Lo scandalo delle assunzioni di parenti e amici di politici di centrodestra da parte delle società controllate dal Comune, quali AMA e ATAC, sta coinvolgendo anche la Elis, un consorzio legato all’Opus Dei di cui si è già parlato sulle Ultimissime il 13 giugno 2009. La Elis ha infatti curato una selezione per ben 544 posti di lavoro: ora si difende sostenendo di essersi occupata esclusivamente di formazione, mai della selezione vera e propria. Daniele Autieri ricordava ieri su Repubblica che Giovanni Fiscon (direttore delle Operazioni di Ama e presidente di Marco Polo) e Luciano Cedrone (direttore del personale, indagato) risultano essere membri onorari della Elis, perché prestano gratuitamente al consorzio “la loro esperienza nella formazione dei manager”. I primi incarichi ricevuti da Elis risalgono comunque al 2005, quando l’amministrazione comunale era in mano al centrosinistra.
Luciano Vanciu
La notizia sarebbe se non fosse coinvolta.
…alle volte mi chiedo se abbia fatto bene o meno a lasciare l’Italia nel 2004.
Quando leggo di queste cose… in questi articolo leggo la risposta alla mia domanda. E se funzionano così le cose a Roma, figuriamoci come funzionano le cose al Sud, o a napoli, città dalla quale sono scappato a gambe levate. Questo articolo mi ricorda le selezioni interne alle quali partecipai nel 2002, quando lavoravo per una società di trasporti (vi risparmio l’immenso squallore totale, ci vorrebbero 26576 GB per descrivere l’orrore al quale assistevo quotidianamente). Alla fine un mio collega (un giovane universitario che parlava ben cinque lingue, una persona squisita, arrivò primo in classifica, io arrivai secondo, su 60 persone). Alla fine passarono altri, mille scuse, silenzi, raggiri, imbrogli, cavilli… Io andai a reclamare, fecero di tutto per nascondere i risultati e le prove, mi minacciarono e mi dissero che “stavo dando fastidio”. Dopo cinque anni di precariato e lavoro stagionale part-time iper sfruttatissimo, mi licenziai e decisi di trasferirmi all’estero. Tanta rabbia, tanto odio, tanta tristezza, tanto schifo. Oggi so che dovevo andarmene molto prima, non nel 2004, ma almeno nel 2002. Adesso in quella società lavorano come “responsabili” lecchini, ignoranti, raccomandati e persone che a stento riescono a parlare l’italiano (molti dei quali parlano unicamente in napoletano e l’inglese…? ma figurati. Io sono madrelingua italiano inglese francese e spagnolo… sono andato a metter a frutto le mie conoscenze linguistiche al’estero. A Napoli, nella mia società sono rimasti gli ignoranti, gli “amici degli amici” …e scurdammece o passat simme e napule paisa.
All’estero spesso mi dicono “Ah sei italiano? Che bello… Ah di Napoli…? Wow fantastico…”
Io sorrido e … cambio discorso.
@c.j.
io tifo per il Vesuvio…..
@Alfonso
Si vabbè, e’ vero che a Napoli ci sono sicuramente dei casi eclatanti…dei casi “limite” insomma. Ma non ti credere che nel resto d’Italia, le cose vadano tanto meglio.
e dove non è quella lonza famelica dell’OPUS DEI? é dappertutto cone CL, sono entrambi fameliche.
E fino a pochi mesi fa il papa ha benedetto la nuova giunta Alemanno, si vede come l’ha benedetta, a me pare incece che si sia aggunta una nuova clausola alla benedizione: vi benedico se lasciate che l’OPUS DEI si infirltri nelle amministraizoni comunali.
ovviamente!!!!!!!!!!! pret&papi&papa= soldi soldi
La colpa non e’ dell’Opus Dei. La colpa e’ delle scimmie che eleggiamo.
Quelle scimmie bonobo che sbandierano concetti come “Merito”, e poi hanno mezza famiglia raccomandata. Cetto La Qualunque docet!
Ah… sì…
Suggerirei (per chi non l’abbia già fatta) la lettura dei libri di Ferruccio Pinotti e di Emanuela Provera sull’Opus Dei. L’Opus Dei, fondata nel 1928 da Josemaría Escrivá de Balaguer (“canonizzato da Giovanni Paolo II nel corso di una cerimonia tenutasi il 6 ottobre 2002 alla presenza di politici, 400 vescovi e circa 300 mila pellegrini provenienti da tutto il mondo” – Wikipedia) e amico di Francisco Franco, è un’associazione verticistica, con i vertici malavitosi a piede libero e i sottoposti “numerari” ignari di far parte di un’associazione tutt’altro che “santificante” come essi credono.