Una corte speciale dello stato indiano del Gujarat ha giudicato colpevoli 31 persone per il rogo del treno a Godhra nel 2002 che causò la morte di 59 persone. La stessa corte ha dichiarato innocenti e assolto altre 61 persone dall’accusa di complotto e omicidio. La sentenza per i condannati è attesa per venerdì, nel frattempo sono state prese misure di sicurezza straordinarie per prevenire eventuali disordini.
Il Sabarmati Express, che trasportava principalmente pellegrini di religione induista, fu attaccatto da un gruppo di fondamentalisti islamici e dato alle fiamme, nel 2002: ne seguì una rappresaglia che condusse alla morte più di mille persone, soprattutto musulmani. Le autorità del Gujarat furono duramente criticate per non aver fatto abbastanza per impedire gli scontri.
La corte ha stabilito che il rogo non fu un incidente e che ci fu premeditazione nel dare alle fiamme il treno. Infatti, per determinare se si fosse trattato di un incendio accidentale il governo istituì un’inchiesta ufficiale. Sulla base di oltre un migliaio di testimonianze raccolte nell’arco di sei anni la commissione ha stabilito che l’incendio era stato programmato. Inoltre ha sollevato il governo del Gujarat e la polizia dalle accuse di responsabilità nelle sommosse che seguirono l’attacco al treno, sebbene in precedenza altre indagini fossero giunte alla conclusione opposta, scrive la BBC.
Tommaso Marchioni
Finalmente un paese con una giustizia che ha gli stessi tempi (piu’ o meno) come quelli italiani. 😯
6 anni per dimostrare che due confessioni religiose diverse, si sono massacrate tra loro sostanzialmente per futili motivi.
Dialogo interreligioso…Amen Santità!