Trieste: multa i fedeli, il Comune la punisce, il giudice la scagiona

Il 24 aprile 2008 si svolse a Trieste, nella Cattedrale di San Giusto, l’ultima celebrazione da parte di mons. Eugenio Ravignani, vescovo della città. La vigilessa Anna Penta, all’esterno della basilica, comminò una decina di multa per divieto di sosta. La Curia vescovile, racconta il Piccolo, protestò per lo ‘sgarbo’ ai fedeli, e l’amministrazione comunale punì pochi giorni dopo la tenente con un rimprovero scritto. La donna si rivolse quindi al tribunale del lavoro, che le ha dato ragione: il Comune dovrà cancellare la sanzione nei suoi confronti e dovrà inoltre pagare le spese legali. Nel frattempo, per “normali avvicendamenti nell’ambito del Corpo dei vigili urbani”, la vigilessa è stata destinata ad altro incarico.

Luciano Vanciu

Archiviato in: Generale, Notizie

46 commenti

ΔΙΩRAMA

Complimenti alla solerte vigile. Il divieto di sosta è uguale per tutti, lo fanno a chi va in ospedale perché non “sgarbare” i fedeli? Baciapantofole di prada.
(non so, il termine vigilessa non mi piace… che ne pensano le donne?)

luca t.

A dire il vero dal 1986 non dovrebbe più esistere il termine vigile/vigilessa, ma “agente di polizia municipale” (nel 1986 uscì la vigente legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale).

SilviaBO

A me il termine vigilessa va più che bene. Non mi vergogno di essere donna, per cui non mi dà fastidio che l’appartenenza al genere femminile risulti anche nelle denominazioni delle qualifiche professionali.

Roby GOD

PAre che dal film di Alberto Sordi in Italia non sia cambiato nulla.

Batrakos

In Italia c’è questo vizio per cui se non si osserva la legge ci si sente spesso giusti f i cati e chi la fa osservare risulta un persecutore.

Succede a chi parcheggia per fretta nei posti per i disabili, a chi lascia in doppia fila, volete che in tutto questo i preti (parlo di norma matematica, poi ci sono sempre i casi divergenti) facciano eccezione per senso civico?

Federico Tonizzo

In realtà sono stati i fedeli a fare uno “sgarbo” a chi doveva passare di lì (mentre loro erano comodamente in chiesa) ed ha trovato il passaggio intralciato, e non la vigilessa ai fedeli! E’ stato il solito ribaltamento di frittata! 👿
Meno male che poi il tribunale ha dato ragione alla vigilessa.
Basta con le mancate applicazioni delle leggi per motivi religioni e con i privilegi delle religioni in generale!!! La legge è uguale per tutti!!!

spapicchio

sono d’accordissimo, e aggiungo che poi questo comportamento lo tengono anche a casa loro, parcheggiando abusivo nelle strade e nelle piazze pubbliche nonche` nelle proprieta’ private dei loro compaesani che non partecipano alle loro messe, che considerano stranieri e sconosciuti.

luca t.

A comportamenti come questo intollerabile dell’amministrazione triestina contro la vigilessa si dovrebbe reagire non solo in “difensiva”, con ricorsi contro l’ingiusta sanzione disciplinare, ma anche in “contrattacco” (azioni per oltraggio, turbativa di pubblico servizio, abuso d’ufficio e concussione).

ser joe

Il solito bunga bunga tra la curia e il comune. O meglio: tra il vescovo e il sindaco.

Marco Uno

Ho una multa per auto lasciata davanti al pronto soccorso meno di 10 minuti in zona blu senza tagliando.
Pronto soccorso dico, corso dentro con un ferito e uscito dopo nemmeno 10 minuti per pagare ma era tardi.

Pago e non banfo ero comunque in torto, però queste schifezze sono inammissibili, vogliono andare a messa partano per tempo e trovino parcheggio o paghino la multa come tutti.
Comune vergognoso.

spapicchio

Se sono cattolici leghisti CieLlini e PiDieLlini, non si vergognano affatto, anzi si sentono orgogliosi del loro operato, e ti dicono a te di vergognarti, dandoti dell’omofobo e del terrone, e calunniandoti pubblicamente a tutti i loro numerosi amici.

Chiericoperduto

Nel frattempo, per “normali avvicendamenti nell’ambito del Corpo dei vigili urbani”, la vigilessa è stata destinata ad altro incarico…

Alla fine comunque si sono vendicati.

Paolo

Come in ogni bel paese del terzo mondo, a fare il proprio dovere si rischiano grane. Facendo il tuo lavoro, pesta i piedi al vescovino, al signorotto locale, al “non sa chi sono io” e vedrai.

Anche per dare multe ci vuole coraggio in questa italietta.

spapicchio

Ha osato pestare i piedi al Don Rodriguez di turno, che ha messo in azione i suoi Bravi.

lucia

Avessero fatto una comunicazione, come potrebbe avvenire anche in occasione di un funerale, sarebbe sicuramente stata concessa una deroga. Ma chi crede di possedere l’unica vera verità, ha quasi inevitabilmente quella caratteristica di presunzione che trascina superiorità anche di fronte alla legge.
Sarebbe interessante conoscere anche l’animo che ha accompagnato il giusto intervento della vigile donna.
Nei piccoli paesi si constata appieno quello che spapicchio così bene descrive e un vigile che nella situazione arrivi a multare non esiste proprio.
Ma siamo a Trieste e quindi vale almeno un po’ l’antico detto medioevale “L’aria della città rende liberi” .
Voglio aggiungere, solo un po’ fuori tema, che mi piacerebbe troppo una evoluzione della mentalità che azzerasse ogni inutile e dannoso sentimento di superiorità. Resti pure ciascuno attaccato alle proprie convinzioni, ma perché voler dare ad esse un valore assoluto, farle diventare una specie di sacra giustificazione per quella che il Leopardi ha amaramente definito la “cordiale antipatia” che ognuno prova per i suoi simili? Augh e amen

c.j.

ammazza… …proprio come la mafia: “tu la mia gente non la puoi toccare”

“vabbé anche se il tribunale ti da ragione, comunque conosciamo la gente giusta per punirti”

Altri secoli… altre latitudini…

Grande la vigilessa comunque, onestà, civiltà, responsabilità, professionalità, integrità.

(Tutto cio’ che non hanno saputo dimostrare religiosi, fedeli ed autorità locali)

…third world…

ateo3

sì ma se non si fosse capito, probabilmente la stanno già mobbando.

Il Gatto

Uguale in Malesia, paese a maggioranza musulmana dove risiedo. Alle auto in divieto di sosta nei pressi delle moschee non viene mai (MAI) comminata una multa, la popolazione non musulmana del paese si lamenta spesso di questa cosa (e poco può farci, perché di fascisti si tratta, abbasso i monoteismi!).

MicheleB.

Sono molto solidale con la vigila: faccio un lavoro simile, mi occupo della vigilanza in aree protette molto fruquentate da turisti, sono Guardia Giurata ed Ausiliare del traffico e mi occupo anche di divieti di sosta e di transito. Sopporto continui tentativi di “pressione” e perfino corruzione (!) e 2 anni fa, con altri colleghi, abbiamo querelato un ufficiale di Polizia per abuso di potere. Per fortuna problemi coi preti non ne ho mai avuti.

Semola

Provate a venire a Bologna a settembre durante la festa de l’unità in zona fiera ,troverete una valanga di automezzi parcheggiati in divieto di sosta (i parcheggi abilitati costano cari) ma nessuna multa. La vigilessa ha ragione perche ha giustamente applicato il codice, ma mi spiegate perchè un metro e due misure?

Kaworu

hai mai provato ad alzare la cornetta e chiamare i vigili?

ah e anche a smettere di fare l’associazione mentale “ateo – comunista” che sottilmente traspare da questo tuo commento. non sarebbe male.

Semola

Aggiungo : Perche in alcune situazioni anche se siamo in servizio non impariamo tutti ad usare un pochino di tolleranza.

Semola

Bravo, hai fatto bene ad usare il condizionale, la giustizia non è di questa terra.

nightshade90

@senole
giusto, la giustizia non è di questa terra. e allora perchè quei cattivoni dello stato si impuntano a voler combettere la mafia? tanto la giustizia non esiste, quindi si tratta solo di persecuzione…….
e perchè ci si impunta a fare processi a chi abusa del proprio potere per farsi corrompere, prendere mazzette e favorire parenti e amici in ogni modo a discapito di chi haa veri meriti? tanto la giustizia non esiste……

SE ESISTE LA LEGGE (ed esiste) ALLORA VA’ APPLICATA SENZA FARE SCONTI AD AMICI, PARENTI O SIMPATIZZANTI VARI.

se ritieni giusto che non si facciano le multe ai fedeli, allora mi ritengo in diritto di parcheggiarti di sbieco davanti al garage o bloccandoti l’auto in modo da impedirti di andare al lavoro: altrimenti PERCHE’ A LORO SI’ E A ME NO?

fiertel91

Un pochino di intolleranza? È la solfa di ogni domenica davanti una chiesa che conosco e che non ha parcheggio: sosta selvaggia lungo il viale sopra marciapiedi, strisce pedonali e altri spazi vietati alla sosta (e per fortuna che sono pochi i cattolici che vanno a messa, cioè i cattolici!). Altro che multa! Una per domenica e per pagare la fatica di muoversi a piedi o in bus.

Kaworu

e perdere l’occasione di sfoggiare il cayenne? giammai.

e poi chiudiamo un occhio su, e magari tutti e due.

un po’ di qui, un po’ di là…

che modo di ragionare del —– -.-”’

Semola

Le infrazioni vanno sanzionate,non importa l’appartenenza politica o religiosa, chi sbaglia è giusto che paghi.

Giulia

solidarietà all’agente che guarda caso ha dovuto cambiar lavoro.. spero le piaccia tanto il nuovo quanto il vecchio, o più del vecchio. maledetti privilegi di casta e solita gente disonesta che si sente pure baciata dal divino – insopportabile

Kaworu

anche io, dato che una volta dici che bisogna essere tolleranti e la battuta dopo “le infrazioni vanno sanzionate”.

Kaworu

cioè qui:

Semola scrive:
16 febbraio 2011 alle 21:32

Aggiungo : Perche in alcune situazioni anche se siamo in servizio non impariamo tutti ad usare un pochino di tolleranza.

e poi qui:

Semola risponde:
mercoledì 16 febbraio 2011 alle 22:45

Le infrazioni vanno sanzionate,non importa l’appartenenza politica o religiosa, chi sbaglia è giusto che paghi.

le due affermazioni sono in leggerissimo contrasto

Semola

E’ vero Giulia, se una persona che svolge con scrupolo la propria professione ,per poi venire redarguita come se non conoscesse le mansioni alle quali è stata assegnata ,anche a me darebbe molto fastidio. Ho una figlia anch’io e sarei solidale con lei in una situazione analoga. In questa situazione il Divino non lo assocerei ai disonesti.

Paul Manoni

Finalmente una vigilessa che potrebbe starmi simpatica. 😉
Dalle mie parti soffriamo dello stesso problema…I fedeli parcheggiano a vanvera, solo perchè sanno che nessuno gli andrà a mettere la multa.
Parcheggio selvaggio, ora pro nobis! 🙁

renato

Ah, Peppone e don Camillo si sono alleati! Non penserete mica che ci sia di mezzo qualche intrallazzo! Tipo, favori di voto, danno all’immagine dell’Amministrazione comunale. Che schifo. Un agente (o forse era un ufficiale) di polizia locale fa il proprio dovere, per far si che non vengano lesi i diritti di altri cittadini ed anziché difendere l’agente il Sindaco la cazzia! Per iscritto! povera Italia, povera Europa. 60.000 Vigili hanno raccolto 600.000 firma per chiedere un aggiornamento dalla ormai vetusta legge che disciplina la loro posizione giuridica, ma gli organi politici ecco cosa fanno.
Fatevi rispettare, scioperate!

Marco

Il problema di Trieste non sono tanto vigilesse, vescovi, comune e quant’altro. Sono i parcheggi. Che non ci sono per nessuno, credenti e miscredenti.

L’unica ad aver ragione è stata l’agente che multava in base al codice della strada. Sbaglia chi si offende e sbaglia chi punisce: entrambi sollevano polverone per non far vedere che soprattutto sbaglia chi non cerca di risolvere la situazione. Ma si sa che il secondo motto della città di Trieste è “non si può”. (Il primo è “Viva l’A. e po’ bon”).

puric

Il problema di Trieste non sono i parcheggi: è la sua classe politico-economica incapace, tutta preoccupata di non perdere il potere e per questo votata al più completo immobilismo. Anni fa sono riusciti a far scappare la compagnia cinese Evergreen pronta ad inondare la città di soldi se solo fosse stato concesso l’uso del molo settimo. Ma se arrivavano i manager cinesi si sarebbe vista che manager e politici locali sono del tutto inetti e questo li avrebbe scalzati da rendite di posizione acquisite da decenni. La pessima gestione dei parcheggi in città è un’altra -piccola – conferma dell’incapacità di chi la governa.

luca michelini

trattandosi di aggettivo sostantivato, credo che una donna vigile e un uomo vigile siano la forma corretta. quindi vigile è parola “bisex”. Vigilessa nasce così, infrangendo le consuetudini delle derivazioni latine, probabilmente per una velatura spregiativa o ironica che oggi si è persa, e fin dal termine voleva sottolineare una anomalia. Un po’ come Dottoressa, che , se fosse stata vissuta fin dall’inizio come ruolo normale , sarebbe stata sostituita da dottrice, esattamente come attore/attrice. Non vorrei esagerare, ma probabilmente recuperare un po’ la correttezza della lingua ripulendola da forme dubbie, buffe e, sotto sotto, irriguardose, sarebbe un mezzo per contribuire al rispetto delle donne.

Semola

@ Kaworu Quando dico tolleranza, alludo al fatto che sarebbe auspicabile adottarla, in senso generale, come criterio etico in primis e di conseguenza come principio morale. Per ciò che riguarda la legge possiamo solo limitarci a osservare quanto è stabilito dal codice fermo restando il dato di fatto che chiunque infranga i suoi articoli debba essere sanzionato.

Commenti chiusi.