Canada, il sindaco cristianista perde in tribunale

Jean Tremblay è il sindaco di Saguenay, una città di circa 150.000 abitanti nel Quebec. E’ un devoto cattolico, e ha voluto introdurre l’uso di pregare durante i consigli comunali, che si svolgono in locali in cui peraltro campeggiano un crocifisso e una statua del Sacro Cuore. Un ateo, scrive il Globe and Mail, ha fatto ricorso, e il tribunale gli ha dato ragione, condannando il sindaco e la città a pagare una multa di 30.000 dollari canadesi (circa 22.000 euro). Il sindaco ha replicato sostenendo di aver già raccolto quattro volte tanto in donazioni da utilizzare per il ricorso in appello. E, mentre il Mouvement laïque québécois gli ha invece chiesto di obbedire all’ingiunzione del tribunale, in rete è stato diffuso un video, “Non in mio nome”, in cui i “cittadini per la democrazia” prendono le distanze dal fanatismo del primo cittadino. Il video è tuttavia già stato rimosso.

Raffaele Carcano

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19 commenti

Tino

Giusta la decisione del tribunale, il crocifisso comunque è ovunque nel Québec anche in parlamento.

Stefano Grassino

Si Tino ma come vedi le cose si stanno smuovendo un pò ovunque. L’aspetto importante è che non si sente acredine nei confronti dei credenti, ma solo richiesta di rispetto degli atei e e della laicità. Solo trenta anni addietro un clima come questo sarebbe stato impensabile.

Tino

In Québec senz’altro trentanni fa il peso della religione cattolica era ancora forte.

il parroco di Funo

la condanna del sindaco la capisco,
ma che c’entra “la città”?

andrea pessarelli

hanno multato la città così impara a votare un babbeo del genere

Federico Tonizzo

(…) “Non in mio nome”, (…) Il video è tuttavia già stato rimosso.
I “cittadini per la democrazia” potrebbero denunciare la cosa allo stesso tribunale che ha condannato il sindaco…

Otzi

Gli uomini di Fede, una volta al Potere, son tutti PERICOLOSI per l’avvenire dell’Umana Società. Seminano morte come centrali atomiche sfuggite al controllo.

spapicchio

Di nuovo qui, se il tipo è “un devoto cattolico” come spiegavo su altri post non si può dire sia cristiano, non è automatico, tanto più se come c’è scritto sulla notizia, “un crocifisso e una statua del Sacro Cuore” campeggiano nei luoghi istituzionali in cui pretende di svolgere funzioni religiose di preghiera.

Queto è un comportamento tipico “romano cattolico”, e non “cristiano evangelico”.

P.C.

(Pss, non dirlo a nessuno, ma cattolicesimo ed evangelismo sono entrambi sette del cristianesimo)

tonii

ma una delle due è milioni di volte più pericolosa. Indovina quale.

spapicchio

corrige:

Questo è un comportamento tipico “romano cattolico”, e non “cristiano evangelico”.

Paul Manoni

22.000€ di multa ad ogni Sindaco italiano che infila un crocifisso in un luogo pubblico, o una statua di San Pio “Kenobi”, ed il debito pubblico, potrebbe essere azzerato nell’arco di un paio di anni! 😉

Paolo

“Il sindaco ha replicato sostenendo di aver già raccolto quattro volte tanto in donazioni da utilizzare per il ricorso in appello”

Ciò mi inquieta…

P.C.

Miii… tu ci devi donare “spontaneamente” i tuoi soldi, sennò il GODfather s’offende, e può capitarti un non so, un quacche cosa dopo che muori, e poi potresti anche bruciarti… capiscisti?

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