E’ nato il Coordinamento Laico Nazionale

Il 29 gennaio a scorso, a Modena, presenti i rappresentanti UAAR, si è svolta una riunione di associazioni laiche italiane. La volontà di unirsi, riporta il manifesto o diffuso ieri su internet e su Facebook, è nata “dalla constatazione che, volenti o nolenti, abbiamo davanti grandi sfide. Sfide mosse contro la laicità delle Istituzioni”. L’intento è dunque di “passare dalla difesa alla proposta, perché solo avanzando si difende ciò che è già acquisito”. La neonata aggregazione ha “deciso di metterci alla prova” subito, “in modo pratico e sincero”, su un tema di scottante attualità, banco di prova su cui per il momento impegnarsi in via esclusiva. “Crediamo che l’urgenza più attuale sia, oggi e in questo 2011, contrastare l’approvazione di una legge liberticida contro il biotestamento”, si legge nel documento: a tal fine, per lunedì 21 febbraio è stato convocato un sit-in a Roma, a Piazza Montecitorio, indicativamente dalle 10 alle 17 (seguiranno aggiornamenti più precisi). L’aggregazione ha deciso di chiamarsi Coordinamento Laico Nazionale, i cui portavoce sono Cinzia Gori e Maurizio Cecconi. L’UAAR, che ha aderito al Coordinamento, parteciperà ovviamente anche al sit-in del 21 febbraio.

L’associazione

31 commenti

Ratio

Bene! Questa è una notizia che mi fa molto piacere.
Auguri al Coordinamento Laico Nazionale!

Felix

Vedo un grande avvenire per un’ associazione siffatta.
Se la pianteranno di schierarsi da un lato ed invece saranno trasversali a Tutti gli schieramenti politici.

andrea pessarelli

il cambiamento necessario in italia è proprio quello da te auspicato. l’alternativa fra destra e sinistra è obsoleta e non più adatta (ammesso che mai lo sia stata) a rappresentare la volonta prevalente dei cittadini, in quanto si tratta di categorie della politica svuotate ormai di ogni significato plausibile, mentre l’unica vera contrapposizione che può generare un’alternativa invece che una mera alternanza è quella fra libertari e autoritari, fra diritto del singolo e interesse della società

tonii

“mentre l’unica vera contrapposizione […] è quella fra libertari e autoritari”.
sì e no. Non nascondiamoci che un conto è essere libertari collettivisti o alla Berneri e un altra cosa è essere favorevoli allo sfruttamento e al rafforzamento della schiavitù dei molti ai pochi, come i sedicenti anarcocapitalisti. Idem per il principio autoritario: il Cesarismo o il Bonapartismo (e lo Stalinismo) erano volti a far beneficiare i più a detrimento dei pochi (fossero senatori, aristocratici o kulaki), mentre le dittature di destra sono dichiaratamente a favore del privilegio di pochi e contro i diritti di “oi polloi”…

vecchio laico

E’ possibile avere un profilo dei portavoce Cinzia Gori e Maurizio Cecconi ?

luca t.

Mi sembra un’ottima notizia!

Però mi chiedo se non sarebbe una buona cosa se il Coordinamento fosse aperto non solo alle “associazioni italiane che si riconoscono nel principio della laicità”, ma anche a quelle confessioni religiose minoritarie che agiscono meritoriamente in difesa dello stesso principio di laicità.

Perchè, per esempio, non invitare anche la Tavola Valdese, che sappiamo combattere da tempo per lo stesso principio (vedi le posizioni sull’8 per mille e sui crocifissi nelle sedi pubbliche)?

Sarebbe una carta in più, per non essere tacciati di anti-religiosità, o di “ateismo folklortistico”, e per evidenziare che il principio di laicità dello Stato si coniuga con il principio di libertà di religione e di non religione, e con il pluralismo culturale, religioso e filosofico.

luca t.

Certo se fossero accolte anche la Tavola Valdese ed altre confessioni fautrici del principio di laicità, sarebbe meglio parlare di “Coordinamento per la Laicità dello Stato”, piuttosto che di “Coordinamento Laico Nazionale”.

tonii

basta che non si facciano entrare cattolici di nessuna risma. la loro “laicità” si chiama sottomissione dogmatica al papa… (e sappiamo bene che gesuitisticamente sono capaci di infiltrarsi e infettare qualsiasi ambiente sano)

andrea pessarelli

nella consulta torinese, che aderisce direttamente al coordinamento nazionale, sono presenti – e quindi indirettamente rappresentate – associazioni di carattere religioso, come l’associazione nazionale difesa libertà religiosa, l’associazione fede viva, l’associazione viottoli comunità di base, il centro evangelico di cultura lodovico e paolo paschetto, il centro evangelico di cultura arturo pascal, il centro yoga shantimarga, il gruppo di studi ebraici, la stella del mattino – comunità buddista zen

Congo

Se vogliono, saranno le stesse confessioni religiose che potranno aderire a questa o quell’altra iniziativa laica qualora lo ritengano opportuno, ognuna mantenendo la propria identità (questo almeno è il mio pensiero, che non so se è del tutto aderente alla filosofia dell’aggregazione).

E poi, io non ho nessuna paura di essere tacciato per anti-religioso. Tanto troveranno sempre il modo di dileggiare gli atei.

antoniadess

guarda che i valdesi ci sono in tutte le consulte e queste sono nel coordinamento appena nato.
Ottima notizia, è quello che serve, la sinergia di tutte le forze perchè l’avversario che abbiamo di fronte, il clericalismo e i fautori dello stato confessionale, è molto potente, per di più subdolo e trasversale a tutti i partiti politici; in Italia, il vero potere forte oggi è la ccar, qualcuno ancora non se ne rende conto. Mi piace anche l’acronimo, mi ricorda il C. di LIBERAZIONE Nazionale, perchè infatti è di questo che si tratta

Maurizio Cecconi

Salve a tutt*, sono Maurizio Cecconi, uno dei due portavoce. Leggo che si chiede, giustamente, un profilo dei portavoce. In poche parole: io sono anche l’attuale portavoce della Rete Laica Bologna e Cinzia Gori segue l’associazione Per Eluana. Anche col prezioso aiuto della UAAR, contiamo di fare un buon lavoro per tutti e tutte.

giulio

Quali associazioni fanno parte del Coordinamento Laico Nazionale? Sono tutte associazioni di non credenti o l’aggregazione è aperta anche ai credenti?

antoniadess

la laicità non è prerogativa degli increduli (a dire il vero ce ne sono anche di clericali e devoti)), atei agnostici cattolici protestanti…tutti coloro che hanno l’obiettivo comune della laicità dello stato e la secolarizzazione della società: libertà di scelta, autodeterminazione (fine vita, maternità), legittimità delle coppie omosessuali, pari dignità di tutte le visioni del mondo che rispettano democrazia e diritti universali, opposizione ai privilegi economici e non solo, contro le discriminazioni, pluraluismo etico…

Alessandro Baoli

Mi sembra un’ottimissimissima idea. Spero sia la volta buona, l’occasione giusta per tutti i laici(sti) italiani per parlare finalmente con una voce sola. Spero che le adesioni aumentino, e spero soprattutto che sia il momento di cominciare a creare una lobby ben visibile, che abbia un ‘peso’ e conti qualcosa nel mercato della politica: abbiamo bisogno come il pane di rappresentanti in Parlamento, dove pure i mangiapreti si dichiarano cattolici!

Luciano Volpato

Finalmente…l’unione! Un cordiale augurio di buon lavoro.

Giuseppe

Bella iniziativa! Potreste per favore fornire ai lettori del bolg un elenco delle associazioni che hanno aderito? Comunque auguri di buon lavoro!

POPPER

sono molto felice per queste iniziative a carattere nazionale, l’identità dell’Italia deve essere laica, perchè riassume tutte le categorie di perone che vogliono l’unità d’Italia e non le secessioni leghiste che aumentano le tensioni xenofobe e omofobe nelle varie realtà regionali e provinciali.

“passare dalla difesa alla proposta, perché solo avanzando si difende ciò che è già acquisito”

La proposta è creativa, assorbirà molte energie da tutte le realtà davvero laiche, la libertà da ogni legislazione che imponga valori clerico-fascisti è importante, si deve incidere anche sulle posizioni politiche che mirino a negare questa libertà.

il banco di prova è a tutto campo, il biotestamento è un occasione di battaglie laiche che deve unire tutti gli italiani che vogliono essere cittadini a tutti gli effetti, e non sudditi obbedienti al papa e ai suoi vaticaliani politici.

Sono molto contentoi e auguro al Coordinatore Nazionale un buon lavoro, è anzi un lavoro perunire di più l’italia intorno ai suoi veri valori condivisibili da tutti.

Ivano

Io non sono d’accordo a che vi aderiscano anche associazioni religiose, qualunque esse siano. Non mi fido dei credenti per quanto discriminati se minoritari, ma laddove sono maggioritari impongono il loro potere.

tonii

io non generalizzerei troppo. Comunque è un coordinamento laico, non un gruppo antireligioso. Basterebbe che gli aderenti non fossero pedine manovrate oltretevere, come succede nei comuni, nelle asl, nelle scuole, nel parlamento, ed in infinite strutture pubbliche…

Marioque

Ottima iniziativa da sostenere e potenziare. Occorre che i laicisti arrivino a fare sufficiente “massa critica” visibile per indurre i politici a valutare la convenienza di…”cavalcare la tigre”.

Batrakos

Mi unisco di cuore al plauso.
Sentivo la necessità di un’unione del genere e credo di averlo sostenuto anche su questo blog in alcuni commenti.
Chi ben comincia è a metà dell’opera!

crebs

Proposta.
Formulare una breve serie di domande sul LAICISMO (chi dovesse distinguere fra laicità e laicismo avrebbe già risposto a tutte le domande) da inviare a TUTTIi senatori, deputati, eletti nelle regioni, province, comuni in modo da conoscere la loro posizione su questo tema.
Potrebbe essere utile formulare le domande (almeno le principali) in maniera che un laico risponda sì, in modo da avvertire che la mancata risposta porta a ritenere corrisponda a un no.
La posizione di ogni politico sia poi pubblicata su internet.
In questo modo al momento del voto ognuno avrebbe le idee più chiare.

Maurizio Cecconi

E’ una buona idea, anche se a occhio e croce si direbbe un lavorone, a partire dalla definizione delle domande stesse. Ma mi segno il suggerimento. Grazie.

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