Venerdì 18 marzo, alle ore 15, la Corte europea dei diritti dell’uomo diffonderà la sentenza definitiva sulla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche italiane. In tale occasione, l’UAAR organizza una conferenza stampa, che avrà luogo alle ore 17, presso i locali comunali di via Armando Diaz 86 ad Abano Terme (PD). Saranno presenti Massimo Albertin, in rappresentanza della famiglia che ha avviato l’azione giuridica, e Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’UAAR, che l’ha promossa e sostenuta.
La vicenda è già stata affrontata dal TAR del Veneto (due volte), dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato, per essere poi portata davanti alla Corte di Strasburgo. Il 3 novembre 2009 la Corte europea diede ragione alla ricorrente, Soile Lautsi, stabilendo che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche viola la libertà religiosa di chi non è cattolico. Contro questa sentenza ha fatto ricorso il governo italiano, e venerdì prossimo la Grande Camera della Corte di Strasburgo si pronuncerà in via definitiva sul caso.
Un appuntamento dunque importantissimo, che a soli quattro giorni dalla sentenza della Cassazione sul caso del giudice Luigi Tosti riproporrà inevitabilmente all’attenzione dell’opinione pubblica la controversa presenza di simboli religiosi di parte in spazi che sono di tutti. Secondo Raffaele Carcano, la sentenza costituisce non solo “un fondamentale test di laicità per le istituzioni europee”, ma anche e soprattutto per quelle italiane: “a maggior ragione in un momento in cui le celebrazioni per l’Unità d’Italia si stanno caratterizzando come un’occasione per ribadire il carattere confessionale dello Stato italiano”.
Comunicato stampa UAAR
Il sito del governo annuncia invece con un certo risalto che nella stessa giornata di venerdì, l’associazione “Umanesimo Cristiano” ha organizzato una conferenza stampa, alle ore 18,30, nella Sala polifunzionale della Galleria Alberto Sordi (Via di Santa Maria in Via 37), presieduta dal sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Gianni Letta, “per la distribuzione e la illustrazione dei contenuti della sentenza stessa, resa in un giudizio in cui il Governo italiano ha sostenuto ufficialmente le ragioni della esposizione del Crocefisso”. Informa altresì che alla conferenza stampa parteciperanno, fra gli altri, Claudio Zucchelli (contemporaneamente presidente dell’associazione e capo del dipartimento affari giuridici e legislativi della presidenza del consiglio) e Umberto de Augustinis (consigliere di Cassazione e coordinatore delle difese presentate dalla presidenza del consiglio dinnanzi alla Corte).
L’associazione
Sarò presente ad entrambe le conferenze stampa.
Hai il dono dell’ubiquità?…
Sì
Si chiamano ALLUCINAZIONI.
è fatta ?
Bravo Raffaele, così si fa.
La sentenza costituisce un test per vedere se l’Europa é veramente democratica e se ha un futuro. La vostra posizione laicista é una posizione contro la maggioranza della gente. I politici sono mandatari della volontà del popolo che é sovrana. Comunque, credo che sarete sonoramente sconfitti, e nella vostra conferenza ( in cui raccoglierete quattro gatti laicisti ) non potrete che piangervi addosso.
Federico scrive:
16 marzo 2011 alle 16:25
Sarò presente ad entrambe le conferenze stampa.
Rispondi
Diocleziano risponde:
mercoledì 16 marzo 2011 alle 16:34
Hai il dono dell’ubiquità?…
Più che l’ubiquità ( che é riservata ai santi e non ai laicisti ) quel giorno non ha nulla di importante da fare.
speriamo bene…
Se il ricorso viene accettato sarà una dura batosta…
Immagino già la faccia di LaRussa, con gli occhi carfagnati, urlare ”Possono morire ma non lo togliamo…”
Tutti ad Abano venerdì! Naturalmente chi può. E’ importante la vicinanza anche fisica alla famiglia Albertin
Una cosa è per me strana: con tutti quelli che hanno lavorato alla sentenza, nulla ma proprio nulla è trapelato? Non dico che qualcuno dei nostri (non contiamo nulla) sia riuscito a sapere qualcosa, ma dall’altra parte……oppure hanno saputo e non avendo sentito alleluia di alcun genere, debbo sperar bene? O forse essendo italiano, sono abituato male vivendo nel paese dei segreti di pulcinella mentre all’estero sono molto seri?
Sottolineo
“un fondamentale test di laicità per le istituzioni europee”
Qualcuno mi aiuti a capire: la sentenza è gia stata decisa e deve solo essere resa nota, oppure altro?
Sono preoccupato, anche perchè ho visto che l’8 marzo il ministro Alfano è andato in visita ufficiale a Strasburgo, e ha incontrato il presidente Costa ed il giudice Raimondi
http://multimedia.echr.coe.int/photo/detail/88/visit-from-the-minister-of-justice-of-italy-/728/visit-from-the-minister-of-justice-of-italy
In quella data i giochi erano già fatti?
Sì infatti, comunque occhio a non farci troppo la bocca… di porcate inattese all’ultimo minuto purtroppo se ne son viste.
L’unione europea è una alchimia disorganica di egocentrismi e nazionalismi. Alchimia che per restare non dico coesa, ma apparentemente unita, ha la necessità di armonizzare, “contestualizzare” le proprie norme in funzione delle esigenze dei singoli stati.
Un trasformismo politico degno della migliore cultura nazionale, capace di lisciare con una mano e percuotere con l’altra.
Non credo ci sia un milionesimo di possibilità di una sentenza a noi favorevole. Purtroppo.
Vorrei aggiungere il classico “spero di sbagliarmi”, ma non credo ci siano i margini neanche per questo misero ottimismo di appendice.
Pur essendo meno categorico, sono anch’io pessimista .
Il grottesco e sinistro teatrino che la politica italiana ci sta offrendo in questi ultimi anni
non dovrebbe farci sopravvalutare i figuri che si aggirano da quelle parti, cioè tra l’Atlantico e l’Oder.
Quand’anche il ricorso italiano fosse respinto , non credo ci sarebbero conseguenze pratiche.
Possiamo forse pensare che gente dellla risma del catecumeno Blair (non importa che non sia più al governo) o di Sarcoma sia disposta a battaglie di libertà?
Che succede se la chambre dà ragione all’Uaar e non succede niente?
Buttano fuori Bergamo dal Mec, come sognavano i Gatti di Vicolo Miracoli?
Mandano i commessi di Strasburgo a strappare i crocefissi scuola per scuola, tribunale per tribunale?
Non ci credo nemmeno se lo vedo.
Ps
Anch’io ritengo che la lotta contro il crocefisso negli uffici pubblici non andrebbe fatta in nome del principio di uguaglianza ma per affermare la laicità dello stato.
Non è questione di affiancare un candelabro a una croce di legno,come sembra pensare e pretendere qualcuno.
C’è una bella differenza.
Faccio una similitudine di carattere storico-giuridico: tra il 1968 e il 1969 la corte costituzionale ha depenalizzato l’adulterio perchè lesivo dell’uguaglianza tra i coniugi. Infatti in Italia solo la donna e il suo complice erano punibili per un comportamento che , al giorno d’oggi, non è sufficiente nemmeno per subire l’addebito in una separazione legale.Quei venerabili togati si guardarono bene dallo scrivere quello che pensava qualsiasi italiano civilizzato e cioè che incriminare adulti consenzienti per dei comportamenti sessuali è qualcosa di abominevole.
( Mi si corregga se sbaglio, ma penso che a tutt’oggi nessuna costituzione democratica sancisca in modo esplicito e inequivocabile che quello alla libertà sessuale è, a tutti gli effetti, un diritto fondamentale dell’individuo , esattamente come gli altri diritti dell’uomo che ci facevano studiare nell’ora di educazione civica).
Quindi, non bisognerebbe far valere l’escamotage dell’uguaglianza, ma , nel caso specifico, l’assoluta indifferenza dello stato in materia di credenze religiose,
finchè esse non entrino in contrasto con i principi fondamentali della costituzione democratica.
Altrimenti si finisce con la balcanizzazione religiosa, con ogni fedele che cerca di piantare la sua brava bandierina in quella specie di mappa da Risiko che diventerebbe la società.
Bhee sai, i tempi di Dio non sono come quelli dell’ uomo. 1000 anni per Lui sono come una mezza giornata nostra. Sicuramente Lui sa quello che rimmarra e quello che verra spazzato via. A Voi la dolce convinzione di una micro e insignificante vitorietta.
Bravo kleber, tu però vivi affianco a noi e non affianco al tuo Dio immaginario, quindi la misura dei tuoi tempi è nell’ordine dei 10, 20 – 30 anni non in quello dei mille.
Se poi vivi aspettando la morte sicuro di una vita eterna tanti auguri.
Io invece vivo la mia vita considerando la sua durata biologica…quindi la “micro e insignificante vittorietta” per me equivale ad una grande vittoria della laicità.
sai, keber, gli egizi dicevano la stessa cosa dei loro dei, e così maya, inca, aztechi, romani, greci, ecc.
per ora si vede solo che siete in perenne calo di numero in tutto il mondo, con i picchi di fedeli solo nei paesi più poveri ed ignoranti, dove la superstizione e l’ignoranza regnano sovrane, mentre l’ateismo è sempre in maggiore ascesa.
ma se preferisci cullarti nelle tue fantasie dove voi siete invincibili e non come tutti gli altri culti che sono scomparsi dalla terra, perchè il vostro amico immaginari che vi protegge è più forte e bello di quello degli altri, fai pure, chissà che a furia di ripertelo ad alta voce tappandoti le orecchie e gli occhi non riesca a convincere anche te stesso…..
mi auguro che però non viva in italia, altrimenti sarebbe davvero desolante (parlo di kleber, non del signor dio. quello lo sappiamo che viveva a Houston)
Mi si stanno slogando le dita a forza di tenerle incrociate…
io, in tutta onestà, non saprei cosa augurarmi.
La sentenza precedente ha avuto l’effetto di “riserrare i ranghi” dei cattolici, e in generale ho avvertito parecchia diffidenza e fastidio per quella che era PERCEPITA come una ingerenza nella vita sociale italian (lo so che le ingerenze vere sono quelle del vaticano e dei suoi scagnozzi, ma dico come “l’uomo della strada” ha in genere preso la cosa).
credo che un vero processo di secolarizzazione e laicizzazione dell’Italia dovrebbe essere graduale, mettendo in risalto, volta per volta, le infinite contraddizioni e follie che le gerarchie cattoliche vanno blaterando (tipo proibire l’uso del profilattico in Africa, commistioni con un governo corrotto e immorale, posizioni omofobe e misogine e via dicendo)
temo che, alla fine dei conti, una sentenza a noi favorevole possa essere controproducente.
Voi che ne pensate??
Personalmente penso che la “Chiesa” sta da tempo facendosi propaganda a 300 all’ora, e quindi non è il caso, per chi la pensa diversamente, di “farsi piccoli”, o “lenti”, per non andare allo scontro diretto.
Al contrario è ora di farsi sentire a gran voce sempre di più, affinchè coloro che dormono (e sono tanti) si sveglino.
La penso anch’io così. Se la sentenza sarà a noi favorevole poco importa se ci sarà un momentaneo rigurgito cattolico, alla lunga si vedranno i risultati, psicologicamente non avranno più l’immagine vincente che si arrogano. Quasi sicuramente lo stato italiano non eseguirà la sentenza, e lo smacco sarà doppio: perdenti e illegali. Il messaggio percepito sarebbe molto pericoloso: perché un cittadino deve rispettare le leggi dello stato, mentre lo stato non rispetta le sentenze europee?
Penso che anche in caso di sentenza a noi favorevole lo stato se ne fregherà altamente e sarà disposto a pagare multe e risarcimenti (a scapito dei contribuenti) piuttosto che adeguarsi.
condivido in parte i dubbi e i timori di lugachov; tuttavia, se nessuno avesse mai dato avvio a rivolte e rivoluzioni per timore delle conseguenze, la storia dell’umanità sarebbe ben diversa e ben più squallida. E credo che, in certe situazioni, a difesa d’idee e diritti inalienabili, la reazione e la lotta siano un imperativo etico. E se non v’è dubbio che, in caso di sentenza a noi favorevole, le reazioni saranno feroci, l’applicazione nulla o neghittosa, la vox populi, debitamente istigata, sbraitante e minacciosa, sarebbe però, per la laicità, una grande conquista che, pur se non immediatamente, verrebbe alla fine recepita dalla gente e dalle istituzioni. Ma sono un pessimista e temo che la corte europea abbia ceduto a diverse pressioni e che gli alfano e i frattini&co abbiano ricevuto promettenti rassicurazioni; ed è una delle poche volte in cui mi auguro con tutte le mie forze d’essermi sbagliato.
E in questo giorno di stereotipate celebrazioni di un’unità non ancora compiuta lasciatemi invece ricordare le parole, purtroppo ancora attualissime, del Generale, scritte dopo il sangue di Mentana: “Quando si pensa che una gran parte del popolo ci crede ancora e che in questo secolo in cui l’intelligenza umana ha pur partorito delle grandi cose, il prete la fa ancora da padrone; quando si vedono i reggitori delle nazioni fingere (perché è finzione ed ipocrisia) di proteggere e mantenere con ogni rispetto l’istituzione diabolica del pretismo, c’è veramente da impazzire e non si capisce se ci sia più malvagità dalla parte dei potenti e degli impostori o più stupida imbecillità da parte di chi li tollera” (Giuseppe Garibaldi, Clelia ovvero il governo dei preti, 1866).
Vediamo se domani alle 15 si riesce a festeggiare davvero…
Sara comunque un festeggiamento efimero, perche le cose cambiano nel tempo, forse fra 1800 anni le cose rientrano nella normalita. Forse l’ateismo non sara più di moda, chi lo può prevvedre?
Tu tra 100 anni sarai mangime per batteri (è un buon augurio) e tra 200 non ci sarà più traccia di te. Che il genere umano esista o meno, tra 1800 anni gli atomi che componevano il tuo corpo faranno parte di fiori, letame, terra, alberi e animali vari.
Se credi altrimenti sei un povero illuso.
Viva l’Italia, l’Italia liberata,
l’Italia del valzer, l’Italia del caffè.
L’Italia derubata e colpita al cuore,
viva l’Italia, l’Italia che non muore.
Viva l’Italia, presa a tradimento,
l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l’Italia, l’Italia che non ha paura.
Viva l’Italia, l’Italia che è in mezzo al mare,
l’Italia dimenticata e l’Italia da dimenticare,
l’Italia metà giardino e metà galera,
viva l’Italia, l’Italia tutta intera.
Viva l’Italia, l’Italia che lavora,
l’Italia che si dispera, l’Italia che si innamora,
l’Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l’Italia, l’Italia sulla luna.
Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre,
l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre,
l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l’Italia, l’Italia che resiste.
@ thyestes
Ebbene, io credo n’ellanima immortale che potrà andasene in paradiso oppure all’inferno. Comunque essenza immateriale ed immortale. Ivece la tua materia biologica che oggi è animata ama pensa e agische e domani diventa lettame…. bhee vedo qualche diferenza in merito alla sostanza e alla qualita’ della tua fede edella mia.
buon per te.
Risposta profonda ed inteligente…
anche corretta dal punto di vista dell’italiano.
kleber, la differenza è che una è fede, l’altra è presa di coscienza di ciò che mostra la realtà dei fatti ed il rifiuto di rifugiarsi in un mondo di fantasia per pura codardia paura di accettettare l’altra opzione, più rwalistica eppur meno piacevole.
ovviamente, se preferisci convicnerti dell’esistenza delle favole perchè la cosa ti aiuta a superare (ignorandolo) quello che non avresti la forza e la capacità di accettare, fai pure, ma di certo non sei nella posizione per deridere chi non lo fà.
Kleber, puoi immaginare la tua anima in paradiso o godersi il sole di Acapulco, ma non per questo sarà vero. Quello che te lo ha raccontato ne sa quanto quello che lo ha raccontato a lui…
Dal momento che dieci governi sono scesi in campo, un esito favorevole ai ricorrenti mi pare piuttosto scontato. Tuttavia non credo che ciò vada preso troppo come una sconfitta; per loro sarà solo una vittoria di Pirro. L’arroganza dimostrata dai cattolici anche nel caso della discussione sul crocifisso non farà altro che portar via ad essi ulteriori consensi! Inoltre, secondo me, le battaglie della vostra encomiabile associazioni, nonchè di tutti i non credenti, devono incentrarsi su aspetti di maggiore e fondamentale importanza pratica: i diritti civili di omosessuali e non, l’ottenimento di una legge giusta sul testamento biologico, etc.
A proposito di Acapulco, ho letto che laggiù si stanno facendo pesche miracolose (di sardine).
Che il nuovo Messia sia per caso un chicano (el Messia son mì)?
In tal caso resterebbe da capire a chi toccherà trucidarlo.
Saranno gli sgherri del governo o i narcos?
O forse non sarà nessuno, nell’eventualità che il Messia sia tornato per annunciare la fine dei tempi.Il 2012 incombe e la terra sembra essersi fatta più ballerina del solito( sebbene qualcuno ne dia la colpa ai gringos). Devo ammettere di essere preoccupato oltre che costernato (el Messia son sempre mì).
Di favole ne sono state raccontate tante, molte sono rimaste tali e altre sono tramontate, come mai questa favola dura da 10.000 anni e non da segni di voler tramontare? E poi scusatemi, quello che dirò non vuole essere ne offensivo ne provocatorio: ma cosa offrite voi? La Vs cultura con le varie derive cosa ha creato…?? I Vs. Lumi dove sono? Si sono gia trasformati in fiori o lettame come ha dichiarato sopra il sig. thyestes? Bhee isomma dovete conveire che la Vs fede è un po’ complicata da capire, e dificile da sostenere. Comunque siete una esigua minoranza che va rispettata de ascoltata. Cordiali saluti-
10.000 anni?
il cristianesimo mica esiste da circa 2000?
poi sul cattolicesimo andiamo ancora più in là.
ah la ragione ha creato anche cose come il pc che stai usando (tra l’altro basato sui lavori di un omosessuale, pensa te che strumento “dello dimonio” che stai usando. cospargilo di abbondante acqua santa) per dire.
senza, saresti ancora a coltivare il campo, forse pure senza aratro.
Diciamo che il Cristianesimo è l’estensione di qualcosa che è nato 10.000 anni fà con il Popolo Ebraico.
Per quanto riguarda tutta la vasta gamma di invenzioni dell’ intelletto umano ateo o meno, non servirebbe a niente se non fosse stata creata in primis la polvere materiale e l’energia nelle sue diverse forme e natura. Mi vien da chiedere: quest’ ultima sara’ stata pure lei creata dalla “potenza” del genio umano..? Vi prego qualcuno mi risponda.
aaah la polvere.
quella di un certo tipo spiega molte cose in effetti.
kleber, ovviamente no, ma ci sono anche alternative all’essere creati da qualche dio o dalle persone, tipo il non essere creati affatto.
Ah, la bibbia afferma che il mondo sia stato “creato” ben dopo i diecimila anni fa, tipo 6.000, se ben ricordo. Mi sa che ti devi decidere circa quello in cui vuoi credere…
10.000 anni fa????? Urge ripasso di storia! (e di italiano: com’è che voi cattos scrivete così male? è casuale o è una strategia collaudata per spiegare successive interpretazioni?)
@fab
beh uno così penso possa credere a entrambe le cose contemporaneamente senza troppi problemi.
Sapevo che con certa “cultura” è difficile dialogare, senzai cadere nella volgarità!!!!
Scusate il mio commento relativo alla volgarità e rivolto al Sig. koworu.
credo che tu debba riguardare i tuoi commenti perchè mi pare pecchino di superbia.
e teoricamente per te è un vizio capitale.
@ fab
La città Bibblica di Gerico ammonta a circa 8000 A.C.
Non secondo le balenghe scritture, caro.
@ fab
Non mi sbagliavo….
MA SMETTIAMOLA!
A NOI SOCI UAAR NON DEVE INTERESSARE AFFATTO CHE CI SIA GENTE
CHE CREDE IN DIO, NE’ CERCARE DI CONVINCERLA , BATTIBECCANDO INUTILMENTE, CHE E’ SCIOCCA PERCHE’ CREDE O HA DECISO DI CREDERE ALLE FAVOLE, MAGARI ANCHE SOLO PER IL PIACERE DI SCHIERARSI CON IL PIU’ FORTE.
LE NOSTRE BATTAGLIE DEVONO MIRARE AD EVITARE CHE CREDERE IN DIO COSTI UNA BARCA DI SOLDI A TUTTI I CITTADINI, CHE SI PAGHINO IL DOPPIO DELLE TASSE PER MANTENERE LE ISTITUZIONI RELIGIOSE, MENTRE I GIOVANI CREDENTI E NON CREDENTI SONO E SARANNO SEMPRE DI PIU’ DISOCCUPATI, CHE I POLITICI DI DESTRA E SINISTRA NON REGALINO I NOSTRI SOLDI AI PRETI, PER AVERE APPOGGI ELETTORALI E CASE GRATIS,CHE SI FACCIANO LEGGI RIDICOLE CHE TENDANO A RENDERCI SCHIAVI ED IMPOTENTI, MENTRE LE CASTE POLITICO- CLERICALI SI ASSEGNANO SEMPRE PIU’ PRIVILEGI. LA VIA DA SEGUIRE E’ SOLO POLITICA SE VOGLIAMO CONTARE DI PIU’ ED OTTENERE CHE PREVALGA LA LAICITA’ , NON NECESSARIAMENTE L’ATEISMO, ALTRIMENTI DIVENTIAMO NOI STESSI DOGMATICI ED ILLIBERALI.
SOLO COSI’ , CON IL TEMPO RIUSCIREMO AD OTTENERE ,SENZA L’AUSILIO DI SENTENZE, CHE CONTINUARE AD ESPORRE SIMBOLI RELIGIOSI, SIANO ESSI CROCIFISSI O ALTRO
NON SERVE AD OTTENERE LA LIBERTA’ , UN POSTO DI LAVORO E LEGGI GIUSTE PER I CITTADINI, NON ME NE VOGLIATE PER LO SFOGO ; ACCETTO DA SUBITO QUALSIASI CRITICA , MA ESLUSIVAMENTE DA SOCI UAAR, PERCHE’ SE QUALCUNO NON SE NE FOSSE ACCORTO, QUESTO SITO E’ STATO CREATO DA NON CREDENTI PER DISCUTERE DI COSE CHE RIGUARDANO LA LORO VISIONE DELLA SOCIETA’ E NON CERTO PER CONFRONTARSI INUTILMENTE CON CHI E’ CREDENTE. QUESTI INUTILI CONFRONTI. TALI PERCHE’ NON PORTANO DA NESSUNA PARTE, LASCIAMOLI AI TANTI PSEUDO FILOSOFI CHE CERCANO DI MISCHIARE SCIENZA E FEDE COME SE FOSSERO PELATI E BASILICO PER CERCARE SEMPLICEMENTE DI CONVINCERCI AD ACCETTARE LA TRISTE REALTA’ E COPRIRE GLI AFFARI DELLA COSCA POLITICO- CLERICALE.
Si, ma non urlare che poi ti senti male 🙂
ED OTTENERE CHE PREVALGA LA LAICITA’ , NON NECESSARIAMENTE L’ATEISMO, ALTRIMENTI DIVENTIAMO NOI STESSI DOGMATICI ED ILLIBERALI.
Questo è un pericolo che corriamo e solo una grande maturità culturale ci può impedire di diventare dogmatici a nostra volta. L’importante non è vincere sulle religioni ma fare in modo che nessuna idea prevarichi su di un’altra. Una cosa però debbo dire: oggi sono stato in ospedale a trovare mia suocera che versa in gravi condizioni. Crocifissi appesi in ogni dove e radio maria accesa in tutte le stanze. Ti sembra giusto che questi signori possano imporre ad una moribonda che non li ha mai sopportati, tutto ciò? Ogni limite ha una pazienza, come diceva Totò.
@voltaire. Finalmente un commento che appoggio in pieno, ed è molto raro che avvenga. hai detto che non accetti critiche da non soci uaar, ma la mia non è una critica.
l’impegno etico civile dell’uaar per la difesa della laicità dello stato e in particolare dei diritti degli atei (vedi scopi a) e b) articolo 3 dello statuto dell’uaar), non richiede una critica dei dei contenuti teologici e filosofici della dottrina cristiana cattolica: la vigilanza per la laicità non perde valore se per caso la prospettiva cattolica fosse in qualche parte vera.
E dall’altro lato, la costruzione di una cultura atea, l’elaborazione di una filosofia atea (scopo c) dell’articolo 3), per quanto più ambiguo nelle sue finalità (non so se l’ateismo possa considerarsi filosofia, una visione filosofica), non si elabora con l’anticlericalismo o anti-cattolicesimo: non si costruisce una filosofia criticando un’altra e in dipedenza dunque da quest’altra (come non determino i contenuti dogmatici del cristianesimo quale antitesi critica – e dunque in funzione- di quelli indusitsti o taoisti, o altri)
Il problema nasce quando certa gente con convinzioni deliranti ed insostenibili raggiunge il potere.
Il problema non è l’ateismo o la fede, il problema è come fissare i limiti.