Sei giornalisti, di cui due particolarmente noti per le loro inchieste, sono stati arrestati nei giorni scorsi con l’accusa di essere coinvolti in un presunto tentativo di colpo di stato ‘laico’ che, nel 2003, avrebbe cercato di mettere fuori legge il partito islamista del premier Erdogan. Uno solo di essi è stato rilasciato oggi, mentre altri giornalisti hanno inscenato proteste fuori dal carcere. L’inchiesta, scrive l’Associated Press, coinvolge circa 400 persone, sospettate di far parte di un network segreto secolarista denominato Energekon. Anche l’organizzazione Reporters without Borders è intervenuta per chiedere l’immediata liberazione dei giornalisti.
Raffaele Carcano
Erdogan è un’altro che sta per saltare in aria dal punto di vista politico, se la Turchia deve essere laica, perchè è nella sua costituzione, allora non esiste un golpe laico ma una legittima lotta per la laicità dello statto contro una possibile restaurazione-golpe teocratica dell’islam, che al momento è sempre un ipotesi dietro le quinte delle politiche dle partito islamico.
Spero che rilascino anche gli altri giornalisti o in Europa non sarà loro tanto facile entrare.
Concordo in pieno Popper. 😉
Che razza di “colpo di stato laico” sarebbe, quello che avviene in un paese laico!? 😯
Com’è che l’Europa non dice nulla in proposito?
Opportunismo politico-economico?
Dopotutto, l’Europa non sta neppure cercando di condannare ufficialmente quello che fa Berlusconi…
A livello istituzionale, l’Europa nemmeno potrebbe condannare Berlusconi. Su altri livelli invece 😉 …Sabato, al congresso dei popolari europei in Finlandia, non e’ stato certo accolto calorosamente. “Italy is more than bunga-bunga” e “Berlusconi mafioso, qui il baciamano non funziona” erano i cartelli che andavano per la maggiore.
Mi chiedo: Quando mai, un Presidente del Consiglio italiano, e’ stato accolto all’estero con cartelli che gli davano esplicitamente del mafioso?
Ed ancora: Perche’ certe cose dobbiamo farcele dire dai finlandesi!?
@ Paul Manoni:
Europa: vero, istituzionalmente l’Europa non può ecc.; però se (poniamo) Berlusconi trasformasse la “repubblica” in dittatura, con strangolamento della libertà di espressione e repressione dei dissenzienti? E sta andando perfettamente in quella direzione… Se ci arrivasse, e l’Europa istituzionale non facesse una piega, secondo me l’Europa istituzionale farebbe una figura tremenda di fronte agli Europei.
Finlandia: sì, ho visto quei cartelli e mi hanno fatto molto piacere; peccato che in Italia non sono così intelligenti da accoglierlo dappertutto così.
Considerando che l’avversario principale di Erdogan era l’esercito, c’è parecchio che non torna.
La “ultimissima” è male impostata, tradotta dall’AP che non brilla certo per limpidezza di vedute. Ergenekon è la “Gladio” turca (non “come la..” è proprio “la” Gladio turca). Il secolarismo e l’islamismo non c’entrano niente: è questione di reti segrete di controllo della politica gestite dai servizi di informazione atlantisti, di cui l’Associated press è propagandista. Carcano dovrebbe fare attenzione a non cascarci: questo non c’entra niente con gli argomenti dell’Uaar.
Da: http://librodiurizen.blogspot.com/2008_07_01_archive.html
“L’ARRESTO DEGLI INTOCCABILI.
L’altro giorno in Turchia è successa una cosa piuttosto inedita. Al mattino presto, una forza di polizia di circa seimila uomini ha lanciato un’operazione per arrestare 25 personaggi influenti, inclusi due generali a quattro stelle in pensione. Uno di loro, Hurşit Tolon, sembra abbia ricordato alla polizia, “Io sono un generale!” Questo, apparentemente, non gli ha evitato del venir portato da Ankara ad Istanbul per essere interrogato dai procuratori che guidano la famosa e controversa indagine su “Energekon”.
Nel caso in cui ve la siate persa, ecco una breve definizione di Energekon. Il termine in realtà viene da un’antica leggenda turca (che io sappia, ha a che fare con il mito della lupa che salvò i progenitori dei Turchi. Ma di Lupi parleremo presto ndZ), ma è divenuto assai più rilevante per la politica contemporanea circa un anno fa. Il 12 luglio del 2007, la polizia trovò dozzine di granate e altri esplosivi in un appartamento di Istanbul. Seguendo la pista, presto scoprirono un gruppo nazionalista che stava apparentemente pianificando di usare quelle armi, e forse altre, contro i “nemici dello stato”. Dozzine di persone furono arrestate e alcune delle informazioni ottenute da loro indicavano che questa gente aveva organizzato una rete chiamata “Energekon” al fine di “salvare” la Turchia dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo, o AKP, dal governo, dal processo d’integrazione nell’Unione Europea e da tutte la altre riforme liberali.
La P2 turca?
Un altro pezzo del mosaico venne dai “diari del golpe” del’ex Comandante della Marina Özden Örnek. Questi appunti personali, finiti in qualche modo dal suo computer alla stampa, mostrarono che alcuni generali avevano pianificato un golpe militare già nel 2004, poiché erano profondamente frustrati dalla politica “traditrice” del governo “islamista” dell’AKP a Cipro. Avendo fallito nell’ottenere il sostegno di altri generali, e soprattutto del più importante, l’allora Capo di Stato Maggiore Generale Hilmi Özkök, questi generali decisero di lavorare “dalla base verso il vertice”. La loro idea era di provocare la società, radunare le ONG secolariste e nazionaliste, e preparare il terreno per il golpe. Ergenekon era, secondo questa teoria, ciò che essi costiturono per raggiungere lo scopo. Apparentemente, loro sono i mandanti occulti di crimini come l’assassinio di Hrant Dink, il giornalista turco-armeno liberale, e della sparatoria al Danıştay, il Consiglio di Stato, che era destinato a sembrare un atto di violenza islamista.
Se tutto ciò fosse vero, Energekon sarebbe qualcosa di simile alla Propaganda due, o P2, che era un’organizzazione occulta di estrema destra che traumatizzò l’Italia fino alla sua scoperta nel 1981 (eh, magari fosse finita così ndZ). E il suo sradicamento può essere soltanto una benedizione per la Turchia.
Ma non siamo sicuri che tutto ciò sia vero. Le prove hanno ampiamente persuaso molti liberali – ed alcuni secolarsti ed alcuni religiosi – ma ciò che è importante è ciò che, ovviamente, i procuratori scopriranno e il verdetto che sarà poi emesso dalla corte.
Oltre a ciò, è semplicemente naturale, e sinceramente cosa ben accolta, che le indagini su Ergenekon siano state allargate l’altro giorno. L’arresto e l’interrogatorio dei due generali in pensione, e soprattutto di Şener Uygur, che a quanto pare stava proprio al centro dei piani per il golpe del 2004 e del 2005, era veramente necessario. Voci giornalistiche ieri rumoreggiavano che i procuratori di Istanbul abbiano quasi concluso le imputazioni, che saranno annunciate in un paio di giorni. Questi recenti arresti e le ultime ricerche, sembra, hanno dato loro le ultime parti d’informazione di cui avevano bisogno.” (…)
Altre notizie su Energekon sono reperibili con Google.
@ Angela
L’Europa non dice nulla in proposito perché se lo facesse dovrebbe parlare del proprio sistema “Stay Behind”, Gladio appunto, P2, servizi segreti deviati, strategia della tensione… bombe, morti. E aprire armadi con eserciti di scheletri. Infatti chi ne parla è l’Associated Press, che non è certo europea e che ti butta negli occhi il fumo dell’islamismo-contro-democrazia.
Questa notizia invece dovrebbe essere letta con un plauso per la Turchia che ha il coraggio di aprire certi armadi.