Bordighera (IM): testimone di Geova rifiuta cure, figlia chiede intervento magistratura

La donna 68 anni, è ricoverata all’ospedale di Bordighera per problemi al cuore, avrebbe bisogno di trasfusioni ma le rifiuta: è testimone di Geova. La figlia non accetta la volontà e la religione della madre e denuncia l’ospedale, oltre a chiedere al giudice tutelare l’affidamento della madre. Il nipote, scrive Repubblica, sta dalla parte della nonna.

Raffaele Carcano

Archiviato in: Generale, Notizie

65 commenti

Giorgio Villella

Se la donna e’ in pieno possesso delle sue facolta’ mentali e persiste nella sua volonta’, non ci puo’ fare niente nessuno; mi sembra pero’ che da qulache anno ci sia un sangue artificiale che e’ accettato dai mormoni per le trasfusioni.
Ma se perde lucidita’ o coscienza, fino a quando non sara’ firmata la nuova legge sul testamento biologico e’ possibile che gli eventuali giudici le diano ragione.
Dopo l’approvazione della legge ci sara’ un po’ di incertezza, fino a quando la legge sara’ cancellata dalla corte costituzionale (come e’ avvenuto per la legge sulla procreazione clericale).

Io ero Sai

“Se la donna e’ in pieno possesso delle sue facolta’ mentali e persiste nella sua volonta’, non ci puo’ fare niente nessuno”
🙂
Difficile stabilire se siano in possesso delle loro facoltà mentali.
Se devi compiere un’azione, perchè è quello che vuole il dio che ti hanno insegnato…

michele

Esatto, anche secondo me è così. Non accettare cure non per PROPRIA volontà, ma per quella d un amico immaginario è da malati mentali.

giulio

@ io ero sai e michele
parlate in modo semiserio oppure vorreste imporre trasfusioni coatte a una persona adulta?

Io ero Sai

No no, niente trasfusioni coatte. Possono fare, con la propria persona, ciò che più li aggrada.

crebs

Esistono medici testimoni di Geova?
Se sì, come si comportano?
Se no, rifiutano la medicina moderna?
Sono ignorante in materia, ogni tanto si legge di qualche paziente testimone di geova e dei problemi che ciò comporta, ma non ho mai letto, per esempio, che un medico TdG ha rifiutato di fare una trasfusione.

Roby GOD

Un medico TdG che rifiuti di fare una trasfusione?
Ne avrebbero pienamente diritto. Si chiama obbiezione di coscienza e in ogni paese civile che si rispetti non si possono calpestare la fede e la dignità di una persona solo perché è un medico. Se poi il medico in questione è l’unico presente in pronto soccorso all’arrivo di un ferito grave, pazienza; non possiamo arrogarci il diritto di scegliere se violare i diritti del medico oppure quelli del paziente.
Almeno, così mi pare funzioni per aborto e contraccezione d’emergenza e non vedo che differenza ci possa essere tra i due casi….

bardhi

Ho domandato un mio collega testimone di geova, mi ha confermato; che i medici testimoni di geova non potrebbero fare la trasfusione di sangue a nessuno, ma non è stato in grado di dirmi cosa farebbe nel caso che sia l’unico medico del pronto soccorso con un unrgenza, secondo lui se la legge dello stato lo obbliga il medico non potrebbe rifiutare.

Roby GOD

Sveglia Gaglia, il mio era sarcasmo… si tratta di applicare la spiegazione che danno i cristiani per giustificare l’OdC, spiegazione apparentemente sensata, ad un caso analogo ma che ne riveli la totale infondatezza. Che differenza c’è fra aborto e trasfusioni? Se il motivo dell’OdC è la propria fede, nessuna. Quindi se è consentita in un caso non può essere negata nell’altro e viceversa. Chiarito?

Paolo

Il malato può rifiutare qualunque terapia, finchè è in grado di intendere e di volere.

Leonardo

Anche quando è in coma, se ha provveduto a rilasciare le proprie volontà.

Roberto Grendene

J S Mill: “su se stesso sulla sua mente e sul suo corpo, l’individuo e’ sovrano”

se si sgarra da questo principio, non sarà gradito quando qualcun altro deciderà per noi

rolling stone

e già, onorevole Calabro’
come la mettiamo con i testimoni di genova? 🙂
Alimentazione e, a maggior ragione, trasfusione forzata anche per loro?
O vorrà fare una eccezione per motivi religiosi?

Roby GOD

Da notare nell’articolo di Repubblica il reiterato uso del nome “Geova” per riferirsi ad personaggio che in qualsiasi altro articolo verrebbe semplicemente definito “Dio”. Non credo occorra perder tempo a disquisire sul motivo di una tale scelta.

matelda

Se la persona è in grado di intendere e volere, ha il diritto di decidere anche di rifiutare le cure. Come laici non possiamo non riconoscere questo diritto. E poi, che valore avrebbe la firma sul consenso informato, necessaria per ogni trattamento medico o chirurgico?
Diverso è il caso di figli minori. I figli non sono proprietà dei genitori e loro non possono decidere se curarli o no. Hanno il dovere di farli curare secondo quanto la scienza medica è in grado di fare. In particolare i genitori non possono, in base alle loro credenze, rifiutare i trattamenti necessari per la loro salute. Saranno poi i figli, una volta diventati adulti, a decidere per conto proprio.

Painkiller

Post da incorniciare.
Posso capire la figlia, poveraccia, che si è vista la madre risucchiata in una setta ed ora in pericolo di vita. Un posizione molto difficile, ma a meno che non si provi inequivocabilmente che la madre non è in grado di intendere e di volere la signora ha il diritto di fare le sue scelte.

Silvia

Sulla base di questo ragionamento, allora un figlio non dovrebbe nemmeno essere abortito, poichè nessun genitore, in quanto non proprietario della sua prole, può decidere se merita o meno di vivere.

Painkiller

Ma che cavolo stai dicendo?
Un adulto in possesso delle sue facoltà mentali ha o no il diritto di decidere a quali terapie sottoporsi?
Semmai è vero il contrario. Se consideri i pazienti in possesso delle loro facoltà mentali troppo stupidi per decidere e li costringi a subire terapie decise da altri succede quello che dici.

Sarebbe diverso solo il caso di persona con evidenti problemi mentali (schizofrenia, pranoia, psicosi, ecc) in piena crisi perchè in quel momento non sarebbe in grado di distinguere realtà e fantasia. Casi numericamente esigui e ben circoscritti. Il TSO non puoi far fare perché ti sei alzata sorta alla mattina ed il paziente ti sta sui cabasisi.

Veramente Silvia, non te la prendere, ma il tuo intervento denota solo che non hai capito di cosa si sta parlando. Si parla del diritto alla libertà di scelta della terapia.

matelda

Silvia, io non credo che un feto possa essere considerato persona. Atteniamoci almeno alla legislazione attuale sull’ aborto. E poi non è giusta per me l’obiezione di coscienza, anche qui sarebbero le tue convinzioni personali a decidere sul destino di altre persone e a inficiare il principio della certezza delle cure mediche.

Paul Manoni

COSTITUZIONE ITALIANA
Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Alfonso

@Manoni
Mi chiedo, ha ancora senso citare la Costituzione in una monarchia teocratica?

Paul Manoni

E’ l’unico strumento con cui si puo’ eventualmente contrastarla.
La seconda parte di questo articolo della Costituzione per esempio, e’ stata fatta inserire durante la costituente, da un giovanissimo 29enne della DC…Un certo Aldo Moro. 😉
Buffo che a distanza di una manciata di decenni, la CCAR ed i suoi emissari in Parlamento (quasi tutti ex DC) vogliano violare questo articolo, approvando il DDL Calabro’, che e’ totalmente incentrato sulla disintegrazione dell’autodeterminazione dell’individuo, ed impone l’obbligo ad alcune terapie, scelte dal medico e non dal paziente.

Ratio

La prepotenza della figlia mi induce a supporre che sia cattolica.

Federico Tonizzo

Non è detto che sia cattolica. Forse è una normale figlia che non vuole che la madre muoia…

Ratio

Si, ma la vita appartiene alla signora, non a sua figlia.
Se la signora ha preso questa decisione e ne è convinta non si può contrastare.
Contrastare la sua scelta significherebbe limitare la sua libertà.
IMHO, naturalmente! 🙂

SilviaBO

Beh, immagino che la figlia pensi che la madre non stia ragionando correttamente, che si stia facendo condizionare da idee irrazionali. Come darle torto? Non voler perdere la propria madre è legittimo.
Poi, osservando la cosa dal di fuori, senza coinvolgimenti personali, sono d’accordissimo che ognuno deve poter scegliere che cosa fare e che cosa non fare con il proprio corpo, quindi parteggio per la madre. Ma se fosse mia madre non riuscirei ad accettare la cosa tanto facilmente.

Federico Tonizzo

Occorre anche pecisare che “noi qui” siamo abituati a disquisire sulle scelte di fine-vita di malati incurabili e ad essere favorevoli a che siano essi stessi a decidere delle loro sorti in tale situazione, magari mediante un “testamento biologico” scritto prima di trovarsi nell’impossibilità di farlo.
Diverso è il caso di questa signora, che è solo cardiopatica con necessità di trasfusioni: lei non ha dunque una malattia incurabile, cioè non è un caso in cui l’interessata decide “Se arrivo ad un punto estremo di patologia irrimediabile, voglio morire in pace o essere lasciata morire in pace.”. E’ semplicemente un caso in cui una persona, a cui è stato eseguito il solito lavaggio del cervello praticato dai TdG, non sa la verità, cioè non sa che non esiste alcun “Dio” che le vieti di accettare le trasfusioni.
Personalmente trovo quindi la situazione molto “spinosa”, e questo mi fa convincere ancor più di prima (e già prima lo ero completamente) che …prima tutte le religioni e le loro illusioni spariscono dalla faccia della terra, meglio è per tutti.

Ciccio

se ha deciso così, non vedo perché rivolgersi alla magistratura. La sua vita è sua e se sua figlia o io ci comporteremmo diversamente, nella sua situazione, è del tutto irrilevante.

Leonardo

In Italia, finchè non vengono approvate nuove leggi liberticide, nessuno può decidere al nostro posto.
I TdG fanno la scelta sbagliata, dettata solo da sciocca superstizione ? E’ lo stesso: è dovere di chi ha a cuore la laicità, difendere il loro diritto di fare le loro scelte sbagliate.

LUIGI DE LAURETIS NISII

E’ la persona,e solo lei, a decidere quali cure accettare e quali rifiutare!

Markus

Mi spiace per la signora. La libertà è anche questo. Purtroppo essere liberi vuol dire che quelli più ingenui finiscono peggio di quelli meno ingenui… peggio per chi crede in cose non scientificamente dimostrabili.

lLonfetto

ma le persone deboli non in grado di prendere una decisione sensata, come ad esempio quelle che si fanno turlupinare dai maghi, non vanno protette? bisogna lasciarle morire perché sono così cretine da credere a delle sciocche superstizioni? Imponendo una trasfusione si va contro la dignità umana della signora?

Paolo

Io sono per il principio che ognuno è libero di scegliere e sbagliare liberamente.

Finchè la scelta riguarda solo la persona singola non vedo perchè qualcun altro debba imporgli la propria visione del mondo.

Non mettiamoci sullo stesso piano dei catto-talebani che intendono imporre la propria visione del monod agli altri.

Nel caso specifico io penso che la signora stia facendo una sciocchezza, ma difendo il suo diritto di scelta, anche se non lo condivido.

Painkiller

E chi stabilisce i limiti? Il DDL Calabrò? Interdiamo chiunque creda in qualche forma di sovrannaturale?
C’è una netta differenza fra essere un pirla che VUOLE farsi turlupinare e avere seri problemi psichiatrici che inficiano la capacità di intendere e volere.

Leonardo

Il Papa sostiene che noi atei siamo persone deboli, non in grado di prendere decisioni sensate.

Soqquadro

Una persona che si fa turlupinare dai maghi può, eventualmente, essere interdetta, per proteggerla, se il personale sanitario preposto alle verifiche ne rileva gli estremi. Sapevo di un giovanotto che aveva fatto interdire la nonna dopo che questa si era fatta sfilare dai maghi 56 milioni delle vecchie lirette. Come funzioni per i TdG non lo so. Però se vale per i 56 milioni, non vale per una vita?
Questa donna ha tutto il diritto, legale, costituzionale, e prima di tutto umano di rifiutare delle cure, il problema in questo caso è che il motivo è di indottrinamento religioso/settarico, e non c’è grande differenza con il mago. Mi sembra una bella gatta da pelare.

antoniadess

il principio dell’autodeterminazione deve valere per tutti, qualunque sia il motivo di una scelta anche drastica, non è che si possano fare dei distinguo, è questione di semplice coerenza e onestà intellettuale, a me pare così ovvio!

lLonfetto

il punto secondo me è il motivo per cui le cure si rifiutano. è accettabile che tali motivi si basino sulla superstizione (ovvero religione) o no?

Painkiller

Ti si potrebbe rigirare la domanda contro: è giusto rifiutare le cure per una perversa visione laicista della vita? Il tuo ragionamento è identico a quelli dei cattolici sul testamento biologico.

giulio

@ ILonfetto
per me la risposta è sì, si possono rifiutare le cure anche per religione e superstizione
si può intervenire in modo coatto solo per malattia mentale che infici la capacità di intendere e di volere, cosa che non ha nulla a che vedere con credenze religiose o superstiziose

Leonardo

Stai prendendo una bruttissima china: il momento in cui ti permetti di vagliare e giudicare le posizioni religiose di una persona, e di considerare più o meno accettabili le sue azioni in base a queste convinzioni, devi aspettarti che anche gli altri facciano la medesima operazione nei confronti delle tue.
E dal momento che noi atei siamo minoranza, di certo non ci conviene che questo accada.

Soqquadro

Mah, dibattito sul testamento biologico si fa per quelle situazioni in cui non c’è possibilità di guarigione. Qui la situazione medica non mi è del tutto chiara, onestamente, e non me la sento di fare il paragone. Certo, mi vien da dire, curiamo quelli che tentano il suicidio, anche se la loro volontà era palesemente diversa.
Rifiutare le cure mi sembra logicamente nel pieno diritto della signora TdG, ma capisco la figlia. Come capisco uno che tenta di portare via a forza uno che tenta di gettarsi da un ponte “solo perchè ha perso il lavoro”…
Comunque vada a finire questa cosa sarà una sconfitta: se la ragazza riuscirà a forzare le cure alla madre, avrà perso il principio dell’assoluta libertà individuale, se la madre riuscirà a far valere il suo diritto di non farsi imporre cure che non approva, ci sarà una persona morta stupidamente. Con ragione, ma ugualmente triste.

Leonardo

Non sono d’accordo: la volontà della persona deve essere rispettata, indipendentemente dallo stato della malattia.
C’è chi, ad esempio, pur di non farsi asportare una gamba (in cancrena) ha preferito morire: era pienamente nel proprio diritto, esattamente come il superstizioso che rifiuta la trasfusione di sangue.

romeno82

“Una persona che si fa turlupinare dai maghi può, eventualmente, essere interdetta, per proteggerla, se il personale sanitario preposto alle verifiche ne rileva gli estremi.”

chi semina vento raccoglie tempesta..

Davide P

Purtroppo sono effetti collaterali generati dall’adesione a tali sette. Assurdo che una persona si lasci morire per volere di un presunto dio. È vero, avere la libertà di scelta significa anche questo…tuttavia, comprendo pienamente il comportamento della figlia, io probabilmente reagirei allo stesso modo… È difficile accettare che un genitore prenda una decisione così insensata. A tutti voi che non comprendete il comportamento della ragazza, chiedo: al di la della logica e del diritto di scegliere, si trattasse di un vostro genitore, come vi comportereste? Lasciereste che muoia senza batter ciglio?

Davide Corsaro

Se la signora è nel pieno possesso delle sue facoltà massimo rispetto alla sua scelta di non farsi effettuare determinati tipi di cura.

Se la signora è fuori come un balcone ben venga l’aiuto della figlia.

La mia (e la vostra) opinione sulle trasfusioni in questo caso non vale assolutamente nulla.

giulio

Secondo me la signora ha tutto il diritto di rifiutare le cure, per quanto religiosa e stupida possa essere la sua motivazione.
Il motivo religioso (per rifiutare le cure) deve valere nè più nè meno del motivo laico.
Se si possono imporre le cure ai testimoni di Geova dopo non ci si può più lamentare che si impongano le cure agli atei.

statolaico

Per quanto mi riguarda un adulto “sano di mente” puo’ decidere anche di impiccarsi per seguire i precetti della sua religione, diverso è il discorso quando a fare le spese delle assurdità religiose sono, invece, dei minori e l’esempio puo’ essere quello di un testimone di geova che rifiuta la trasfusione necessaria per la sopravvivenza del figlio minore: in quel caso, ed in altri simili, è giusto il ricorso alla magistratura.

StefanoM

Non capisco cosa c’entri l’ ospedale. Perchè l’ha denunciato?
Mica è colpa loro se la madre rifiuta le cure.
Se fossi al posto della figlia abbondenerei le vie legali e proverei con una sana chiaccherata alla madre.
Se la convince bene, se invece non la fa ragionare e la obbliga a subire la trasfusione, probabilmente la madre dovrà scegliere tra la figlia e la religione dopo l’ intervento.

Batrakos

Se la donna risulta, ad una visita specialistica, sana di mente non ci si può far nulla anche se è una situazione davvero triste; comprensibile la figlia che si ribella a questo stato di cose, essendo appunto la figlia, ma se non c’è qualche conclamato disturbo lo Stato non può far le veci dei familiari.

lLonfetto

@giulio
Ma se uno si lascia morire per superstizione come può essere giudicato sano di mente e in possesso delle proprie facoltà mentali? secondo me la sua volontà non ha più alcun valore. Quella pensa che il suo sangue si inquina… semplicemente una pazza. Va fatta interdire e la figlia fa benissimo a fare il possibile. Io credo che farei lo stesso.

Ratio

@ SilviaBo:
Ho già perso genitori, amiche e amici e so bene quanto siano laceranti queste perdite. Lo sono, secondo me, perché chi ci lascia ci manca, e ci manca molto e il nostro egoismo ne soffre. Sono anche un appassionato naturalista e considero la morte qualcosa di perfettamente normale e senza alcunché di misterioso o terrorizzante.
Un po’ alla Hans Ruesch in “Paese dalle ombre lunghe”: la fine di Asiak.

@ Federico Tonizzo:
D’accordo con te sulla “spinosità” della situazione.
Vorrei anche aggiungere, da ateo “biologico”, dato che lo sono dall’età prescolastica, che anche il nostro ateismo ha lo stesso valore del fideismo di chi rifiuta le trasfusioni in quanto un adulto è libero di farsi lavare il cervello da chi vuole e poi subirne le conseguenze.
Peggio per lui, o lei, in questo caso.
I TdG trovano la soluzione di tutto nella bibbia.
Contenti loro…..;-)

Federico Tonizzo

@ Ratio:
Da: http://www.uaar.it/news/2010/12/04/predica-alla-casa-pontificia-natale-risposta-cristiana-allo-scientismo-ateo/#comment-439692 (intervento di Bruno Moretti Turri di sabato 4 dicembre 2010 alle 20:39):
” “I credenti in superstizioni, scaramanzie, oroscopi & RELIGIONI sono:
il 99 % degli analfabeti
il 94 % dei V elementare
il 90 % dei III media
il 74 % dei diplomati
il 35 % dei laureati in materie scientifiche
il 15 % degli scienziati ad alto livello
lo 0 % dei premi Nobel italiani viventi”
Dalla trasmissione “White Rabbit” by Bruno Moretti Turri, Radio Varese, 1978.
N.B.: i dati sono relativi all’Italia del 1978. Oggi, a livello mondiale, gli scienziati ad alto livello che sono credenti, sono il 7% (fonte: Accademia Americana delle Scienze citata da Odifreddi). ”

Quindi: più la gente è istruita, meno crede alle fandonie. Credere o non credere alle religioni non è quindi soltanto un fatto di libertà, ma soprattuttto di istruzione e di cultura, oltre che di capacità di pensare.

E’ chiaro che governi come l’attuale, che criminalmente distruggono con meticolosità l’istruzione pubblica, privano i futuri italiani della capacità di capire che le religioni sono tutte delle falsità e quindi tendono a farne dei perfetti schiavi.
Uno stato così è un nemico dei suoi cittadini.

Uno stato CIVILE farebbe invece di tutto per dare ai propri cittadini l’istruzione e la cultura massime possibili. E questo porterebbe necessariamente ad un calo dei credenti nelle religioni.

Secondo me il problema sta quasi tutto qui.

Wakko Warner

È giusto che la signora scelga se vivere o morire, se accettare una cura o rifiutarla. Non ha importanza perché o percome, non ha importanza il fatto che riteniamo la sua scelta sbagliata o sciocca o stupida. La figlia probabilmente sta solo cercando di non farle fare un errore che le costerà la vita, ma lo fa con i mezzi sbagliati cercando di privare sua madre del diritto di scelta.

La superstizione è una gran brutta bestia, ha causato e continua a causare un sacco di dolore, un sacco di scelte assurde, un sacco di crimini e questa donna ne sarà vittima a sua volta (lei ma anche sua figlia). Ma non si può scegliere per qualcun altro, tutto quello che si può fare è cercare di farlo ragionare, se possibile, senza però passare la linea del sopruso o del “io so meglio di te quello che è meglio per te”.

Speriamo che la figlia riesca a farle cambiare idea, ma è difficile far ragionare qualcuno che è convinto di venire punito nell’aldilà se commette una determinata azione, anche se tale azione è sensata e logica, come in questo caso. Mi auguro però che la figlia voglia fare un passo indietro, riappacificarsi con sua madre e accettare la sua scelta, qualunque sia, o da tutto questo saranno tutte e due a soffrire.

Batrakos

Una piccola noterella per mostrare come spesso le religioni ‘giovani’, quali i Tdg, siano spesso più assolutiste di quelle tradizionali da cui derivano.

Come ben sapete, la concezione per cui il sangue è l’ ‘anima’, l”essenza’ dell’individuo viene dalla Torah e dai suoi commentari talmudici (ridicolo però che poi i TdG, tanto zelanti nelle trasfusioni, non seguano le varie prescrizioni alimentari conseguenti).
Bene, ieri parlando con amici ebrei ho avuto la conferma di quanto mi pareva di ricordare da vecchie reminiscenze dell’infanzia.
Per gli ebrei, anche i più tradizionalisti, la Torah (e lo stesso è per gli islamici con le loro prescrizioni) va seguita se e solo se il credente non è a rischio di vita; nel caso ci sia un rischio è addirittura obbligatorio lasciar perdere la Torah e salvarsi la vita.
Dunque, se un ebreo ortodosso non ha altri alimenti può mangiare carne col sangue e anche il maiale se gli salva la vita; figuriamoci nel caso di una trasfusione necessaria.
E molti ebrei ce l’hanno a morte coi TdG proprio perchè si permettono di riprendere tradizioni che nemmeno conoscono bene, riprendendole a loro uso e consumo e soprattutto non tenendo conto della preminenza della conservazione della vita sull’obbligo precettistico del fedele e dunque facendo letteralmente morire i loro fedeli.

Dunque questa fissazione del sangue non è nemmeno in linea con l’ebraismo da cui nasce e di cui poi prende quella e solo quella.
Per quanto a noi tutto ciò fa ridere, ebrei e musulmani considerano la conservazione della vita più importante dell’obbligo di fede e sono più avanti di costoro.

E mi viene spontanea subito una domanda, anzi due.
Come riuscire a farli ragionare? Quanto è sottile il confine con la malattia mentale in gente del genere?

Ratio

Non ragionano, o meglio, rifiutano di ascoltare opinioni diverse, per loro “è così” e basta.
Forse tutti gli estremismi hanno in comune qualcosa di patologico: “L’estremismo, malattia infantile del comunismo”.

Batrakos

Sì; secondo me ci sono persone più inclini al fanatismo, che se trovano l’apposito detonatore (e le religioni sono i principali detonatori del fanatsimo di cui le ideologie vissute in modo fanatico ne sono una versione moderna, forse un surrogato) possono arrivare a tanto.
Non so, ci vorrebbe Kaworu o altre persone più esperte, ma credo che spesso il confine tra sanità e disturbo mentale possa essere molto molto sottile.
Non so, non vorrei che a chi fa una scelta del genere possa essere imposta, l’alimentazione forzata; ma una o più visite per accertare se il confine tra sano e patologico (e solo nel secondo caso allora procedere con l’alimentazione forzata) credo che non ci starebbe male.
Faccio un esempio aggiuntivo per capire meglio: ad un cattolico che crede alla transustanziazione (cosa non molto diversa dal sangue del TdG a livello di credenza…) nessuno darebbe del matto, però c’è da vedere anche qua il livello della credenza…molti ci credono a parole ma non sanno neppure a cosa credono; se uno, invece, nell’anno 2011 si facesse ammazzare per non far violare l’ostia consacrata, il problema allora si porrebbe anche per lui.
Ma qua appunto sono particolarmente limitato quanto a competenze, per cui ci vorrebbe gente più esperta, Kaworu o altri.

Ratio

@ Batrakos:

Credo che sia molto difficile “curare” il fanatismo, quantomeno al giorno d’oggi.
La terapia piu’ efficace è, come scrive Federico Tonizzo sopra, l’istruzione e la diffusione della cultura.
Poi, se qualche fideista si vuole suicidare o vuole lasciarsi morire per sue convinzioni mistico/ religiose, è liberissimo di farlo. Non sono favorevole, però, ad alcun tipo di terapia obbligatoria su adulti perché mi pare una forma di prevaricazione e di limitazione della libertà individuale.

Batrakos

Ratio, concordo con te e Tonizzo.
Chiarisco che io non parlavo di terapie ma, in via del tutto ipotetica mi riferivo solo di visite di controllo per accertare se il soggetto sia sano di mente o meno, e solo nel caso in cui uno specialista diagnosticasse un disturbo vero e proprio di intervenire.
Resta il problema se sia lecito far controllare un soggetto senza che sia lo stesso soggetto a volerlo…non saprei, esiste ancora l’articolo di ‘pericoloso per se stesso e per gli altri’…e forse una persona simile potrebbe avere di questi problemi, come dire che questa donna non sia pericolosa per se stessa?
Ma, ripeto, anche costringere una persona ad una visita di accertamento può costituire un precedente pericoloso, per cui sì, era solo una idea che mi viene di istinto quando vedo il fanatismo raggiungere livelli che a me paiono patologici.

Luk Blachs

Chissa,’ forse 1000 persone che le dicono di curarsi la sensibilizzano ha farlo. detto da un ateo come me non so’ quanto possa valere verso un Testimone di Geova. Ma io ci provo, credi nella medicina fatti curare .

Commenti chiusi.