Cinque per mille: 2.106 volte grazie!

L’Agenzia delle Entrate ha diffuso ieri i dati sulle scelte del Cinque per Mille relative alle dichiarazioni dei redditi 2009. L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti è stata scelta da 2.106 contribuenti, per un importo tale di 107.463,30 euro. Nel 2008, anno in cui per la prima volta fu possibile scegliere l’Unione, i contribuenti furono 1,152, per un totale di 79.247,55 euro (ancora non incassati).
L’associazione ringrazia ancora una volta tutti coloro che hanno avuto e che hanno fiducia in lei, e ribadisce il proprio massimo impegno per un investimento dei fondi quanto mai ‘razionale’, quando arriveranno. Ricorda infine che i bilanci UAAR sono trasparentemente pubblicati online e che anche in occasione della dichiarazione dei redditi 2011 si potrà destinare il proprio Cinque per mille all’UAAR.

L’associazione

51 commenti

POPPER

Ne sono felice per l’UAAR e quest’anno farò ancora il mio dovere di socio come per lgi anni avvenire.

Paul Manoni

Quasi un migliaio di scelte in piu’ rispetto agli anni passati. 😉
Un piu’ che ottimo risultato!Segno che l’UAAR cresce e sta facendo bene il proprio dovere.
Complimenti vivissimi.

Federico

Ottimo! Speriamo solo che non passino anni prima che lo Stato consegni questi soldi! Se non sbaglio, la Chiesa col suo 8 per mille riesce ad averli in anticipo!!!!

Roberto Grendene

Avete provato a controllare quante organizzazione religiose incassano il 5×1000?

Le religioni rimangono salde al loro ricco banco privilegiato (8×1000), ma irrompono anche nel “libero mercato” delle scelte etiche (5×1000), dove le associazioni di volontariato si contendono un piatto ben più misero.

luca t.

Prendete con indulgenza l’idea, ma io penserei che un’associazione esponenziale del pensiero ateista come l’UAAR dovrebbe provare a fare domanda di accesso all’8permille, rivendicando gli stessi diritti delle confessioni religiose, e di fronte alla (certa) risposta negativa, dovrebbe fare ricorso alla CEDU (la Corte europea dei diritti umani dalla quale attendiamo la sentenza sui crocifissi).

Mi sembra che a livello europeo sussistano già pronunce che riconoscono alle associazioni umaniste/razionaliste ed ai loro soci i medesimi diritti riconosciuti alle confessioni religiose ed ai loro adepti.

Roby GOD

Non sono sicuro sia una buona idea, l’assunto di fondo è che l’intero meccanismo dell’8×1000 sia profondamente iniquo e chiedere di farne parte rischia di sembrare incoerente. Sicuramente così lo faranno apparire i nostri detrattori facendo passare l’idea che siamo contro perché non possiamo avere la nostra fetta ma una volta ottenuta non faremmo più gli schizzinosi ecc.
Manterrei l’UAAR su posizioni più cristalline e avvierei piuttosto una richiesta come quella che suggerisci a partire da altre religioni attualmente discriminate quali il Pastafarianesimo, il Dudeismo, il Jedismo (vedi recente ultimissima), l’Unicornismo ecc. Oltretutto queste sono a tutti gli effetti delle religioni (mentre l’UAAR non lo è) e sarebbe più difficile negare loro l’accesso al finanziamento.

luca t.

Concordo. L’obiettivo penso debba comunque essere sempre quello di riuscire a portare il meccanismo dell’8permille davanti alla CEDU, e per farlo penso occorra un preventivo “diniego di accesso” allo stesso meccanismo.

Ottenere questo preventivo diniego penso sarebbe molto facile per l’UAAR, che sussiste già come associazione riconosciuta, mentre lo Jedismo e le altre confessioni “ironiche” dovrebbero prima organizzarsi e costituire un ente esponenziale.

crebs

Io non sono iscritto all’UAAR.
Ho devoluto il mio 5×1000 all’UAAR e con sicurezza almeno altri 6, forse una dozzina.
Come ho già scritto l’anno scorso, penso si possa fare meglio.
In una situazione di attacco sistematico da parte della chiesa cattolica e di un governo, con la sua maggioranza, a qualunque barlume di laicità, con i politici pronti a qualunque spesa per finanziare la chiesa in cambio di appoggio politico, penso che la priorità assoluta sia appoggiare l’UAAR, in modo ANCHE di mandare segnali politici chiari.
Posso capire la tendenza a privilegiare organizzazioni come medici senza frontiere, emergency, ricerca contro i tumori e altre cose su cui concorderei totalmente, ma in questo periodo la priorità mi sembra un’altra.
Anche se l’UAAR ha raddoppiato il numero di scelte (ottimo risultato per cui mi congratulo) lo ritengo largamente insufficiente.
Tutti noi che pensiamo alla laicità come unica soluzione per uno Stato non medioevale non possiamo accontentarci di questo risultato.
Come scrive Roberto Grendene, avete provato a controllare quante organizzazione religiose incassano il 5×1000? Se si riesce a convincere qualcuno a devolvere il 5×1000, forse si riuscirà anche a convincerlo su chi votare; credo pertanto che vada fatto uno sforzo maggiore, magari utilizzando la stessa tecnica della chiesa, ovvero moltiplicando i soggetti laici che richiedono il 5×1000.

La mia non vuole essere una critica ma uno stimolo.

Luciano Volpato

Non sono ancora socio ma anche quest’anno ,come negli anni precedenti, verserò il mio 5/1000
all’UAAR. Grazie a tutti voi.

Valentino Salvatore

Grazie a voi per il sostegno! Scusate, sarò di parte 🙂 ma perché non vi iscrivete?
L’associazione potrà incidere maggiormente se ha più iscritti e raggiunge una massa sempre più critica, anche se chiaramente non si pretende l’attivismo diretto. Si può fare un passo in più, i numeri contano!

Ulv

Caro Valentino, hai perfettamente ragione. Tieni però conto del fatto che tra i simpatizzanti dell’associazione ci sono persone che hanno difficoltà a pagare la quota associativa. E, più in generale, è noto come anche un semplice, misero euro sia un sufficiente disincentivo. Se esistesse la possibilità di richiedere gratuitamente la tessera (e se ciò fosse adeguatamente pubblicizzato, ovvio), sono convinto che gli iscritti aumenterebbero in misura esponenziale. Naturalmente mi rendo conto della potenziale esistenza di effetti collaterali… 🙂

Valentino Salvatore

Si, mi rendo conto che ci siano tante difficoltà (specie questi anni!), ma si cerca di venire incontro per quanto possibile a tutti. Esistono poi problemi relativi al generale calo dell’attivismo politico e al maggior individualismo nel nostro ambiente, che rendono più difficile l’adesione.
D’altra parte la quota di 25 € l’anno non è tantissimo, considerando che comprende l’abbonamento alla rivista; poi esiste anche la quota ridotta (17 €):
http://www.uaar.it/adesione-modulo

Stefano Grassino

Ulv, non voglio fare polemiche sterili ma il tuo esempio mi è stato fatto tempo addietro da una persona che stava fumando una sigaretta marca “Chesterfield”. Un pacchetto costa euro 4.20 che moltiplicato 365 fa euro 1.533 che sarebbe il costo della tessera UAAR moltiplicato per 61,32 volte. Uno zainetto firmato per i figli va bene, il cellulare da 600 euro e passa quello lo si compra subito, per il televisore al plasma ultimo grido………..siamo italiani 🙁

Luciano Volpato

Hai ragione. Provvedo subito. A volte, sai, é una semplice questione di….pigrizia.

Michele Gaismayr, lo scresimato

Io da quest’anno mi sono iscritto. Prima mi limitavo a devolvere all’UAAR il 5/1000.

tonii

complimenti per il nome! 🙂
(evita il prato della valle, non si sa mai)

myself

“(ancora non incassati).”

Cosa significa? È normale che non siano ancora stati incassati o c’è sotto qualcosa?

andrea

mentre lo stato paga prontamente l’8×1000 alla chiesa, da quando ha fatto la norma del 5×1000 mi pare che non abbia mai distribuito i soldi, o ne ha distribuiti meno del dovuto, utilizzandoli per altri scopi (ad esempio le “guerre di difesa”), con la scusa della crisi economica.
Non credo che sia un problema dell’UAAR (quindi uno specifico boicottaggio) ma di tutte le associazioni aventi diritto: semplicemete lo stato non rispetta le sue proprie regole.
Ho smesso di sorprendermi.

neverclean

Il 5×1000 viene saldato a 3 anni di distanza da quando è stato deciso. Vale per ogni associazione, ma, essendo stata l’UAAR solo recentemente ammessa a godere di questa possibilita’, finora non ha ancora incassato nulla. Le atre associazioni, piu’ vecchie di 5×1000, stanno incassando quello degli anni precedenti (dichiarazione 2007).
L’8×1000 funziona nello stesso modo per tutte le confessioni religiose che hanno siglato l’intesa. Tutte tranne una. Indovinate quale? Si chiama Chiesa Cattolica e Apostolica Romanica. Questa, a differenza delle altre, riceve ogni anno una cifra in due tranche: dapprima un anticipo pari circa al 90% di quanto destinatole l’anno prima (credo sia questo il calcolo) e successivamente un saldo calcolato su quanto dovutole 3 anni prima. Il meccanismo sembra complicato, ma ha unico significato. Pensate che io debitore vi debba 1miliardo di euro fra 3 anni, ma decido di darvi 900milioni ora, 100milioni fra tre anni e mezzo (+ o – sono queste le grandezze in ballo). Quanto io debitore ci smeno? Semplice: gli interessi reali su 3 anni di 900milioni di euro. Dicci pio!

Alessandro Masini

Ecco l’elenco totale da Repubblica, siamo a pagina 7 quarta riga progressivo 202:

http://download.repubblica.it/pdf/2011/Volontariato.pdf

però non capisco bene il meccanismo, l’associazione

A.V.P.A. “CROCE BLU” CASTELFRANCO E. NONANTOLA S.CESARIO

due righe righe sotto la uaar con ben 5mila scelte ha poco meno dei nostri contributi, come funziona?

PS:

Non siamo ancora riusciti a correggere l’errata dicitura “UNIONE ATEI AGNOSTICI E12 RAZIONALISTI”???? diciamolo che ci siamo affezionati perchè tra noi alla fine i razionalisti veri non sono che una dozzina! :))))))

Congo

Non è solo una questione di quante persone devolvono il 5 per mille ad una associazione, ma, chiaramente, anche del loro reddito medio.

Sandra

Bella osservazione, facendo due calcoli da pizzicagnolo viene fuori che il rapporto importo/contribuenti per l’UAAR è 47 mentre è 16 per le ACLI o 26 per Radio Maria.

Ci sono ben 36 associazioni riscontrabili sul pdf alla voce “Movimento per la vita”, ma in totale raccolgono l’adesione di soli 5256 contribuenti!

bismarck

Già e anche radio maria con 2 voci (c’è anche una fondazione) nonostante i potenti mezzi arriva a circa 88.000.
Anche l’associazione Luca Coscioni (dei radicali) arriva a circa 5.000 e non dispone di certo dei mezzi del movimento per la vita.

Alessandro Masini

ma dai è vero! guardate FONDAZIONE ITALIANA PER IL NOTARIATO al progressivo 41! con meno di mille scelte porta più di mezzo milione, la successiva porta meno di mezzo milione con quasi 14mila scelte!

neverclean

Il 5×1000 e’ calcolato come il 5×1000 delle tasse sulla persona fisica (IRPEF) di quello che effettivamente sceglie. Quindi: piu’ sei ricco per il fisco piu’ versi di 5×1000 a chi hai scelto.
8×1000 e’ calcolato in base al complesso di tutta l’IRPEF di tutti i contribuenti. Quindi la scelta di un ricco incide esattamente tanto quanto la scelta di un povero ai fini della spartizione. Inoltre, se nel 5×1000 non scegli, questo importo resta allo Stato. Se nell’8×1000 non scegli, per la tua quota parte decide chi “vota” (cioe’ chi sceglie).

luca t.

Se almeno ci fosse la possibilità di devolvere l’8permille al 5permille… (non è un gioco di parole)

Qualapis

Un vero successone! Su *ventottomilatrecentonovantasei* enti italiani ammessi al beneficio l’UAAR è l’*unico* a far riferimento all’Ateismo; risultato: duemilacentosei preferenze in tutta Italia per l’*unica associazione di atei*.
Quintuplicando questo straordinario traguardo si riempe lo stadio di Battipaglia!

Alessandro Masini

Vedi, il 5×1000 non è come l’8×1000 che riporta la voce già stampata sul modello e tu ci devi solo fare una firma, per devolvere il 5X1000 devi sapere dell’esistenza di una associazione, conoscerne il nome e il lungo numero di codice fiscale e avere la determinazione di portarli con te quando vai a fare la dichiaazione.

Dunque ogni singola scelta è frutto di duro lavoro di propaganda, una propaganda svolta senza mezzi pubblicitari di massa.

Inoltre la uaar non ha scopi essenzialmente buonisti come soccorrere i bambini e i malati, e neppure il contatto con il pubblico che può avere un caaf o una radio, dunque 2100 scelte espresse sono un successo indubbiamente.

Qualapis

@Alessandro Masini che scrive: «Vedi, il 5×1000 non è come l’8×1000 che riporta la voce già stampata sul modello e tu ci devi solo fare una firma, per devolvere il 5X1000 devi sapere dell’esistenza di una associazione, conoscerne il nome e il lungo numero di codice fiscale e avere la determinazione di portarli con te quando vai a fare la dichiaazione.»

Non mi sembra impresa così ardua (e non solo perché faccio parte della nutrita schiera di contribuenti in età utile ad avere la capacità di guardare rapidamente in Rete la lista delle possibili alternative, ma anche perché ritengo che un bel numero di coloro che non appartengono a tale categoria abbiano richiesto a parenti, amici o consiglieri di fiducia il nominativo e il codice fiscale dell’associazione da loro preferita…).

@Alessandro Masini che continua: «Inoltre la UAAR non ha scopi essenzialmente buonisti come soccorrere i bambini e i malati, e neppure il contatto con il pubblico che può avere un caaf o una radio, dunque 2100 scelte espresse sono un successo indubbiamente.»

Sinceramente nell’aiutare dei bambini o dei malati non vedo nulla di “buonista”, e mi meraviglio che un simile appellativo venga da un associato (o simpatizzante) di una realtà che dovrebbe avere *molti* affiliati vicini a tesi *umaniste*.

Se vuoi vedere 2100 preferenze in tutta Italia come un indubbio successo, libero di farlo! Io continuo a vedere un risultato inferiore ad esempio a quello della Fondazione legata al Genoa calcio (che difficilmente prenderà preferenze a Bari e a Trieste), scelta, come ovvio, da una sparuta minoranza di genovesi, come un risultato *accettabile* ma *non certo incoraggiante*, o addirittura eccellente.

Saluti!

Sandra

“Su *ventottomilatrecentonovantasei* enti italiani ammessi al beneficio” ci sono ben 36 associazioni “Movimento per la vita”; risultato: cinquemiladuecentocinquantasei preferenze in tutta Italia per l’*associazione di difesa alla vita*. Un vero successone! 😉

Una vera fortuna per voi cattolici che gli italiani non siano chiamati a esprimersi direttamente su questioni etiche … a voi la verità non brucia, tanto avete il potere di soffocarla.

Qualapis

@Sandra che scrive: «“Su *ventottomilatrecentonovantasei* enti italiani ammessi al beneficio” ci sono ben 36 associazioni “Movimento per la vita”; risultato: cinquemiladuecentocinquantasei preferenze in tutta Italia per l’*associazione di difesa alla vita*. Un vero successone!»

Massì in fondo avete preso *qualche* preferenza in meno di illustri associazioni quali:
– FONDAZIONE GENOA 1893 (2771 preferenze)
– NUCLEO PROTEZIONE CIVILE BELLIZZI (6.148 preferenze)
– LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI (8187 preferenze)
che hanno *decisamente* uno spessore nazionale, non come l’unica associazione degli atei in Italia! 😀

@Sandra che arditamente continua: «Una vera fortuna per voi cattolici che gli italiani non siano chiamati a esprimersi direttamente su questioni etiche … a voi la verità non brucia, tanto avete il potere di soffocarla.»

Sicura, sicura al riguardo? Fossi in te proverei con altri scioperi della fame; magari, oltre a perdere qualche dente (come degli illustri predecessori con tesi molto vicine alle vostre), riuscirai a convincere qualcun’altro di simili amenità! 😉

Qualapis

@Sandra: Dimenticavo di chiederti cosa pensi del fatto che dei 3965 soci paganti, registrati nel bilancio consuntivo 2009 ( http://www.uaar.it/sites/default/files/uaar-bilancio-2009.pdf ) e supposti in larga parte facenti parte del novero dei contribuenti, neppure 2106 hanno scelto l’UAAR per il loro 5‰?
Dico neppure perché, come avrai letto in questa pagina, ci sono state diverse preferenze di non associati.

In soldoni poco più del 50% dei soci paganti ha scelto l’UAAR per il proprio 5‰: non ti sembra un risultato modesto?

Sandra

Qualapis, mai scioperato per la fame… Io all’italico “panem et circenses” preferirei “panem et referendum”, ma mi sa che, conoscendo il vostro rispetto per la libertà altrui, mi dovro’ accontentare di panem et salumem.

Quanto alla domanda sul perché ci siano 3965 soci paganti e 2106 contribuenti, provo a rispondere, non sembra difficile: studenti, per esempio, o italiani residenti all’estero, entrambe le categorie non sono sottoposte a tassazione. Resta comunque una differenza piccola di un migliaio di persone, se confrontata a quella tra i milioni di battezzati (96% mi sembra) o anche solo a quel 34% che esprime preferenza alla chiesa nell’8/1000, e i contribuenti per gli enti cattolici nel 5/1000, qui siamo nell’ordine delle decine di milioni. Tanto meno appunto se confrontato con i contributenti per i movimenti di difesa della vita, tema che rappresenta un campo di scontro piuttosto caldo e critico per la chiesa, e sul quale chiesa e governo Berlusconi si sono spesi non poco negli ultimi anni, a livello di iniziative sia politiche che mediatiche. Evidentemente con un risultato, questo si’, assai modesto se commisurato allo sforzo. Anche quello dell’Uaar lo è, ma la differenza – e sempre nel confrontare dati – è la tendenza, la curva: quella dell’Uaar è in crescita.

Florasol

Qualapis il tuo spirito e il tuo humour sono veramente di prima classe. Elementare, però.

Qualapis

Beh cerco di adeguarmi al lettore medio di questo sito, no? È importante farsi capire! 😉

Florasol

tranquillo, ti abbiamo capito benissimo. Mica sei il primo che passa di qui a provocare.

crebs

Lo avevo già scritto e lo ripeto.
Pensate seriamente alla possibilità di aprire, almeno presso alcune vostre sedi, un CAF.
I vantaggi:
1) offrire a soci, simpatizzanti a altri un servizio utile.
2) offrire ad alcuni soci e simpattizzanti – che abbiano le competenze ecessarie – la possibilità di lavorare (a scanso di equivoci io NON sono fra queste).
3) Usufruire della maggiore disponibilità a devolvere il 5×1000 a chi è “vicino” al CAF.

Sono infatti convinto, con delle prove non documentali, che un numero notevole di devoluzione del 5×1000 ad alcune associazioni siano “fortemente influenzate” dal CAF a cui la persona si rivolge (o che gli viene “disinteressatamente messo a disposizione).

Qualapis

@Sandra che scrive: «Qualapis, mai scioperato per la fame… Io all’italico “panem et circenses” preferirei “panem et referendum”,»

E sì che tanto il quorum lo raggiungete così spesso! 😉 Salvo poi dire che “se la gente potesse esprimersi, allora sì che vedreste i sorci verdi”. Già! 😀

@Sandra che continua: «ma mi sa che, conoscendo il vostro rispetto per la libertà altrui, mi dovro’ accontentare di panem et salumem.»

Di grazia, dove mancheremmo di rispetto alla libertà altrui? Esprimendo le nostre idee? Bella idea di democrazia avete! Ancor più bello leggere come vorreste che un politico cristiano diventi schizofrenico e voti contro i propri principi per una distorta idea di laicità.

@Sandra che continua: «Quanto alla domanda sul perché ci siano 3965 soci paganti e 2106 contribuenti, provo a rispondere, non sembra difficile: studenti, per esempio, o italiani residenti all’estero, entrambe le categorie non sono sottoposte a tassazione.»

Vedo che non mi hai letto con attenzione, oppure non hai notato che figuraccia fate con simili asserzioni: io infatti avevo scritto “supposti in larga parte facenti parte del novero dei contribuenti”, proprio *per venirti incontro*! E invece no: ammetti candidamente che la metà dei vostri iscritti sono ragazzini o adolescenti! Perché, davvero, l’idea che 2000 italiani all’estero si iscrivano ad un’associazione atea è a dir poco peregrina! Tu davvero credi ciò?

@Sandra che continua: «Resta comunque una differenza piccola di un migliaio di persone, se confrontata a quella tra i milioni di battezzati (96% mi sembra) o anche solo a quel 34% che esprime preferenza alla chiesa nell’8/1000, e i contribuenti per gli enti cattolici nel 5/1000, qui siamo nell’ordine delle decine di milioni.»

Non sarà forse perché tantissimi cristiani cattolici, come me:
– la propria preferenza per il 5‰ l’hanno data ad associazioni umanitarie, avendo già dato l8‰ alla Chiesa Cattolica;
– oppure non esprimono affatto una preferenza per l’8‰, come ben saprai (insieme a tante preferenze non espresse da credenti di altre confessioni)?

@Sandra ha continuato: «Tanto meno appunto se confrontato con i contributenti per i movimenti di difesa della vita, tema che rappresenta un campo di scontro piuttosto caldo e critico per la chiesa, e sul quale chiesa e governo Berlusconi si sono spesi non poco negli ultimi anni, a livello di iniziative sia politiche che mediatiche. Evidentemente con un risultato, questo si’, assai modesto se commisurato allo sforzo.»

Aridaje con questi movimenti per la vita! Avrai osservato che tra i 28.000 enti che possono essere destinatari del 5‰ una buona parte è composta da enti cristiani o umanitari la cui notorietà è ben maggiore dei movimenti per la vita! Visto che ne fai un discorso di pubblicità, il confronto non regge affatto, e lo sai benissimo! O vuoi forse paragonare i movimenti per la vita ad un Emergency o ad un Medici senza frontiere?

Tra l’altro ti faccio osservare che “la chiesa” e “la Chiesa” non sono la stessa cosa. Ateo non significa irrispettoso, giusto?

@Sandra conclude: «Anche quello dell’Uaar lo è»

Finalmente qualcuno che lo ammette in questa pagina: onore a te per la tua onestà!

@Sandra conclude: «ma la differenza – e sempre nel confrontare dati – è la tendenza, la curva: quella dell’Uaar è in crescita.»

Di quanto è in crescita? Di quanto sarebbe in decrescita quella degli enti cristiani, in entrambi i casi per il 5‰?

Sandra

> la metà dei vostri iscritti sono ragazzini o adolescenti!

Ah bon? Gli studenti universitari sono maggiorenni, come mai pensi ai ragazzini… aah….li volete tutti per voi, birbantello! Mai sentito la Chiesa parlare di fedeli limitandosi ai dati sui maggiorenni…. includete e inculcate, soprattutto con i minorenni. Il secolo scorso non si dava la comunione ai bimbetti, dovevano essere in grado di capire, per scegliere. Cambiato per rispetto per la libertà?

Non mi sembra improbabile che tra gli iscritti non contribuenti ci siano studenti universitari (o precari che non raggiungono il limite per la dichiarazione dei redditi) e anche residenti all’estero, in tutto un migliaio di giovani, di buona istruzione e/o capacità professionale, ma non ho a disposizione dati.

>Vuoi forse paragonare i movimenti per la vita ad un Emergency o ad un Medici senza frontiere?
Certo che si’, i movimenti per la vita ci sono dai tempi della discussione sull’aborto (fu il Mpv a promuovere il referendum sull’abrogazione che poi perse): il Movimento per la Vita nasce nel 1975, Emergency nel 1994. Msf nasce nel 1971 in Francia, presente dagli anni 80 in altri paesi europei, arriva in Italia nel 1993 (riconosciuta dal Min. Esteri nel 98). Non so se noti la differenza, Msf era già internazionalmente nota e operativa a livello internazionale, pero’ c’è voluto qualche annetto per farla passare. Immagino sempre per il famoso rispetto di cui sopra.

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