Chi volesse effettuare una donazione per aiutare il Giappone dopo il catastrofico tsunami che l’ha colpito può farlo attraverso Non-Believers Giving Aid. Si tratta di un’iniziativa avviata dalla Richard Dawkins Foundation dopo il terremoto che colpì Haiti.
L’associazione
Donazioni per il Giappone
4 commenti
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Lodevole iniziativa.
Preferisco di gran lunga dare un contributo attraverso la Richard Dawkins Foundation piuttosto che attraverso organizzazioni di dubbia finalità. In altre parole: attenti agli sciacalli che si aggirano per la rete e che approfittano di queste disgrazie per turlupinare la gente spillando loro danaro, con la promessa (falsa) che tale danaro andrà in beneficenza. Occhio !
eh sì, adesso inizieranno un sacco di campagne truffaldine con lo scopo di rubare i nostri soldi dichiarando che andranno in beneficienza ai giapponesi terremotati.
Sicuramente le loro pubblicità con numeri in sovraimpressione ci tormenteranno su RAI e MEDIASET.
Del resto credo che il denaro non sia la massima priorita per il Giappone oggi,quanto
assistenza specializzata per affiancare quella pur notevole che gia possiede e che in una situazione eccezionale come questa rischia di essere insufficente.
Scusate, non ho ben capito ma solo i residenti negli Usa o nel Regno Unito possono donare?