Matrimoni: a Sant’Agata Bolognese (BO) le poesie possono più del parroco

Il sito di Repubblica ha pubblicato un articolo sulla giunta di Sant’Agata Bolognese (BO), giunta che ha una particolarità: è composta solo da donne. Interessante una dichiarazione della sindaco, Daniela Occhiali: “Quello che ci caratterizza – conclude Daniela Occhiali – è un’attenzione alle relazioni oltre che ai problemi. Ho cercato di rendere anche i matrimoni un po’ meno burocratici, leggo delle poesie. Il risultato è che adesso a Sant’Agata di matrimoni ne celebro molti più io che il parroco…”.

Luciano Vanciu

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33 commenti

Federico Tonizzo

WOW!!!! 😆
Un esempio da imitare! 🙂
Invito tutti i sindaci a farsi consigliare i testi delle poesie da Daniela Occhiali!!! 🙂

Ferdinando

Bene se occorre ho anche io qualche mia bella poesia scritta 42 anni fa quando mi innamorai di una bella ragazza!Contattatemi qui prego

nemo

Mi sono sposato civilmente tre anni fa. Non abbiamo letto poesie o fatto nulla di speciale… e tuttavia è stata una cerimonia piacevole, festosa, divertente. Ho avuto molte conferme del fatto che moltissime persone si sposano in chiesa perché non riescono ad immaginare che possa esistere un matrimonio diverso: è una questione di estetica, di location, di scenografia e di rito. E’ questione di abitudine. Il senso religioso non c’è quasi mai… si accettano supinamente le parole del prete e poi si va a mangiare 😉

Federico Tonizzo

…”si accettano supinamente le parole del prete e poi si va a mangiare”, contenti che quella “rottura” di cerimonia religiosa sia finita, tanto della religione non gliene importa niente alla maggior parte delle persone che si sposano (e tantomeno agli invitati), poichè si sposano in chiesa solo per far contenti i genitori (in genere più le madri) 😉

Enrico

La Chiesa cattolica-apostolica-romana non ha mai formato dei veri credenti per genuina bontà del proprio contenuto, ma ha sempre sedotto gli ingenui e gli allocchi utilizzando le affilate armi della persuasione passiva, che trae origine dalla tendenza ideologica della maggioranza a seguire le regole dogmatiche tramandate ed organizzate in forma di istituzioni parastatali o presunte tali. La maggioranza possiede una forza motrice potentissima che genera una folta schiera di seguaci, e di cui possiamo distinguere due specie: quelli ciecamente convinti dei dogmi loro propalati e quelli non convinti ma che, incapaci di assumere una posizione di contrasto, preferiscono seguire la moltitudine per inerzia o per viltà. Ovviamente esiste una terza categoria di pensatori che si dissocia e coltiva una filosofia propria e libera dal contesto sociale, ma spesso finiscono con l’essere relegati ai margini, in una dimensione invisa e osteggiata dal comune flusso opinionista. Inoltre, la Chiesa e la gerarchia ecclesiastica hanno sempre celato la vera facciata delle cose creando una solidissima sfera di suggestione molto elaborata, che mira a sedurre il credente attraverso i 5 sensi, piuttosto che attraverso l’esperienza religiosa in senso stretto: ecco allora che si ricorre ad un apparato liturgico complesso, solenne e pomposo, che abbinato all’architettura dei luoghi di culto, volutamente sfarzosa e ridondante, incute timore reverenziale e sottomissione. Il tutto, infine, è condito con una dilagante ignoranza (artatamente voluta dal clero) da parte dei credenti riguardo all’oggetto della propria adesione religiosa: moltissimi sono i fedeli che frequentano la Chiesa assiduamente e che non hanno mai aperto quel libro, la Bibbia, sul quale fondano la propria esistenza. In teoria, se uno concede sé stesso con tale abnegazione, anima (sic!) e corpo, ad una fede basata su scritture sacre, dovrebbe conoscere a menadito pagina per pagina il testo che reputa fondamento della propria e altrui vita, del destino di tutti, dell’universo in toto. Sarebbe come se uno si definisse un fervente estimatore di Giacomo Leopardi, al punto da farne un modello di pensiero e di comportamento esistenziale e non avesse mai letto in vita sua un solo rigo di una poesia o un passo dello Zibaldone. Inconcepibile!
La realtà è quindi tanto diversa quanto grottesca: da un lato c’è chi non vuole far sapere la realtà delle cose, e dall’altro chi di sapere non gliene importa un fico secco. Così si creano i presupposti dei sacramenti perfetti; le cerimonie religiose -matrimoni in primis- spargono pomposa falsità su un terreno fecondo, opportunamente preparato, cioè laddove la conoscenza non viene perseguita nè tanto meno stimolata, ed è così che si appaga l’allegra brigata dei fedeli, felici e contenti, devoti e distratti.

FSMosconi

Benvenuto nuovo Enri’. Un consiglio: dato che di Enrichi qui ce n’è già una trentina (di cui uno troll con cui è meglio avere niente a che fare), potresti mettere, che so, un numeretto, qualcosa accanto al nick? 😉

POPPER

da come scrivi, caro enrico, devo supporre che non sei l’enrico che frequenta il blog di Tornielli e che viene qui di solito a sproloquiare. In questo caso su quel che hai scritto potrei essere molto d’accordo con te.

Batrakos

Concordo in toto con quel che dice Enrico: il ritualismo è sempre stato un elemento di forza del cattolicesimo per portare a sè le masse.
Devo dire, riguardo al nick, che è solo questione di comodità: come dice giustamente Popper, che si tratti di un altro Enrico lo si capisce dal modo di scrivere e dall’organizzazione del pensiero e dell’argomentazione.
Però, per facilitare la lettura già nel primo impatto, un nick diverso, anche con un numerino dopo il nome, farebbe comunque comodo .

Kaworu

questo enrico sa usare la punteggiatura e scrive in italiano sintatticamente corretto.

è quindi impossibile che sia il troll 😉

ma a scanso di equivoci è meglio che metta vicino al nick un numero, un simbolo o altro

scommettitore

Concordo pienamente , quoto Enrico al 100 %. Mi permetto solo di aggiungere velocemente un pensiero : E per forza che i credenti non conoscono le sacre scritture. Se le conoscessero col cavolo che ci crederebbero ancora a certe baggianate, semplicemente non le conoscono , quando vanno a messa non le ascoltano e quando escono dalle chiese non ci pensano proprio piu’ , quanto a metterle in pratica poi ….
Esattamente come dice Enrico , non gliene importa un fico secco . Si ricordano di essere cristiani solo quando qualcuno fa notare l’ opportunita’ di togliere di un simbolo ormai dimenticato , piazzato dove non dovrebbe essere. Tutto sommato meglio cosi’ , in altri paesi dove la religione e’ vissuta pienamente si sta sicuramente peggio.

Semola

Caro Enrico, rispetto il tuo pensiero, ma per fortuna non la penso come te. Io mi sono sposato parecchi anni fa senza essere forzato da alcuno o indottrinato. La cerimonia in chiesa , molto semplice e non certo sfarzosa. Nella mia vita come invitato ho assistito ad alcuni matrimoni civili, fortunatamente pochi e ti assicuro che mi hanno lasciato l’amaro dentro , forse allora non si usava declamare poesie. Non voglio fare statistiche sulla durata attuale dei matrimoni civili o religiosi, ma purtoppo la società attuale che si basa su valori effimeri quali : apparenza, denaro, potere, sesso, droga e altro è destinata a perire e con la società la famiglia. La logica attuale è :Io sto con te finchè c’è l’amore , poi ognuno per la sua strada. Signori, è troppo facile dire : “Ti amerò sempre nella buona e nella cattiva sorte” (Questo lo cita la chiesa cattolica) e poi ? Pensi che l’amore tra un uomo e una donna atei o cattolici che siano sia differente ? Spero di no. Quello che fa funzionare quasiasi matrimonio tra un uomo e una donna è semplicemente il coraggio e l’umiltà di chiedere scusa. Io amo ancora profondamente mia moglie,con tutti i reciproci difetti. Un’ultima cosa ” Sarebbe come se uno si definisse un fervente estimatore di Giacomo Leopardi ecc…ecc….”No, non è così, è sufficiente calarsi in un tramonto, la nascita di un bambino, l’amore per la donna che ami per capire che non può essere tutto dovuto al caso, non lo hai letto da nessuna parte , lo senti nel cuore. Con affetto

Semola

@ Kaworu a Semola 8-3 2011 ore 15’56 La tua risposta evidenzia ancora una volta di più che non sai rispondere se non con una battuta ridicola.

Kaworu

no è che semplicemente non vedo il motivo di perdere tempo con uno che usa le tue argomentazioni, dato che la malafede è palpabile. e se non è malafede… beh mettiamola così: forse pure la battuta è sprecata.

POPPER

Mollto bene, una donna che eclissa il parroco è davvero un ottma notizia.

Diocleziano

Quanti sono a conoscenza del fatto che si può far celebrare il matrimonio civile da una persona di propria scelta, al posto del sindaco o, più spesso, del suo sostituto?
Così facendo si sottrarrebbero molti matrimoni ai succhiasoldi…

Alessandra

Io ho chiesto ad un’amica, che però era anche assessore, di sposarci (“…Con emozione, vi dichiaro marito e moglie”): per più di qualcuno è stata la prima volta ad una cerimonia civile, e ne è stato piacevolmente sorpreso; poi ognuno è venuto vestito come gli pareva, e veramente ci siamo divertiti tutti. C’era lo spirito giusto.

Cla87

Mio zio c’ha provato a farlo celebrare ad un amico ma causa non residenza dell’amico nel comune non c’è riuscito ma la cerimonia civile è stata splendida lo stesso e poi era allegra e vivace…

Roberto Grendene

Nel comune di Bologna per i matrimoni civili c’e’ a disposizione un ambiente prestigioso, la Sala Rossa, all’interno di Palazzo d’Accursio, con finestra su Piazza Maggiore e vista dei tetti di Bologna e delle Due Torri.
Le cerimonie sono un po’ frettolose, perché le richieste sono tante.

Nel comune di Bologna i matrimoni civili sono circa il 70% del totale.

Paul Manoni

Oggi e’ l’8 Marzo, e la notizia di una giunta comunale composta di sole donne, mi rende felice…Tantopiu’ se si tratta di una giunta che riesce a far bene il proprio lavoro. 😉

Florasol

Normalmente, essendo turnista, ho il “pretesto” pronto per esimermi dal partecipare ai matrimoni religiosi, noiosissimi, lunghissimi, e di norma seguiti da un insopportabile pranzo insipido di 5 ore tra i cui tavoli si aggira un’enorme meringa: la sposa addobbata da lampadario vergine 😀
Nei matrimoni in comune invece ci si sbriga in fretta, nessuno si annoia, e dato che chi li sceglie è spesso meno tradizionalista e familista di altri, l’eventuale pranzo è una cosa “umana” senza 300 invitati, 8 chili di cambiali e 16 portate…
Diciamo che li trovo decisamente meno pesanti e più… onesti. Ti viene detto cosa prevede la legge italiana per due persone che si sposano. Il che da un lato rende più evidente che si tratta di un contratto (che poi è in effetti la realtà) dall’altro scarica la cerimonia da orpelli inutili. Una mia amica, sapendo che in pratica chiunque può celebrare il matrimonio civile, si è fatta sposare da sua zia 🙂
Quanto all’amore che dura e tutte le altre cose di valore citate da Semola…. beh, che c’entrano col matrimonio? Nulla, e lo dico dopo 23 di convivenza, e ancora innamoratissima.

POPPER

sicuro che la sposa sia ancora vergine anche nei matrimoni religiosi?
per il resto hai ragione, sono noiosissimi.

Roberto Grendene

Florasol diceva che la sposa e’ “addobbata” da vergine, mica che e’ vergine

comunque arrivare vergini al matrimonio (sia maschi che femmine) per me e’ un disvalore

Florasol

disvalore sicuro… e causa, mi fai ricordare, di un’antica litigata con mia madre… avrò avuto 12-13 anni e si stava parlando proprio di questo… e lei mi diceva che era meglio arrivare vergini al matrimonio perchè “all’uomo che ami non vorrai certo regalare qualcosa di vecchio e usato…”
e io le ho risposto “sempre meglio che portargli in dote una moglie che a letto ancora non sa far niente…”

secondo me lì avrebbe dovuto capire con chi aveva a che fare 😀

Roberto Grendene

Complimenti alla Giunta di Sant’Agata Bolognese

Le istituzioni dovrebbero offrire ai cittadini tutto il supporto possibile per i momenti che toccano la loro vita: dal saluto di benvenuto per una nuova nascita al funerale civile, passando per matrimoni e unioni anche tra persone dello stesso sesso, festa della maggiore età, campi estivi per la prima vacanza senza genitori

Semola

Tutto questo la chiesa cattolica lo fa da sempre e se ne potrebbero aggiungere altre, ma l’unica eccezione come potrai intuire è l’unione tra persone dello stesso sesso.

Kaworu

ma finchè lo proibiscono per i loro riti magici a me sta bene.

il problema è che fanno di tutto per far si che questo divieto valga anche per le leggi di uno stato che non è quello vaticano.

libero

Un matrimonio religioso in meno significa da 500 a 1.000 euro in meno e tutti esentasse, … o no ?

Semola

@ Roberto Grendene – “comunque arrivare vergini ll matrimonio (sia maschi che femmine è un disvalore). E’ vero che è molto difficile arrivare vergini al matrimonio per tutti , ma che sia un disvalore è la più grande corbelleria che ho sentito .

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