Malawi, petizione contro la detenzione di ‘streghe’

Le leggi del Malawi non riconoscono la realtà delle ‘streghe’. Una larga fetta della popolazione condivide però questa credenza, e le autorità ne tengono conto. Il risultato è che diversi cittadini, soprattutto anziani (sia uomini che donne), sono detenuti e condannati, fino a sei anni di carcere, con l’accusa di stregoneria, senza ovviamente alcuna evidenza a supporto. L’Association of Secular Humanism in Malawi ha lanciato una petizione che chiede la loro liberazione, e l’UAAR invita soci e simpatizzanti a sottoscriverla.

L’associazione

30 commenti

ΔΙΩRAMA

Anche in Italia ce la giochiamo.

Il simpatico TG3 ha mandato in onda ad ora di pranzo un vomitevole servizio: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-73cca7ed-1ea6-4f97-9a15-05b4b0979c77.html?refresh_ce
Un Numero Verde contro l’occulto
Andato in onda il: 16/02/2011
Allarme sette occulte. Da 9 anni esiste in Italia un Numero Verde per combattere questo fenomeno. Una vera e propria schiavitù che ora corre anche su internet. Servizio di Sergio Criscuoli.
Non posso rivedere il servizio e mi spiace per chi si trova nella mia stessa situazione (la RAI è pagata dalla Microsoft che fa concorrenza sleale). Essenzialmente pubblicizzano le tesi della comunità di PIG23 http://www.apg23.org/ambiti-dintervento/anti-sette-occulte Roba da nonciclopedia!

Tanto per emulare le idee: “SOS Laicità” numero verde attivo in orari e giorni prestabiliti?

Gradient

La chiesa si preoccupa di perdere le sue pecorelle.
Penso che una persona atea oppure agnostica non si interessi di sette, ma sono i creduloni che possono passare dal cattolicesimo a una setta.
La differenza poi tra una setta e una religione, secondo me, sta solo nel numero dei credenti: se sono pochi è una setta, se sono molti invece si parla di una religione.

Alfonso

@gradient
quello che dici è esatto. A tal proposito ricordo che qualche anno fa conobbi una persona che lavorava in un call center di cartomanzia astrologia &affini, e mi diceva appunto che i loro clienti erano cattolici praticanti e che si rivolgevano anche ai preti per le loro se.ghe mentali. Insomma tutta gente fuori di melone. Di atei, mi disse, nemmeno l’ombra. E’ una guerra tra sette esattamente come hai detto tu. Il mercato e assai redditizio e florido, appetibile per ogni impostore. Del resto tutti hanno imparato dalla più grande e antica associazione truffaldina, ovvero santa romana chiesa.

Eresiarca

Che vergogna, ancora a ribadire il monopolio ecclesiastico sulla Spiritualità Umana, laddove la chiesa ne costituisce la più banalizzante mortificazione! Molte sette sono certamente composte da ciarlatani e possono pure risultare pericolose, ma tante altre tracciano seri sentieri spirituali. Penso ad esempio alla Wicca, che se praticata con intelligenza e consapevolezza può rivelarsi funzionale ad imboccare un sano percorso di crescita umana e spirituale, senza sfociare in dogmatismi simili a quelli delle religioni monoteiste (il Neo-Paganesimo è per definizione il rifiuto di qualsivoglia dogmatismo), i quali ammazzano qualsiasi autentico anelito di spiritualità.

robby

questo,è vero,lo notato anchio,se entri nel nucleo antisette dei carabinieri,fa da consulente esterno-con tanto di potere nel redigere un reato,imputato,a una setta chè,a un altra,un prelato che fa parte di codesta comunita giovanni xxiii,alla faccia della laicita delle istituzioni…è vero il detto che il gatto nella credenza,quel che fa pensa….

GIOACOLP

E’ già difficile aprire gli occhi alla npstra gente. Figuriamoci l’impresa ardua che dovremmo affrontare per combattere la parola della chiesa oltre oceano.

Alfonso

@gioacolp
dài, una firma non costa nulla, è il minimo che possiamo fare.

Barbara

Mah, c’è qualcosa che non mi torna. Che significa che le autorità tengono conto della credenza popolare? Che significa, come detto nell’appello, che i giudici credenti nella stregoneria condannano invece queste persone al carcere? No, le cose non tornano.

faber

Vabbè direi che è molto più giustificabile la credenza del popolo del Malawi nelle streghe (considerando il grado medio di istruzione e accesso alla cultura) rispetto ai numerosi nostri concittandini che si rivolgono a veggenti e “Wanne Marchi” in giro per l’Italia. Lascio da parte il discorso sulla religione che è un attimino più complesso…

Kaworu

sorvoliamo poi su “streghe e stregoni” (spesso anche bambini) direttamente ammazzati…

com’era? il sonno della ragione genera mostri? eh si…

AndreaSM

sottoscritto nella speranza che possa veramente modificare lo stato attuale del Malawi

stefano

in italia non cambia poi molto, provate a sintonizzarvi su una rete tv qualsiasi e troverete maghi cartomanti e astrologi che pontifiçano a tutto spiano, e la gente ci crede! il 55% degli italiani va dal mago come dal prete, dall’astrologo e dall’esorcista in sostanza siamo un popolo di ignoranti con la “gn” maiuscola (altro che Malawi) io comincerei proprio dall’italia una bella opera di acculturamento della popolazione…

Alfonso

@stefan
concordo 100%.
ho scritto quallcosa di simile prima di leggere il tuo commento.

Kaworu

si ma qui i maghi guadagnano, lì persone che nemmeno vorrebbero essere considerate tali vengono emarginate/incarcerate/ammazzate.

#Aldo#

Volevo riproporvi un ritornello dei miei: importando persone da zone afflitte da culture che consideriamo deprecabili si importa giocoforza anche quella stessa cultura che diciamo di deprecare.

stefano

vero in parte.
come già scritto sopra, la superstizione (e ignoranza che poi è quasi la stessa cosa) degli italiani forse non è seconda nemmeno a quella degli africani in generale…

Nathan

Non mi sembra che finora maghi, maghe, guaritori, Wanne Marchi etc.etc. abbiano avuto bisogno di immigrati dal cosiddetto “terzo Mondo” per guadagnarsi la pagnotta e molto companatico extra.

#aldo#

Per rendere pertinenti le due osservazioni di Stefano e di Nathan a mio avviso occorrerebbe fare due cose:

1. quantificare in percentuale l’incidenza della “creduloneria” tra la popolazione dei due luoghi (per l’Italia sarebbe anche un bel lavoro distinguere tra le varie culture locali, che da questo punto di vista non sono certo uguali)

2. verificare il grado di coinvolgimento nel fenomeno (c’è una bella differenza tra farsi leggere le carte quasi per gioco e linciare il vicino di casa perché indemoniato)

3. citare il numero dei casi di persone incarcerate o a rischio di incarcerazione per stregoneria in entrambi i Paesi (se esistono, conteggiare anche i casi di presunti streghe e stregoni sottoposti a giustizia sommaria direttamente da parte della popolazione)

Diversamente temo che si stiano confrontando grandezze troppo diverse per poter essere confrontate.

stefano

ti invito a riflettere che l’italia credo sia l’unico paese che contempla ancora degli esorcisti autorizzati dalla ccar , uno di questi è don Amorth 🙁 che si vanta di aver esorcizzato centinaia di persone e credo proprio che non se lo sia inventato…chiaro che qui non incarceriamo le streghe ma l’ultima l’abbiamo impiccata meno di 160 anni fa a Tirano …chiaro che in italia l’istruzione pubblica sia ad un livello infinitamente alto rispetto al Malawi ma il caso Wanna Marchi fa riflettere per il numero di persone che questa “maga” era riuscita ad imbrogliare, centinaia forse migliaia di persone in tutto lo stivale da Milano a Palermo.

Io ero Sai

“importando persone da zone afflitte da culture che consideriamo deprecabili si importa giocoforza anche quella stessa cultura che diciamo di deprecare”
Dipende, se prendiamo un gruppo di persone con la cultura X, li “importiamo” e li lasciamo stare soli con quelli del loro gruppo hai ragione.
Però c’è anche la possibilità che “importando” persone che credono alle streghe in una nazione con un maggior livello di istruzione, e li integriamo con noi, potrebbero “riaquistare la ragione”.

#Aldo#

Non contarci. In genere la persistenza di una cultura è inversamente proporzionale alla sua capacità di mettersi in discussione. Difficilmente chi pratica la superstizione si mette in discussione.

Southsun

Ecco perchè gli abitanti dei Paesi esteri dove emigrarono gli italiani dopo la guerra erano così sospettosi dei nuovi venuti.

Primo, rispondevano al telecomando del Papa di Roma su qualsiasi cosa da egli decisa. Secondo, diffondevano e praticavano la ciarlataneria di maghi santoni guaritori e Wanne Marchi assortite.

Vi siete mai chiesti perchè queste ubbie da cavernicoli non attecchiscono in Scandinavia? Come mai non hanno anche loro le Wanna Marchi e il divino Otelma e Mamma Ebe e Maria Vidal e le altre cialtrone “in contatto con dio”?

I cattolici si chiedono mai perchè la ciarlataneria di maghi e guaritori è sempre direttamente proporzionale alla diffusione della loro religione del menga?

Batrakos

Dai Paesi come il Malawi, la Tanzania, o lo Zimbabwe, il Botswana, il Burkina Faso o la Sierra Leone c’è un numero talmente basso di immigrati (per varie ragioni: l’eccessiva povertà, il livello arretrato dell’economia e della struttura sociale) per cui porsi la questione mi pare inutile e fuorviante. Difficile, per ragioni numeriche e strutturali, temere che certe culture impattino da noi.
La maggior parte di immigrati in Italia credo venga dall’est Europa e dal Nord Africa, anche di cinesi ce ne son tanti per cui non credo che ci troveremo la detenzione di streghe anche da noi, visto che nigeriani, kenyoti e senegalesi sono quasi tutti musulmani o cristiani, con altri problemi di confronto ma non quelli qua posti.

#Aldo#

Pazienza. Tanto io per te sono quello che tu sei per me: stringhe di caratteri su uno schermo.

robby

è gia un paradosso,che membri della caaar,in queste situazioni,riconoscono,la realta,1 del plagio spirituale-2 del sentimento religioso falso,(ma per loro tanto difeso al contrario)-cioè la fede,è fede.punto e basta,e 3,laccettazione della creduleneria popolare,4,dogmi esoterici falsi,5 finti sacerdoti,che anno poteri,magici,in poche parole in questo attacco alle sette la caar,smentisce se stessa,

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