Secondo quanto riporta il Gazzettino, due minorenni di Bassano del Grappa (VI) sono stati ritenuti colpevoli dal tribunale dei minori di Mestre di rapina ed estorsione a danno di coetanei. I giudici li hanno condannati a prestare opera di volontariato, ad andare a messa tutte le domeniche, ad ottenere ottimi voti a scuola e a scusarsi con le vittime.
Raffaele Carcano
Non si è sempre detto che la pena deve essere rieducativa?
Un anno di messe può lasciare un segno indelebile peggiore di un anno in galera assieme ai peggiori depravati.
sì, ma perchè funge da “arancia meccanica”. ma non verso il senso civico, ma verso l’obbedienza al’autorità. ma neanche autorità governativa, ma autorità ecclesiastica….
Be io credo che la mancanza di rispetto verso l’autorità ed gli anziani sia uno dei grandi problemi dei giovano d’oggi, i quali magari hanno genitori ex sessantottini che tollerano troppo.
io invece credo che la mancanza di rispetto nei confronti dell’autorità (di qualunque autorità) sia l’unica speranza di un futuro più civile per l’umanità
l’autorità non và rispettata in quanto autorità. và rispettata in quanto le sue azioni e asserzioni meritano rispetto.
il rispetto non è qualcosa che si può pretendere, ma qualcosa che si deve meritare.
* andrea pessarelli
W l’anarchia.
*nightsade90
Ma sei mai andato a scuola? Davi rispetto solo agli insegnanti che lo meritavano o a tutti?
@Enrico
Non per fare quadrato o cosa, ma penso che Andrea intendesse per “mancanza di rispetto” una sorta di ribellione “in piccolo” verso le autorità ingiuste e che non giustificano il loro ruolo. Dimmi te se questa è anarchia o cosa…
Gli insegnati si rispettano, e va bene. Ma non si può comunque farsele piacere a forza…
di sicuro Enrico quello d’italiano non lo rispettava più di tanto 😆
Il rispetto è in qualche modo legato alla stima, ed è qualcosa che non è dato a priori. Cio’ che invece è sempre dovuto, al di là dell’apprezzamento personale, è l’educazione. E questa purtroppo lascia molto a desiderare, in Italia, a tutte le età: per strada o in un negozio o in un ufficio pubblico gli italiani si sono in qualche modo rassegnati prima, e assuefatti poi, a essere trattati, e trattare, il prossimo senza quella che andava sotto il nome di buona educazione. Che niente a che fare con il rispetto, che è molto di piu’, ma che ne è in qualche modo una prerogativa.
che bello, è tornato il nostro troll preferito!
Ragazzi, ma che cosa sta succedendo alla giurisdizione penale italiana? Ma dove siamo? al “guidrigildo”? All’ “ordalia”?? Ma che roba è ci siamo già americanizzati? Credevo che la notizia provenisse…dall’ Illinois…
@ Ciccio: per era meglio senza…
Qui si confonde il rispetto, che ci deve essere x chiunque, con la sudditanza, ossia, la sottomissione all’autorità.
Il qualunquismo di enrico mi fà sorridere, in quanto è proprio quello il problema dei giovani d’oggi e non solo…
Enrico confonde AUTORITA’ con AUTOREVOLEZZA.
Basterebbe provare a riflettere: Si porta piu’ rispetto ad una persona autoritaria o ad una persona autorevole? 😉
Con una persona autoritaria si potrebbe ottenere l’effetto contrario a quello sperato, con una persona autorevole, che comanda con l’esempio invece, e’ tutto un’altro paio di maniche.
@ Enrico
Tutti i dittatori fascisti (Mussolini, Hitler, Franco, Salazar, Pinochet ecc) o sono stati ferventi cattolici o, quanto meno, sono cresciuti in un humus sociale fortemente impregnato di ideologia cattolica. Se non ricordo male, durante la II Guerra Mondiale, un campo di sterminio croato aveva come direttore uno zelante fraticello francescano. Leggendo i tuoi commenti, caro Enrico, finalmente ho capito certe stranezze della storia del Novecento. Un grazie sincero da parte di tutti i frequentatori di questo blog.
@enrico
davo rispetto solo agli insegnati che lo meritavano impegnandosi nel loro lavoro di insegnanti. i fancazzisti (e li ho avuti) non li ho mai rispettati, li ho trattati al pari di un compagno o una compagna di classe. ed essendo fancazzisti non si sono mai nè preoccupati nè accorti della cosa.
* giordanobruno
Mussolini fervente cattolico? Hitler fervente cattolico?
Dimentichi ovviamente i dittatori atei.
* Paul manoni
Senza coercizione non esiste autorità.
@ Enrico
Mussolini era un socialista ateo, questo è vero, ma si dàil caso che sia nato e cresciuto nella cattolicissima Italia, e che il suo modo di intendere l’uomo e la storia ricordino molto da vicino quello proprio del cattolicismo. Quanto a Hitler, non guasta ricordare che costui era di religione cattolica, non luterana, e che da ragazzino nutriva nel suo cuore malinconico un grande, irrealizzabile sogno: diventare vescovo. E poi, i concordati che la Chiesa di Roma ha stipulato con l’Italia fascista e con il III Reich, dove li metti?
Ma lasciamo perdere certe reminiscenze storiche. Caro Enrico, mettila pure come vuoi, ma alla fine resta il dato di fatto, assolutamente oggettivo ed incontrovertibile, che gli elementi costitutivi dell’ideologia nazifascista (culto esasperato dell’autorità, disprezzo dell’uomo e dei suoi diritti inalienabili, odio incoercibile verso tutto quanto è autenticamente razionale ed esaltazione di tutto quanto viene dal mito con i corrispettivi sdilinquimenti mistici) sono gli stessi che si trovano alla base dell’ideologia cattolica.
@Enrico
1) Rat Line di dice niente?
2) Quindi viva i regimi militareschi…
@enrico
i veri leader sanno farsi seguire anche ciecamente senza coercere nessuno.
e anche quando vi è coercizione, l’autorità che la applica può essere seguita solo se degna di rispetto nel suo ruolo (quindi riconosciuta in quanto degna di possedere il potere necessario per operare tali coercizioni). altrimenti si sostituisce tale autorità con un’altra che sappioa fare meglio il suo lavoro.
io non rispetto poliziotti che approfittano del loro potere per ricevere tangenti e saldare vecchi conti
io non rispetto insegnanti che preferiscono farsi fare falsi certificati medici per non lavorare e ricevere comunque uno stipendio.
io non rispetto militari che approfittano delle loro armi per minacciare e fare i prepotenti con i civili che dovrebbero proteggere.
io non rispetto i politici che fanno avere i posti di lavoro ad amici e parenti togliendoli a chi ha davvero le capacità necessarie per svolgere tali lavori
nessuna di queste persone è degna minimamnte di rispetto solo per il ruolo che ricoprono. il rispetto nasce da come si affrontano i propri doveri, non da quali cariche o titoli si ha.
Ho parlato mai di seguire ordine illegali?
*giordanobruno
La mafia russa o albanese è cresciuta in un ambiente ateo vi hai mai pensato?
La chiesa disprezza l’uomo? Semmai era Voltaire ad essere razzista.Culto esasperato dell’autorita per voi per mè è rispetto.La scienza è nata in ambiente cattolico o cristiano.
@Ffrank: ero ironico chiaramente 😀 però nota con quali perle di saggezza ci sta deliziando!
@Enrico
Mentre la mafia peggiore, quella ITALIANA, è nata in un ambiente cattolico. Sai come si chiama il giuramento mafioso? VANGELO, e indovina su chi si giura?…
Riguardo l’autorià: a quanto pare se su un’altro pianeta…
nei prossimi polizieschi italiani sarà d’obbligo la scena dell’interrogatorio, dove il poliziotto cattivo urla al “mariuolo” di turno: “se non mi dici chi ti da la roba ti sbatto dritto IN CHIESA! E lo sai cosa fanno lì dentro ai ragazzini come te!?”:twisted:
LOL!!!
“E lo sai cosa fanno lì dentro ai ragazzini come te!?”
Grande! 🙂
Una curiosità.
Mi risulterebbe che il Tribunale per i minorenni è un Giudice collegiale composto da ” Giudici togati e 2 Onorari.
Nel caso della sentenza in discorso, sarà possibile conoscere il nome dei Giudici e leggere la motivazione della sentenza?
Grazie in anticipo per un’eventuale risposta.
…composto da 2 Giudici togati… Scusate l’errore di battuta.
Fossero 2 giudici drogati?
Non so se ridere, per la parificazione dell’ “andare a messa” come punizione, o piangere, dato che lo stato obbliga persone a presenziare funzioni religiose…
Io non la prenderei come una punizione leggera. Se condannassero me ad andare a messa , mi verrebbero le convulsioni! Sarebbe come costringere un patofobo a fare, tutti i giorni, il bagno nella popò. Se invece i furfantelli fossero stati “ferventi cattolici”, leghisti, xenofobi, ect, allora andava a pennello mandarli alla preghiera del venerdi alla moschea………La religione come punizione, si può fare……..
Forse è una tortura per farli confessare
ma lol 😀
In parrocchia potrebbe darsi che gli fanno il………… 🙂
Mi piacerebbe sapere come fanno ad obbligarli a prendere ottimi voti a scuola? Comunque come al solito se un minorenne commette reati, anche gravi, se la cava sempre con un buffetto.
Poiché è del tutto evidente che nessuno può essere obbligato a prendere parte ad un rito religioso, il giudice che ha emesso la sentenza dovrebbe essere obbligato a tornare all’università e ricominciare daccapo
Infatti, questa sentenza è proprio assurda. Sia dal punto di vista della legittimità, sia dal punto di vista religioso. Imporre la Messa come pena emessa da un tribunale di uno stato laico, è un atto incostituzionale. Considerare la Messa come punizione è in fondo una offesa alla religione stessa. Chissà come ci andranno volentieri quei ragazzi e che beneficio educativo ne trarranno!!
Il giudice in questione potrebbe sostenere nuovamente l’esame di diritto ecclesiastico, e ovviamente quello di diritto costituzionale. Ove non ottenga il massimo dei voti sia condannato a recitare tutte le sere il rosario.
Concordo in pieno con Massimo e Cassandra.
Non so come si mettono le cose, se i ragazzini sono battezzati. Mi spiego meglio:
Se un Vescovo e’ riuscito a farsi legittimare la diffamazione e la denigrazione pubblica (Prato 25/10/1958), perche’ i due giovani che vollero sposarsi civilmente, erano “suoi sudditi perche’ battezzati”, e’ probabile che abbiano usato piu’ o meno, lo stesso metro di giudizio. Altrimenti, non saprei proprio come spiegare una sentenza allucinante di questo tipo!…SCONVOLGENTE!
Illusi… -_-” 😐
In uno stato laico, la pena non può essere quella di andare a messa. Si può mandarli a zappare, a spaccare le pietre o a pulire le strade se la legge lo consente ma io ho il diritto di non riconoscermi in quella religione (e se erano mussulmani?) od in nessuna.
Se poi si dichiarano atei li fanno frequentare il circolo di Vicenza, facendo vedere i sorci verdi al nostro coordinatore locale?
Robe da matti. Credevo di aver sentito male, oggi, al tg regionale.
Sarebbe meglio sì che li mandassero a sfogare la loro vitalità ripulendo per esempio argini, invece di farli sonnecchiare un’oretta la domenica mattina…
Il fatto di andare a messa è equiparato a una punizione ?
Ma allora l’incontro con dio è una punuzione ???
Forse quel giudice non ha tutti i torti !!!!!!!
Risolto il problema dell’affollamento nelle carceri
😆
Be’, un anno di messe può essere estremamente educativo. Io, dopo che per circa un anno sono andato a messa tutte le domeniche, sono diventato ateo XD
Però, seriamente, mi sembra un’assurdità…
…non ci sono parole c’è solo da vomitare! 🙁
Ok, andare un anno a messa è una punizione e non ha nulla a che fare con l’aspetto rieducativo della pena 😀
Beh… prima mettevano sotto i loro coetanei… …adesso verranno messi “sotto” (…) dai preti
(scommetto che i preti saranno molto felici di “punire” questi bei giovincelli freschi freschi…)
poveretti!
In parrocchia impareranno come fare, la prossima volta, a rubare senza farsi beccare.
desidererei avere lumi sull’applicazione della legge nei tribunali minorili: forse i giudici hanno la facoltà d’infliggere pene secondo la loro fantasia, così come nell’ambito del common law? fermo restando che sussisterebbe, credo, la violazione di diritti costituzionali. E’ comunque una sentenza vergognosa: ignoravo che la magistratura italiana s’attenesse al diritto canonico e fosse stata già inglobata dal sant’uffizio.
ma in Italia la tortura non era proibita?
non e’ tortura fisica, certo, ma essere costretti dallo Stato ad assistere a funzioni religiose e’ violenza psicologica
Sarebbe comunque curioso sapere a quante messe in vita loro sono stati costretti ad assistere questi “figli di commercianti”
potrebbe risultare benissimo che hanno passato tutta l’infanzia tra catechismo, messe e oratori
non voglio dire che l’educazione religiosa porta alla delinquenza: semplicemente ne e’ svincolata
“.. questi “figli di commercianti” .. potrebbe risultare.. che hanno passato .. l’infanzia tra catechismo, messe..”
Abotando a Bassano direi che la probabilita’ e’ veramente MOOLTO alta.. Imho 99%
dopo un anno di messa sono sicuro che saranno perfetti ( ma andete al quel paese)
ma il giudice ha specificato il tipo di messe?
e se i ragazzi per ottemperare facessero delle messe nere? 🙂
e se erano ragazze facevano la messa in piega? (battuta vecchia. scusatemi…)
Insegnando matematica, non uso MAI i compiti di matematica come punizione. Ci sarà un motivo…
Siamo ormai in pieno stato pontificio. Spero si possa fare qualcosa contro questa sentenza incostituzionale!!!!!!!!
Ma che razza di pena è andare a messa tutte le domeniche? E’ una violazione pazzesca della libertà religiosa! La Cassazione la deve annullare!
Ma se uno dei giovani fosse stato di religione islamica, lo avrebbero obbligato a lezioni coraniche? Perché da quanto visto nel reportage sulle madrasse inglesi ci sarebbe ben poco da imparare…. E in chiesa, i cui capi hanno cosi’ cordialmente colloquiato ieri con il nostro premier….?? Che insegnamento si puo’ trarre, nella chiesa cattolica, sull’estorsione e sulla rapina???
Anche la condanna a ottenere ottimi voti a scuola comunque fa piuttosto ridere.
io non ci credo. Ma siamo sicuri che quelli del Gazzettino non abbiano preso un qualche abbaglio?
Temo di no, la notizia è anche in altri giornali:
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/bassano-grappa-messa-domenica-violenti-756009/
Sarebbe da capire se i giudici hanno concordato la cosa con i genitori…
Anche in considerazione di un eventuale accordo con i genitori, mi pare che questa sentenza sia totalmente incostituzionale.
Una vera e propria condanna: BRAVI!!!
😉
Io non posso credere che dei giudici di un tribunale per minori abbiano potuto erogare una pena come l’andare a messa tutte le domeniche.
Non sarà un’esagerazione del giornale locale?
Cosa possiamo fare come cittadini? A chi possiamo far notare che le sentenze non possono imporre fantasiosamente la messa? (2011, che squallore.)
esiste pure, a livello internazionale (ma non in italia grazie all’opposizione della lega e del centrodestra) una convenzione contro la tortura che vieta le punizioni crudeli, inumane e degradanti.
Qui ci siamo in pieno.
per i ragazzi bullisti la messa obbligatoria, il volontariato e chiedere scusa alle loro vittime, ma per i gay il Mons. Rigon vuole la riparazione terapeutica.
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/02/19/ANeUrzkE-problema_estirpare_omosessualita.shtml
oltre al revisionismo storico, teologico (contro i 143 teologi dissenzienti), adesso il revisionismo rieducativo alla maniera della santa inquisizione.
i genitori dei ragazzi possono far ricorso se vogliono (tiusciranno ????), possono chiedere altri tipi di sanzione che non siano dettate dalla nuova inquisizione vaticaliana.
Dopo una condanna così dura spero che quei due teppistelli, imparata la lezione, diventino ragazzi responsabili… e atei! 😉
caro Diocleziano, tu hai raigone, mi è piaciuta la tua battuta, è vero che psicologicamente possano divenire anche più trasgressivi se li sanzionano in quella mamniera, forse atei è una cosa ben diversa, ma certo da maggiorenni, almeno che non finiscano nelle nuove prigioni vaticaline della santa inquisizione.
Al di là della battuta, penso davvero ai risvolti psicologici che potranno generarsi:
i ragazzini potranno davvero sviluppare rancore verso la religione, anche a causa degli inevitabili sfottò dei compagni.
I compagni stessi, prendendoli in giro, inconsciamente acquisiranno l’opinione che la religione sia cosa ridicola. Non credo che questo episodio possa essere fonte di comprensione e rispetto tra di loro.
Forse, più che di messe, avevano bisogno di assistenza psicologica.
Se passa questa linea e si generalizza (speriamo di no, e ovviamente concordo con tutti voi) vedrete che i preti vorranno ancor più soldi dallo Stato con la scusa che si occupano della riabilitazione e della rieducazione dei giovani bulli e quindi hanno una funzione ‘sussidiaria’.
Si fa per ridere e scherzare, ma fino ad un certo punto…
@batrakos
sssstttttttt! se non ce l’avevano ora gli hai dato un’idea. attento perchè i preti monitorano 24 h questo blog.
Mi vergogno di essere italiano.
Danno per scontato che ci siano preti pedofili?
E bravo mons.Rigon.La riparazione terapeutica la facesse lui e tutto il clero!!!!!!!!
E se fosse davvero una pena rieducativa?!…Si sa che le messe sono noiose; come dire vedrai che dopo un anno di messa ci pensate due volte prima di fare i bulli! 😉
magari poi continueranno a derubare ed estorcere, ma perlomeno si confesseranno.
e che voti in pagella!
Qui si confonde il rispetto, che ci deve essere x chiunque, con la sudditanza, ossia, la sottomissione all’autorità.
Il qualunquismo di enrico mi fà sorridere, in quanto è proprio quello il problema dei giovani d’oggi e non solo…
Se andare a messa per un anno è una punizione, ben gli stia.Se invece è un tentativo di redenzione, bè, può darsi che diventino anticlericali.
Non so perché ma per un attimo ho pensato ad arancia meccanica, dopo un anno di messe diventeranno sicuramente dei figli di buonadonna socialmente utili.
L’unica cosa di cui sono certo, e’ che se ci fosse stato nel gruppo un ragazzino non battezzato (o sbattezzato), questa sentenza non avrebbero potuto emetterla.
Un motivo in piu’ per ufficializzare la propria apostasia…! 😉
Chissà se puniranno il Giudice Luigi Tosti, con una pena simile a questa! 😉
(E’ ovviamente una battuta!)
Ma l’UAAR locale, o quella Nazionale, non potrebbe andare a ficcare il naso Ateo un po’ piu’ in pofondità, in questa storiella della nostra LAICISSIMA ItaGlia???
Non si riesce a capire a che logica risponda questa sentenza del Tribunale dei Minori. Dovrebbe anche essere anticostituzionale ordinare per legge l’osservanza di pratiche religiose. L’UAAR deve assolutamente intervenire, non so in che modo ,ma non si può passare sotto silenzio simili bestialità.
Per inciso persino il vescovo, il parroco, non ricordo ma insomma un prete, si è mostrato in disaccordo dichiarando in televisione che andare a messa deve essere scelto personalmente e non imposto per legge.
a questo punto…. perchè non chiamare qualche prete per esorcizzarli?
vade retro satana….
proposta: se continuano a fare i bulli la prossima volta non più un mese, ma un anno!
Credo che ai più sfugga che in un’ Italia in cui la corruzzione emerge in maniera sempre più esplicita, in questo caso, assistiamo all’ennesima forma di grave “inefficienza” della magistratura che commina una finta pena, non punendo i colpevoli. Certamente i 2 bulletti sono di “buona e agiata famiglia” e sebbene condannati per rapina ed estorsione, devono solo chiedere scusa, fare volontariato e frequentare la propria parrocchia (non devono mica stare in riformatorio o andare a firmare in questura).
Per quanto riguarda i buoni voti a scuola la famiglia provvederà certamente.
E’ per questo che nella nuova costituzione, andrebbe scritto: – l’Italia è una nazione fondata sulla raccomandazione, meglio se ecclesiastica. Questi sono i nostri valori oggi.
Cio’ che sfugge a te invece, e’ che la magistratura avrebbe potuto benissimo “punirli”, inviandoli a fare servizi socialmente utili, ma LAICI. Esitono migliaia di relatà che nulla hanno a che spartire con la CCAR.
Dal dirigere il traffico davanti alle scuola, al lavare le ambulanze in una sede della Croce Rossa, potevano essere davvero disparate le forme di punizione…E quantomeno si sarebbero resi utili alla comunità.
da questa sentenza traspare il comune senso religioso degli italiani:dio è un surrogato dell’arma dei carabinieri.
Apprendo da:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=139240&sez=HOME_INITALIA
“Un concetto ripreso dallo stesso arciprete: «Nessun giudice o norma può imporre l’obbligo di andare a messa e in ogni caso chi dovrebbe controllare la loro fede? Non credo che i parroci possano farlo«. Più favorevole verso l’espiazione attraverso le messe la psicologa Chiara Caldana: «Si cerca di ricondurre alle regole e ad un’autorità questi ragazzi, per i quali non esistono nè leggi nè Dio. È come se il giudice avesse detto loro: ora basta, ritrovate un padre e un Dio, fate il vostro dovere e occupatevi un pò degli altri».”
Il vescovo, che rappresenta la Chiesa, si dichiara perplesso e contrario.
La psicologa che rappresenta la scienza, tendenzialmente favorevole.
la psicologa sarà un atea devota. non è che necessariamente proprio tutti-tutti i vescovi sono confessionalisti puri senza vergogna e tutti coloro che hanno una laurea in una materia scientifica sono razionali e laici
“la psicologa sarà un’atea devota”
ma anche una credente cattolica devota e ciellina, non è da escludere…..
è un perfetto esempio di quando dico che esistono scienziati cosiddetti tali solo perchè hanno conseguito una laurea in una disciplina scientifica ma che poi tradiscono tutto il metodo con le loro parole.
in questo caso appoggio l’arciprete.
Il vescovo ha ben ragione di essere perplesso: trattandosi di ragazzi cattolici, all’epoca dei fatti di 14 e 15 anni, erano abbastanza freschi di cresima, e che probabilmente frequentano l’ora di religione a scuola, c’è in effetti da porsi qualche domanda sui “buoni frutti” dell’educazione cattolica. Non dovrebbe pero’ stupirsi piu’ di tanto sul fatto che la messa sia un obbligo e non una scelta: non lo è per i ragazzi che sono comunque sempre obbligati dai genitori a tutti i sacramenti e messe e lezioni di religione. Che vada nelle scuole a chiedere ai ragazzi quanti di loro vogliono davvero fare religione o chieda a quanti sono a messa quanti ci sono per scelta convinta!
“La psicologa che rappresenta la scienza”
no, avere una laurea in una materia scientifica non fa diventare nessuno rappresentante della scienza.
In ogni caso sono d’accordo con quanto detto dal prete citato. Le parole della psicologa sono invece incommentabili.
Continuo a non vedere il nesso logico, tra una rieducazione dei ragazzi e la frequentazione alla messa. Continuo a non vedere il nesso logico di una magistratura di uno Stato LAICO, che infligge pene concernenti la frequentazione di un luogo religioso. Continuo a non vedere dove sia la Costituzionalità di una sentenza di questo genere…Ed infine, continuo a non capire come ci si possa occupare degli altri, frequentando la messa domenicale.
L’unica cosa che ipotizzo, e’ che il giudice era ubriaco come una ciabatta quando ha emesso la sentenza!
Io preferirei per me naturalmente,decisamente il carcere!