Tornando dopo sette mesi a guidare la preghiera del venerdì, la guida suprema della repubblica islamica iraniana, Ali Khamenei, si è detto contento delle rivolte in corso in Tunisia e in Egitto, che mostrerebbero il fallimento “delle politiche americane e sioniste”. Khamenei ha manifestato soddisfazione per il “risveglio islamico”, e ha auspicato che in Egitto sia presto instaurato un “regime islamico”: la repubblica iraniana, a suo dire, deve costituire un modello per tutti i paesi arabi. Raffaele Carcano
Archivi Mensili: Febbraio 2011
Padre Amorth: “Villa di Arcore va esorcizzata”
Secondo il noto esorcista padre Gabriele Amorth, la villa di Arcore, di proprietà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è infestata dal demonio. Si parla di una maledizione che risale al XVII secolo e prova ne sarebbero le vicissitudini dei proprietari, come sostiene il religioso, intervistato da Novella 2000. La villa, prima di essere acquisita da Berlusconi, era di proprietà del marchese Camillo Casati Stampa, il quale nell’agosto del 1970 uccise la moglie Anna Fallarino e il suo amante, prima… Leggi tutto »
Scuole USA: nonostante le discriminazioni, i gruppi atei sono in crescita
Anche nelle zone più conservatrici degli Stati Uniti d’America, la cosiddetta Bible Belt, si stanno formando nuovi gruppi scolastici di studenti atei: lo ha reso noto la Secular Student Alliance. La SSA, un’organizzazione nazionale no-profit che supporta gli studenti non religiosi, ha rivelato un primo successo nei suoi sforzi di promuovere la formazione di club atei nelle scuole superiori statunitensi: solo nell’ultimo mese ben cinque nuovi gruppi scolastici si sono affiliati alla SSA, contro i dodici gruppi dei primi quattro… Leggi tutto »
Australia: i cicloni e i politici senza Dio
La prima ministra australiana Julia Gillard è atea e Bob Brown, il capo dei Verdi australiani, è dichiaratamente omosessuale. Riferisce il giornale australiano Central Telegraph che Danny Nalliah, pastore evangelico, capo di un’associazione di preghiera e presidente dell’unione di chiese e gruppi sacerdotali “Catch the Fire Ministries”, sostiene che le inondazioni che hanno colpito l’Australia siano riconducibili alla condotta di personaggi politici importanti come Julia Gillard e Bob Brown. Altre manifestazioni dell’ira divina furono negli ultimi anni glo’incendi dello stato… Leggi tutto »
Roma, niente asili nido: bimbi affidati alle parrocchie
Si è fatta immediatamente sentire, all’interno della giunta capitolina, la presenza di Gianluigi De Palo, già presidente provinciale delle Acli e di Scienza e Vita, ora neo-assessore alla Scuola e alla Famiglia. Il primo provvedimento è stato l’avvio di un progetto sperimentale, grazie al quale l’accoglienza e la cura dei bambini dai 12 ai 36 mesi sarà affidata alle parrocchie. In tal modo la giunta guidata da Gianni Alemanno conta di far fronte sia alla cronica mancanza di posti negli… Leggi tutto »
I “sarti dei papi” chiedono 290.000 euro alle amministrazioni venete
Stefano Zanella, titolare della X Regio, la sartoria di fiducia della Santa Sede, ha chiesto alla Regione e alle Province venete “un segno tangibile di vicinanza al Santo Padre”, che visiterà il Veneto il 7 e l’8 maggio. Per la precisione, scrive il Corriere del Veneto, ha inviato una lettera (firmata come “Sarto dei Papi”) a cui ha allegato preventivi per 290.400 euro, corrispondente al costo dei vestiti che Benedetto XVI e il suo corteo (ottante vescovi, mille sacerdoti e… Leggi tutto »
I soldi alla CEI nel bilancio dello Stato
La Ragioneria generale ha pubblicato il bilancio semplificato dello Stato 2011-2013. Spiccano, a pagina 31, i 1.654 milioni devoluti a “istituzioni sociali private”: 1.070 alla CEI, 288 agli istituti di “patronato assistenza sociale”, 182 ai partiti politici, 76 al “fondo previdenza personale finanza”, 35 alle altre confessioni religiose, nulla per il cinque per mille. A pagina 38, nel capitolo “Amministrazioni locali – regioni”, compaiono 50 milioni per l’ospedale pediatrico Bambin Gesù, che è di proprietà del Vaticano. Raffaele Carcano
Trapani, l’ex vescovo fece da tramite tra boss e Stato
Monsignor Domenico Amoroso, vescovo di Trapani defunto nel 1997, nel 1992 inviò al Ministero dell’Interno diverse lettere scritte da familiari di mafiosi che protestavano contro il regime di 41 bis (il cosiddetto “carcere duro”). In tal modo volevano far sapere allo Stato che le stragi sarebbero cessate se fosse stato revocato il regime carcerario, cosa che poi effettivamente avvenne. Secondo quanto scrive l’edizione di Palermo di Repubblica, sarebbe stato lo stesso Totò Riina a promuovere l’iniziativa. Raffaele Carcano