Migliaia di libanesi sono scesi ieri per le strade per partecipare alla marcia indetta per chiedere uno stato laico e la fine del regime multiconfessionale del paese, che riconosce diritti diversi a seconda della confessione religiosa di origine. Molti partecipanti erano giovani, ma non mancavano nemmeno alcuni religiosi, seppur pochi. E’ la seconda manifestazione di questo tipo svoltasi a Beirut, mentre marce analoghe si sono svolte a Sidone e a Balbeek. Il movimento, scrive il Daily Star, sembra comunque diviso tra chi intende concentrarsi soltanto sulla ricerca della fine del “settarianismo”, e chi vorrebbe invece spazzare via l’intero regime.
Raffaele Carcano
Secondo me in questi movimenti ci sono persone che vogliono veramente uno stato laico e altre invece che vogliono la fine del sistema confessionale semplicemente per dare più peso ai movimenti sciiti come Hezbollah, la laicità del sistema elettorale non significa automaticamente laicità dello stato, dubito che elezioni di questo genere darebbero maggiormente peso ai movimenti laici che sono molto poco presenti in Libano che possano laicizzare scuole e istituzioni ancora in mano ai religiosi. Figuriamoci se un hezbollah maggioritario in parlamento laicizzerebbe la fitta rete di istituzioni caritative che ha messo in piedi nel sud.
“Figuriamoci se un hezbollah maggioritario in parlamento laicizzerebbe…”
Probabilmente le manifestazioni, le hanno fatte proprio per quel motivo. 😉
Se i manifestanti scendono in piazza per la laicità, o anche solo per far cessare il “settarismo”, sicuramente e’ perche’ hanno come primo partito di governo, Hezbollah, alias “Il partito di dio” 😯 no?
Non lo so, bisognerebbe chiderglielo. Per adesso sono in linea con hezbollah per quanto riguarda il cambiamento del sistema elettorale.
@Tino
Ho paura che insieme al cambiamento del sistema elettorale, si rischia di portarsi dietro Hezbollah, i martiri, l’antisionismo, ecc, ecc. Dalla Padella si dovrebbbe uscire, non per finire sulla brace. 😉
Ho una vaga speranza che tutto quello che sta accadendo nel mondo arabo in questo periodo porti a cose analoghe a quello che fu la Rivoluzione Francese, con laicizzazione degli stati.
Non pretendo il ghigliottinamento degli ajatollah, ma sarebbe stupendo perlomeno vederli costretti a lavorare per mantenersi.
@Federico Tonizzo
Come il pretume di casa nostra, penso che anche questi piuttosto che lavorare si farebbero ghigliottinare.
…ma guarda che i preti lavorano! Eccome!!!
Sparare caxxate dalla mattina alla sera… …è un lavoraccio estenuante! 😉
in ogni caso ci superano tutti, solo qui la gente dorme un sonno ipnotico rassicurata dalla tv di stato, coccolata dai bamboccioni del grande fratello, dormendo e sognando di partecipare ad uno demenzial-show o di sposare un calciatore bello e ricco, questo è l’italian new deal e noi non possiamo fare altro che prenderne tristemente atto.
Vero.
Ma dopo averne preso atto possiamo/dobbiamo anche cercare di svegliare i dormienti.
è un letargo lunghissimo caro Tonizzo, sono secoli che gli italiani dormono (basta leggersi Macchiavelli, Leopardi, Manzoni, Moravia, Pasolini…) del resto un bel sogno per molta gente è sempre meglio di una monotona realtà.
Sicuramente facendo questi discorsi la gente dormirà ancora di più cento volte meglio la situazione italiana rispetto a quella libanese. La gente spesso non ha il senso della realtà.
carto che è meglio l’italia.
qui la caar fa quello che vuole.
qui il testamento biologico è carta straccia.
qui i diritti civili esistono ma sono costantemente sotto minaccia, e in molte regioni l’aborto e persino i servizi sanitari essenziali sono solo utopia
qui cl fa il bello e cattivo tempo negli ospedali della Lombardia ecc.ecc.
in Libano c’è la guerra civile, mancano acqua e gas, non c’è elettricità ma almeno la gente s’incaxxa, qui stiamo tutti zitti probabilemente aspettando il giorno in cui saremo nelle stesse condizioni dei libanesi…
Boh è più difficile abortire in Spagna rispetto all’Italia, comunque in Italia c’è un sistema elettorale laico cosa per cui si stanno battendo i libanesi, non mi risulta sia sotto minaccia, mi sembrano piuttosto certi laici che poi vanno a votare partiti che non hanno come priorità la laicità. La possibilità di fare un exploit con la rosa nel pugno c’è stata, ma molti laici hanno preferito votare o berlsuconi o i rossi che vanno a braccetto con hezbollah. Quindi prenditela con loro non con gli italiani. Comunque i laici in generale dal libano se ne vanno.
devono essere uniti in questo caso, altrimenti non riusciranno tanto facilmante, anche a loro serve n CLN, che coordini le attività di protesta. Per il resto la marcia per uno stato laico è una buona cosa in sé in ogni senso. Devono essere più uniti e vinceranno.
Bravi! Chissà che qualcosa non si smuova.