“Non ti serve dio per amare”, nuova campagna atea del Center for Inquiry

“Non ti serve Dio – per sperare, voler bene, amare, vivere”: è il messaggio sui cartelloni della campagna organizzata dal Center for Inquiry, associazione di non credenti statunitense. I manifesti sono ora su autobus e in stazioni della metropolitana a Washington, e la settimana prossima appariranno anche a Indianapolis e Houston.
Il messaggio della campagna, spiega il presidente del Center for Inquiry Ron Lindsay, è volutamente pacato: non hanno voluto concentrarsi sull’esistenza di dio, ma sulla sua rilevanza. “Cerchiamo di spingere le persone a prendere in considazione alcuni dei miti che circondano i non religiosi, in particolare quello secondo cui una vita senza dio significhi una vita senza gioia, senza significato, egoista e egocentrica, e a discuterne” ha spiegato. La loro speranza è che si inizi a realizzare la falsità di questo troppo comune mito.

Silvia Righini

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59 commenti

Rothko61

Mi piace.
Più del messaggio sulla notizia cattiva e quella buona.
I credenti pensano davvero che noi siamo gentaglia piena di bile…

c.j.

Io preferirei:

“Non ti serve dio per pensare, per ragionare, per riflettere”

Ma visto che i cattolici non riflettono, non pensano e non ragionano, allora è meglio la prima!

Florenskij

@c.j. Giustissimo. Infatti Dante è solo il nome di un olio d’oliva.

Stefano

@ Florenskij

Si tratta comunque di ragione a sovranità limitata.
Il risultato è dato e la ragione non lo può sovvertire.
Il farlo è peccato e comporta sanzioni eterne.
Peggio che essere un olio d’oliva.

fiertel91

La Divina Commedia è un errore scientifico dopo l’altro. Ritenta, sarai più fortunato.

P.C.

Non bisogna però dimenticarsi che Dante visse nel basso medioevo, quando il potere del papa era paragonabile a quello dell’imperatore. E poi, Dante era un guelfo bianco, sosteneva la teoria dei due soli, che altro non è che la versione medievale della laicità dello stato!

Daniele

La Divina Commedia è un capolavoro della letteratura scritto da un credente.

Ciò dimostra che si può essere credenti ed essere ottimi poeti.

Che è cosa diversa da dire che per avere ispirazione poetica bisogna esser credenti.

Se A implica B, non necessariamente B implica A.

c.j.

xDaniele

…in realtà (almeno secondo la teoria degli insiemi) se A = B, allora B = A.

Ciò che tu hai scritto (Se A implica B, non necessariamente B implica A) vale se uno dei due è parte dell’altro.

A = B ma B non è = A … se B è parte integrante di A o viceversa.

Es.: i romani sono italiani, ma gli italiani non sono necessariamente romani (possono essere milanesi napoletani torinesi palermitani ecc.), però ricorda che R (Roma) è parte di I (Italia), ma I non è parte di R.

Bye

alessandro

Mi sembra un periodo azzeccatissimo per proporla anche in italia

Florenskij

@ Stefano. Grazie per l’ammissione: ragione a sovranità limitata è pur sempre ragione; ben diverso da non ragione.
Ha mai sentito citare la formula “FIDES QUAERENS INTELLECTUM”?
esemplifico: una certa affermazione in campo geometrico o matematico appare vera intuitivamente oppure per misurazione empirica. Ora si tratta di dimostrarla razionalmente, attraverso passaggi logici corretti. E’ razionalismo o creduloneria?
Esempio 1) Mi si dice che Gesù è l’uomo-Dio. L’affermazione mi suona un po’ strana; però sento che nelle sue parole e nei suoi atti c’è qualcosa di straordinario, superiore a quanto so di tutti gli altri personaggi storici. Voglio verificare se è un’impressione preconcetta o no, per questo estendo al massimo le mie ricerche.
Esempio 2 ) Mi si dice che Maria è la Regina dell’Universo, vergine prima, durante e dopo il parto. Però nel Vangelo si parla di “fratelli di Gesù”. I casi sono due: o me la stanno dando a bere alla stragrande, oppure nella cultura ebraica del tempo fratelli voleva dire anche “parenti stretti”, magari cugini. Estendere le ricerche.
Le basta come razionalismo?
P.S. Ma lei ha una minima idea del razionalismo della filosofia e teologia medievale, autentico regno degli “spaccatori di capelli”? E il Guglielmo di Baskerville di Eco le sembra un asteroide piovuto dal cielo.
@Barbara. La controbattuta sull’olio Carli non funziona, mi pare. Meglio una sulla patatine San Carlo.
A parte gli scherzi, vi sembra che Dante, culmine del medioevo cristiano, sia uno che non ragiona?

bardhi

@ Florenskij
esemplifico: una certa affermazione in campo geometrico o matematico appare vera intuitivamente oppure per misurazione empirica. Ora si tratta di dimostrarla razionalmente, attraverso passaggi logici corretti. E’ razionalismo o creduloneria?

Esempio 1) Mi si dice che Gesù è l’uomo-Dio. – ti pare questa affermazione “vera intuitivamente oppure per misurazione empirica.”???? La definizione del punto o della retta segue la stessa logica del definizione di dio?? Hai mai visto qualcuno che obbietta o/e lo trova illogico le definizioni della geometria, sai spiegare perchè non succede la stessa cosa con la definizione di dio??? è in grado la teologia di costruire una teoria di dio con lo stesso numero di paradossi delle matematica????

Esempio 2 ) Mi si dice che Maria è la Regina dell’Universo, vergine prima, durante e dopo il parto. – pure questa affermazione è “vera intuitivamente oppure per misurazione empirica.”????

Barbara

Non funziona perché dipende sempre da quel che uno ci vuole leggere! Forse sarebbe il caso di farci un aperitivo e restare a disguisire solo delle olive.

Stefano

@ Florenskij

“Le basta come razionalismo?”

No, ma è buona come scusa.
Affermazioni che violano palesemente conoscenze acquisite e validate necessitano di prove eccezionali. Se queste non ci sono non solo non è razionale accettare una credenza ma è addirittura irrazionale.
Se uno vuole può pure continuare a credere alle fate, basta che non pretenda che gli sia riconosciuta come credenza razionale.
Grazie della risposta che esemplifica la mia affermazione e grazie a bardhi che mi ha risparmiato tempo con il suo intervento.

Paolo

@ Florenskij
E la teiera celeste come ti sembra? Dobbiamo certamente indagare più a fondo…
Argomentazioni bizzantine e contorte potranno allungare il brodo. Tagliamo corto, la religione gode di potere e dispone di parecchio denaro; sottraiglieli e vedrai che le sue argomentazioni torneranno ad avere il giusto peso (quanto quelle di una teiera celeste).

POPPER

Su questa campagna posso anche essere d’accordo ma vi sono alcune parole del Vangelo e di altre sacre scritture e filosofie religiose (purtroppo miste anche a paole e frasi inneggianti a dio come insostituibile) che motivano ancora molte persone ad amare perchè:
– da una parte danno per scontato che l’uomo è nato peccatore e incapace di amare senza dio
– dall’altra perchè non conoscendo se stesse e, quindi, non riconoscono alla propria natura umana la capacità di amare, senza turare in ballo dio, dei e altre divinità naturalistiche.
– ma anche perchè la capacità naturale di amare è non un argomento educativo per tutte le famiglie, lo è quello religioso, purtroppo.

Io so amare anche senza dio, non ho alcun problema a riguardo ma ammetto che in passato alcune frasi sacre e filosofiche mi hanno aiutato a focazlizzare le mie capacità naturai di amare; forse è questo che molte persone come me hanno avuto e hanno ancora bisogno di rifarsi a delle parole chiave per entusiasmarsi ed essre fedeli, onesti e leali nell’amare, il quale non è disgiunto dall’emotività, perchè essa fa parte della natura umana dell’amore stesso.

Posso concepire un Amore senza dio ma non senza emotività, questa mi serve ed è per me insostituibile, ho un cuore nel petto non un pezzo di ghiaccio.

Comunque la regola d’oro: “non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te”, si può anche trasformarlo in “aiuta gli altri e non porre alcuna condizione coercitiva perchè tu stesso/a vorresti essere aiutato in modo disinteressato e non costretto a ricevere l’elemosina”.

L’amore in noi, anche senza dio, mentre si cresce e si matura non lo scopriamo come “l’acqua calda”, è soggetto alla maturità, è soggetto all’educazione dei genitori nella prima fase, poi, da maggiorenni, possiamo anche dire addio all’incanto del bene e alla lotta al male, categorie che si rifanno ancora alla parola “morale” mentre invece si deve fare un cammino di discontinuità e iniziare a collocare l’amore anche in ambito etico, ne guadagnerebbe il rispetto per tutti e di certo non sarebbe mai contagiato dalla tentazione dell’amore discriminatorio, tipico dell’agape di certi gruppi cristiani presuntuosi che affermano che solo nell’ovile il gregge si salva, e c’èa ancora chi dice che fuori dalla chiesa cattolica apostolica romana non c’è salvezza.

POPPER

non disturbatevi a dissentire, tranquilli amici, infondo l’uomo è anche un isola a volte, ma speravo che questa volta il mio commento avrebbe potuto provocare un approfodimento esoterico più che rimanere essotericamente ad applaudire dei cartelloni che anche me piaciono.

vabbeh, chiacchero di più con il mio gatto. Buona serata a tutti.

andrea pessarelli

io preferisco “non fare agli altri ciò che gli altri non vogliono che tu faccia loro”

POPPER

grazie andrea pessarelli, finalmente qualcuno che mi risponde,; si in effetti l’educazione al riferimento sacro viene dal catechismo ed è stato così per secoli, sia esso cristiano o islamico, per molte persone il riferimento filosofico viene un po’ più avanti con gli anni e di solito non è una vera educazione da parte dei genitori ma una specie di saggezza infilata dentro a qualche discorso religioso per far apparire la retorica dei riferimenti sacri come se favessero un fondamento logico e razionale, così da convincere i ragazzi che anche il ragionamento teologico è razionale.

Caro amico, io ho scritto che sono molto sensibile e che per ma la capacità di amare viene anche dal conoscere meglio se stessi, ma quando si parla di educazione nella scuola pubblica vorrei che lo stato non fosse invadente né in senso religioso né in senso ideologico, tuttavia, sebbene io voglia che berlusconi dimetta, ha sollevato un problema serio che esiste da tempo, perchè ho sentito dirmi una cosa da un pidiellino:

se non vuoi che Berlusconi si intrometta nella scuola pubblica per difendere l’ora di religione, il crocifisso o l’educazione dei genitori cristiani, allora nemmeno la CEDU deve intromettersi nella cultura che a maggioranza in Italia è cristiana e cattolica in particolare.

alché ho risposto: molti cristiani di cui tu parli non sono d’accordo con il crocifisso appeso alla parete e con il fatto che i docenti di religione cattolica li scelgano i vescovi mentre poi sono un onere per lo stato, quindi, non fondere tante bandiere religiose insieme, sono ancora tra loro campane diverse ma c’è ne una che conta ancora più di tutte in e ha sempre meno fedeli, cioè la ccar, questa è il nostro problema, ma non lo possiamo risolvere solo sperando che diminuiscano i fedeli, essa deve essere messa sotto processo anche in senso giuridico e fiscale, perchè sia palese a tutti ma soprattutto ai fedeli che si accorgono di essere stati truffati dalla ccar e strumentalizzati dai politici clerico-fascisti e purtropo anche da laucni catto-comunisti che si sono piegati alle ragioni del Concordato.

Ma i pidiellini e i leghisti sono come ananestetizzati, hanno persino il divieto di parlare e scrivere sul bunga bunga education.

Comunque nulla da criticare sui cartelloni del Center for Inquiry.

andrea pessarelli

stante la naturale capacità di amare, che non richiede ragioni di ordine superiore, ogni precetto religioso dal quale facciamo discendere tale capacità è circostanziale nella migliore delle ipotesi (in generale si trae ispirazione da precetti della particolare religione che viene inculcata da bambini), strumentale nella peggiore quando (cioè sempre) la religione viene usata a scopo di omologazione del pensiero (se da bambini fossimo educati prescindendo dall’indottrinamento troveremmo in noi stessi motivazioni e significati sufficienti per amare odiare e provare tutte le altre emozioni che strutturano il nostro sè)

POPPER

Avrai anche tu osservato che la continua contestualizzazione della bibbia manifesta una volubilità sia nella teologia che nell’educazione cristiana, entranbi non si incontrano mai se non sul piano della sintesi del magistero del papa che con poche parole distrugge tutto il concetto di libertà di pensiero, ma che da parte di molti suoi fedeli, acritici e supinamente arresi alle …azzate del loro pastore, non ci si aspetta una rivoluzione copernicana.

Quando parlavo di riferimento al sacro e al filosofico intendevo alcune regole auree che la ccar e la cristinità tutta hnno copiato da altri sistemi religiosi e filosofici, quindi, l’essere stati educati a memorizzare passi della bibbia non era un’evoluzione intellettuale, ma un esercizio di memoria morale precettistica, mentre io vorrei che la parola “morale” fosse cestinata e si iniziasse a parlare di “etica anche nella capacità di amare” da parte del credente come del non credente.

moreno03

Sono convinto che queste campagne sia sostanzialmente inutili: pensare che possano far presa sul pregiudizio di un credente così demente da credere che senza il concetto di dio uno consideri tutto lecito?

Roberto Grendene

infatti sono campagne a sostegno dei non credenti: vedersi rappresentati, mostrare la stessa esistenza di milioni di persone che vivono senza dei e senza religioni, ma non lo possono dire.

Bruno Moretti Turri

MONDO
Popolazione mondiale = 6.700.000.000
Agnostici = 12,5 % = 837.500.000
Atei = 2,5 % = 167.500.000
Totale non credenti = 15 % = 1.005.000.000
Fonte: chiesa cattolica romana

ITALIA
Popolazione italiana = 60.250.000
Agnostici = 10,7 % = 6.446.750
Atei = 7,8 % = 4.699.500
Totale non credenti = 18,5 % = 11.146.250
Fonte: Eurispes 2009

Gradient

Giusto,
l’importante è che chi non crede in dio sappia che non è solo. Se si da retta ai media sembrerebbe proprio che tutto il mondo fosse religioso, invece così non è.

bardhi

@moreno03
Penso e spero che ai veri credenti questa campagna non li cambiera il loro pensiero nemmeno di una virgola, spero solo che questa campagna aiuterebbe chi ha le idee confuse ad intraprendere un approfondimento e soprattutto lo considero utilissimo per la democrazia del pensiero.
Non vedo perche e per come un pensiero razionalista, a prescindere da cosa serve e chi aiuta, non abbia il diritto di essere esclamato a pari a un qualsiasi altro pensiero.
pure per il piacere di vedere una cosa ovvia per noi avere il diritto di citadinanza nei muri di una citta

Kaworu

intanto vedo fiorire manifesti tipo “dio ti vede” o robe così (in realtà la grafica fa schifo perchè il fondo è nero, e la scritta sottile)

crebs

Dio ti vede e sicuramente ha anche il tuo numero di telefono.
Se fai qualche peccato ti potrebbe telefonare e rimproverarti.

Kaworu

dovrei controllare il testo esatto ma sono su quello stile 😆

Stefano

Non mi pare di aver sottoscritto liberatorie per la privacy 😉

biondino

bertoldo, ci mancano bertoldino e cacasenno e abbiamo il gruppo dei geni all’opera.

Brian di Nazareth

Io preferirei: “Non ti serve una religione per aiutare gli altri”. Più o meno la stessa iniziativa che porta avanti Richard Dawkins (Non-believers giving aid).

Così i cattolici finiscono con la tiritera che ripetono a memoria: “la chiesa è l’unica istituzione che aiuta i più bisognosi”.

Roberto Grendene

ho visto il filmato: semplice, immediato, efficace

E il messaggio e’ sostanzialmente quello positivo, responsabile, ottimista, della campagna ateobus dell’uaar:
“…La buona notizia è che non ne hai bisogno”

Paul Manoni

Questo messaggio lo trovo un tantino diverso da quello degli AteoBus.
E’ vero, alla fine il concetto e’ sostanzialmente identico, ma l’aver bypassato completamente il discorso indimostrato ed indimostrabile sull’esistenza o meno di dio, fa’ apparire questo messaggio, molto piu’ accettato da parte di chi si ritroverà a vederlo. 😉
Non punta quindi sulla sindacabilità di una convinzione legittima (per quanto assurda!), riguardante dio o la religione, ma punta esclusivamente sullo sfatare il becero pregiudizio dei credenti, secondo il quale i non credenti siano persone negative e diverse.

Roberto Grendene

sono messaggi pensati per il pubblico a cui sono destinati: negli USA la propaganda religiosa e’ molto piu’ pressante che da noi, perche’ lo stato non finanzia le religioni e devono rastrellare soldi convincendo in ogni modo

crebs

Ormai sono diverse, nei vari paesi, le frasi utilizzate.
Vi scambiate con le altre organizzazione i dati “a posteriori” sull’efficacia e sui risultati ottenuti?
In Italia ci sono questi “ritorni”?
Se non ho letto male il prossimo anno dovrebbero arrivare i primi soldi del 5×1000.
Si potrebbe organizzare qualche campagna più “professionale”, utilizzando anche i “ritorni” delle varie iniziative finora realizzate.
I professionisti del settore, soci e/o simpatizzanti, potrebbero essere coinvolti.

Roberto Grendene

Campagna piu’ professionale di quella ateobus e di quella sull’ora alternativa?

erano campagne altamente professionali, commissionate ad esperti del settore

La prima, in particolare, ha “sfondato”, senza nemmeno aver circolato

crebs

Non volevo essere negativo.
Volevo dire che ormai potrebbero e dovrebbero essere disponibili dati “a posteriori” sull’efficacia e sui risultati ottenuti, in Italia e in altri paesi.
Ricordo la discussione, qui, su quale frase fosse ritenuta più adatta e non pensavo fosse stata concordata con professionisti del settore.
Certo, poter ripetere più volte i risultati della prima campagna (una certa risonanza mediatica ad esborso zero) non sarebbe male.

Eco

Tutti fratelli nella lotta, in tempo di pace si ammazzano tra di loro per chi ha ragione nel messaggio dell’amore…

Solo a vedere le battaglie di correnti in Vaticano mi vien da ridere.

Spero che anche tra atei non ci siano queste lotte, dato che ovunque ci sia potere è naturale che vi sia lotta per il controllo.

C’è sempre da pugnare, che noia! 🙂

POPPER

sulle correnti nella ccar c’è aria di turbolenze e mal di pancia in vaticano, centinaia di teologi da tutto il mondo sono insofferenti verso il papa e il suo enturage.

Caro Eco, è normale che vi siano delle correnti anche tra gli atei, mi preoccuperei del contrario, ma c’è appunto il Cordinatore Laico nazionale che ci unisce tutti in una battaglia per la laicità dello stato e per la difesa dei diritti dei laici non credenti come per quelli che crdenti hanno con noi molto in comune.

Florenskij

@Popper. Ho notato le sue ammissioni relativamente alla funzione di “bozzolo” che di fatto alcuni elementi religiosi hanno svolto nella configurazuine del suo senso morale, inteso come “farfalla”. Mi spiace di essere insistente, ma ripropongo il solito problema: volendo impostare una educazione infantile atea, non costrittiva e insieme scientifica, quali elementi dell'”immaginario” ateo potranno sostituire quelli dell’immaginario cristiano ( Giuseppe e Maria, Gesù Bambino, la grotta, i pastori, la Cometa, i magi… )? Ai bambini piccoli si propone un mondo morbido ed elastico, fatto di peluche e di gomma, con una comunità di animali che si vogliono tutti bene.
Si tratta di un’immagine non scientifica. Il darwinismo, a prescindere dalle intenzioni certo non cattive del suo iniziatore, presenta tutt’altro scenario: IL MOTORE DELL’EVOLUZIONE E’ LA LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA CONTRO L’OSTILITA’ DELL’AMBIENTE E DELLE ALTRE SPECIE. Si risponderà che in questo stadio dell’evoluzione per la specie umana è conveniente la collaborazione sociale, in quanto più adattiva; tuttavia sembra estremamente difficile mantenere la società nella auspicata situazione di “isola felice” dell’armonia in un mondo dominato dalla predazione; come è possibile evitare l’infiltrazione o l’invasione, continua o periodica, di tendenze conflittuali? Quella che Dawkins presenta è l’impostazione affermata nel ‘700 dal conte di Shaftesbury ( il sentimento morale innato come quello estetico ) in contrapposizione con quella di Hobbes-Mandeville, in anticipo sulla psicosociologia freudiana ( la pace sociale come risultante sempre fragile e provvisoria delle tendenze aggressive compresse e contrapposte ).
Anche ammettendo che Shaftesbury abbia ragione, come non accorgersi che l’amore umano è sempre incrinato dalla consapevolezza dei limiti posti dalla morte, naturale o violenta?
Che cosa può rimpiazzare, nell’universo culturale ateo, la speranza nella resurrazione finale, garantita dalla Divinità, con il ricongiungimento nel Sommo Bene di tutto ciò che nel mondo empirico è rimasto parziale e frammentario? E poi, scendendo terra terra, da dove e da chi verrà una ricompensa o almeno un riconoscimento quando l’amore implica il sacrificio eroico dell’unica vita di cui si dispone ( non quello clamoroso e spesso momentaneo del campo di battaglia, ma quello grigio e misconosciuto, come nel caso del lavoro di assistenza ai malati )?
Il Cristianesimo diciamo di tendenza agostiniana non ha difficoltà a guardare in faccia la realtà per quello che è: l’uomo che nasce “inter faeces et aurinam”, gli stati come “latrocinia magna”, le forze demoniache che occupano il mondo. E’ un pozzo nero: però dall’altro brilla una grande luce, come nel “trucido” Caravaggio. E a proposito degli “orrori” della Bibbia ( che ci sono, ma sono meno numerosi di quanto si ha il vezzo di dire ): non riflettono la realtà del mondo decaduto meglio di certe stucchevoli filosofie francescanoidi-ecologistiche-umanistico-buddistiche, che possono essere smentite da una semplice apertura dei giornali?

Eco

I dissensi possono essere indirizzati.

Ma combattere le derive religiose, sapendo che anche facendo cadere il Vaticano non si possa far cadere il banco, diventa estenuante.
In questo senso le eventuali divisioni interne devono essere non solo risolte tra associzioni di atei (per brevità le chiamo così), ma espresse e discusse (non come la “autocritica” però, che finii in buffonata) in modo più che costruttivio.

Tenendo a mente che non si tratta di distruggere il nemico, come i religiosi, per piegare al proprio potere.

Paul Manoni

L’UAAR dovrebbe registrare un messaggio simile a questo, e farlo girare fino allo sfinimento. 😉

GIOACOLP

Innanzitutto, complimenti a POPPER e a pesarelli. Il colloquuo coinvolge, e ciò non può che produrre riflessione, da cui ognuno riesce a trarre vantaggio per le sue decisoni. Anche se concordo con chi sostiene che la campagna in atto: “non ti serve dio per amare”, non riuscirà a sovvertire il radicamento degli asunti di fede, mi voglio illudere che riesca almeno ad essere un monito a chi ha cosrtuito dio a sua immagine e somiglianza.

Davide Corsaro

Son sempre dell’opinione che il messaggio migliore sia

“sai quanto spenderesti di tasse se i soldi non andassero alla tua chiesa? La metà!”

La gente ama i messaggi che la colpiscono al cuore e il cuore si sa dove risiede, in tasca.

andrea pessarelli

@florensky: la funzione consolatoria della religione, quella che traspare dalle tue considerazioni, non è sufficiente a renderla giustificabile e non è neppure detto che sia efficace per lo scopo che si propone. a mio parere infatti peggiora le cose anche dal punto di vista della consolazione in quanto per mascherare la durezza della realtà genera aspettative destinate ineluttabilmente a essere deluse. per quanto riguarda l’immaginario dei bambini, quand’anche avesse una qualche funzione positiva (secondo me non ne ha) il quadretto della sacra famiglia, pesano come zavorre i concetti di inferno e di punizione, e foriero di grandi sofferenze è anche insegnare che le nostre emozioni i nostri desideri i nostri comportamenti vanno negati e censurati “perchè se no gesù piange”. gli adulti in generale sono convinti che il loro compito sia quello di ingannare i bambini riguardo la realtà della vita, ma questa convinzione è del tutto arbitraria e non produce altro che ignoranza e dolore. riguardo la teoria freudiana delle pulsioni essa è oggi sostanzialmente confutata e ha anch’essa le sue belle responsabilità nella generazione di dolore e ingiustizia

Cassandra testarda

Interessante questo forum, ricco di buone osservazioni e spunti di riflessione, tanto che non saprei scegliere a chi accodarmi nella condivisione. Preferisco quindi ripartire dal tema del post e dallo slogan-messaggio della campagna del Center di americani non credenti. Personalmente, se si facesse una campagna simile in Italia, consiglierei di evitare di usare il termine Dio (con maiuscola o minuscola che si voglia), perchè in fondo così se ne farebbe indirettamente pubblicità e se ne avvallerebbe l’esistenza. Io punterei il dito invece direttamente contro i termini di “religione” e di “Chiesa”, che sono in sostanza i veri ostacoli o nemici della laicità e contro i quali i non credenti devono esprimersi per salvaguardare i loro diritti. Mi suonerebbe meglio il messaggio: ” Non serve una religione per amare, sperare, vivere e dare un senso alla propria vita”. E anche “Non serve una Chiesa per essere buoni cittadini, onesti e solidali”.

andrea pessarelli

” Non serve una religione per amare, sperare, vivere e dare un senso alla propria vita”
in compenso è spesso necessaria per convincere all’odio persone altrimenti “buone”

teologo cattolico

“Non ti serve Dio – per sperare, voler bene, amare, vivere”

Mi piace come frase, ovviamente nei limiti con cui può piacermi una pretesa formula atea.

In fondo sottoliena che il valore rilevante – per l’ateo , ma mi permetto di dire anche per il credente – è l’amore (aggiunge anche il riferimento allo sperare…mancava il riferiremento al credere nella vita e avevamo la sintesi delle tre virtù teologali). Il credente sotto l’amore vede l’Amore, ma se atei e non, fossero d’accordo sul valore dell’amore e dell’accogliere e promuovere la vita, si sarebbe raggiunta una convergenza totale di idee.

Il credente per amare e vivere ha bisogno di un Dio che dia ragione dell’impegno faticoso nella vita, nel donare se stesso ai propri cari: amare un aggregato di atomi che si disfacerà in pochi anni è difficile da sostenere; accettare e amare la vita in ogni situazione, anche di sofferenza, è difficile. Se l’ateo è capace di farlo senza riferimento ad un “goel”, ad un vendicatore e salvatore che dia eternità e garanzia di compimento al suo amore, tanto di cappello.

nightshade90

” amare un aggregato di atomi che si disfacerà in pochi anni è difficile da sostenere”

stai dicendo che se tu un giorno scoprissi che per qualche motivo (maledizione, intervento di belzebù, inesistenza di dio, ecc.) tua moglie, i tuoi genitori e i tuoi figli quando moriranno lo faranno definitivamente (senza sopravvivere in alcun modo, anima eterna compresa), smetteresti di amarli (o li ameresti di meno)?

sati dicendo che se un giorno scoprissi che non c’è inferno e paradiso, non ti faresti più scrupoli ad andare in giro a rubare e stuprare a piacere finchè sei vivo?

se è così, non vorrei essere nei panni di chi ti frequenta. se non è così, il tuo credere in dio è ininfluente nel tua amare e rispettare gli altri.

Batrakos

Sì, è vero, dio non serve per amare…ma per fomentare l’odio è un ottimo detonatore!

il parroco di Funo

non serve neanche essere laureati in ingegneria per accendere la luce

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