Convegno CEI: “cresce la secolarizzazione”

Nel corso del convegno CEI Educare al Sovvenire, in corso all’Holiday Inn di Roma, il sociologo Luca Diotallevi ha presentato la ricerca I Valori del Sovvenire. Secondo Diotallevi, riporta l’agenzia SIR, “negli ultimi tre-quattro anni, nei confronti della Chiesa, c’è un lievissimo, costante emergere di atteggiamenti critici di vario tipo”. Il sociologo ritiene che sia cominciato “un cambiamento strutturale, non irreversibile”, che porta a pensare che “tra dieci anni la Chiesa sarà o migliore o peggiore, certamente diversa da oggi”, perché “molte delle pratiche religiose a cui siamo stati abituati oggi non funzionano”. In particolare, ha reso noto il relatore, “si sta leggermente gonfiando l’area degli ostili, cioè di coloro che hanno un pregiudizio negativo molto forte nei confronti della Chiesa, i quali restano comunque una sparuta minoranza”. Diotallevi nota inoltre che “calano i dati della partecipazione saltuaria, più che quelli della partecipazione regolare”. I dati negativi evidenziati dall’inchiesta non si fermano tuttavia qui: la ricerca segnala anche “la costante salita dell’indisponibilità e la costante discesa della disponibilità, con una flessione soprattutto nelle offerte per il sostentamento del clero, anche da parte dei praticanti regolari”; “una certa freddezza” nei confronti della Chiesa; “l’atteggiamento conflittuale” nei confronti della Chiesa, che si rivela “un problema e una priorità pastorale notevolissima da affrontare, in un Paese come il nostro, dove la trasmissione della fede è ‘madrilineare”; la secolarizzazione dominante nella fascia di età tra i 18 e i 45 anni.

Raffaele Carcano

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40 commenti

Giorgio Villella

Continuando così la secolarizzazione in Italia fra 5 anni sara’ dominante nella fascia d’età 18-50 anni; nel 2011 la secolarizzazione sara’ dominante nella fascia d’età 16-55 anni; nel 2015 la secolarizzazione sara’ dominante nella fascia d’età 13-60 anni;… nel 2035 la secolarizzazione sara’ dominante nella fascia d’età 0-80 anni! 😉
E l’Uaar potrà sciogliersi.

Paul Manoni

Sciogliersi? 😯
Non scherziamo Giorgio…Qua se abbassiamo appena appena la guardia, tornano i Torquemada ed i Mastro Titta!! 😉

Paul Manoni

@libero
Colpa mia se quello si portava i suoi servi, direttamente dalla sua città natale ! 😆

Chiericoperduto

Quando anche i vecchietti saranno secolarizzati (noi nel 2035!) allora davvero nessuno andrà a messa e soprattutto “sosterrà” e sarà la fine.

Sergio

Quando la religione non può essere più imposta e diventa facoltativa muore, sopravvive al massimo come folklore. Il cristianesimo e cattolicesimo sono ormai defunti o quasi (si dibattono nell’agonia e scassano ancora, ma non più per molto). L’islam invece è una religione ancora viva e non scherza: taglia la testa a chi non ci sta (come facevano i cristiani quando erano vivi e padroni).
Non pochi credenti parlano oggi modestamente di “proposta cristiana”. Ma le proposte possono essere anche respinte con valide ragioni. Chi propone (modestamente) dovrebbe accettare il rifiuto e farsene una ragione.
Molti di noi sono cresciuti in una società ancora cristiana in cui a nessuno sarebbe venuto in mente di mettere in dubbio qualche dogma o di rifiutare i riti (anche se le messe, i rosari e le processioni erano una gran rottura di pal-le). Però si viveva in quell’atmosfera, la religione era ancora viva. Mai si sarebbe sentita una bestemmia in pubblico o alla radio – politici e preti si sarebbero stracciate le vesti, il Vaticano sarebbe intervenuto.
Ebbene, oggi il cristianesimo-cattolicesimo non è più obbligatorio (anche in base al Concordato) ed è quindi morto o quasi morto. Vani saranno i tentativi di rianimazione della classe politica e del pretume. Romperanno ancora fino all’ultimo respiro, certo, ma sono finiti.

Florenskij

@Sergio. Fino all’editto di Milano (313 d. C. ) il Cristianesimo non fu imposto da nessuno, anzi abbracciarlo comportava periodicamente notevoli rischi, fino “ad leones”; eppure accrebbe i suoi consensi in diverse zone dell’Impero Romano, particolarmente in Asia Minore, dove i Cristiani a ridosso di quella data erano più del 50 %. Ipotizzo che il “trend” positivo nascesse dal fatto che la religione di Gesù era un “platonismo popolare” con elementi particolarmente ben dosati: riusciva a conciliare le esigenze filosofiche dell’elite, che puntava al monoteismo cosmopolitico ( il Dio unico come pantokrator ) e quelle di religiosità popolare delle masse, amanti di ciò che è concreto, vivace, pittoresco, intinto di meraviglioso; inoltre un forte paternalismo, ben accetto ai tradizionalisti amanti dell'”ordine”, con uno slancio verso la carità fraterna che però non sfociava nella democrazia, tantomeno nell’anarchia. “Docet” la vicenda di Sant’Ambrogio, nato da una famiglia di “grand commis” dell’Impero e divenuto vescovo autorevole e autoritario di Milano capitale.

Evidentemente oggi le esigenze medie dell’uomo della strada sono o sembrano diverse: nel mondo interamente urbanizzato la Provvidenza è sostituita dall’INPS e il meraviglioso dalla tecnologia digitale; di ascetismo c’è poca voglia in giro, da Arcore a San Remo. Del resto, simmetricamente alla crisi del Cattolicesimo si è manifestata quella del Comunismo classico ( non della Sinistra in senso lato ). Don Camillo e Peppone piangono fianco a fianco. Del resto, su che cosa si è laureato in filosofia l’on. Bersani, pepponescamente ruspante, benchè piacentino e non parmense? Su San Gregorio Magno, papa manager e gran politico.

Non credo di avere meno anni di lei; comunque posso dirle di aver avuto i primi dubbi sui dogmi a tredici anni ( bastava far lavorare il cervello ! ); questo benchè considerassi estremamente gratificanti messe cantate, rosari e processioni, oltre che le vite dei santi.
Quanto alle bestemmie, se ne dicevano eccome, sia pure non nei mass media, ma per strada, al bar e nel cantiere. Ho presenti i bordi della statale da Milano verso Como punteggiati da cartelli “Ricordati che Dio ti ama!” collocati da parroci zelanti in funzione antiblasfema. Era molto diffuso tra ragazzi il gesto dell’ombrello ( quello immortalato da Sordi nei “Vitelloni”:”Lavoratori…! TIE'” ). Oggi mi sembra quasi sparito. Sul “Vaffa” non ho ricordi precisi, tali da permettere un confronto. però sono convinto che sia la prima espressione italiana che gli immigrati clandestini imparano appena sbarcati sulla costa.

Marcus Prometheus

Non mi risulta che nel 313 dell’era volgare i cristiani fossero il 50% da nessuna parte nell’impero romano
Ne’ nelle parti orientali dell’ impero romano (ove erano piu’ diffusi rispetto all’Occidente)

E neppure nelle citta’ dell’Oriente dell’Impero Romano (anche se e’ vero che erano piu’ diffusi nelle citta’ che nelle campagne).

Diventeranno maggioranza solo molto dopo che Teodosio imporra il cristianesimo con leggi efferate, spietate, direi peggio che naziste, che mandavano a morte per avere semplicemente libato agli dei (pari pari un brindisi) o per essersi AVVICINATI a statue di dei o per essere entrati (senza fare altro) in templi degli antichi dei, e la confisca delle proprieta’ terriere ove si fosse svolto un qualsiasi rito eccetera.

Sergio

@ Florenski
Leggo sempre con interesse e persino piacere i tuoi commenti, mai offensivi o sarcastici. Ma perché frequenti questo sito di ateacci? Non credo per fare apostolato (tempo perso). Ma vista la tua assiduità debbo quasi supporre che ti piaccia, chissà perché. Non credo nemmeno che tu voglia misurarti con gente che la pensa diversamente. Comunque con cattolici come te si può conversare (almeno fino a un certo punto).

Non so se hai letto il capolavoro di Edward Gibbon (Storia della decadenza e fine dell’impero romano). Comunque lui ha fatto il conto delle vittime cristiane delle DIECI persecuzioni e arriva a due-trecento vittime (sempre troppe, certo, anche una è di troppo). Comunque non quegli eccidi spaventosi con migliaia e migliaia di poveri cristiani assassinati che hanno alimentato poi la fantasia dei cristiani.

Massimo

Per me questa data è sempre stata uno spartiacque sinistro, un marchio impresso nella memoria a segnare un passaggio molto più drammatico e decisivo di quello suggellato dalla caduta dell’Impero romano. Quello che più mi ha colpito – e continua a colpirmi – è soprattutto il fatto che tra l’Editto di Tolleranza (che io uso chiamare “di INtolleranza”, perché ha dato via libera agli intolleranti, da Teodosio a Hitler) e la distruzione dell’ara senatoriale (ultimo rimasuglio, ormai solo formale, di ciò che aveva rappresentato l’aristocrazia romana, quella del povero Simmaco) sono trascorsi appena 81 anni. In 81 anni, l’eredità culturale centenaria di Roma è stata ridotta a una manciata di polvere grazie alla bella pensata di essere “tolleranti” (in realtà per l’intento dell’antico potere di sfruttare la nuova arma teocratica) con fanatici sanguinari come i cristiani. Ed eccoci qua, a pagarne ancora le conseguenze. Costantino ha fatto male i conti.

lonfetto

Mamma mia che cognome che ha il sociologo! Dio t’allevi! Terrificante.

nightshade90

era uno dei cognomi dati di default agli orfani. perchè ovviamente se poi qualcuno li adottava e li amava, il merito era di dio (come al solito il merito non è di chi fà del bene ma di dio che fà del bene per mezzo degli altri…), e se non avveniva, voleva dire che era dio a badare a loro (diciamo però che non è un genitore particolarmente attento e presente….)

Giuseppe A.

mai terrificante come mons. Mariano Crociata (segretario generale della CEI)

moreno03

Ecco qui quello che più veramente li preoccupa: “con una flessione soprattutto nelle offerte per il sostentamento del clero, anche da parte dei praticanti regolari”; ovvero, dovranno trovarsi un lavoro vero.

nightshade90

magari! purtroppo risolvono la cosa facendosi dare sempre maggiori donazioni ed esenzioni dallo stato! (oltre che investire in modo poco….pulito i soldi che vengono dati loro dall’8X1000)

crebs

Questa mi sembra una priorità da realizzare.
Purtroppo con l’attuale legge elettorale i politici sono scelti dalle varie “organizzazioni” presenti e non dagli elettori.
Io proverei politicamente a partire dai piccoli comuni.

bismarck

E meno male che ci propongono ogni giorno la visione di una chiesa trionfante, dov’è il trionfo però devono spiegarcelo.

Florenskij

@ Bismarck ( Junker per il Kulturkampf ). E’ il trionfo di chi ha il biglietto vincente della Lotteria, ma non può ancora incassarlo.
Già e non ancora.

bismarck

Non ho capito il commento? La chiesa ha il biglietto vincente? Ma se la chiesa ha già un piede nella fossa!

Diocleziano

Florenskij,
sarà dura incassare un biglietto immaginario di una lotteria immaginaria…

POPPER

già il cognome “Diotallevi” è tutto un programma di “nuovo allevamento di polli catto-talebani e clerico-fascisti”, saltuariamentre usati dai sondaggi cattolici per esaltare la loro partecipazione alla messa e all’ora di relgione (in calo per entrambi a dire il vero).

altra incongruenza nei suoi discrosi è la frase:
” In particolare, ha reso noto il relatore, “si sta leggermente gonfiando l’area degli ostili, cioè di coloro che hanno un pregiudizio negativo molto forte nei confronti della Chiesa, i quali restano comunque una sparuta minoranza”.

Se vanno aumentando quelli ostili vanno in proporzione diminuendo i polli che credono ancora al papa, la bilancia parla chiaro e alla fine la minoranza sparura sarà quella dei cattolici.

caro Diotallevi, ti contraddici di nuovo quando spari queste frasi, seppure vere:

“I dati negativi evidenziati dall’inchiesta non si fermano tuttavia qui: la ricerca segnala anche “la costante salita dell’indisponibilità e la costante discesa della disponibilità, con una flessione soprattutto nelle offerte per il sostentamento del clero, anche da parte dei praticanti regolari”

….azzzoo, ma di questo passo altro che sparuta minoranza quella degli ostili, tornerete nelle catacombe, o andrete per strada a chiedere l’elemosina per pagare il risarcimento o le sedute terapeutiche alle vittime della pedofilia, o anchre solo per per uno spuntino tra una messa e l’altra (probabilmente per 4 gatti che vi rimarranno fedeli).

caro Diotallevi, in un certo senso se un giorno sarete la minoranza non sentirò la vostra mancanza.

Ffrank

Quando diveranno minoranza saranno quasi estinti anche i preti
per via dell’eta’ media MOOLTO alta ed il ricambio minimo ed in continuo calo.

POPPER

Purtroppo è divenuto un triste cliché quello del clero pedofilo, temo che altre notizie in Italia abbiano un po’ distratto l’opinione pubblica, sepete quali, non sto qui a dllungarmi, e l’assuefazione alla nauseabonda vicenda del premiere vorrebbe anche eclissare le notizie davvero laiche come quelle che stanno a cuore all’UAAR e a tutte le associazioni laiche, persino la manifestazione a Parma per la difesa della Costituzione non ha avuto il patrocinio del comune mentre magari il comune stesso avrebbe patrocinato le iniziative della ccar, e comunque l’attuale governo e magioranza lo fa già per tutte le iniziative del vaticano facendole pagare a tutti i cittadini, credenti e non.

MicheleB.

Effettivamente, ho un forte pregiudizio verso la Chiesa, me ne rendo conto. Ma non vado a sputare sul sagrato della parrocchia, come farebbero loro. C’è chi i pregiudizi li contiene con l’intelletto e chi li asseconda aggressivamente.

Florenskij

Anni fa un mio alunno, dilettante di pesca, raccontò di aver agganciato con l’amo e tirato conl’energia di Maciste l’orecchio di uno, che si mise a bestemmiare alla grande. Era un prete.

Federico Tonizzo

Urca! 😆
Ci fosse ancora l’Inquisizione, in teoria potrebbe far confessare un sacco di preti, vescovi, cardinali, eccetera, di essere atei! 😆

cesares

Tutto qui? Circa una trentina di anni fa facevo parte di una compagnia di gaudenti (tipo amici miei) alla quale si era aggregato anche un prete, buona forchetta e buon bevitore. Frequentando gli allegri amiconi cominciò ad apprezzare certi piaceri della vita che prima non conosceva. Si innamorò di una ragazza dell’est di 25 anni, lui ne aveva quasi 50, e la mise incinta. La tenne con sè in canonica, quando nacque il bambino lo battezzò e per l’occasione organizzò una bella festa per gli amici nel circolo della parrocchia che causò una delle più memorabili sbronze della compagnia. Per sopire lo scandalo il vescovo gli diede una bella sommetta affinchè “liquidasse” la ragazza e la spedisse al suo paese d’origine col pargolo. Ma lui con i soldi le mise su casa in una città vicina e continuò a frequentarla. Venuto a sapere il fatto il vescovo si arrabbiò di brutto e rispedì il prete al suo paese d’origine, a diverse centinaia di chilometri. Là si ricreò una sorta di verginità sacerdotale e pian paino acquistò tanto credito tra i fedeli che fu nominato priore di un santuario e cominciò a riscuotere ricche offerte. Era veramente uno che ci sapeva fare con la gente. Con questi soldi una volta al mese andava nel paese dell’est dove aveva sistemato la donna e il bambino e li manteneva più che decorosamente. Una delle ultime volte che l’ho visto mi ha detto che confessava delle suore che gli raccontavano cose turche. Da molti anni non ho più sue notizie, ma penso che che siano ancora tutti felici e contenti, il prete, la donna del prete, il figlio del prete, il vescovo di là e i fedeli del santuario. Degli amiconi di un tempo alcuni sono morti, altri non se la passano tanto bene, io che ero il più giovane (adesso ne ho 65) ho solo qualche problema di prostata.

FSMosconi

18-45, Ma guarda un po’: in piena età della ragione… 😉 😀

Federico Tonizzo

Il convegno CEI dovena intitolarsi “Educare allo SVENIRE”, per la perdita continua di “fedeli” da tutte le parti! 😀

Stefano

“si sta leggermente gonfiando l’area degli ostili, cioè di coloro che hanno un pregiudizio negativo molto forte nei confronti della Chiesa, i quali restano comunque UNA SPARUTA MINORANZA”

“Il sociologo ritiene che sia cominciato “un cambiamento STRUTTURALE…

“l’atteggiamento conflittuale” nei confronti della Chiesa, che si rivela “un problema e UNA PRIORITA’ PASTORALE NOTEVOLISSIMA DA AFFRONTARE…”

🙂 🙂 🙂

FSMosconi

Dovrebbero farci un manuale su ‘ste cose:
“Come contraddirsi clamorosamente nel giro di cinque parole”
😉 😀

giulio

Frignano che cresce la secolarizzazione e che l’Italia è da rievangelizzare, ma dopo quando devono rivendicare privilegi ci vengono a raccontare che l’88% degli italiani sono cattolici.

libero

La CEI sembra più preoccupata del secolarismo che delle altre religioni, in effetti anche i figli dei musulmani immigrati, in gran parte si occidentalizzano e secolarizzano, inoltre i musulmani che vengono non sono tutti praticanti, anche nei paesi arabi le moschee non sono più piene come un tempo.

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