Corona commemorativa per Giulio Cesare Vanini

Giulio Cesare Vanini fu un frate, giurista e filosofo pugliese che dopo svariate vicissitudini fu condannato al rogo per ateismo e bestemmie contro Dio dal tribunale dell’inquisizione di Toulouse nel 1619. Per chi vuole saperne di più si rimanda alla voce corrispondente di Wikipedia. L’altro ieri, 12 febbraio, in piazza Salin a Toulouse, luogo dove avvenne l’esecuzione, l’associazione Libre Pensée ha deposto una corona di fiori in memoria del filosofo. La notizia è riportata su ladepeche.fr. È una piccola vittoria per l’associazione che in giugno inaugurerà uno spazio “Giulio Cesare Vanini” nella stessa piazza. “Per noi è un’opportunità per riappropriarci di uno spazio pubblico e garantire che i luoghi non siano solo identificati con nomi di santi”, ha dichiarato Pierre Gueguen, professore di storia presso l’Università di Toulouse-Le Mirail. “C’è una memoria dimenticata della nostra città: quella dell’intolleranza che ha prevalso sotto l’antico regime pagata a caro prezzo da Giulio Vanini”.

Daniele Stefanini

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16 commenti

MicheleB.

Infatti non sembra vero: la Cassazione ha già emesso sentenze, diciamo, “a spasso coi tempi”, ma in Italia l’istituto dello “Stare Decisis” è molto giovane ed inefficace, per cui credo che questa sentenza (come altre) non uscirà dal caso specifico di quella madre.
Almeno finchè ci sarà il Papa al Governo.

Batrakos

Vanini e Bruno sono tra i maggiori simboli della violenza dell’Inquisizione ed è giusto tributare loro il dovuto rispetto.
Sarebbe bene secondo me, oltre ai ‘big’, ricordare sempre, magari attraverso una giornata (che magari c’è e io non sono informato…) anche gli illustri sconosciuti che sono stati ammazzati dall’Inquisizione stessa.
Con questo non voglio dire assolutamente che non sono d’accordo con l’iniziativa, tuttaltro, ma tendo spesso a pensare a quanti anonimi abbiano fatto la Storia e ne siano rimasti fuori a posteriori.
E’ un mio vizio dell’intelletto, mettiamola così.

hexengut

“…siccome non possiamo parlare delle loro vite, perché sono tanti, lasciamo perlomeno scritti i loro nomi, è questo il nostro obbligo, solo per questo scriviamo…” (José Saramago, Memoriale del Convento; poi ripreso da Raniero Orioli, Venit perfidus heresiarcha)

hexengut

“…siccome non possiamo parlare delle loro vite, perché sono tanti, lasciamo perlomeno scritti i loro nomi, è questo il nostro obbligo, solo per questo scriviamo…” (José Saramago, Memoriale del Convento)

stefano

la storia del Vanini (ricordata anche nel “dizionario filosofico” da Voltaire) è per certi versi più cruenta e violenta di quella di Bruno, infatti il poveretto venne legato al palo del rogo e prima di essere bruciato gli furono spezzate le gambe a bastonate e strappata la lingua con un paio di pinze 🙁 …cristianesimo religione della tolleranza pietà ecc.

ethan

oltre che alla Libre Pensée e alla omologa associazione Nazionale Libero Pensiero Giordano Bruno, il merito di preservare la memoria il pensiero del salentino precursore del pensiero illuminista e del fiero avversario di ogni superstizione e credulità deve attribuirsi ai laici e atei pugliesi, organizzati e non.

ruggero romani

pur detestando i barbari assassini di vanini,la corte giudicante che lo condannò fu il laico parementent de languedoc, e non l’inquisizione che in francia non esisteva.

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