La presidente dell’intergruppo europarlamentare “Piattaforma per la laicità in politica”, Sophie in’t Veld, ha scritto al presidente del Parlamento, Jerzy Buzek, per protestare contro l’invito formulato al papa di intervenire durante una sessione plenaria dell’assemblea. Secondo in’t Veld, “è totalmente inadeguato usare le riunioni plenarie quale podio per trasmettere messaggi religiosi”. Il testo integrale della lettera della deputata olandese è stato pubblicato sul sito della Federazione Umanista Europea.
Raffaele Carcano
Più che altro, non mi pare opportuno invitare a una seduta del parlamento europeo un monarca assoluto.
Si, l’assolutismo monarca del papa non è opportuno in sedi laiche di nessuna nazione, non capisco questo invito, per me il papa non è qualificato per parlare all’Europarlamento.
Sono solo dei mercanti spregevolissimi che adesso si preparano a spartirsi la Libia assieme al premio nobel per la pace (che sarebbe “cosa nostra”; non so se avete presente “Tripoli bel suol d’amore” e la quarta sponda della Buonanima).
Non credere che siano disposti a battaglie di principio.
Invitando il papa essi riconoscono ed onorano l’appartenenza a pieno titolo
della chiesa cattolica a quel blocco reazionario che soffoca l’Europa e buona parte del pianeta.
Voglio ricordare che Sophie in’t Veld è la parlamentare olandese che mi ha invitato a parlare a Bruxelles ad una riunione tenutasi nella sede del parlamento europeo nel gennaio 2010 poco dopo la sentenza di Strasburgo sul crocifisso.
Si tratta di una deputata olandese, laica della massima credibilità e di grande personalità.
Una parlamentare da appoggiare in pieno nelle sue iniziative, come anche questo caso dimostra.
Come mai non hai raccolto l’invito!?
Fossi in te, farei ditutto per organizzare un tuo intervetno, 5 minuti dopo che parla il ciarlatano vestito di bianco! 😉
Perchè dici che non ho raccolto l’invito?
Sono stato a Bruxelles in quell’occasione a parlare a rappresentanti europei della laicità di come è nata e si è svolta la nostra vicenda in Italia prima di approdare in Europa.
Se vai sul sito della federazione umanista europea citato nella nwes, trovi una pagina dedicata alla vicenda del crocifisso.
Mi sbagliavo: il sito citato è quello dell’FHE e vi è citato il meeting di cui parlavo:
The third meeting (13 January 2010) was devoted to the case of Lautsi v Italy and had as a guest speaker Massimo Albertin, the husband of Soile Lautsi in whose name the case was taken to the European Court of Human Rights.
Il sito a cui stavo pensando è un altro, curato da Sophie in’t Veld, ma che adesso (sono fuori sede) non ricordo.
@maxalber
Scusa Massimo ma seguo le vicende che riguardano la questione dei crocefissi nelle aule, praticamente solo attraverso l’UAAR o i social network…Il link a cui fai riferimento, sicuramente me lo sono perso quindi.
Sarebbe fantastico davvero, se riuscissi a scrivere un libro intero con la cronaca di tutta quanta la vicenda. 😉
Vi sono vicino e vi esprimo tutta la mia solidarietà! 😉
Ecco il link di Sophie in ‘t Veld che cercavo:
http://politicsreligion.eu/
e al suo interno trovate:
http://politicsreligion.eu/news/lautsi-v-italy/
caro maxalber, ma è molto bello, in certo senso se la nostra voce in tema di laicità.
Mi sa che, quand’anche il bavarese andasse a sproloquiare a Strasburgo, la sala sarebbe decisamente meno piena di quando il polacco venne a marcare il territorio nel parlamento italiano.
Concordo! 🙂
Probabilmente andrà ad innaffiare le radici cristiane dell’Europa, se no con tutti ‘sti atei secolaristi e relativisti che ammorbano il continente, rischiano di seccare.
E vorrei ben vedere: da quanto in qua il Vatikan fa parte dell’UE?
se parlasse accettando il libero contraddittorio allora potrebbe essere una buona occasione. purtroppo penso che gli interventi dei parlamentari saranno blindati.
e tanto per cominciare potrà fare un po’ la vittima dicendo che gli impediscono di annunciare la lieta novella
A tal proposito, si potrebbe invitare a parlare B16, Bertone e Bagnasco, al Convegno sull’incredulità di Maggio a Genova….Chissà se avrebbero il coraggio di presentare il loro grugno!? 😉
io fosse per me li inviterei davvero una volta ho invitato il papa al congresso dell’associazione coscioni
Jerzy Buzek (nato nel 1940, quindi ha 70 anni): “Negli anni ottanta, Buzek fu un attivista dei movimenti democratici anti-comunisti, tra cui il movimento legale (1980-1981 e dal 1989) e segreto (dal 1981 al 1989) Solidarność. Fu un organizzatore attivo delle autorità sotterranee nazionali e regionali; fu anche presidente delle quattro riunioni generali (1°, 4°, 5° e 6°), quando Solidarność fu autorizzata ad agire legalmente.” (da Wikipedia). E Solidarność era piuttosto legata al papa di allora, Wojtyla.
Quindi, in un certo senso, questo assurdissimo invito al papa è probabilmente un “colpo di coda” imprevisto del disfacimento del Patto di Varsavia…
quindi è uno abituato a lavorare con i soldi del vaticano…
Eh già.
fuori dall’europarlamento i monarchi assoluti di stati che propagandano intolleranza, odio, discriminazione e limitazione delle libertà altrui in tutte le nazioni che hanno infettato!!!
approvo e condivido al 100%
Per me va bene, ma ci va in giacca e cravatta.
Vorrei vedere se i politici quanvo vanno da lui si presentano in pigiama, vestaglia e pantofole come fa lui…
🙂
Per non parlare dei suoi cappelli:
http://www.ilfoglio.it/media/uploads/papa-ratzinger-1.jpg
http://www.lasberla.net/wp-content/uploads/2007/05/ratzinger.jpg
http://4.bp.blogspot.com/_6tfv1ct3edg/S6-Sg6iHJqI/AAAAAAAAEiw/gU75BpPqk-