Secondo quanto scrive il quotidiano Le Soir sarebbero in calo le persone che in Belgio “organizzano la propria eutanasia”, nei casi previsti dalla legislazione belga, ossia nei casi d’incoscienza o di stato giudicato irreversibile. “A fine 2010 si erano registrate 24.046 dichiarazioni anticipate d’eutanasia. I tre quarti di queste dichiarazioni provenivano dalle Fiandre”, riferisce il giornale. Le cause del calo sarebbero da imputare alla disinformazione (la legge è relativamente recente) ed alle formalità burocratiche poco incoraggianti. “Nonostante gli sforzi intrapresi da alcuni comuni, dalle mutue e da qualche organizzazione progressista, si registra una mancanza reale d’informazione”, dichiara il presidente dell’associazione ADMD, l’associazione per il diritto di morire con dignità. In realtà, per poter aver diritto all’eutanasia, il cittadino richiedente deve attualmente recarsi presso l’amministrazione preposta, accompagnato da due testimoni adulti, riempire un formulario e, successivamente, rinnovare la dichiarazione ogni 5 anni. Nel 2010 la media delle richieste è stata di 170 a settimana, ovvero relativamente poche rispetto ad una popolazione di poco più di 10 milioni di abitanti.
Franco Virzo
“A fine 2010 si erano registrate 24.046 dichiarazioni anticipate d’eutanasia.”
a me non sembrano poche, soprattutto paragonandoci al nostro illiberale paese
L’importante è che ci sia la libertà di scelta, fossero anche solo 2 le dichiarazioni.
Anche io pensavo la stessa cosa, prima di leggere la notizia. Ma a quanto pare, il calo non ha molto a che vedere con la volontà degli interessati, quanto piuttosto con la disinformazione e con le complicate procedure necessarie alla richiesta
Non sono d’accordo, è importante anche la giusta pubblicità della libertà di scelta. Un cittadino non informato è di fatto un cittadino non libero.
Chi sta bene non pensa a queste cose, ma non vuol dire che non le approvi.
beh’ il Belgio è quasi un anno che non ha un governo, sembra che, a differenza dell’Italia, la quale non può fare a meno di un governo vaticaliano, i cittadini belgi vivano ugualmente dignitosamente; il calo dipende dalla burocrazia? si è vero come anche in altre realtà nazionali, è sempre una queione legislativa e burocratica, lo snellimento potrebbe giovare allìinfomrazione e alle libere scelte personali.
inoltre considera che siccome va rinnovato ogni 5 anni probabilmente molte persone ancora giovani (ma anche di mezza età) non considerano utile avere un testamento biologico visto che immaginano (o sperano) di non averne bisogno nei prossimi 5 anni.
L’interessante è che la legge ci sia. Se poi non viene utilizzata da molti, questo attiene alla libera scelta personale.
Per la scarsa informazione, se i media sono distratti da altre cose (e forse non a torto), le organizzazioni che sponsorizzano questa legge facciano le loro le campagne.
Finquando la situazione politica in Belgio non si normalizza, figurarsi se si preoccupano di pubblicizzare l’esistenza di leggi già approvate.
Concordo e sottoscrivo.
E’ probabile che l’attenzione in quest’ultimo periodo, l’abbiano rivolta a cose piu’ importanti…Resta il fatto che almeno la legge c’e’, e sicuramente chi ne e’ interessato, si informerà da solo sul da farsi.
A parte le complessità procedurali evidenziate nella notizia, forse c’è anche da considerare che un andamento decrescente in questa materia potrebbe essere fisiologico. Infatti, allorquando viene introdotta una nuova possibilità normativa vi è ovviamente un arretrato da smaltire, quindi numeri di una certa entità, poi la situzione va gradualmente a regime, ed i numeri tendono naturalmente a decrescere non perché la cosa non interessi più, ma perchè l’affollamento iniziale è risolto.
Incidentalmente, io penso che anche i numeri decrescenti delle giornate dello sbattezzo abbiano, almeno in parte, questa spiegazione.
Sì, avevo pensato anch’io a questa spiegazione. Chi era interessato a farlo l’ha fatto subito e adesso è normale che ci siano poche aggiunte ogni anno.
Meno male che ce ne sono poche! L’importante è che la legislazione riconosca il diritto e conceda la possibilità di questa scelta.
In ogni caso, mi sembra normale che il numero di richieste sia diminuito progressivamente dall’istituzione della legge (2002), dato che l’accumulo iniziale di persone in questa triste condizione starà esaurendosi, e sempre meno saranno quelli che via via si decidono a questo dolorosissimo passo.