La Corte Costituzionale austriaca, riporta il sito kurier, si è pronunciata due giorni fa in merito all’istanza sollevata da un cittadino della Bassa Austria e da sua figlia circa la costituzionalità delle feste religiose e dell’esposizione del crocefisso nelle scuole dell’infanzia, percepite entrambe dai promotori dell’istanza come violazioni della libertà di coscienza e di associazione religiosa. In particolare il padre della bambina ha espresso il desiderio che sua figlia possa scegliere la propria eventuale religione una volta raggiunta la maggiore età senza precedenti condizionamenti.
Secondo la sentenza, le feste e l’esposizione del crocefisso nelle scuole materne non sono lesive della Costituzione, sempreché vi sia una maggioranza di bambini cristiani, come stabilisce tra l’altro la legge della Bassa Austria sulle scuole dell’infanzia. La Corte Costituzionale ha sì ammesso che il crocefisso è un simbolo cristiano, tuttavia ha sostenuto che la sua esposizione non sarebbe indice della preferenza dello Stato per la religione cristiana. Per quanto riguarda le feste religiose, ha invece ribadito la non obbligatorietà della partecipazione. Di diverso avviso i costituzionalisti Heinz Mayer e Bernd Christian Funk, i quali trovano l’esposizione dei crocefissi nelle scuole inconciliabile con la neutralità dello Stato.
La Corte Costituzionale ha fatto comunque sapere che quand’anche la sentenza della Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso “Lautsi contro Italia”, attesa per l’indomani, fosse stata di segno contrario, ciò non avrebbe influito per il momento sulla propria sentenza.
Erwin Pröll, presidente del Land della Bassa Austria del Partito Popolare Austriaco, intervistato da ÖSTERREICH ha espresso soddisfazione per la sentenza, in quanto difenderebbe i valori fondamentali del paese, un paese in cui tuttavia, precisa lo stesso sito, sempre più giovani si allontanano dalla fede e dall’ora di religione, e in cui (kurier) i crocefissi nelle aule di tribunale sono per lo più assenti.
Gianluca Giachè
Austria, legali i crocifissi nelle scuole
44 commenti
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altra sentenza delirante, perchè pone la questione della libertà religiosa e dei simboli in termini di rapporto tra maggioranza e minoranze. Ma se gli stessi esperti di diritto, i giudci, non sanno applicare principi basilari del diritto cos’altro possiamo fare? Onestamente dopo la batosta di ieri, sono un po’ meno laico e molto più orientato a diffondere l’ateismo. Visto che servono i numeri.
esposizione del crocifisso nelle scuole dell’infanzia sulla base della frequenza di “bambini cristiani”?
e come determinano se un bambino di 3 anni e’ cristiano?
gli fanno un interrogatorio? e se risulta eretico perchè crede anche in Babbo Natale?
siamo alla follia
penseranno che un figlio di cattolici sia cattolico, un figlio di atei ateo, e via dicendo?
alla faccia dell’autodeterminazilone e dello sviluppo in un ambiente non condizionato a priori
Se ha pronunciato lui od i suoi genitori le promesse battesimali è cattolico.
Beh, se a tre anni un bambino è in grado di pronunciare promesse di qualunque genere (battesimali, politiche o filosofiche) e sia anche consapevole della scelta è un bambino prodigio.
Diversamente -ma è opinione personale- pronuncia parole non sue e/o di cui non capisce il significato.
Se ha pronunciato lui od i suoi genitori le promesse battesimali è cattolico.
quindi immagino che se tu a 3 anni (o i tuoi genitori in vece tua) pronunci una dichiarazione di appartenenza al partito nazista (o comunista) e così i tuoi compagni di classe, allora al posto del crocifisso in classe ci starà la svastica (o la falce e martello).
È noto che i bimbi non mantengono le promesse.
La adesione ad un partito non è paragonabile al battesimo.
1)I partiti non accettano bambini di 3 anni quindi stiamo discutendo del nulla,
2)L’adesione ad un partito non equivale all’adesione ad una religione.
3)Il battesimo imprime un carattere indelebile, l’iscrizione ad un partito nò.
1) i partiti non li accettano perchè hanno minore faccia tosta nonchè un minimo di pudore.
2) e perchè in questo caso non si equivalgono? è comunque una scelta ideologica. argomentare, please, invece di frasi apodittiche
3) e se quel partito iniziasse ad afferemare che “l’iscrizione presso di noi è indelebile”?
La domanda comunque non ha avuto risposta. Come può un bambino di tre anni esprimere la propria scelta su un argomento così delicato? Considerato che crede ancora a Babbo Natale e alla Befana, non si può certo pensare che abbia una maturità intelluttuale tale da poter capire il significato della domanda.
Il fatto che i genitori possano scegliere per conto suo e inserirlo tra le fila di un’istituzione senza il suo consenso è invece ingiusto… ma è la solita vecchia storia.
* nightsade90
Ma risulta essere cosi difficile capire che la chiesa cattolica non è un’organizzazione paragonabile ad una bocciofila.
Solo nella chiesa cattolica c’è la verita in senso assoluto,
Non avrebbe senso motivo di cui sopra.
*Sandro
Mai sentito parlare di podestà genitoriale?
questo tizio ha le capacità di astrazione di una betoniera…
@Enrico
Mai riflettuto sul fatto che la potestà genitoriale dovrebbe avere delle limitazioni? Così come -giustamente- non permette l’iscrizione dei propri figli ai partiti o associazioni (ad esempio l’UAAR), non dovrebbe permetterlo alla CCAR.
Comoda la regola del doppio standard.
La chiesa non può essere paragonata all’UAAR o ad un partito.
No credo che si possa impedire ai genitori di fornire un’istruzione religiosa ai figli.
Vero. La chiesa è come Padre Maronno: “È santa! È santa!”
Enrico wrote: Solo nella chiesa cattolica c’è la verita in senso assoluto
Re: nella CCAR non c’è nessuna verità nè in senso assoluto nè in senso relativo, ci sono solo un mucchio di balle. Secondo te può essere considerata una verità che una vergine partorisce? A me sembra il delirio di un alcolizzato cronico, altro che verità.
Lei stessa si è definita l’immacolata concezione
ah vabbè allora stiamo tranquilli.
“…un paese in cui tuttavia, precisa lo stesso sito, sempre più giovani si allontanano dalla fede e dall’ora di religione, e in cui (kurier) i crocefissi nelle aule di tribunale sono per lo più assenti.”
il secolarismo non risparmia nemmeno i più ligi alle tradizioni cristiane.
“Di diverso avviso i costituzionalisti Heinz Mayer e Bernd Christian Funk, i quali trovano l’esposizione dei crocefissi nelle scuole inconciliabile con la neutralità dello Stato.”
Per ora sono solo pochi questi costituzionalisti ma aumenteranno col tempo e la soddisfazione di alcuni per la sentenza contro di noi si spegnerà amaramente. Magari i nostri costituzionalisti si esprimessero così.
Riporto quanto risposto a Roberto Grendene alle 9:44
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vecchio laico risponde:
sabato 19 marzo 2011 alle 9:44
@ Roberto Grendene
Più che i vari commenti pro o contro la sentenza, alcuni formulati con un’intensità emotiva che mi ricorda la gazzarra da stadio, rifletto sulla concomitanza delle sentenze Tosti, Lautsi e, due giorni fa, quella della Corte costituzionale austriaca che ha sentenziato allo stesso modo per un analogo caso manifestatosi in Austria.
Evidentemente c’è una mano “divina” in questa “divina regia” ! ! !
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Mi riferisco in risposta al post di Roberto Grendene di ieri alle 21:22
Più che altro mi chiedo se in un asilo statale a maggioranza mussulmana permetterebbero l’esposizione di un qualche simbolo mussulmano nonostante il parente contrario dei genitori dei bambini cristiani… in questo caso scommetto che direbbero di no alla faccio del loro stesso “principio di maggioranza”.
D’altra parte è risaputo l’atavico doppiopesismo dei cattolici.
Se hanno pronunciato i suoi genitori le promesse battesimali al suo posto, non è cattolico, è sfortunato. Vuol dire che è nato in una famiglia liberticida in cui le idee non si scelgono, vengono inculcate quando sei ancora troppo piccolo per capire che sono assurdità, così da grande sei già condizionato.
E poi che sarebbero “le promesse battesimali”? Quelle tipo “rinuncio a Satana”? Bello sforzo rinunciare a qualcosa che non esiste! Allora io prometto di rinunciare allo stufato di unicorno. Visto che fioretto quaresimale? 😀
dannazione, allora non ti posso invitare a cena al fantabosco.
è un vero peccato, Milo Cotogno ci teneva 🙁
😀
E se provassimo con l’obiezione di coscienza all’incontrario, non possiamo frequentare luoghi pubblici con simboli religiosi. Niente scuola pubblica, niente tribunali, ecc… quindi gli insegnanti, avvocati, medici, ecc… (quelli atei chiaramente) si asterranno dall’operare in tali ambienti. Mica possiamo aspettare siano sempre gli altri a muoversi!
Verrebbero tutti licenziati come Tosti.
Come ho già scritto in altri commenti la battaglia è politica, non c’è niente da fare, le corti si lavano tutte le mani (non che io approvi sia ben chiaro). In ogni caso la ccar è in rotta e il suo potere è solo di classe dirigente non nella popolazione e prima o poi, anche grazie a queste battaglie le cose cambieranno. Adesso bisogna impegnarsi nelle altre istanze da portare avanti, solo così si otterrà qualcosa.
“sempreché vi sia una maggioranza di bambini cristiani, come stabilisce tra l’altro la legge della Bassa Austria sulle scuole dell’infanzia”
Qualcuno che ne sa di più potrebbe chiarirmi questa frase? Significa che nella Bassa Austria per legge nelle scuole dell’infanzia ci deve essere una maggioranza di bambini cristiani? Perchè in tal caso mi sembra qualcosa di assolutamente assurdo!!!Che succede se in una determinata cittadina abitano molti atei? Li rifiutano a scuola?
Penso che voglia dire che la legge impone i simboli cristiani solo se nella scuola vi sono in maggioranza bambini cristiani. Il contrario di quel che sembra in apparenza.
Sul crocifisso nei tribunali, al processo Fritzl ch’era, e sul banco del presidente della corte (o come si chiama, non conosco la procedura austriaca), mica appeso al muro!
La legge stabilisce che si espone il crocefisso dove c’è la maggioranza di bambini cristiani, non che ci deve essere la maggioranza di bambini cristiani, ci mancherebbe altro!
Perche’ un ateo non inculca la sua ateicita’ ai bambini sin da piccolo privandolo di concetti religiosi ed inculcandogli quelli atei?
Il problema non è Dio, ma tutti quelli che pretenderebbero di conoscerne il pensiero !
In parte è vero, il genitore influenza inevitabilmente i figli, però il genitore ateo non manda i figli a lezioni di ateismo, non li sottopone a riti, non li iscrive all’UAAR a 3 mesi, non fa altro che dire come la pensa se il figlio fa domande.
Come potete voi dire che DIO NON ESISTE? avete prove? avete prove che satana non esiste? Noi cattolici abbiamo le prove….voi non avete niente..pertanto non potete neanche dire che una cosa non esiste solo perche’ non la conoscete. Anche un indigeno dell’ammazzonia se gli dite che esiste la televisione ti ride in faccia….e ti prende per matto! Perche’ ignora e la cosa va’ oltre le sue possibilita’. Finche’ non vede. appunto..qui e’ il problema. Essere Cristiano non significa credere alla cieca…ha molte prove che ottiene praticando la religione. Voi non praticate, per cui su che cosa basate le vs “credenze”? Perche’ anche essere ateo e’ una “credenza”. Io ero ex ateo per cui poi ho visto ed accettato…..spero anche voi un giorno!
Avete le prove? non vi dispiacerà mostrarle allora…
@ex_ateo e moreno03
Bravi, cantategliele a sti invasatei!
Diteglielo che per poter negare l’esistenza di Dio devono dimostrare che non esiste.
Nel frattempo mi date un consiglio: alcuni mi hanno risposto che anche per negare l’esistenza dei draghi e dei vampiri bisogna trovare la prova. E io non so dove trovarla!
Non è che allora esistono davvero anche vampiri e draghi? Io ho paura!!!!!
Vabbè, andrò a rifugiarmi nella preghiera!
Voi cattolici non avete assolutamente nulla, le vostre prove non reggono se vi si applica la logica, quella vera, non quella viziata della teologia. Si può dimostrare che Dio non esiste, quanto meno non con le caratteristiche di bontà, onniscienza e onnipotenza che voi gli attribuite, se hai davvero questo prove ti invito a proporle, evitando però di portare qualcosa di inverificabile, che non richieda l’annullamento del raziocinio.
ps. Il paragone della TV non regge perchè se porto una TV ad un indios, gli spiego cos’è, come funziona e gli consento di toccarla fisicamente come realtà concreta allora si convincerà che esiste.
Ieri sera alle 7 e 40 ho incontrato Dio all’uscita dalla metro, andava di fretta e quando l’ho riconosciuto mi ha detto “… comportatevi bene, non credete ai cattolici, dicono di rappresentarmi, ma non è evero, pensano solo al potere e ai soldi … attenzione …”.
Ho parlato con Dio, che passava vicino alla metropolitana e mi ha detto che, cristianamente parlando, non è giusto imporre niente agli altri, crocifisso compreso e io gli ho creduto.
l’onere della prova sta a chi afferma qualcosa.
quindi sta a te dimostrare INEQUIVOCABILMENTE che dio esiste.
stiamo tutti aspettando.
Un po’ come dire che un pugno in faccia non è un atto di violenza se a sferrarlo è stato un prete…
C’è poco da fare, per l’UAAR l’Europa non si vuole mettere contro il Vaticano e il governo attuale, se le condizioni cambieranno forse si può ritentare tenendo sempre presente che questa è una battaglia politica e che la giustizia non c’entra.
“tuttavia ha sostenuto che la sua esposizione non sarebbe indice della preferenza dello Stato per la religione cristiana”
Re: il contorsionismo di questi giudici da strapazzo è senza limiti.