Egitto, scontri tra islamici e cristiani al Cairo: muore donna copta

Continuano le tensioni tra cristiani e islamici in Egitto, iniziati con la morte di due islamici diversi giorni fa a causa di una faida familiare (Ultimissima del 5 marzo). Era stata poi data alle fiamme la chiesa dei Martiri ad Atfih, nella provincia di Helvan. In quel caso erano morte altre due persone, ma l’atto era stato condannato anche da Ahmed el Tayyeb, grande imam dell’università sunnita di Al-Azhar.
Ieri si sono registrati altri tafferugli nel quartiere popolare di Moqattam al Cairo, abitato in maggioranza da cristiani. Durante gli scontri è morta Mina Fares Hanna, una donna copta. Migliaia di manifestanti cristiani si erano riuniti da alcuni giorni nella piazza di fronte alla sede della tv pubblica per protestare contro le recenti violenze. Continuano ad occuparla giorno e notte, chiedendo la ricostruzione della chiesa distrutta, il ritorno nelle loro case delle famiglie cristiane fuggite dalle violenze e il rilascio di un sacerdote copto incarcerato con l’accusa di aver falsificato i documenti di una giovane islamica convertitasi al cristianesimo. Intanto, gruppi di musulmani stavano manifestando davanti alla sede del governo, contro la presunta sparizione di una donna sposata con un religioso copto ma convertitasi all’islam.
Le manifestazioni si sono estese in altre zone della capitale, anche con l’occupazione di un’autostrada. Alcuni manifestanti sarebbero stati quindi colpiti da pietre lanciate da gruppi di musulmani salafiti. I soldati, presenti sul posto, hanno sparato in aria per cercare di fermare gli scontri, durante i quali appunto è morta la donna.
Il primo ministro Essam Sharaf, che aveva già incontrato i manifestanti copti, ha lanciato un appello per la pacificazione.

Valentino Salvatore

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18 commenti

Tommaso W.

Sempre al grido di :” La religione unisce!!! Non divide!!”

Si vede !!!!!!

alessandro

viva le religioni: da sempre specchio di tolleranza e civiltà

Soqquadro

Si comunica al ministro Frattini che la riunione per l’alleanza tra monoteismi contro l’ateismo è rinviata: al momento uno dei due monoteismi è impegnato a scannare l’altro.

Davide Corsaro

Che delusione. Ero abbastanza contento della civiltà dimostrata dalle due religioni durante la rivoluzione ma tolto il nemico comune si torna alla solita vita, eh? 🙁

FSMosconi

Come dice Davide: tolto il nemico comune ricominciano le baruffe. Brutta routine…

Luigi Tosti

La destinazione naturale dei copti è di essere accoppata.

Batrakos

Io spero di no, sinceramente non mi piacciono le ‘accoppate’, per restare sullo stile.

Gradient

E tutto questo solo perchè non tutti hanno lo stesso amico immaginario…

POPPER

quanto amore tra queste due religioni in nome dell’unico dio, o come diavolo vogliano chiamarlo! Questa donna non è la prima e non sarà certo l’ultima di questa guerra tra religioni monoteiste, potrebbe darsi che lo scontro si faccia ancora più duro, in Egitto ora c’è ancora l’Esercito in atetsa di nuove elezioni, ma anche queste non risolveranno i rapporti conflittuali tra cristiani copti e islamici, il problema è soprattutto socio-economico e queste due religioni, lasciatemelo dire, han segnato il territorio di pascolo come i gatti segnano il loro e lasciano in giro una gran puzza.

Ma in fondo è dio che iniziò questa tradizione con Israele segnando per il suo popolo eletto il territorio sfrattanto cruentemente gli altri popoli indigeni; oggi i suoi fedeli, comuque appartengano a religioni monoteiste, stan facendo la stessa cosa tra loro e invocando per la propria religione l’esclusività di un ipotetico intervento di dio.

Marcus Prometheus

D’accordo che le religioni dividono in generale eccetera.

MA teniamo conto anche che esistono situazioni particolari:

in Egitto*** il persecutore e’ SOLO l’islam ed i perseguitati INNOCENTI sono tutti gli altri (incluse donne gay atei modernisti riformatori eccetera).

Quantitativamente (a parte le donne) in pratica il nucleo piu’ importante della popolazione INDIGENA INNOCENTE SOTTOMESSA e SFRUTTATA da sempre sono i COPTI che sono circa il 10- 15 % della attuale popolazione, ovvero fra gli 8 ed i 12 milioni di persone.
Si tratta di gente indigena dell’Egitto e conquistata e sottomessa dalla invasione dei colonizzatori arabo islamici di oltre 13 secoli fa, e da allora MAI esentata completamente dalle regole criminali della sottomissione – sfruttamento fiscale piu’ umiliazione dettate dal Corano, dalla Sharia e dalla Sunna che impongono lo status di dhimmitudine.

E’ gente che nella storia non ha MAI fatto del male ai colonizzatori arabo islamici.
Mai guerre e neppure alleanze contro, sempre sottomessi e zitti, umiliati deliberatamente e programmaticamente e sfruttati fiscalmente o costretti a convertirsi ed a veder rapite le proprie donne.

*** Idem per la Siria (giacobiti) l’Irak (Caldei ed Assiri) eccetera.
In Libano invece i maroniti talvolta nella storia hanno anche provato a resistere militarmente ai sopraffattori persecutori islamici.

Marcus Prometheus

D’accordo che le religioni dividono in generale eccetera.

MA teniamo conto anche che esistono situazioni particolari:

in Egitto il persecutore e’ SOLO l’islam ed i perseguitati INNOCENTI sono tutti gli altri (incluse donne gay atei modernisti riformatori moderati eccetera).

Quantitativamente (a parte le donne) in pratica il nucleo piu’ importante della popolazione INDIGENA INNOCENTE SOTTOMESSA e SFRUTTATA da sempre sono i COPTI che sono circa il 10- 15 % della attuale popolazione, ovvero fra gli 8 ed i 12 milioni di persone.
Si tratta di gente indigena dell’Egitto e conquistata e sottomessa dalla invasione dei colonizzatori arabo islamici di oltre 13 secoli fa, e da allora MAI esentata completamente dalle regole criminali della sottomissione – sfruttamento fiscale piu’ umiliazione dettate dal Corano, dalla Sharia e dalla Sunna che impongono lo status di dhimmitudine.

E’ gente che nella storia non ha MAI fatto del male ai colonizzatori arabo islamici.
Mai guerre e neppure alleanze contro, sempre sottomessi e zitti, umiliati deliberatamente e programmaticamente e sfruttati fiscalmente o costretti a convertirsi ed a veder rapite le proprie donne.
Idem per la Siria (Cristiani Giacobiti) l’Irak (Cristiani Caldei ed Assiri) eccetera.
In Libano invece i Maroniti talvolta nella storia hanno anche provato a resistere militarmente ai sopraffattori persecutori islamici.

Paul Manoni

In linea di massima concordo, ma in questo caso particolare, la scintilla che ha portato a 14 morti (notizia di adesso), sembra essere stata innescata dai Copti che hanno ammazzato due islamici per futili (?) motivi.
Posso anche capire che i Copti si siano sostanzialmente rotti i ciondoloni di essere discriminati dagli islamici, ma se arrivi ad ammazzare persone, come se fossero moscerini, poi lamentarsi dell’esclation serve a poco.

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