Carabinieri e guardia di finanza hanno arrestato ieri 35 persone nell’ambito di un blitz contro la ‘ndrangheta. Pesanti le infiltrazioni dell’organizzazione criminale all’interno dei nosocomi: pare che agisse indisturbata in ospedali quali il Galeazzi o il Niguarda di Milano, dove riusciva addirittura a organizzare riunioni. Nell’inchiesta è finita anche suor Rosalba Martino, vice direttrice dell’ospedale di Albano Laziale, che passava ai boss informazioni raccolte grazie alle proprie conoscenze. Il gip, nota oggi Repubblica, ha definito la condotta della religiosa “vicina al favoreggiamento”.
Luciano Vanciu
Religiosi e criminalità, dov’è la novità?
@demos
Quoto!
nel fatto che non riescano più a nascondere la cosa alla legge
Attenzione il comportamento sembra essere discutibile moralmente ma non penalmente.
dare informazioni sensibili a mafiosi non è forse fdavoreggiamento (se non addirittura complicità)?
e comunque suona strano detto da te “è discutibile moralmente non penalmente”. per voi cristiani le colpe morali e penali non sono egualmente gravi? come dite di soliti di chi abortisce o lascia morire chi è in coma irreversibile o affetto da malttie incurabili e vuole morire, quando lo definite “assassino”?
Secondo il magistrato no, leggi l’articolo.
“vicina al favoreggiamento”
a me pare che O è consapevole favoreggiamento (cioè sà benissimo la gravità di quello che stà facendo) O è una deficiente incapace di pensare alle conseguenze delle sue azioni (così stupida da non rendersi conto della gravità di quello che stà gfacendo, spiattellendo informazioni riservate a mafiosi come se discutesse di gossip con delle bambine) e pertanto inadatta a qualsiasi ruolo di anche minima responsabilità.
evidentemente nel dubbio il magistrato ha preferito considerarla tanto idiota da essere inconsapevole, ma in tal caso diventa criminale chi ha messo certe informazioni nelle mani di un’incompetetnte inaffidabile e chi non la destituisce (se non verrà fatto) del suo ruolo per farle lavare i pavimenti delle latrine.
Leggi gli art 43-50 cp.
oohhh …. da morir dal ridere! La suora in questione, colei che al telefono, sventurata, rispondeva eccome, fornendo dritte al fratellino, si era espressa in materia di ETICA!!!! Ma che faccia di tolla, invece del velo le proporrei un sacchetto per nascondercela.
“L’unica bioetica è quella da volto umano”…… esilarante davvero.
http://www.famigliacristiana.it/Famiglia/News/dossier/bioetica-capirne-di-piu/suor-rosa-alba-martino-l-unica-bioetica-e-quella-dal-volto-umano.aspx
[…]Per il gip “è evidente come la condotta di suor Rosa sia pericolosamente vicino al favoreggiamento personale”, perché la suora “si rivolge al fratello con un linguaggio e una consapevolezza della situazione che francamente colpisce in una persona che ha votato la propria vita alla Fede”.[…]
Il gip sottovaluta i danni della fede (nel denaro).
La sanita’ privata del Lazio e’ nelle mani di quelle cavallette dei cattolici.
il gip esprime opinioni fuori luogo!
che senso ha commentare che “francamente colpisce in una persona che ha votato la propria vita alla Fede” ?
da quando in qua la fede dovrebbe garantire minor rischio di commentere reati?
con commenti del genere, viene rafforzata invece l’idea che offra un’ottima copertura
Per intercettare i preti bisogna prima avvisare il vescovo, per le suore non serve? Se le saranno dimenticate? [:2]
…vicina… …tzè!
P.S.: Sandra,sei mica di Zena? 🙂
La notizia non mi stupisce nemmeno un po’.
Ma gli ‘ndranghetisti non si vergognano a frequentare questi religiosi dalla così discutibile reputazione?!
Se era un ateo che aveva tolto il crocifisso dall’ufficio dicevano che era la Mente…
“vicina al favoreggiamento”…..?
Ma, chi fa il palo non è complice quanto il ladro?