Anche l’Unicef si piega ai vescovi italiani

L’Unicef ha presentato oggi il suo Rapporto 2011 sulla condizione dell’infanzia nel mondo. Molto bene: anzi, molto male. Perché la presentazione è stata riservata, in anteprima, al cardinale Angelo Bagnasco. La struttura italiana di un’organizzazione internazionale ha infatti deciso di recarsi presso la sede CEI: una scelta incomprensibile, sostiene l’UAAR.
“Le Nazioni Unite sono, per definizione, aconfessionali: se cominciano a privilegiare una religione oppure un’altra, perdono completamente ogni loro scopo”, dichiara Raffaele Carcano, segretario UAAR. L’omaggio alla Chiesa cattolica è ancora più assurdo, se si pensa che la Santa Sede ha sottoscritto soltanto con riserve la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. “Farlo poi in un momento in cui la Chiesa, in molte parti del mondo, è squassata dallo scandalo degli abusi su minori”, conclude Carcano, “abbassa l’Unicef allo stesso livello di tanta nostra politica: ingraziarsi chi ritiene che detenga realmente il potere in Italia, con tanti saluti all’uguaglianza dei cittadini”.

Comunicato stampa UAAR

33 commenti

Osvaldo

Con tutto quello che è venuto fuori sulla pedofilia tra i preti, per il bene dei bambini l’Unicef non dovrebbe neanche lontanamente avere a che fare con la Chiesa. E invece è andata a omaggiare proprio quei personaggi che hanno permesso ai preti pedofili di agire a loro piacimento. Che tristezza.

Diocleziano

Ritengo che questi ‘appoggi altolocati’ siano un segnale della grande difficoltà che investe la chiesa.
Stanno cercando in tutti i modi di rallentarne il collasso.
I telegiornali ormai rasentano il ridicolo inserendo in ogni edizione le solite trite deiezioni vaticane. Pensano forse di imporre una religione ormai inesistente come il loro dio. Qualcuno diceva ‘La dura no… La dura minga…’

crebs

Concordo.
Visto che, oltre ai nostri preti, anche l’unicef è MOLTO attenta ai soldi, credo che sia la via giusta per segnalare la più netta contrarietà a simili iniziative.
Tanto, se si vuole donare qualcosa, ci sono tante altre sigle a cui fare riferimento.

Paul Manoni

Ti diro’ di piu’…Provero’ anche a convincere altri, a non fare offerte all’unicef.

Roberto Grendene

oppure si potrebbe chiedere alle sedi Unicef locali di dire la loro su questa decisione di Unicef Italia

e magari all’Unicef di dire la sua su questo comportamento di Unicef Italia

Paul Manoni

@Grendene

Ricordo che svariati mesi fa’, l’UAAR organizzo’ un concorso aperto ai Circoli ed a tutti i soci, che riguardava la modifica dell’inno nazionale italiano, o di parti di esso.
Ricordo che quando usci la notizia di questo concorso qui su Ultimissime, i commentatori si spaccarono in due tronconi, tra chi era favorevole all’iniziativa, e chi ne era contrario.
Ebbene nonostante le molte critiche e le molte polemiche, non mi risulta che l’UAAR abbia ritirato l’iniziativa, di cui peraltro personalmente non so nemmeno come si sia conclusa (se si e’ conclusa!).

Tutto questo, solo per dirti che molto probabilmente se non sicuramente, Unicef Italia, se ne sbatte altamente i ciondoli, di qualche sede locale dell’Unicef, che si lamenta (qualora davvero si lamentasse) per le loro iniziative a carattere nazionale, e come per molte realtà che campano di donazioni e volontariato, ragoinerebbero col piu’ classico dei: “Francia o Spagna, basta che se magna!”.

Roberto Grendene

@ Paul

il concorso Mameli 2.0 si e’ svolto, ma nessun lavoro e’ stato premiato

Il fatto di protestare con sedi locali o sedi internazionali non e’ solo per implorare loro, ma per rendere noto a tutti come L’Unicef si pieghi ai vescovi (oltre al tradimento di un atteggiamento laico, c’e’ lo scandalo di andare piegati da coloro che sono stati sconvolti dallo scandalo della pedofilia)

stefano

“la mia condanna della tirannide papale non è piaciuta alli sgherri dell’inquisizione che hanno bloccato l’uscita delle mie Operette Morali, li stessi preti che in questa dilaniata penisola possono e potranno eternamente tutto…” G.Leopardi (estratto di una lettera al padre) 🙁 siamo stati messi k.o ammetiamolo combattiamo un avversario troppo forte.

Florenskij

Mi tornerebbe gradito sapere per mia informazione in quale data è stata scritta la lettera. Il contenuto mi giunge decisamente nuovo. Motivo? Il conte Monaldo Leopardi, per quanto di buon carattere e assai caritatevole, ma forse poco comunicativo, era un reazionario DOC, fierissimo sostenitore del connubio fra trono e altare, e aveva pensato di fare passi per conferire al figlio la carica di abate. Dopo l’uscita di certi suoi dialoghetti politici, il poeta avvertì tutti quanti di non essere l’autore, con cui non voleva essere assolutamente scambiato.
Leopardi, che nella prima età aveva inneggiato al risorgimento d’Italia, più tardi ironizzò sull’ubriacatura liberal-progressista degli intellettuali, soprattutto alle “magnifiche sorti e progressive” del genere futura Unione Europea, per lui smentite puntualmente dalla malefica potenza distruttrice della natura (“Palinodia al marchese Gino Capponi” e “La Ginestra” ).
Le “Operette morali”, per quanto ricordo, non hanno contenuti politici,tantomeno anticlericali; sono però intinti di un sardonico pessimismo storico e cosmico. Il razionalismo, reso lucido dalla sofferenza, lo portava al più nero pessimismo. Suppongo che ai suoi tempi non ci fosse stato senza censura.

Paolo

Anche l’UNICEF si abbassa a baciare i piedi al cardinale di turno. Credo si siano vergognati.

c.j.

magari potrebbe interessare:

UNICEF has been criticized at times for its focus or for specific policies. In 2004, the editorial in the Lancet argued that UNICEF’s rights-based approach to child welfare, based upon the Convention on the Rights of the Child, whilst in accordance with international development policy, leads to a lower emphasis on child survival and mortality.[11]
The Catholic Church has also been critical of UNICEF, with the Vatican at times withdrawing its donations, because of reports by the American Life League and others that UNICEF has used some of those funds to finance sterilizations and abortions.[12][13] Catholics have also accused UNICEF of supporting abortion through their endorsement of “good quality abortion services” at the International Conference on Better Health for Women and Children in Kenya in 1987.[14]
UNICEF has also been criticized for its financial endorsement of China’s allegedly coercive one-child policy through the UNFPA (United Nations Population Fund) by increasing donations from $2 million to $5 million in 1993.[15]
A further example is the emotive issue of intercountry adoptions from Guatemala.[16] The country has ratified the Hague Convention on Protection of Children and Co-operation in Respect of Intercountry Adoption of 29 May 1993 with effect from 1 January 2008. UNICEF has been criticised by some interested parties for failing to support adoptions that are underway before the deadline.[17]
UNICEF has also been criticized for providing funding to summer camps in Palestine that are believed to encourage terrorism.[18]

http://en.wikipedia.org/wiki/UNICEF

…molto interessante lo stesso sito wikipedia tradotto in italiano… guardate un po…

http://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_delle_Nazioni_Unite_per_l'infanzia

Southsun

Io i miei soldi li do’ a Médécins sans Frontières. Curano i bambini senza impestare il Paese con follie religiose e proselitismo, e con una frazione di quello che tracannano i preti in gonnella.

kleber al salim jones

E logico, in questo mare di “libertà” e di ideologie contradittorie, dove ognuno ha la sua “verità”, l’unico porto sicuro, sembra essere la voce della Chiesa.

andrea pessarelli

scusa ma dove lo vedi il mare di libertà in italia? e dove la trovi un’ideologia più contraddittoria di quella cattolica? e la chiesa non è forse la prima fra tutte le istituzioni umane a millantare il possesso della verità?

Max

Chissà quanto hanno pagato i gonnelloni per mettere dei loro servi fidati in Unicef Italia… sono sicuro che questa è una mossa di emergenza per recuperare un immagine “bambino-friendly”
dopo la bufera pedofilia…

Diocleziano

Non meraviglierebbe se ci fosse lo zampino artigliato di CL….

Roberto Grendene

Ho inoltrato il comunicato UAAR a comitato.bologna@unicef.it, aggiungendo questo testo.

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Buongiorno,

Tre anni fa vi avevo spedito un bonifico da 2.200 euro, come presidente del Centro Socio Culturale Meridiana, associazione di promozione sociale che aveva organizzato uno spettacolo di beneficenza.

L’anno successivo mi avete spedito una pubblicità con una donna africana con in braccio un bimbo e con addosso un crocifisso bello luccicante e in tutta evidenza, come se in Africa non esistessero altre religioni o filosofie di vita non religiose.

Ora questo piegarsi pubblicamente ai vescovi italiani. Lo ritengo inaccettabile, da parte di una agenzia ONU a tutela l’infanzia, in particolare dopo lo scandalo sulla copertura degli abusi ai minori che ha coinvolto la gerarchia ecclesiastica del cattolicesimo romano.

Vi invito a protestare pubblicamente per questa posizione di UNICEF Italia.

Personalmente, sono intenzionato a diffondere il più possibile quanto accaduto.

Roberto Grendene

Paul Manoni

Condivido la tua lettera Roberto. Speriamo vivamente che venga presa in considerazione.

nadia

mettendo insieme il flusso oceanico di denaro pubblico e privato delle due organizzazioni ne verrà fuori tantotantotanto

Alfonso

Ho sempre pensato che gli aiuti al terzo mondo mascherassero occasioni immense di profitto per le cd “organizzazioni umanitarie” (in primis la chiesa cattolica, che al terzo mondo destina appena l’8% dalla sola miliardata dell’8xmille). Alcuni anni fa lessi il libro di Massimo Fini “Il vizio oscuro dell’occidente”, che integrò, per certi versi, quello che già intuivo in maniera grossolana. In questi giorni penso che acquisterò un libro dal titolo molto convincente:
La carità che uccide. Come gli aiuti dell’Occidente stanno devastando il Terzo mondo di Moyo Dambisa.

Angela

Perchè l’UAAR non organizza una petizione all’Unifef Italia per protestare contro questa grave mossa “clericale”?

Graziano

In rete ho trovato questo:

“Much of the press coverage implied, or even explicitly stated, that the Dutroux case was the first involving organised child abuse, trafficking and child pornography in Belgium. Whilst I have not studied Belgian child abuse cases I do know that in 1988 16 people were convicted of offences including distributing child pornography. The case hit the headlines because amongst those charged were high-ranking officials from agencies founded to protect children, including two senior workers for UNICEF, and a man who headed an offenders programme. The focal point for this group was Brussels.”

Qualcuno mi può aiutare a trovare altro?

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