Diacono suicida, vescovo rimosso

Luca Seidita, era un giovane diacono della diocesi di Orvieto, al suo ultimo anno di studi e in procinto di essere ordinato sacerdote. Ma il Vaticano impedisce al suo vescovo, mons. Scanavino di procedere all’ordinazione. Seidita si suicida il 30 novembre 2010 (cfr. Ultimissima del 2 dicembre). Adesso la Santa Sede ha deciso di rimuovere dalla sua carica episcopale il vescovo che aveva pubblicamente preso le distanze dal diniego vaticano prima del tragico epilogo. Sembra che all’origine della mancata ordinazione, motivata da Roma con una generica “non maturità” del giovane, ci fossero alcune illazioni circa una sua presunta omosessualità.

Stefano Marullo

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52 commenti

Odino

Scommetto che se invece di omosessuale fosse stato pedofilo a quest’ora sarebbe arcivescovo invece che cadavere.

rik

In realtà il vescovo è stato accusato da un suo collega anche di aver dato ospitalità a un prete pedofilo ex galetto per farlo “riabilitare”.

Laverdure

@Odino
In effetti,almeno a giudicare dalle cronache,la maggior parte delle vittime dei preti pedofili sono di sesso maschile,quindi questi onorevoli personaggi,che Santa Madre Chiesa
difende con tanto accanimento,sono SIA pedofili CHE omosessuali.
L’ovvia conclusione e’ che l’omosessualita venga riscattata solo se accoppiata alla pedofilia,
almeno per questa nobile istituzione.
Evidentemente il giovane diacono in questione,ammesso che fosse davvero omosessuale,aveva l’imperdonabile colpa di cercare relazioni solo tra adulti.

Federico Tonizzo

Suggerisco nuovamente la lettura di “I papi e il sesso” di Eric Frattini.

Cinzia

è strano però.
sono quasi tutti onmosessuali i seminaristi, perché proprio lui non doveva essere ordinato sacerdote?

Mario 47

Una volta in seminario si entrava in età impubere o quasi.
Adesso i pochi che diventano sacerdoti lo diventano ben dopo aver completato l’adolescenza.

La mia lettura di ciò è che:

– dopo la pubertà il naturale impulso sessuale mal si concilia con con la spontanea e definitiva rinuncia all’attività sessuale.
– persone entrate nella gabbia prima della pubertà trovano – fra coercizione, indottrinamento e sopratutto mancanza di un’alternativa socialmente accettata – il modo di vivere la loro sessualità in maniera assolutamente contro natura, negandola, nascondendola, vivendola con colpa e paura e con la consapevolezza che un’attività sessuale nascosta viene benevolmente tollerata, se fatta palesemente il soggetto viene estromesso dal sistema.
– chi diventa prete ad un’età più matura avrà certamente fatto una scelta più consapevole anche dal punto di vista delle esperienze e aspettative sessuali: vale sempre l’irrevocalità della scelta e la problematicità legata ad una eventuale uscita dalla gabbia.
Resta il fatto che a fronte di tale modifica nel sistema ed età di arruolamento, il numero dei preti è drasticamente diminuito (non dico che ciò sia la sola causa).

Che comunque l’impegno del clero cattolico nei confronti della sessualità NON si ispiri ad una legge naturale (parole che la ccar ama ed usa in moltissime accezioni ed occasioni) mi pare indiscutibile.

Personalmente, da giovane, ho sperimentato 3 tentativi di adescamento da omosessuali: in due casi gli adescatori erano vestiti da prete).

mario

Sandra

beh, la congregazione per l’educazione cattolica si era riferita all’omosessualità nei seminari, non all’eterosessualità. Se non fosse stato percepito all’interno come un problema statisticamente rilevante, perchè occuparsene (e con impatto mediatico)? O era solo per sviare l’attenzione da una certa immaturità nelle relazioni che porta poi alla pedofilia? Perché se “l’omosessualità” dei seminari non è il vero problema, allora lo è la pedofilia, ma se invece è il vero problema, l’appunto di Cinzia è corretto. Insomma, questione di capire se sia meglio il tacon o il buso…

Simone

Il mio commento, in attesa di pubblicazione, era rivolto a Mario47, ovviamente. Lo dico perchè ciò non è una delle prove, che chiede Enrico, che quasi tutti i seminaristi siano omosessuali. Sebbene io, personalmente, pensi che si trovino tra i seminaristi una percentuale di omosessuali molto più alta rispetto alla percentuale di tutta la popolazione italiana. Basti pensare che, per quanto riguarda la pedofilia, essa si attesta nel clero ad un 4% (fonti clericali, quindi con tutti gli interessi a giocare al ribasso), quando la percentuale di pedofili tra la popolazione italiana è dello 0,8%.

Kaworu

non date corda ad enrico, è solo un troll.

utilizzate la mail della moderazione che è moderazioneblog@uaar.it per segnalare la sua molesta presenza ma non rispondetegli.

il suo unico obiettivo è provocare (e ve ne renderete conto dandogli corda) e mandare in v a c c a la discussione.

Enrico

*Sandra

Allora anche tra gli italiani 18 gli omosessuali erano molti essendo l’omosessualità motivo di riforma dal servizio militare.

Sandra

eh che povero, mette sullo stesso piano la leva obbligatoria e la “vocazione” al seminario, magari pensa che il nonnismo in caserma fosse la mancanza di rispetto verso gli ufficiali più anziani tipica degli atei…. Se lo sapessi, segnalerei chi gli ha dato la laurea.

Enrico

Tranquilla di quelli che hanno firmato la mia laurea sono in tre (Rettore, direttore amministrativo e preside di facoltà) uno ha finito il suo mandato, uno ha cambiato ateneo e uno altro è morto cristianamente.

myself

Suicidarsi perchè non si può diventare prete è l’ovvio sintomo di una grave situazione psichiatrica.

stefano marullo

da ateo concordo con Enrico. Bruttissima la sparata di Myself

stefano marullo

lucidamente cinica aggiungerei nei riguardi di una tragedia di un giovane che decide di togliersi la vita perchè si sente vittima di un’ingiustizia. Ennesimo crimine di Santa Romana Chiesa, la cui violenza morale nei riguardi dei suoi aderenti non conosce limiti.
Così l’ho letta io, spero di sbagliarmi

Simone

Credere, nel 21esimo secolo, a mamme vergini serpenti parlanti e morti che camminano, è sintomo di uno o più disturbi neurologici. Può essere una forma di schizofrenia, o un disturbo neurochimico e/o neuroelettrico ai lobi temporali di genere epilettico. Non sono illazioni, ma fatti, supportati da tonnellate di prove e ricerche nel campo della neuroteologia. Vedere gli studi di Persinger con l’elmetto di Koren, o di Ramachandran, o di Sapolsky, o di Dennet, al riguardo. Non è dopotutto un mistero che Paolo di Tarso si inventò il cristianesimo (partendo dal mito della risurrezione di Giulio Cesare, unita all’astroteologia dei Soter, unita alla pratica del consumo di sostanze psichedeliche, in particolare il fungo amanita muscaria e psilocibe cubensis, e ai culti fallici del Pene Cristo Atun) dopo essere stato colpito da un fulmine, o che Martin Lutero fosse epilettico, così come Caterina da Siena, quest’ultima oltretutto grande estimatrice dell’agarico muscario e panterino.

Da una parte questi disturbi possono essere vantaggiosi perchè garantiscono, a chi ne è affetto, una maggiore secrezione di dopamina (e questo spiegherebbe perchè, un credente, tanto più è convinto nei suoi dogmi tanto più sembri sotto l’effetto di stupefacenti). Da un’altra possono tuttavia essere svantaggiosi, perchè inibendo le facoltà cognitive razionali, e quelle più alte dell’intelletto umano garantite dai lobi frontali, diminuiscono sensibilmente il quoziente intellettivo. Inoltre questi disturbi possono rivelarsi, e spesso si rivelano, pericolosi, se sfociano nel fanatismo o in atti come quello compiuto dal diacono della news.

Condivido e sottoscrivo al 1000 per cento la “sparata” di Myself, e ritengo si debbano abbandonare gli ipocriti moralismi. Il diacono suicida è un malato mentale, se invece dei preti avesse frequentato dei bravi neurologi e avesse impiegato la propria mente in attività gratificanti e proficue, ora la persona in questione non sarebbe un diacono, e sarebbe ancora viva. Fatica a dirlo Stefano? Fatica ad accettarlo Enrico? Non posso farci niente. 2 più due fa sempre e solo 4, e mai 6 7 o 10 (tranne nella geologia).

soave

Avete inventato il talebanismo ateo. Non ne sentivamo l’esigenza

Simone

X soave

Non capisco il senso del tuo commento, se ne ha uno. E quel poco che capisco mi sembra contraddittorio. Sei in grado di argomentare un po meglio? Ti faccio presente che sono agnostico, ammiro l’approccio alla sofia dello gnosticismo, ed abbraccio la corrente naturalista del panteismo. Prima però dimmi se sei un cristofrenico.

X Diocleziano

Diciamo allora che, tra le scienze esatte, è la “meno esatta” che ci sia. 🙂 E te lo dico con rispetto reverenziale nei confronti della materia visto che la studio all’università. In particolare in questo periodo mi sto interessando riguardo l’influenza dei campi geomagnetici sul cervello umano.

soave

A Simone.
Elementare rispetto per le persone, specie se vulnerabili, laica pietà, se ti piace. E poi questa mania da caserma. Cosa sono, fuori le etichette. Io sono me. Punto.
Leggi anche l’ultimo post di Batrakos ore 18,22 con il quale concordo.

Simone

X soave

“Elementare rispetto per le persone, specie se vulnerabili, laica pietà, se ti piace.”

Non mi sembra di aver mancato di rispetto al diacono, il quale adesso è più impegnato a fare i vermi che a leggere i miei post e non può quindi essersi offeso, ho solo espresso una mia opinione. Oltretutto io ho il massimo rispetto per i malati mentali, non lo siamo forse tutti? Io in primis eh!

“E poi questa mania da caserma. Cosa sono, fuori le etichette. Io sono me. Punto.”

Sono il primo ad odiare le etichette, mi sono solo dilettato a fare il tuo stesso gioco quando hai tirato fuori dal cappello il “talebanismo ateo” (sublime). E volevo soltanto capire se mi trovavo a discutere con un troll o con una persona seria, onde evitare di abboccare alle trollagini.

“Leggi anche l’ultimo post di Batrakos ore 18,22 con il quale concordo.”

Sono sostanzialmente d’accordo anch’io con quasi tutto il commento di Batrakos. Credo che le motivazioni da lui elencate possano sommarsi alle mie. Il commento di Batrakos può spiegare perchè il diacono si sia suicidato, il mio delle 14:12 può spiegare perchè il diacono fosse cristiano. Ricostruire il puzzle della sua psiche può essere utile per evitare che nuovi eventi dolorosi simile a questo si ripetano. Se sono cinico e realista è perchè con il linguaggio da salotto e da convenienza di solito non partorisce soluzioni. Se urta qualcuno, mi si perdoni il pragmatismo.

Diocleziano

Simone,
veramente, l’avevo preso per un refuso di ‘teologia’… e allora il conto tornava.

stefano marullo

Certo, parroco di Funo, come Celestino V (con qualche aiutino del cardinal Caetani, futuro Bonifacio VIII?)? La Chiesa Cattolica “fa” dimettere, non rimuove. In questo è maestra.

Enrico

Si è dimesso ma credo perchè ha capito di non godere più della fiducia dei superiori, comunque mi risulta che avesse costituito un seminario informale all’interno della diocesi ammettendo chierici espulsi più volte da vari seminari.

Simone

Fonti o prove riguardo la prima “si è dimesso” e la seconda “i risulta che avesse costituito un seminario informale all’interno della diocesi ammettendo chierici espulsi più volte da vari seminari” affermazione?

Simone

X Enrico

Riguardo la prima affermazione non trovo elementi nel tuo link che provino che il diacono si sia dimesso, o NON sia stato rimosso. Nell’articolo viene riportato solamente che Scanavino esclude che il diacono sia stato rimosso BRUSCAMENTE. Bellaforza..

Riguardo la tua seconda affermazione, mi sembra tu abbia le idee confuse. Secondo il tuo stesso link:

“Il fatto è che monsignor Scanavino aveva creato «una sorta di seminario non riconosciuto, parallelo a quello regionale di Assisi» e cominciato ad accogliere nella sua diocesi aspiranti sacerdoti già cacciati «per motivi gravi» da altri seminari, compreso quello umbro.”

Il vescovo Scanavino quindi, non il diacono suicida Seidita. Nella tua frase il soggetto era Seidita. Quindi o hai capito male l’articolo che hai letto, oppure sei semplicemente in malafede. Delle due l’una.

paolino

@Mario 47.
Non sai che per fare il seminario c’è anche una retta da pagare? Circa 1500 euro annui, per almeno 6 anni. Ben che vada, la Curia si fa carico della retta solo negli ultimi due anni, quando ormai “è fatta” e il prete nuovo ce l’hanno. Però è più frequente che la retta venga pagata per intero.

Mario 47

Un amico della mia età è entrate in seminario a 11 anni principalmente perchè era l’unico modo di proseguire gli studi dopo le elementari. Ne è stato espulso pochi mesi prima della maturità, quindi prima di seguire un corso di teologia a livello universitario.
Non so se la famiglia pagasse la retta per il periodo (di 8 anni) in cui ha frequentato medie e liceo.

In ogni caso mi pare ciò non abbia nulla a vedere sulle mie considerazioni sulla sessualità non naturale imposta ai preti e sulla relativa incidenza nel calo delle vocazioni.

mario

paolino

Infatti riguardo alla retta ho detto “anche”.
Mi riferivo al fatto che oggi i seminaristi hanno età maggiori, sono pressochè sempre già diplomati.
L’attenzione mi era caduta sul “pochi sacerdoti”. Sì la retta è solo uno dei motivi del calo, ma è uno di essi. Per quanto possa sembrare strano, fino a pochi mesi fa non sapevo che il seminario si paga.

Sandra

Pensavi davvero che la chiesa faccia qualcosa gratis se può farla pagare? Dopo tutto un seminario è una scuola privata, e se non c’è la “firma” alla fine sono soldi investiti male, come dici tu, la curia investe quando è sicura di non perderci. Mai sentito delle monache che diventavano badesse solo se portavano una dote consistente? E dei papi e vescovi di famiglia nobile? O pensavi che ci fosse la meritocrazia legata alla santità???

Ci sono anche seminari minori con scuola secondaria di primo grado (a BG p.es). Fanno una certa tristezza questi ragazzini. In pratica è come un collegio privato, scuola più alloggio, e 1500 euro sono davvero pochi. Certo la chiesa non paga tasse sull’edificio che ospita il seminario, a fare le governanti ci sono suore senza stipendio, logico che come collegio abbia dei prezzi contenuti e sia, in un senso prettamente economico, concorrenziale rispetto a un collegio. Brr.

Enrico

Che un tempo molti usassero il seminario per proseguire gli studi è un fatto anche se gli atudi di liceo classico del seminario non erano spendibili sul mondo del lavoro.
Si paga la retta tranne che negli ultimi anni di teologia ed esistono anche enti benefici che pagono la retta ai non abbienti. Confermo a Bergamo si può entrare in seminario dalla 1 media.

Simone

“Che un tempo molti usassero il seminario per proseguire gli studi è un fatto anche se gli atudi di liceo classico del seminario non erano spendibili sul mondo del lavoro.”

Totalmente falso.

Enrico

Cosa è falso che usassero il seminario per studiare oppure la spendibilità del titolo di studio che oltretutto prima della conciliazione non aveva valore legale.

Sandra

1500 euro all’anno? Comprensivi di scuola, vitto e alloggio? Ma hai idea solo di quanto mangia un ragazzo a quell’età?

paolino

Non lo so adesso. Una volta (ma è un “sentito dire”) pare che il seminarista dovesse pagare libri, abito da messa, vitto e arredare a sue spese la stanza (ecco, non sapevo che le stanze dei seminari fossero singole: non ne ho mai vista una). Oggi la retta è vitto e alloggio, i libri si comprano a parte, come a scuola.

Sandra

ma come mai non pubblicano le rette? Non ci dovrebbe essere una certa trasparenza? Per alcune scuole private le rette sono online, mi sembra che però le scuole più reticenti siano proprio le cattoliche…. strano, no?

rik

Preti, novizi e diaconi suicidi negli ultimi mesi con la diocesi di appartenenza. L’ulimo ieri sera ad Altamura. C’è anche il prete pedofilo don Matteo Diletti, il cui corpo è stato scoperto pochi giorni fa. Altri preti pedofili si erano uccisi anni fa, don Marco Agostini e don Vittorio Damiani.

Ci sarebbe anche una suor Rosa Cipro da Teano, gettattasi dalla finestra nel maggio 2010 (CE)

1) 09/09/2010 Rabanser Emanuele Maria (frate novizio francescano) – Ferrara
2) 23/09/2010 Diletti Matteo – Bergamo
3) 27/11/2010 Recanati Sergio – Bergamo
4) 28/11/2010 Seidita Luca (diacono) – Orvieto
5) 28/02/2011 Galizia Franco – Palermo
6) 08/03/2011 Rossi Gianfranco (Franco) – Lucca (Viareggio)
7) 14/03/2011 Fiore Enzo – Altamura

Batrakos

Probabilmente, se non c’è qualcos altro sotto cosa che fino a prova contraria escludo per garantismo mio personale, si tratta di una persona che aveva investito tutta la sua vita in un traguardo e se lo vede negare e che non aveva sufficiente equilibrio da accettare la cosa, per cui un problema psicologico è facilmente intuibile, cosa che non vuol certo dire offendere il morto a meno che non si creda ancora all’oscurantismo per cui avere un problema o una malattia legata alla mente sia una valutazione offensiva: non lo è come non lo è dire che uno ha un problema cardiaco, se ce l’ha.
Se c’è davvero di mezzo anche l’omosessualità, credo che si aggiunga anche la paura che questa tendenza, sicuramente repressa o comunque nascosta per ovvii motivi, venga alla luce con tanto di stigma sociale.
Non so come può essere la testa di un omosessuale cattolico, categorie molto difficili da conciliare, credo solo che vivere la propria sessualità come un male o una colpa o comunque qualcosa di sbagliato sia foriero di gravi problemi per l’equilibrio di una persona, ed ecco che ritorna il discorso.
Insomma una triste storia, comunque la si guardi.

Painkiller

Non posso che sottoscrivere il tuo commento. Questo ragazzo, per essere arrivato ad un gesto tanto estremo, avrà soffermo per mesi di depressione…. possibile che nessuno di coloro che glie erano vicini se sia accorto?
Il pensiero di una vita che si spegne nell’indifferenza è raggelante.

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