatibili, portando a esempio la teoria del Big bang e il racconto della Creazione in Genesi……..”

Questa l’avevo già sentita, cioè il fatto che per qualcuno la teoria del big-bang puzza di “genesi”. D’altronde alcuni vispi e volenterosi ricercatori stanno scorazzando con le loro reticelle a caccia non di farfalle ma del “bosone di Dio”. Sembra ieri che i sofisti clericali snocciolavano prove filosofiche dell’esistenza di Dio (ma alle loro spalle stavano, per ogni evenienza, i carnefici con le tenaglie arroventate).

“Secondo Barbera, la contrapposizione tra mondo liberale e mondo cattolico, che sembrava finalmente superata con il Concilio Vaticano II, ha purtroppo ripreso vigore con l’emergere dei nuovi diritti. Secondo Barbera, una politica laica deve saper salvaguardare il pluralismo, conciliando le posizioni di credenti e non credenti: a tal fine, lo strumento più idoneo sarebbe il principio di maggioranza…..”

Questi voltagabbana togliattiani , poi, sono i peggiori. Il principio di maggioranza?
Sicchè ,quando gli islamici ci avranno soverchiati con il numero sarà giusto introdurre la Sharia (magari un po’ annacquata). Anche l’Unto si appella continuamente al “principio di maggioranza”( per inciso,molto ci sarebbe da dire su come questa maggioranza è stata raggiunta e mantenuta) per fare i suoi comodi. Mi sembra che il “costituzionalista” abbia idee poco chiare sia sulla democrazia liberale che su quella “socialista”. Nessuno di questi due “modelli” si basa esclusivamente sul “principio di maggioranza”.

L’ex comunista “ha inoltre ricordato l’esistenza del “diritto alla vita del nascituro…”

Aboliamo dunque la legge 194. Di questo passo codesta gente senza vergogna sosterrà il
“diritto alla chanche” del singolo spermatozoo.Grrr.

Roby GOD

nichilismo “che pensa che il niente sia il nulla” ….????….. evidentemente sono cretino ma in effetti ho sempre creduto che niente e nulla fossero sinonimi. Ringrazio il sig. Cacciari di aver corretto questo mio errore, per quanto avrei preferito un maggior dettaglio sulle differenze tra i due concetti. Spero che l’illustre filosofo si affretti ad avvisare gli editori dei vari dizionari della lingua italiana che, cretini anche loro, si ostinano a definire niente e nulla nello stesso modo.

Roberto Grendene

beh, lui e’ un super-filosofo, a lui piacciono i suoi scioglilingua supereruditi per stupire il pubblico

e tra il pubblico lo stupore c’era: ci si chiedeva che cavolo stesse dicendo

il niente penso lo intendesse come ni-ente, ossia negazione dell’ente

faidate

Un miracolo che dovrebbe indurre alla fede è la fertilità dell’onanismo verbale di Cacciari. Continuare a giocare con le parole dimenticando i limiti elucubratori dei prodotti della mente umana, risultato di poche connessioni neuronali in più di quelle del babbuino, è solo una misura di una caratteristica squisitamente umana: la superbia. En passant, essa postula dio come a lei somigliante, solo un po’ più grosso. Guai a chi glielo tocca.

Otzi

Per fortuna, neppure l’onnipotenza di dio può far sì che tutti quei “Verbi” diventino carne.

libero

Quello che non si comprende è perché questi “atei di comodo” non si “convertano”, forse perchè sono più utili come “atei di comodo”.
“Cattolici di comodo” e “Atei di comodo”, quello che veramente hanno in comune è che nessuno di loro crede in Dio, credono tutti però nell’utilità di trarre vantaggi da una “collaborazione” reciproca, a fini personali ovviamente.

Maurizio_ds

Raramente ho letto una tale accozzaglia di stupidaggini come quelle pronunciate dagli esponenti del cortile dei gentili. Essendo tra l’altro persone intelligenti, il fatto che si siano prestate a un’operazione puramente propagandistica li rende doppiamente colpevoli. Da ravasi a barbera, dal “chimico” balzani a givone, al solito cacciari: tutte persone piccole, impegnate in un’operazione di salvaguardia prima di tutto dei loro interessi.
Come si fa a sostenere che il pluralismo si salva con il principio della maggioranza? E’ una contraddizione in termini, pure un bambino se ne accorgerebbe.

Otzi

Certo che se è stata detta una idiozia del genere (il pluralismo si salva con il principio della maggioranza) bisogna reagire perchè negano il valore dell’aggettivo “democratica” legato a maggioranza. Pensano alle repubbliche teocratiche. Io penso che una società civile sia veramente democratica proprio se in primis garantisce anche le ragioni delle minoranze. Altrimenti calpesta e nega oppure gradualizza (metodo della ccar) la dignità di ogni singola persona nella concretezza della libertà di pensiero e azione. Cortile dei Gentili o manincomio dei devoti?

Ratio

Cialtroni e ciarlatani a convegno in un’università! Questo è un vero scandalo, molto piu’ del bunga-bunga che, almeno, avveniva in abitazioni private.

Giuseppe C.

Ecco, giusto il filosofo oracolare puo’ ben compendiare L’aia dei capponi.

Giovanni Bosticco

Ho da esporre una cosa particolarmente significativa.
I “gentili”, nel Vangelo e nelle Epistole erano i non
Ebrei.
Ora, vorrei sapere, quanti cattolici, credenti e praticanti,
sanno questo?
Vanno soltanto ad imbambolarsi, a ripere formule che
non capiscono. Nessuno sa che i pubblicani erano gli
esattori delle tasse, e, probabilmente, nemmeno quanti
anni fa siano successe queste cose.
Non condivido il cristianesimo, ma questa è molto peggio:
è una caricatura del cristianesimo.

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