Studio: “gli immigrati di seconda generazione sono più laici e tolleranti”

Uno studio realizzato dai sociologi Marzio Barbagli e Camille Schmoll, cha sarà presto pubblicato per Il Mulino e che è stato presentato in anteprima da Repubblica, sostiene che la seconda generazione di immigrati ha atteggiamenti “più laici e tolleranti” della prima. Aumenterebbe in particolare la lontananza dalla religione: sia le preghiere quotidiane, sia la partecipazione al culto diminuirebbero, come mostrano i grafici a corredo. Una ricerca USA presentata per confronto mostra inoltre come i più pronti a secolarizzarsi sarebbero buddhisti e musulmani.

Raffaele Carcano

Archiviato in: Generale, Notizie

48 commenti

Paul Manoni

Sembrerebbe che non siamo noi, quelli che cambiano con l’invasione islamista (baubau), ma sono loro che cambiano con l’influenza delle mentalità occidentali. 😉
Tutto sommato la reputo una buna notizia. 😉

Tino

Non è una notizia è uno studio sociologico. Anche qui in Francia ci avevano raccontato le stesse cose negli anni ’90. Adesso tra l’altro i sociologi hanno cambiato registro, se sono islamisti è colpa della discriminazione e dell’occidente.

Paul Manoni

Io intendevo “La notizia di questo studio”. 😉

Occorre tenerne conto e non etichettarle come favole a prescindere. Peraltro, lo studio e’ stato fatto su immigrati islamici di seconda generazione, e francamente, anche senza bisogno di studi sociologici, sembra anche a me che i giovani islamici, siano molto piu’ laici e tolleranti rispetto ai loro padri che hanno vissuto buona parte della loro vita, nei loro paesi di origine, per nulla laici e per nulla tolleranti.

Tino

Allora vuol dire che in Italia, la politica migratoria restrittiva nei confronti degli immigrati islamici (il loro numero nelle scuole è limitato e la maggior parte sono ortodossi su cui la ricerca è stata fatta ugualmente) funziona, la scuola pubblica nonostante il crocifisso integra meglio, perché invece non ti potrei dire la stessa situazione qui in Francia soprattutto perché eistono comunità, quartieri città a maggioranza islamica, in Italia no per una semplice questione di numero insufficiente.

bardhi

Ho lavorato a stretto contato con emigranti di fede islamica di prima generazioni per 3 anni, la mia personalissima opinione è; che i immigrati di prima generazioni si possono dividere in tre categorie: i primi una minoranza per i quali la religione non ha molto peso, quindi vivere in Europa è una manna dal cielo, riescono a godere le liberta di costumi che nei loro paesi di origine non se lo immagino, sa seconda categoria la maggioranza è composta di gente neutra che è venuta e rimane in Europa esclusivamente per godere dello stato sociale e non ha altre pretese, e una altra parte invece sono islamici militanti che soffrono lo status di emigrato riversando le “colpe” ai infedeli che con loro militantismo tengono sotto pressione altre categorie di immigrati. In Italia grazie al razzismo vero e presunto, aperto o nascosto, la spinta verso la integrazione sui gli emigranti è maggiore e ha avuto come risultato una maggior integrazione.

Claudio

Anche io sono per natura abbastanza scettico sui vari studi sociologici, ovviamente basati su un campione statistico, spesso sono tra l’altro viziati dall’ideologia e dall’orientamento politico di chi li effettua, sicuramente al contrario di qualcuno non li prendo come verità assolute, però c’è anche da dire che Barbagli è una persona assolutamente seria.
In ogni caso penso che questi studi lascino il tempo che trovano, quanto le nuove generazioni di immigrati saranno più secolarizzate e laiche delle precedenti dipenderà anche da noi, un ruolo fondamentale lo riveste per esempio la scuola pubblica (ovviamente laica), è ovvio che meno si diffonderanno le scuole religiose (per esempio le madrasse islamiche), più è probabile che le nuove generazioni siano meno bigotte delle precedenti, bisognerà poi chiaramente evitare che gli immigrati si autoghettizzino come tipicamente succede, e questo dipende anche dal loro numero, più sono numerosi, più sono elevate le possibilità che si ghettizzino al posto di integrarsi.
Non bisogna infatti dimenticare che Tino ha ragione quando fa notare che le entusiastiche ed ottimistiche previsioni dei sociologhi francesi sono state smentite dai fatti, gli immigrati islamici di seconda generazione in Francia sono in molti casi più estremisti dei loro stessi genitori, sfruttano la religione come rifugio identitario e detestano il paese in cui risiedono.

Tino

@ Claudio
Ma infatti, per quanto mi risulta in Italia i musulmani nelle scuole pubbliche sono meno del 2%, da noi sono almeno il 16% e in molte scuole sono maggioritari.

Marcus Prometheus

Una buona notizia sara’ la chiusura a nuova immigrazione/invasione islamica nella nostra gia’ sovrappopolatissima penisola.

E’ questione di numeri.

Se non ne entrano altri si integreranno loro a noi,
Se ne continuano ad entrare all’infinito ed a ricevere assegni familiari per 3, 4, 5, 6, 7 o 8 figli mentre le indigene ne fanno 1.2 a coppia ovvero dimezzano ad ogni generazione,
addio Italia arriva l’Italystan:
ci ridurranno a dhimmi sottomessi ed umiliati fino a nostra conversione.
Come i copti che macellano regolarmente da oltre 1300 anni.

#Aldo#

Ciò accade perchè i numeri non hanno ancora permesso il radicamento di quegli organismi coercitivi che sono presenti nelle aree di provenienza. Date tempo al tempo.

Tino

Si è vero infatti i rumeni sono la prima comunità per alunni presenti nelle scuole pubbliche.

Tino

@ Raffaele Carcano
I sociologi qui in Francia ci hanno raccontato tante favole che ormai non li crede più nessuno, magari la sociologia italiana è più seria, anche se generalmente i sociologi vogliono dimostrare una cosa e scelgono i dati in modo da arrivare a tale obiettivo. Una domanda quanti sono quantitativamente “gli immigrati della seconda generazione in Italia”?

Tino

Inchiesta totalmente politica, fatta in Emilia Romagna per dimostrarare che la presunta “assenza di conflitti” sarebbe la via per l’integrazione, l’obiettivo dell’inchiesta è il solito: “Costruire una moschea non farà dunque crescere il tasso di integralismo nelle nuove
generazioni di immigrati. Vietarla, forse sì.” Avrebbbero dovuto farla in tutte le regioni per arrivare ad una dimostrazione del genere.
Mi domando come mai l’UAAR sempre molto critica rispetto alle statistiche pro-Vaticano non impegna i suoi talenti anche per analizzare queste. Forse è più comodo pensare che i musulmani si secolarizzino costruendo moschee… per continuare a fare gli anticlericali d’assalto.

Tino

Per concludere metodo scientifico di queste inchiesta zero, non posso partire da una regione è decretare che non ci sono conflitti (sulla base di cosa?) senza paragonarla alle altre regioni. Non è un metodo scientifico. Per assurdo potremo dire che la presenza del crocifisso non influisce sull’integrazione e la laicizzaizone degli immigrati che a quanto pare in Italia funzionarebbe molto meglio che nella Francia senza crocifissi. Vi piace questa?

Raffaele Carcano

a) C’è un virgolettato nel titolo, c’è un “sostiene”, abbiamo quindi dato una notizia (che evidentemente non ti fatto piacere)
b) Non è una statistica, è un’inchiesta
c) “Forse è più comodo pensare che i musulmani si secolarizzino costruendo moschee… per continuare a fare gli anticlericali d’assalto”: dietrologia priva di qualunque valenza argomentativa.

Tino

@ Raffaele
Non è che non mi fa piacere penso che non sia realistica, chiediti piuttosto se dovrebbe far piacere a te che sostieni che con il crocifisso nelle scuole gli immigrati non si possono integrare e sentirsi italiani :-), da noi non c’è il crocifisso, vieni a vendere durante gli incontri di calcio con altri paesi musulmani (turchia inclusa) le bandiere francesi bruciate e magari guardati pure questo video che ti propongo dopo sull’autobus.
La valenza argomentativa è che quando ci sono inchieste favorevoli al vaticano giustamente le contrastate, quando si tratta di inchieste che hanno come obiettivo sdoganare la costruzione di moschee (magari con fondi comunali) no.

Gérard

Tanti di questi ” islamici ” ridono . Penso che questi ragazzi lo fanno inanzitutto per rompere le scatole alla gente e provocare .
Gli ” islamici ” sono inanzitutto ragazzi senza lavoro ( forse anche per colpa loro ..) e delinquenti . Dunque dove la matrice religiosa in tutto questo ? Mi fanno pensare un po agli naziskin che fanno il saluto hitleriano a vanvera ma di ideologia nazista ne sanno ben poco….

Tino, visto che Lei è oggi di passaggio su questo schermo, una domanda : cosa pensa del discorso di Sarkozy al Puy en Velay ???

Tino

Che la Francia abbia radici cristiane l’aveva detto anche De Gaulle, per il resto non l’ho seguito tutto anzi ho letto solo questa informazione (è un discorso opportunista ma che non credo abbia conseguenze finanziarie), molti membri del suo governo vogliono invece finanziare le moschee per evitare le preghiere di strada e pure dare finanziamenti a certe macellerie halal come nel nord. Ti chiederei piuttosto cosa pensi tu del video che ho postato 😉 e cosa pensi di Marine Le Pen in testa al primo turno…

Raffaele Carcano

“A te che sostieni che con il crocifisso nelle scuole gli immigrati non si possono integrare e sentirsi italiani”: mai sostenuta un’argomentazione simile. Il crocifisso non ci deve stare perché collide con la laicità dello Stato, punto.
“Quando si tratta di inchieste che hanno come obiettivo sdoganare la costruzione di moschee (magari con fondi comunali) no”: dietrologia.
Inoltre, smentire l’incoerenza intrinseca di un elenco numerico è cosa molto diversa e molto più semplice (e alla portata di tutti) che smentire dati che intrinsecamente sono coerenti, come quelli di questo studio.

Tino

Ok non l’hai sostenuta magari tu ma l’articolo di vera pegna lo condividi o no? Perché era incentrato su quello, su queste cose fondamentali bisognerebbe arrivare ad una chiarezza. Veramente sostenere l’incoerenza di questo studio è alla portata di tutti, su quali dati si baserebbe la posizione secondo cui in Emilia Romagna “i conflitti sono assenti”? È il presupposto di scelta della Regione, semmai dovrebbe essere una conclusione dopo aver fatto lo studio in tutte le regioni. Comunque è praticamente impossibile discutere con te su questo dogma che ormai ti sei fatto sull’automatica secolarizzazione dei musulmani.

Raffaele Carcano

Scusa, ma perché mi attribuisci convinzioni o addirittura ‘dogmi’ che non ho?

Tino

Raffaele, mi è sembrato che tu in base ai sondaggi ti sia convinto che la secolarizzazione avanzi nell’islam, mi sbaglio? In ogni caso questo studio può essere visto sotto un altro angolo, con pochi musulmani e senza diritto del suolo e ricongiungimento famigliare facile, l’integrazione funziona di più che in paesi che hanno adottato leggi più generose (come la Francia o i Paesi Bassi ad esempio) in partitcolare nei paesi bassi diversi sondaggi sulla secolarizzazione mostrano tutto il contrario e anche rispetto a temi etici.

Raffaele Carcano

Io sostengo che gli islamici, se accedono a condizioni di vita migliori, a più altri livelli culturali, a una certa libertà di espressione, se non vengono ghettizzati (o lasciati autoghettizzarsi), si secolarizzano non diversamente dai fedeli di altre religioni.

Claudio

In buona parte concordo, però sono convinto che la “secolarizzazione dei musulmani” sia decisamente più problematica rispetto a quella dei fedeli di altre religioni, per il semplice fatto che i musulmani provengono in maggioranza da paesi quasi per nulla secolarizzati dove la separazione tra stato e religione è praticamente inesistente ed il concetto di laicità poco compreso.
In ogni caso penso si debba sempre ragionare per ordini di grandezza, come già precedentemente scritto la possibilità di integrare con successo i membri di una determinata comunità di immigrati sono generalmente inversamente proporzionali al loro numero, insomma, più questi sono numerosi e più elevate sono le probabilità che costoro si autoghettizzino al posto di integrarsi.

POPPER

il secolarismo vale anche per la religione islamica, ne conosco anche io molti che non seguono la religione come vi erano costretti nella loro patria di origine, mangiano persino il salme durante il ramadan; qui han trovato modi di riflettere sul significato di libertà e di democrazia che non potevano avere in patria, ma si possono chiamare anche moderati? E quanti sono così secolarizzati tanto da pensare ad un contrappeso moderato rispetto a tanti altri loro correligionari che invece sono ancora fondamentalisti?

Comuqnue il secolarismo è un processo irreversibile anche per loro.

Marcus Prometheus

Non c’e’ niente di irreversibile.
Uno immigra (prima generazione) e magari resta iper conservatore arretrato come era a casa sua, ma non si politicizza perche’ ha altro da fare, cioe’ da lavorare, e se non gli capitano conflitti con figlie femmine che si emancipaino troppo non ammazza nessuno e si fa i fatti suoi con soddisfazione di tutti.
Poi (seconda generazione) il figlio o la figlia (SE non vivono in un ghetto come in Francia o in Nord Europa) sente la pressione della emancipazione dei coetanei e si integra perfettamente.
Infine (terza generazione, nel quadro di un enorme aumento della presenza islamica sia per maggior tasso di riproduzione, sia per continuazione della immigrazione nel quadro del declino demografico degli autoctoni, e nel quadro del normale conflitto generazionale coi genitori), quando avra’ i suoi guai esistenziali, sociali amorosi o altro si rimette a leggere il Corano e infatuato “riscopre le radici islamiste”, ossia anche shariatiche e jihadiste e diventa una mina vagante sociale, politica, forse anche terroristica.
Ecco perche’ 1) Le quantita’ contano moltissimo anzi enormemente, essendo legate al discorso ghettizzazione si o no, e conseguente capacita’ di esporre alle spinte integratorie o rinchiudere vieppiu’ nell’identita’ coranica di fronte anche agli inevitabili attriti del vivere in comune con gli autoctoni.

E’ quello che sontiene Tino ma e’ anche quello che sostiene Carcano:

Io sostengo che gli islamici, se accedono a condizioni di vita migliori, a più altri livelli culturali, a una certa libertà di espressione, se non vengono ghettizzati (o lasciati autoghettizzarsi), si secolarizzano non diversamente dai fedeli di altre religioni.

Semplicemente Carcano e gli altri amici atei dovrebbero riflettere ed ammettere che la GHETTIZZAZIONE o autoghettizzazione NON e’ indipendente dal fattore numerico
e si produrra’ inevitabilmente se non si pone un argine alla nuova immigrazione (favorita da mezzo schieramento politico in Italia) ed un argine come contributi alle famiglie numerose oltre i due figli (che la chiesa cattolica certo vorra’ impedire)

Giorgio77

Questo studio conferma quello che ho sempre pensato, essere laici dipende anche e molto dall’educazione e dal contesto sociale, l’etnia e la cultura di origine incide minimamente su queste scelte che riguardano la coscienza, le nuove generazioni una volta che assaporano la libertà di pensiero e quella religiosa (anche se in Italia ci sono alcune cose da sistemare meglio) è difficile che poi rinuncino a questa libertà solo perchè un gruppo di fanatici cerca di convincerli, il fanatismo funziona nei paesi dove la libertà non si è mai vista e non sanno cosa sia.

Tino

Scusami Giorgio77 ma come mai in Italia le cose vanno meglio rispetto alla Francia se crediamo a questo studio? Comunque mi sembra un po’ superficiale uno studio fatto solo sugli adolescenti dell’Emilia Romagna.

Marcus Prometheus

Caro Giorgio 77,
Dissento da quello che dici, anche in base alla esperienza dell’Europa del Nord (e perfino degli USA, dove gli immigrati islamici sono ancora percentualmente pochissimi).
Finche’ durera’ sul piano mondiale questa ondata jihadistica e di restaurazione shariatica, ogni crisi economica, sociale o personale di un immigrato mussulmano o cittadino di origine mussulmana in Occidente sara’ anche una crisi identitaria e si risolvera’ spesso in pericolosissimo antagonismo totale, lotta per l’istaurazione della sharia (= NAZI ISLAMISMO) e per alcuni sfocera’ perfino nel jihadismo e nel terrorismo.
Ricordiamoci l’attentato in Usa dello psicologo dell’esercito in una base militare e gli attentati sui treni della metropolitana a Londra il 7/7/2005.

Giorgio77

Non mi sembra che la crisi identitaria o una mancata integrazione che pure esiste in molti casi sfocia spesso in questi estremismi religiosi, si tratta di casi rari e riguardano maggiormente le prime generazioni di immigrati, poi naturalmente mi riferisco di più alla situazione che vedo in Italia, e poi trovo estremamente utopistica l’idea che si possa riuscire a islamizzare l’Europa e l’occidente, mi sembra un allarmismo eccessivo e una forma di propaganda di una certa politica, e penso che tra quelli che metteranno freno a questa idea ci saranno proprio i figi di seconda e terza generazione di immigrati.

Tino

Qui in Francia sono proprio i figli della terza generazione che rivendicano la loro religiosità, l’occidente no di certo perché gli usa hanno politiche migratorie furbe. L’islamizzazione di certe regioni d’Europa è ormai inevitabile. Già alcune città come Bruxelles, la capitale dell’europe diventeranno presto a maggioranza islamica.

ΔΙΩRAMA

Da prendere con più paia di pinze e da confrontare con altri studi di diverso parere. Non è con uno studio che i migranti diventano laici.

statolaico

“Più tolleranti” lo capisco, ma laici o si è oppure no, come potrebbero essere “più laici”?Spero che il senso sia che la percentuale dei laici è più alta nelle seconde generazioni rispetto alle prime, altrimenti sono chiacchere.

Tino

Dipende dalle domande che sono state poste, e dipende anche dal senso che per loro ha il termine laicità.

statolaico

Il significato del termine “laicità” non è soggetto ad interpretazioni e non può che essere quello che riporta il dizionario. Quindi non posso che ribadire quello che ho scritto.

Tino

@ statolaico
Ebbé insomma non è così semplice, se bastasse la definizione non ci sarebbe nessuna discussione su veli o burqa, per esempio è stato chiesto a questi ragazzi se seguirebbero l’ora di religione islamica nelle scuole? E se considerano laica una scuola che insegna le religioni?

Marcus Prometheus

Le prime generazioni di chi lavora duro in genere non hanno tempo ne’ voglia di far guai.
Danno problemi solo se si trovano a contatto con mogli o figlie (seconde generazioni) che si emancipano “””TROPPO”””.
Le prime generazioni che danno problemi e grossi, sono quelle di chi e’ sfaticato e non lavora o di chi vorrebbe lavorare e non trova lavoro, ed allora si mette a spacciare rubare o rapinare, ed in piu’ a sentirsi disadattato ed antagonizzare la soceta’ della mancata (o impossibile) accoglienza.
In ogni caso l’immigrazione non strettamente limitata a chi trovi e MANTENGA un lavoro e NON sia antagonista in partenza, e’ un suicidio lento ma sicuro.
E chi lo incoraggia proprio questo vuole il male dell’ Italia, dell’Europa, dell’Occidente liberale democratico “””capitalista””” NON il bene degli immigrati.

statolaico

a tino:

Tino il punto è che, invece, è proprio semplice. Non importa cosa hanno chiesto, non è del questionario somministrato che sto parlando. Io dico che il significato di laicità è chiaro semplicemente perché lo è, tutto qui, e la mia osservazione originaria era basata proprio su l far notare l’illogicità di dire “più/meno laico”, alla stregua di “più/meno tollerante”, perché si confonde un principio con una dote caratteriale , nel caso specifico la tolleranza: posso essere tollerante alla maleducazione del mio partner in privato ma, per esempio, non posso tollerare la sua maleducazione in pubblico… rispetto alla maleducazione posso quindi essere più o meno tollerante… ma un principio non è una sfaccettatura del mio carattere, ed è la sua definizione stessa che ne perimetra l’essenza e non ci sono dubbi sulla sua interpretazione perché il senso è, appunto, univoco. Saluti.

Tino

E soprattutto l’assenza di scontri, smentito immediatamente dalla notizia, mi ricordo inoltre diverse frizioni sulla spiaggia per sole donne o costruzioni di moschee, sempre in Emilia Romagna. Gli studiosi per essere rigorosi avrebbero dovuto fare un paragone con altre regioni prima di arrivare alla conclusione che non ci siano scontri. Certo una ragazza velata non può essere considerata rappresentativa, ma vista la mancanza di rigore nello studio, è lecito chiedersi quanto esso sia stato monopolizzato per ottenre risultati rassicuranti, vista la grande tradizione della sociologia a rassicurare la popolazione su questi temi.

Gérard

@Tino

In merito al video da te postato, avevo scritto quello che ne pensavo ma ovviamente non l’hai letto .
In merito alla figlia di Pierrette Le Pen ( te ne ricordi ? ) sarebbe piuttosto a te di dirmelo perche io vivo in Italia e te in Francia !

Tino

Sì l’ho letto ma non credevo fosse riferito al video, scusa, in ogni caso quello che stanno dicendo credo lo capiscano bene. Su Marine la prossima settimana a Roma e a Lampedusa. Preferirei che il discorso sulla laicità fosse portato avanti da altri partiti non solo da lei.

Gérard

Ho sentito dire che la Marine Le Pen sarà settimana prossima a Lampedusa e che Maroni avrebbe detto . ” Speriamo che non farà danni !! ”
In riguardo al Video, sono uno di quelli tipici che fanno vedere sul sito di Riposte Laique ( che avevano invitato Borghezio ad uno congresso loro !!! )
Ho visto inanzitutto diversi ” Musulmani ” che scoppiavano di ridere . Volevano ovviamente rompere le scatole alla gente .

Tino

@ Gérard
Scusa come fai a riconoscere i musulmani da i non musulmani ce l’hanno scritto in faccia? Io li riconosco quando aprono la bocca e sinceramente non ci trovo nulla da ridere negli slogan antisemiti cantati, ma stiamo scherzando? Che il video sia di Riposte Laïque o meno cosa c’entra? Cos’è più importante chi filma la scena o cosa è filmato? Possiamo comunque contare su di te quando questa gente grida slogan ostili a ebrei o a gay sicuramente saresti di quelli che si mettono a ridere.

Tino

Ma poi sinceramente Riposte laïque non sapevo avesse incotrato borghezio (come? in che contesto?), se è per questo hanno anche incontrato Vera Pegna! Dunque seguendo il tuo ragionamento per la proprietà transitiva anche Vera Pegna = Riposte Laïque = Borghezio?

Marcus Prometheus

@ Gerard che giustifica gli slogan e pieni di odio anti infedeli e da razzisti anti bianchi dei giovani NAZI- ISLAMISTI sull’Autobus mostrati dal video segnalato da Tino solo perche’ i giovani “””ridevano””” (o perche erano giovani?)
Devo dire che io ci riderei molto poco.
La morte agli infedeli che promettevano e’ morte per noi e per la nostra civilta’.
Che ci ridano sopra, non mi consola per niente.
Ridevano anche le SS ad Auschwitz, o no?
E cambia qualcosa ?
In meglio?
A simili individui andrebbe tolta la cittadinanza se la avessero ed andrebbero rispediti ai paesi d’origine.

Anzi! Una delle leggi piu’ necessarie perche’ la integrazione alla civilta’ occidentale avvenga al posto della guerra civile o della islamizzazione d’Europa, sarebbe anche una previsione di revoca delle cittadinanze per i casi piu’ chiari di mancata integrazione, anche dopo l’eventuale incauta concessione della cittadinanza stessa.

Marcus Prometheus

Borghezio non piace a me come a tutti voi, comunque non risulta che Borghezio lotti per la cristianizzazione forzata del mondo intero a suon di terrorismo, guerre sante e discriminazione dei dhimmi. Altri invece fanno proprio questo ed io criminalizzerei piuttosto questi.
Borghezio lotta solo per lo status quo (in pratica la prevalenza cattolica) in Nord Italia.

E sebbene lo status quo non puo’ mai piacere a nessuno spirito critico quale certo sono gli atei,
e’ comunque preferibile alla islamizzazione.
La chiesa cattolica, il cattolicesimo e tutte le religioni di stampo occidentale sono oggi meno virulente dell’Islam, sono in declino di adepti sono in dclino di influenza (meno che in Italia purtroppo, ma su scala globale e’ proprio cosi’). Percio’ questo loro stato attuale di inizio di disgregazione a me va benissimo e non vorrei proprio che finisse per aver trovato nella islamizzazione ne’ un alleato, ne’ uno scopo per chiamare a raccolta le proprie truppe
Percio’ non vedo gravi motivi per la criminalizzazione del localismo leghista nei confronti della ben piu’ pericolosa islamizzazione d’Europa.
Ma anche se la accettassi, sarebbe solo contro Borghezio, non oltre: non accetto la criminalizzazione per contagio proposta volutamente o meno dagli accostamenti che fa Gerard: Invece della criminalizzazione di Borghezio, (io parlerei solo di rifiuto di alcune sue proposte), in ogni caso non si puo’ passare alla criminalizzazione di Marine Le Pen perche’ parla con Borghezio e infine la criminalizzazione di RIPOSTE LAIQUE (=risposta laica) perche’ parla con Marine Le Pen.
Riposte Laique e’ il meglio del meglio delle proposte per la difesa della laicita’ repubblicana in Francia, e se Marine Le Pen si avvicina a molte sue posizioni i laici anche italiani dovrebbero solo festeggiare.
Esclusi ovviamente i soli “”laici devoti”” quelli devoti all’islam in nome dello sfascio del mondo “capitalista”.
Ma ovviamente per me NON sono affatto laici.
Esattamente come non sono atei ne’ laici gli atei devoti al Vaticano Pera Ferrara e compagnia bella.

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

Commenti chiusi.