La prossima settimana la Camera dei deputati riprenderà l’esame del ddl Calabrò sul testamento biologico. Il Vicariato di Roma, scrive Avvenire, ha già invitato alla mobilitazione in favore del progetto di maggioranza (sostenuto anche da UDC e popolari PD), che ritiene sia “una legge giusta e non confessionale”, che non favorisce “il principio di autodeterminazione”. Dal conto loro, le associazioni laiche italiane stanno pensando di organizzare un sit-in a piazza Montecitorio.
Raffaele Carcano
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Fausto Sanna
la censura e´il modo dei dittatori.. un forum rationalista dovrebbe proteggere il libero pensiero anche quando e´scomodo.. legalizzate la liberta
D’accordo con romeno10, ma presumo la professionalità dei moderatori e la non preventiva censura.
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Ad esempio: non puoi andare in un qualsiasi forum e scivere millemila volte in maiuscolo (Sindrome di Caps Lock) frasi tipo “pentitevi: Dio vi vede!!!”, così come non puoi farlo sostituendo a tele frase “Porco…. !!!”.
Il voler approfittare della libertà di parole è viscido, renditene conto!
E renditi anche conto, riassumendo quanto sopra, che esistono dei limiti. Accetalo.
o si e´per la liberta o non si e´per la liberta. punto. non ce una zona grigia. il prezzo da pagare sara un troll che rompe, ma la perdita della liberta di espressione comporta un prezzo infinitamente maggiore. renditene conto
@Romeno10
“La verità sta nel mezzo” ti dice qualcosa?
A proposito del testamento biologico. Obtorto collo posso accettare che sedicenti rappresentanti, eletti con voto di scambio o passati ad altra compagine per vantaggi personali palesi od occulti, decidano a maggioranza il completamento della Salerno Reggio Calabria o il ponte sullo stretto. Non posso in alcun modo accettare che essi decidano a maggioranza risicata della mia vita. Lo Stato può decidere in proposito solo per imprigionarmi se sono un criminale o per farmi difendere il sacro suolo della Patria. Perfino in questi casi, chi decide della mia vita deve essere moralmente irreprensibile.
Per difendere il suolo della Patria (con la maiuscola addirittura, che spirito patriota!)? Io la mia disponibilità la tengo ben stretta.
Il ddl calabrò è una sciagura, c’è da auspicare che non venga approvato (ma mi sembra quasi impossibile). Se venisse approvato così come è stato formulato, ci vorrebbe subito un referendum abrogativo. Io ho presentato al Comune (di Ge) il mio testamento biologico già lo scorso anno e non sono affatto pentito, anzi.
Strano modo di ragionare: “Una legge giusta e non confessionale”.
Una legge può essere giusta e confessionale e ingiusta e confessionale e vv. le due cose non devono andare necessariamente a braccetto altrimenti suona tanto, di ipocrisia, come al solito dalle parti dell’alto magistero.
Se una legge non deve favorire il principio dell’autodeterminazione, che deve fare ? Favorire il principio di auto-schiavizzazione ? o schiavizzazione senza auto ? Ed ecco che ritorna il suono ambiguo e come al solito ipocrita che vuole tutti liberi, ma tutti sottomessi. Come si potrà mai spiegare a queste teste di rame che libero significa “capace di scegliere in modo diverso da quello voluto da loro ?”
Si riuscirà mai a far capire che sono fuori dal tempo ? non si sono accorti che l’uomo vive ormai nello spazio per mesi e osservandoli dall’oblò della sua navicella si è reso conto della nullità che rappresentano.
Hanno occupato il tempo per un lampo ma quel tempo è svanito. I cittadini non necessitano di balie e precettori né li desiderano anche perché volendo pignolare sul principio dell’”autodeterminazione”, non fu proprio Cristo a formulare: “ conoscerete la libertà e la verità vi renderà liberi” ( Giovanni 8.32) e dove mai potrebbe esserci maggiore libertà se non in un paese al 99% cattolico che è stato liberato da Cristo i cui cittadini sono stati da Lui introdotti nella libertà ?
Perché mai, ora, dopo che Cristo l’ha concessa, la rinnegano o vogliono toglierla ? Non fu Paolo a dire dei Cristiani, : “poiché la scena di questo mondo cambia. In realtà, voglio che siate liberi da ansietà” ( 1 Corinti 7.31) perché mai vorrebbero rimettere chi è ormai libero e indipendente a vivere in un mondo di ansietà e preoccupazione senza considerare le ansietà che una continua contrapposizione tra loro che la voglio “giusta e non confessionale”, con chi la vuole solo giusta o solo confessionale.
E’ sempre la stessa triste e scomoda faccenda, le religioni complicano la vita, dividono i cittadini e le opinioni, sono un’intrusione sconclusionata che alimenta le competizioni e il desiderio di relegarle nel privato. Perché mai un cittadino non può pregare il suo Dio a modo suo e a casa sua, senza sentire la necessità di andare a scassare l’armonia di un altro fuori dalle sue mura domestiche ? perché vuole far prevalere il suo concetto di sacro su quello del vicino che dovrebbe amare ma vuole schiavizzare convincendolo delle sue incertezze ?
Sono relativamente tranquillo.
Una legge del genere non verrà mai promulgata, è solo uno specchietto per le allodole per ingraziarsi la cei: faranno vedere che si impegneranno, che loro sono dei buoni cattolici ed “a favore della vita”, faranno la solita figura dei paladini dei valori cristiani e, quando il chiasso mediatico si sarà calmato, la legge, come per incanto, ritornerà sine die in discussione alle camere.
Io non ne sarei tanto sicura. E’ vero che c’è tanta confusione nel mondo politico e all’interno di ogni schieramento. Ma c’è anche tanta debolezza nei difensori della laicità, pochi e immobilizzati in un contesto di partiti di destra e di sinistra che cercano disperatamente, con queste sballate battaglie su temi etici, di conquistare i voti dei cattolici attraverso l’appoggio delle gerarchie ecclesiastiche.
Bene farebbe l’UAAR e la neonata rete laica nazionale a tentare qualche iniziativa di mobilitazione. Se abitassi vicino a Roma vi parteciperei anch’io
1) Una legge scritta dai tirapiedi dei gonnelloni per compiacere i vati-cani non è una legge confessionale. Bah… vabbè… ne prendo atto.
2) Una legge che NON favorisce il principio di autodeterminazione: ormai non usano nemmeno più giri di parole per mascherare la realtà dei fatti. Si tratta di una legge che considera le persone come esseri non pensanti, non in grado di stabilire cosa sia giusto o sbagliato per la propria vita. Provo il massimo disgusto per questi personaggi e per chiunque sostenga queste idee liberticide.
Se una persona vuole mantenere in vita il proprio corpo anche in uno stato vegetativo irreversibile è liberissima di farlo, non ho nulla in contrario; ma se devo essere io quella persona non voglio in alcuna maniera esser tenuto in “vita” (se di vita si può ancora parlare…) in quelle condizzioni e vorrei che mi venisse interrotto qualsiasi trattamento sanitario, COMPRESE idratazione e alimentazione forzata.
La mia vita è mia e mia soltanto, nessun gonnellone o suo tirapiedi deve poter decidere cosa è meglio per me!
Su questo argomento abbiamo espresso ampiamente la nostra indignazione e disgusto.
Adesso passiamo ai fatti promuovendo un referendum, anche se penso che la Corte Costituzionale lo “asfalterà” in quattro e quattotto.
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Il referendum si può propporre solo dopo che è entrata in vigore la legge.
Non fasciamoci la testa prima di averla rotta.
“una legge giusta e non confessionale”,
Hanno capovolto la realtà e il significato della Costituzione, cosa si può fare se non manifestare contro?
Comunque non è detto che il capo dello stato la firmi, e poi se diventa come la legge 40, alla fine verrebbe comunque cosiderata incostituzionale e i tribunali potrebbero rimandarla alla Consulta per essere rivista o abbrogata e c’è sempre il referendum, e alla fine la CEDU, a cui certamente il governo farà un contro ricorso contro gli stessi suoi cittadini.
Un vecchio proverbio cinese diceva: “Possiate vivere in un momento interessante”, beh, amici uarrini, queslo lo è di certo, a mio modesto parere siamo ad un bivio storico.
Dio non esiste e rivendico il mio pensiero liberamente.
“possono morire, possono morire”…dialogateci un po’ voi con questi qua…
Ma noi, quando fosse fosse il momento, a morire saremmo pure disposti … se ce lo lasciassero fare in pace.
Io spero proprio che non si arrivi al referendum; ragggiungere il quorum sarebbe molto difficile, non ricordate quello che è successo con il passato referendum sulla fecondazione assistita?
Altroché, me lo ricordo benissimo. Tuttavia, se davvero si arrivasse al referendum, io non la vedrei così bigia stavolta.
Mi sembra vi sia in questo caso almeno una differenza importante rispetto al caso della legge 40:
– La fecondazione assistita rimane un problema che tocca in forma diretta la vita di pochi, e tutti gli altri erano chiamati ad interessarsene solo in via teorica. Il disinteresse reale verso la questione era pertanto diffuso, e fu facile sommarlo fraudolentemente all’astensionismo strumentale.
– La condizione vegetativa può invece capitare a chiunque e, nel momento in cui si dovesse votare, penso sarebbe difficile “far finta di niente”. Il disinteresse reale stavolta sarebbe assai più basso, ed anche tra i credenti, o presunti o sedicenti tali, non mancherebbero calcoli di convenienza. E vorrei far notare che non sto parlando di “convenienza” nel senso deteriore del termine. Per esempio può trattarsi anche del desiderio di non sconvolgere la vita dei propri familiari (sarebbe anche il mio caso: io sono anziano e l’idea di imporre a mio figlio un simile onere, emotivo prima che economico, mi sembra intollerabile).
Poi forse si può fare qualche altra considerazione. Per esempio il fatto che secondo tutti i sondaggi l’opinione pubblica sembra fortemente orientata a favore del biotestamento (quello serio!). Certo, i sondaggi rimangono una cosa un po’ aleatoria, ma se davvero le percentuali a favore sono intorno all’80%, come mi pare di aver letto, forse c’è spazio per qualche ottimismo.
E poi chissà, se davvero riusciamo a vedere la fine di Mr. Bunga Bunga e del suo sistema, o quantomeno a metterlo in seria difficoltà, forse possiamo sperare in un rinascimento civile. Incidentalmente, trovo sconvolgente che quel tizio voglia stabilire per me secondo i dettami chiesastici cosa posso fare o non fare sul mio letto di morte, e poi la sera, dismessi i panni da premier, sfili le mutande alle ragazzine.
In ogni caso rimane poi che le norme in discussione sono probabilmente incostituzionali, per quante acrobazie neolinguistiche si vogliano fare per non farle apparire tali. Potrebbe bocciarle Napolitano, e poi ci sono i tribunali che potrebbero sgretolarle poco a poco, e poi c’è la Consulta.
Insomma penso che abbiamo frecce al nostro arco, e la partita sia tutta da giocare. Auguri a noi.
Riprende lo scontro???
Il 21 di questo mese sarà l’inferno in terra!!
Hanno ripreso per i capelli il DDL Calabrò, solo perche’ il governo sa bene che e’ motivo di scontri all’interno del terzo polo e dell’opposizione. E’ uno schifo di legge che non dovrebbe essere nemmeno discussa!