Video della conferenza stampa tenuta ieri a Abano Terme da Massimo Albertin e Raffaele Carcano, a commento della sentenza della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo.
La redazione
Video della conferenza stampa tenuta ieri a Abano Terme da Massimo Albertin e Raffaele Carcano, a commento della sentenza della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo.
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Davide contro Golia??? Un ateo che dice di Davide, personaggio non esistito??? Ma allora è proprio vero…siete ridicoli.
troppo ignorante per conoscere il significato della parola “metafora”?
E’ una “metafora” presa dalla Bibbia! Un ateo che cita la Bibbia o è un credente o è ridicolo…ergo voi siete ridicoli! Punto.
c’è penuria di categorie nella tua analisi… ergo lol.
quindi immagino che uno, per poter dire “quello ha una forza erculea”, deve necessariamente essere pagano?
Anche Gesù Cristo non è mai esistito !!
@ Angelo
Lo saprai all’ ora del tuo trapasso!!!
anche tu 😆
ma da dove mondo vieni? sicuramente da quello cattolico
poveri falliti!
dissero quelli che un tempo dominavano l’europa, dove facevano il bello ed il cattivo tempo, ed ora i privilegi li devono elimosinare o ottenere tramite corruzzione…..
dimmi, se noi che abbiamo perso la battagli per il crocifisso siamo falliti, voi che l’avete persa per divorzio ed aborto, che siete?
Non l’abbiamo persa la battaglia del divorzio e del aborto. I veri perdenti sono quelli che le hanno votate queste inique e sataniche leggi e gli utenti finali.
l’importante è ribaltare il significato delle parole eh? 😉
Il governo e le istituzioni italiane da una parte, una sentenza pilatesca della Corte Europea dall’altra, portano benzina al fuoco della battaglia identitaria sul suolo italiano.
ma che bella unità d’Italia 🙁
Per certi versi è un bene; la famiglia Albertin avrebbe dovuto chiedere la scorta armata per andare in giro in caso di sentenza diametralmente opposta.
è vero, avrebbero dovuto espatriare; cosa che peraltro non escluderei a priori.
Comunque bravi, siete dei Signori. Sono profondamente dispiaciuto per la Famiglia Albertin e anche per il giudice Tosti. Lotte così lunghe che terminano con sconfitte (sulla carta) di questo genere sono difficili da digerire. Per quanto possa contare, avete la mia più sentita riconoscenza. Grazie.
Una vittoria di Pirro. La prova provata che ormai il cattolicesimo non parla più alle coscienze ma si impone con sentenze e regi decreti come ai tempi di Teodosio. E un motivo in più per stare con l’UAAR e per lavorare perchè questo sia un Paese per laici
Mi trova d’accordo l’affermazione, ” Vittoria di Pirro” di questa vittoria perchè non potrà far altro che acuire e rimarcare le differenze, alimentando un confronto che mostra sempre di più il volto di coloro, che per riaffermare il loro potere, devono ricorrerere ai truccheti, ai sotterfugi, all’aiuto di cesare ai tribunali e alle sentenze; quando i loro stessi principi dichiarano : ” Perché non vi lasciate piuttosto fare un torto? Perché non vi lasciate piuttosto defraudare? Al contrario, voi fate torto e defraudate, e questo ai vostri fratelli.” (1Corinti 6.7-8)
Sono questi stessi che vanno dicendo di predicare il Vangelo, ma non lo tengono in benchè minimo conto nel loro operare.
Come sempre la presunta vittoria sarà solo momentanea, si ritorcerà contro e li vedrà sconfitti per sempre perchè la loro opera non è orientata a beneficio di tutti ma solo di se stessi. Per sostenere un potere ormai antico che non tornerà mai più.
Grossa delusione, ma non è la fine del mondo.
Un risultato diverso sarebbe stato importante, ma difficile da far comprendere a gran parte della popolazione.
Meglio concentrarsi su iniziative a difesa della laicità delle istituzioni in cui si possa dare al cittadino la percezione di quanto i suoi diritti vengano lesi.
Si faccia capire ai genitori che la scuola pubblica frequentata dai loro figli non sarebbe allo sfascio se il governo non preferisse trasferire fondi alle scuole private.
Si faccia capire al malato che la sua dignità viene lesa da leggi come la Calabrò che impedisce l’autodeterminazione della persona.
E cosi via. Scendendo sul pratico, pur con tempi lunghi e pazienza, occasioni per guadagnare consenso non mancheranno
Vorrei vedere un vero sondaggio, di quello fatto con i fiocchi, quanta è la percentuale di quelli che il crocifisso lo vogliono esposto nei luoghi pubblici. Credo che avremo delle belle sorprese, per non parlare di un vero e proprio referendum, magari facendo pagare una tassa di proprietà come sulle auto.
A livello statistico: ho messo in ricerca su facebook la parola crocifisso con specifica post di tutti e devo dire che sono stati molti di più gli aggiornamenti favorevoli che quelli contrari. La maggior parte invece citava l’articolo senza aggiungere commenti, ma presumo fossero per lo più favorevoli a questa sentenza.
Si dovrebbe fare un sondaggio coi fiocchi per verificare quanti italiani, pur proclamandosi cristiani a parole, poi nel concreto agiscono di conseguenza.
un sondaggio non servirebbe perchè anche berlusconi si dichiara cattolico.
però a conti fatti è come se uno che vive di braciole e pancetta si proclamasse vegano.
la coerenza è esattamente la stessa.
Io farei un sondaggio su “in cosa il crocifisso in classe ha dimostrato di avere un impatto positivo”, in relazione a quanto succede all’estero. Se il crocifisso non dà necessariamente fastidio o non fa male, a cosa serve? in che ambiti ha esercitato un’influenza positiva in quanto simbolo in Italia? Moralità? No. Responsabilità civica? Nemmeno. Senso critico? Parità di strumenti per competere con gli altri alunni europei? Acqua. Trademark della chiesa cattolica? Fuoco. Strano sistema di sponsor poi, di solito è chi vende che paga per essere rappresentato, non il contrario.
Mi piace l’argomento:
“Il crocifisso nelle aule non è un
condizionamento culturale.”
Proviamo ad imporre a tutti gli
allievi scritte come:
“Maometto è il vero profeta.”,
oppure “Dio non esiste.”,
e raccontiamo che …non è un
condizionamento culturale!
Una democratica convivenza,
possibilissima con i Valdesi, non è
possibile con i cattolici.
O, mi spiace dirlo, mettiamo loro
i piedi su collo, oppure loro li
mettono a noi.
Caro Giovanni, come ho avuto modo di dire proprio ieri su un’altro post, i credenti li rispetto, i cristiani un pò meno ed i cattolici, salvo qualche eccezione, li disprezzo.
Condivido l’ultima tua frase ma per adesso la forza di fare quello che tu dici non l’abbiamo. L’unica è lavorare con tutte le realtà laiche e creare un buon rapporto con quei credenti seri (e ce ne stanno) che meritano rispetto per fare un fronte unito contro il potere vaticano, e contro la politica italiana la quale, a tutti i livelli, è oramai marcia.
Sono grato alla famiglia Lautsi Albertin per il loro impegno e sacrificio (con tutte le minacce e i messaggi d’odio).
Molto interessanti le osservazioni sulla sentenza, grazie del video!
C’erano comunque stati vari commenti di perplessità da parti diverse, sul ruolo della cosiddetta Grande Camera della CEDU, e anche io rimango da oggi un po’ scettico e sfiduciato dal comportamento di questa istituzione, soprattutto nel suo lavarsi le mani come fece Ponzio Pilato, di fronte ad un problema discriminatorio che è stato comunque riconosciuto come reale, effettivo e valutato in quanto potenzialmente lesivo dei diritti dell’uomo.
Ora ogni studente o famiglia cattolica militante e di provata fede potrà avvalersi dell’appoggio diretto od indiretto, esplicito ed implicito, dell’organizzazione della chiesa per discriminare e magari un po’ più libera di fregare gli altri studenti, pensa per loro che felicità, quale libertà di poter discriminare gli altri ragazzi, sentendo più “cosa loro” anche la scuola pubblica, se ce ne fosse stato ancora bisogno.
😀
corrige qui sopra
Ora ogni studente o famiglia cattolica militante e di provata fede potrà avvalersi dell’appoggio diretto od indiretto, esplicito ed implicito, dell’organizzazione della chiesa per discriminare e sentirsi magari un po’ più libera o legittimata a fregare altri alunni, pensa per loro che felicità, quale libertà di poter discriminare gli altri ragazzi, sentendo più “cosa loro” anche la scuola pubblica, se ce ne fosse stato ancora bisogno.
😀
Ma chi erano -e quanti- i giornalisti presenti?
C’era Telenuovo che è una tv padovana, i giornalisti de Il Gazzettino, Il Corriere del Veneto, Il Mattino. E un paio di rappresentanti delle forze dell’ordine. E noi del Circolo di Padova,
@Stefano Marullo che scrive:
Insomma un successone! Pochi organi di stampa locali, e la cosa è ancor più evidente se si pensa che il Corriere del Veneto fa parte del Corriere della Sera. Nessuna traccia di Repubblica, Il Sole 24 ORE, Il Giornale o il Fatto Quotidiano… Non mi si dirà che tra i citati non ce n’è uno che non abbia mai manifestato propositi delegittimanti nei confronti della Chiesa… 🙂
Daniele
Quindi nessun media nazionale. A me sembra che finora solo le dichiarazioni di Bagnasco Frattini e soci sono state riportate da Repubblica Corriere e giornali nazionali, ma non li ho letti tutti e magari mi sbaglio.
la repubblica riporta anche le dichiarazioni di Albertin e del rabbino Di Segni
Come ho già scritto in altri commenti la battaglia è politica, non c’è niente da fare, le corti si lavano tutte le mani (non che io approvi sia ben chiaro). In ogni caso la ccar è in rotta e il suo potere è solo di classe dirigente non nella popolazione e prima o poi, anche grazie a queste battaglie le cose cambieranno. Adesso bisogna impegnarsi nelle altre istanze da portare avanti, solo così si otterrà qualcosa.
Grazie per quanto ha fatto e purtroppo dovuto sopportare (e già questa la dice lunga) alla famiglia Albertin.
In ogni caso da quello che ho letto della sentenza c’è da chiarire che con tutto il dispiegamento di forze messo in campo dalla superstizione è riuscita ad ottenere solo una definizione di crocifisso che va da suppellettile fino ad una cosa “muta”, per me un pezzo d’arredo a cui nessuno fa più caso, nulla più.
In ogni caso anche dalla sentenza austriaca il crocifisso è giustificato con una maggioranza di alunni cristiani, ma per quanto tempo ci sarà ancora questa maggioranza? Alla lunga credo che queste cose si metteranno in soffitta con la secolarizzazione, ci vorrà un po’ ma questi processi sono lunghi, generazionali. La superstizione queste cose le sa e via via ottiene solo sentenze mancia, ma nulla che faccia effettivamente cambiare il corso della storia (nei cui confronti ha già perso).
L’ultimo ricorso è quello della storia e da lì non si può scappare.
@ Bismarck.
Riguardo alla questione del crocifisso negli ambienti pubblici, credo di concordare con voi sul fatto che si tratti ANCHE di una “marcatura del territorio” in contraddizione con la PERFETTA LAICITA’ dello stato da voi auspicata; mi chiedo solo ( senza avere la risposta in tasca ) se di fatto possa reggersi uno stato perfettamente laico (la “Repubblica di atei virtuosi” del dibattito settecentesco ). In ogni caso ammetto che alla lunga non si può mantenere una marcatura del territorio ( e dell’ufficialità cronologica-calendario di stato ) se non si possiede l’EGEMONIA CULTURALE. Quindi comprendo come possiate pensare che il tempo lavori per voi, data l’evidente crisi di presa sociale della CCAR ( vi si potrebbe rispondere che è stata profetizzata come doloroso passaggio agli “ultimi tempi”).
Tuttavia mi resta da capire se la vista del crocifisso appaia ai frequentatori diciamo “titolari” del sito poco sopportabile o insopportabile:
A) perchè rappresenta una MARCATURA ILLEGITTIMA di un ambito che dovrebbe essere neutro;
B) perchè suscita una RIPULSA:
b1) ESTETICA come richiamo alla tortura e al macabro
( il “cadaverino” di Adel Smith );
b2) MORALE come espressione di un concetto che secondo voi è giuridicamente e antropologicamente insostenibile oltrechè storicamente superato: la necessità della sofferenza ai fini della redenzione-liberazione dal male; inoltre come richiamo alla figura del “padre divoratore”che sacrifica il figlio ( “Saturno che divora i suoi figli” di Goya; il principe -padre di Gertrude, la Monaca di Monza nei “Promessi Sposi di Manzoni”; il padre castratore del freudiano “Totem e tabu” ). Leggendo gli scritti del giudice Tosti sono portato a pensare che per lui conti moltissimo la motivazione b 1 e molto anche la b 2.
Per me sarebbe importante comprendere perchè finora non ho colto esattamente la ragione di tanta rabbia: sono ancora alla scena di “Don Camillo” in cui Peppone diffida chiunque dal partecipare alla processione verso l’argine, ma alla fine si toglie rispettosamente il cappello, seguito da tutti gli altri Rossi, perchè il Cristo portato a braccia dal parroco è il simbolo universale del GIUSTO SOFFERENTE e anche, in fondo, il primo socialista.
Se mi risponderete ve ne sarò grato; in ogni caso, per non scandalizzare nessuno, tengo a fare una precisazione: per la questione della ripulsa estetica e morale ho le mie risposte, che credo molto valide, anche se per certi versi in abbozzo; in particolare sulla “SOFFERENZA REDENTIVA”, che sempre più mi appare un concetto-pilastro del Cattolicesimo. Ovviamente ve le risparmio per correttezza. Però penso che una “ripulitura concettuale” aiuti il confronto.
Credo che a questa/e domanda/e ognuno da la risposta che più è consona al suo stato d’animo e alla sua cultura personale.
Per me (e parlo solo per me) vale la A.
Comunque nella conferenza Albertin ha spiegato bene, il crocefisso è solo la punta dell’iceberg a cui si aggiungono, messe durante l’orario di scuola, ora di religione praticamente imposta (si veda tutti gli artifici che i politci tendono ad usare pur di renderla praticamente “obbligatoria”) e le migliaia di altri atti che sono i più disparati all’interno della scuola, il crocefisso quindi è solo l’ultimo della serie.
Per il resto e questa è una mia personale previsione, quindi da prenderla con le molle come tutte le previsioni del futuro, quando i crocefissi verranno tolti dagli edifici pubblici vorrà dire che una certa concezione del mondo sarà definitivamente tramontata.
Florenskij,
per quello che mi riguarda la risposta e’ semplice: l’unica garanzia che tutti siano tutelati e’ che nessuno abbia privilegio. E’ stupido invocare il principio della maggioranza, perche’ vi (ci) ritroverete a dovere adorare i simboli di qualche altra maggioranza. Questo e’ il meccanismo che ha sempre segnato l’alternanza dei culti nelle societa’ basate sulla legge del piu’ forte e sulla imposizione forzata delle idee. Una societa’ laica e moderna dovrebbe invece superare tale meccanismo, garantendo appunto l’applicazione del principio di laicita’.
Ma purtroppo i dinosauri religiosi ed i loro servi sciocchi clerico-fascio-comunisti (solo in italia si puo’ raggiungere un tale consenso sulla posizione sbagliata) capiscono solo le bastonate in testa e la legge del piu’ forte.
@Florenskij che scrive:
Lei scrive “anche”. Quali altre ragioni ravvisa in tale scelta?
Florenskij. marcatura illegittima e anticostituzionale; indebita ingerenza, con il suo simbolo più noto, di uno stato estero; consequenziale discriminazione, anch’essa incostituzionale, dei non credenti e degli aderenti a fedi diverse. E, fossi credente, aggiungerei anche che il crocifisso usato a mo’ di vessillo di conquista nei territori occupati grazie al servile tradimento della politica e degli interessi economici, è un oltraggio al suo significato.
Guarda che hanno già pronti i loro libri di storia revisionata dagli inquisitori.
@ Florenskij
da parte mia, sono contro il crocifisso negli uffici pubblici così come sono contro la presenza negli uffici pubblici del “sole delle alpi”, la falce e martello, il fascio littorio, la menorrah ebraica, il logo del PDL, il logo del PD, il simbolo dell’ateismo, il simbolo di qualsiasi ideologia di parte.
Questione uguaglianza e di libertà
Vista la coerenza della ‘grande camera’ tanto valeva appellarsi a Forum…
Secondo me dobbiamo sperare bene 🙂
Nel medioevo vigeva un principio: se il re si converte si converte tutto il popolo.
Oggi è il popolo che decide in cosa si deve convertire il re.
Detta in altri termini, la laicità non la otteniamo perchè una corte dall’alto stabilisce come si regolano i costumi ( e la religione è un fatto di costume).
Otteniamo laicità perchè parlando con il vicino di casa concordiamo con lui che si può essere credenti senza imporre i propri simboli religiosi, facendo capire che queta storia di dio se anche fosse vera viene spesso distorta e piegata agli interessi di pochi.
Non possiamo convertire i politici alla laicità, ma se il popolo davvero smette di dare peso alla religione, così faranno i politici.
La battaglia è ben più dura che non vincere in tribunale, si tratta di vincere tutti i giorni, con tutti, per spiegare la laicità, i suoi valori e il senso della ragionevolezza.
Bisognia spiegare che la laicità porta più pace della religione e inspirare tutti a questi ideali.
Da questa quasi sconfitta… mi sento di ripartire e auguro a tutti noi, atei, razionalisti e umanisti la migliore fortuna nel far capire a tutti che la religione è un problema sociale.
Semplicemente patetico. E poi la sala della conferenza, che squallore, che grigiore, tipico della cultura del niente.
… volevo dire ispirare…vabbeh… ci saranno pure altri errori…
Putroppo bisogna batterli al loro gioco, dialogare e dimostrare che da laici si vive meglio a titolo personale e sociale.
Ancora grazie a tutti quelli che si sono battuti e si batteranno. Ai coniugi Albertin e al giudice Tosti, a Coppoli e a tutti gli altri.
Sottoscrivo il tuo intervento.
sentita adesso al dottor ‘Ndjembè:
La frase “la legge è uguale per tutti” vicino al crocifisso mi pare minacciosa:
“se abbiamo messo in croce Lui, figuratevi voi!”
è solo uno dei tanti messaggi che possono arrivare
un altro è: potete morire, tanto da qui non lo schiodiamo
un altro è: qui comanda lui e chi lo rappresenta
un altro è: i cattolici hanno un trattamento di favore
ecc. ecc.
Godo sommamente!
CHRISTUS VINCIT
Tesoro cocco di mamma.
Il dito indica la luna e tu guardi il dito.
Hai fatto di un segno un idolo.
Voi che godete (spero per voi che almeno ci sia procreazione), muovete a compassione.
mah, considerata la deriva calcistica nei toni di quelli che stanno cantando la vittoria dell’idolatria direi che è l’ennesima volta che lo crocifiggono… probabilmente il loro cristo è tutto tranne che esultante.
se è l’unico modo che hai per farlo… beh fai pure 😉
Confondi Cristo col feticcio e non vedi chi c’è dietro.
ma infatti è inutile. Vince il più forte, lo hanno detto anche loro in questa intervista, la corte ha subìto pressioni enormi da parte del Vaticano e di addirittura dieci stati che si sono coalizzati assieme all’Italia per combattere contro pochi individui. Ma piantiamola con il buonismo, l’ipocrisia e l’utopia. Vince il più forte, per quanto possa dare fastidio (anche a me!).
Lasciategli il crocefisso appeso ai muri. Pagano loro, no? Nessuno vi costringe a rimanere cattolici, esiste lo sbattezzo; andare in chiesa non è obbligatorio; i soldi dell’8×1000 non siete abbligati a darli alla chiesa cattolica… alla fine pagano loro per le loro stronxate.
…ma poi… ma davvero ci speravate? Non serve la sfera di cristallo per sapere come vanno a finire certe cose. Vince la maggioranza, è anche alla base della democrazia. Chi vince in democrazia? Scrissi una volta un commento lungo un kilometro proprio contro la democrazia, perché è la legge della giungla, vince il numero, non chi ha effettivamente ragione.
@cj
“Non mi piace nessuna ideologia
non faccio neanche il tifo per la democrazia
di gente che ha da dire ce n’è tanta
la qualità non è richiesta
è il numero che conta.”
Giorgio Gaber “La razza in estinzione”
Non conoscevo questa frase, di Giorgio Gaber non so quasi nulla. Ma mi ci vedo in pieno: Non credo in nessuna ideologia, per me sono tutte fasciste, dal nazismo al femminismo. La qualità oggi è morta, specie con le quote colorate o l’imbecillità più assurda, l’affirmative action. Conta il numero.
Ma non sono d’accordo con “La razza in estinzione”. La razza degli imbecilli non sarà mai in estinzione, dopotutto si dice che la mamma degli imbecilli è sempre incinta.
Il vaticano parla di vittoria storica, cioè, vince la linea dell’imporre il simbolo religioso che per le voci di amministrazione dell’istituto, che lo espone a martellate in testa a tutti, risulta un suppellettile, non un simbolo identitario, e poi anche i protestanti, gli evangelici, i metodisti e i valdesi questa sentenza è una restaurazione del potere cattolico su tutto il territorio italiano.
Vittoria di Pirro oserei dire, vittoria clerico-fascista che nega di fatto l’imporatanza del 150° dell’unità d’Italia, bel regalo ci han fatto da Strasburgo per i nostri 150 anni.
errata corrige: volevo dire. “e poi anche per i protestanti, per gli evangelici, per i metodisti e per i valdesi questa sentenza è una restaurazione del potere cattolico su tutto il territorio italiano.
Vittoria anche di Togliatti il cattolico finto comunista, che con il voto determinante del PCCI (cattolico) fece inserire addirittura nella Costituzione i patti clerico-fascisti.
Il compito di Togliatti era quello di tenere a bada la minoranza comunista rivoluzionaria e atea, per evitare che la rivoluzione la facesse sul serio ed è per questo che tempo fa il Vaticano lo ha elogiato.
Parecchi compagni devono avere avuto questo sospetto, ma la fede politica è come quella religiosa e chiude il cervello.
Andatevi a vedere la sentenza sul sito della CEDU: in fondo c’e’ l’opinione dei due giudici in dissenso, che dicono secondo me le cose come stanno e come dovevano andare…
Ho gia’ accennato questa mia opinione nei commenti all’ultimissima che parlava della delusione della famiglia Albertin e dell’UAAR a causa della sentenza sfavorevole e
vorrei riproporlo adesso:
Visto che e’ stato imposto che il cristianesimo fa parte della nostra cultura, potremmo (adesso tutti non solo i cristiani) sceglierci un simbolo che rappresenti il cristianesimo nei luoghi pubblici che non sia la rappresentazione di un uomo morto torturato ancora inchiodato al patibolo? Io dico di si e voi?
questi non sono cristiani, sono cattolici, sono quelli che i protestanti hanno sbattuto fuori dalla germania perché corrotti e ipocriti. Nel nord-europa dove la cultura è protestante, i crocifissi non sono nemmeno sui campanili. A noi è stata imposta la cultura cattolica per la sfortuna di avere il vaticano in casa.
@ Sandra. Spero che lei accetti un appunto: dire che TUTTI i c. sono corrotti e ipocriti è un’esagerazione polemica in stile decisamente manicheo. Posso farle un esempio che mi viene sottomano. Uno dei capi della resistenza tirolese crucco-cattolica al dominio napoleonico-bavarese ( non ricordo se fosse Andreas Hofer o un altro ) venne catturato durante un’azione armata qualche giorno dopo che era stato firmato l’armistizio ufficiale con l’impero d’Austria. Gli dissero che se avesse dichiarato di non saperne niente sarebbe andato assolto. Lui non volle dire una bugia e per questo venne fucilato. Prima dell’esecuzione si assicurò che tutti i suoi piccoli debiti venissero saldati. Mi creda, non si tratta di un’eccezione rarissima. L’avvocato ( ora san ) Giuseppe Tovini, che a fine ‘800 organizzò il sistema bancario cattolico in quel di Brescia, era un professionista di specchiata onestà, tanto da essere stimato dall’anticlericale Giuseppe Zanardelli, leader democratico della zona. Un giorno gli si presentò una signora per una causa civile. Tovini esaminò la documentazione, poi le disse: “Lei ha torto marcio, perciò non posso patrocinarla. Non voglio andare all’Inferno per lei!”. Il primo gruppo di giovani resistenti al Nazismo. quelli della Rosa Bianca, era costituito da cattolici o da Protestanti orientati al Cattolicesimo. Il colonnello von Stauffenberg, prima di dare il via all’attentato contro Hitler ( “operazione Walkiria” ) si consigliò con il vescovo von Galen ( il “leone di Munster” ), “attenzionato” dal regime.
Se c’è del marcio in Danimarca, non vuol dire che TUTTA la Danimarca sia marcia!
io non ho scritto nè penso che tutti i cattolici siano corrotti. Ce ne sono tanti che lavorano e non rubano un euro. Sull’ipocrisia mi trovo un po’ più in difficoltà, perché non ho ancora conosciuto un cattolico che provi davvero ad essere coerente, c’è una specie di autoassoluzione anticipata al grido di “siamo tutti peccatori” e via. Ma è difficile, tra le persone più semplici e sprovvedute, tracciare la linea tra l’ipocrisia e la debolezza: non è facile, soprattutto per le persone anziane, rifarsi una “struttura” di appoggio, non avendo i mezzi intellettuali per farlo: sono onesti e sempliciotti, cattolici per abitudine o inerzia o pigrizia, più che per convinzione e impegno. (Escludo la categoria dei “sempliciotti” cattolici leghisti che è tutta un’altra cosa, e verso i quali tendo a essere meno comprensiva, anche se ce ne sono senz’altro di onesti.)
Per contro la nostra classe politica dominante, che suona la grancassa dei valori cattolici, fornisce, spero che ne convenga, un’immagine di incompetenza mista a corruzione (non si sa che ci sia un nesso casuale tra le due, fatto sta che convivono benissimo). Questo non significa che ogni singolo politico sia corrotto al pari di ogni altro, né che non esista un politico corrotto in altri paesi. Avrà seguito la faccenda del ministro tedesco, che pure era un pochino “scorretto” avendo copiato la tesi di dottorato, e che non ha potuto restare. Il capo dei vescovi protestanti si era dimessa per un’infrazione stradale. Il marcio c’è ma viene tagliato il prima possibile, per evitare che intacchi il resto. E invece, la chiesa cattolica? Pappa e ciccia con una classe politica vergognosa.
L’Italia non è tutta marcia, non potrebbe perché è la parte ancora sana che nutre i parassiti. In una società dove il marcio è tollerato e l’assoluzione garantita, le possibilità di comportamenti virtuosi diventano ogni giorno più flebili. Di questo è responsabile, pesantemente, la gerarchia cattolica. Non è servito alla gente onesta, cattolica o meno, avere il crocifisso e la chiesa cattolica onnipresente. E’ servito ai corrotti. E’ una chiesa che non combatte ma anzi ha aiutato il marcio a propagarsi. Basta guardare la lista dei paesi che hanno sostenuto l’Italia, sono i paesi più marci, la Danimarca invece svetta come il paese europeo più pulito. E il contributo della chiesa cattolica alla cultura danese è praticamente nullo. Dovrebbe suggerire qualcosa sul reale valore dei “valori cattolici”
Spero che le sia più chiaro il mio pensiero.
l’unica spiegazione che mi son data:
la massoneria ha interesse che si esponga il crocefisso in quanto oggeto esoterico! ed i suoi nuovi adepti li vuole gia’ instradati.
Ma per loro i massoni sono tutti atei.
Poveri massoni: ci vanno sempre di mezzo!
L’Italia è stata fatta soprattutto dalla Massoneria (quella vera) e con l’Unità vennero rimossi tutti i simboli religiosi dalle scuole e dagli edifici pubblici, i simboli religiosi vennero ripristinati negli anni 20 dal fascismo.
Ma perche’ devo accettare che mi impongano di vedere una persona uccisa?
Possibile che sia io l’unico a cui la cosa fa impressione, in televisione nel cinema nei giornali (anche se non tutti poi rispettano le regole) esiste una regolamentazione per le immagini violente: censura, fascie orarie, bollini
e nei luoghi pubblici no?
ri-esprimendo la mia solidarietà alla famiglia Albertin e i ringraziamenti all’UAAR per aver perorato la causa vi segnalo il mio commento sulla sentenza
http://civiltalaica.splinder.com/post/24320089/la-sentenza-sentenzia-leuropa-non-ci-salvera
Questa sentenza ha stabilito essenzialmente tre cose:
1) E’ stato ripristinato il potere temporale della chiesa e del papa;
2) Il cristianesimo e’ ridiventato religione di stato, come nel 1929 , grazie ai patti clerico-nazi fascisti e nonostante quanto stabilito con il concordato del 1984;
3) La corte europea dei diritti dell’uomo si e’ trasformata in corte europea degli eventuali diritti dell’uomo e dei sicuri diritti della chiesa cattolica apostolica romana.
A parte questo mi associo a quanti hanno espresso la propria solidarieta’ alla famiglia Albertin.
Mi ricordo come se fosse ieri, quando intervistarono il marito di quella signora che voleva togliere il crocifisso.
Mi ricordo le sue motivazioni impressionanti sul perché non voleva vedere il crocifisso.
Addirittura parló di una forzatura, e di un costringimento (addirittura) il fatto di dover entrare nei luoghi pubblici come uffici, bar ecc… Ed essere costretto a vedere il crocifisso.
Ma io non capisco, questa persona che cosa gli fatto di così grave il crocifisso, da dire queste assurdità?
Prova a chiederlo in Francia, Inghilterra e in gran parte die paesi europei dove non c’è.
non si parla di bar o uffici privati: si parla di aule scolastiche e di tribunali, di uffici della Repubblica
per il resto, prova a pensare se nelle aule scolastiche ci fossero esposti falce e martello, perche’ il partito al potere ha deciso che deve essere così: a te andrebbe bene?
Questa mattina le suore del mio paese grigavano alla grande vittoria !!
Una di loro intervistata da una radio locale ha detto che ancora non basta,pretendono il crocifisso ovunque ma a condizione che abbia il sesso scoperto:con la pera di fuori !!
Ridiamo va !!
Questa sentenza ha dimostrato che l’Europa, pur essendo a maggioranza laica, non intende mettersi contro il Vaticano, non per l’Italia almeno e non per una questione di simboli.
D’altra parte occorre pensare al “peso” tra le due parti e il “peso” dell’UAAR è minimo, diverso sarebbe presentarsi non come associazione di 4.000 iscritti, bensì come movimento laico di milioni di persone che votano, questo concetto rimane difficile da comprendere, ma è molto semplice.
Unirsi, crescere, rappresentare istanze laiche con forte consenso popolare, pesare politicamente … senza queste condizioni si fa la fine dei Fratelli Bandiera o Carlo Pisacane, invece occorre fare come Garibaldi, che si sbarcò con i 1.000 (+20.000 agli sbarchi successivi), ma aveva anche l’appoggio di Inghilterra, Piemonte e Massoneria, Garibaldi era un grande condottiero, ma sapeva bene che con soli 1.000 uomini non avrebbe mai potuto sconfiggere uno stato, anche se corrotto e con diffuso sentimento anti-borbonico in una regione come la Sicilia.
perchè autofagellarsi per una sentenza che non sposta nulla che non c’era già? la gioia(!) che esprimono in cattoclericali è sostanzialmente di “scamp-
to pericolo” ma, secondo me, è una vittoria di pirro. se gli atei, o almeno i “laici” continueranno nella loro missione di proporre “cultura” e non fandonie, col tempo, fatalmente, le cose cambieranno. qualcuno ha postato che ormai la religione non fa più proseliti, ma “sentenze”; bhe di sentenze si può anche morire,quindi… con calma e perseveranza è opportuno continuare a raccontare che il dio di un popolo di pastori dell’età del bronzo non ha creato alcunchè, che la scienza molte volte risolve la religione illude ecc.,ecc., forse se agli strilloni della vittoria facessimo leggere la bibbia, chissà,magari si richrederebbero.
La questione del crocifisso, lo vogliamo dire, è personale.
La corte lo ha capito e ha sentenziato di conseguenza.
Sono discriminanti le croci sulle bandiere dei paesi scandinavi? Tra l’altro la signora è di origini finlandesi. Ha chiesto di ridisegnare la bandiera del suo paese anche?
E’ evidente che dietro alcune battaglie ci sia un’intolleranza di fondo.
Si arriva a sconfessare la propria cultura così in un attimo. I nostri valori sono figli di quell’uomo crocifisso. Ecco perchè anche le bandiere hanno la croce. E ce l’hanno i paesi più laici!
Poi io credo che se esplicitamente richiesto da un genitore il crocifsso dovrebbe essere affiancato da un simbolo in cui la famiglia si riconosce, ma che sia consono con i valori morali considerati universali dall’occidente in generale e dalla nostra nazione in particolare. Ma perchè privare tutti gli altri di un simbolo culturale, umano e storico?
Per un credo personale quale l’ateismo è…
Suvvia questa è andata male, passiamo alla prossima. Per esprimere solidarietà alla famiglia Albertin, propongo di organizzare un pranzo/cena a base di mega bistecche di Aberdeen Angus in un ristorante argentino. Quando? Ovviamente il prossimo 22 aprile, per osservare il digiuno del venerdi santo come si deve.
Dico la mia ultima, l’interesse degli italiani per questa storia è minimo, il calcio resta sempre il primo interesse.
Risultati politici dell’ateismo:
Nazismo
Comunismo
Il nazismo era un pensiero politico non fondato su concetti metafisici ma umani. Ovvero della sopraffazione del più forte sul più debole, unica verità della natura quindi unico concetto che può abbracciare un ateo coerente.
I regimi comunisti sono basati sul concetto dell’uguaglianza sociale basato a sua volta sul concetto metafisico dell’uguaglianza (incoerente). Ma tale uguaglianza si può imporre unicamente con la violenza e l’oppressione. Ovvero con la forza del più forte (il gruppo) sul più debole (il dissidente).
La non violenza, valore oggi considerato da molti universale, è un valore di fondamento metafisico e di matrice cristiana in Occidente. Ma anche l’indiano Gandhi, non lo mutua dal credo buddhista a lui più vicino, ma dall’insegnamento cristiano.
Un qualsiasi etologo o biologo può dimostrare la necessità naturale della violenza e un amministratore di condominio della sua prepotente presenza nella natura umana.
Avete l’ateo perfetto a capo del governo: Berlusconi. Ogni ateo infatti dovrebbe affermare se stesso perchè è l’unica verità consegnatagli dalla natura.
No: Stalin, Hitler, Pol Pot, Mussolini, Franco, Pinochet, Salazar stanno lì a provare esattamente il contrario: non si possono certo considerare dei non violenti, né tantomeno degli evangelici, avevano tutti ricevuto una educazione confessionale, cattolica, ortodossa, taluni cattolici di famiglia (es. Hitler, Pol Pot, Franco, Pinochet).
Berlusconi è cattolico salesiano, non ateo, e lo ha dichiarato pubblicamente molte volte.
Io parlo di filosofia. Di ideologie.
Anche Piergiorgio Odifreddi ha studiato dai preti…quindi è un credente e un cavaliere della fede?
e Bush ha sempre detto che la sua era una guerra del bene contro il male e che Dio era con lui. E tu gli hai creduto?
Sei uno furbo tu…
eeeh te ci bagni il naso a tutti…
@ Mikele libertario
io mi limito a cercare di trovare i fatti reali e riportare il vero, altrimenti qui all’UAAR mi avrebbero già stroncato;
ma attenzione però, perché con l’aria che tira in Italia e forse mi sa anche fuori, chi riporta il vero è visto spesso come strano e furbo, e chi racconta bugie, per usare un eufemismo, passa come normale e onesto, perché gia contraddirlo si fa fatica;
sono un po’ dubbioso quando uno parla di “guerra del bene contro il male” perché so che in una guerra nessuno è così innocente, nessuno è così onesto, e quindi dico che sono un nonviolento, pur sapendo che le guerre esistono come succede in questi tempi, e occorre informarsi e farsi un’idea realistica, poi decidere è dura.
Cerco di essere razionale, qui scrivo cose vere, notizie che ho appreso e che ho verificato, senza tuttavia prendermi troppo sul serio.
Per me la politica internazionale è una cosa complessa, quella degli USA poi ancora di più, … non è facile decidere a quei livelli, comunque ci sono le linee politiche dei partiti, certo non è neanche un bel periodo, a me mi ispirano simpatia anche certe chiese evangeliche italiane, alcune sono anche riconosciute in Italia, non sono un “fondamentalista” e mi sento a mio agio qui all’UAAR.
Ma talvolta anche i programmi politici tendono a scomparire a favore della realpolitik, o dell’opportunismo più sfacciato, come succede ora ai partiti italiani.
Mi preoccupano certi atteggiamenti offensivi con pretesti di conservatorismo cattolico che sfociano in forme di opportunismo sprezzante, xenofobia ed intolleranza.
Avrei preferito una sentenza CEDU più aperta e meno conservatrice, ovvero meno allineata con le pretese e le esigenze del Vaticano, che gode già di molto spazio, finanziamenti pubblici esorbitanti nonché amplissima libertà e rappresentanza nelle istituzioni italiane, e non necessitava certo di ulteriore garanzie.
Ma purtroppo la CEDU non ha voluto esporsi con una sentenza attuale e rapportata alla situazione odierna, ed ha seguito l’inerzia conservatrice.
Non ho conosciuto Bush di persona, ne ho sentite di tutti i colori sulla politica americana, ma non credo nelle guerre sante.
Se scrivi che Berlusconi è l’ateo perfetto… non te la passo, essendo un comprovato cattolico romano, con scuole dai salesiani, come ho riportato sopra.
Quindi tu sei già più furbo di me, a scrivere queste cose.
🙂
No, Berlusconi è il perfetto romano cattolico (non l’ateo perfetto) ed è una delle ragioni, forse la principale, per cui molti cattolici lo votano.
Attenzione però, perché con l’aria che tira in Italia e forse mi sa anche fuori, chi riporta il vero è visto spesso come strano e furbo, e chi racconta bugie, per usare un eufemismo, passa come normale e onesto, perché già a contraddirlo si fà fatica.
Un’altra incoerenza degli atei non violenti. Perchè uccidete gli animali?
Siete contro gli omicidi? E perchè non contro i bovinicidi, gli ovinicidi e via discorrendo?
Perchè non sono animali intelligenti? Allora perchè non mangiate anche i leghisti e i beoti?
Perchè credete vostro malgrado allo specismo, altro concetto di fondamento metafisico. Cioè gli uomini sono superiori agli animali.
Perchè?
Per un ateo gli uomini sono degli animali o sbaglio? Perchè sopraffare gli altri animali non uomini?
Gli atei di oggi non sono come quelli dell’antica Grecia. Ah loro si che avevano capito qlcs dell’ateismo!
meno male che esistono le religioni… altrimenti sarebbe difficile scegliere cosa mangiare per cena.
Mi sono perso: quindi gli atei dovrebbero essere vegetariani?
No perchè anche le piante sono degli esseri viventi.
Oppure mangi quello che vuoi e se uno ti sta sulle balle lo uccidi.
Tu puoi.
Quindi i religiosi (o meglio: i più estremisti che la pensano come te) non uccidono le altre persone esclusivamente perchè sta scritto da qualche parte nella Bibbia o perchè l’ha detto (con l’onere del dubbio) il figlio di un falegname vissuto duemila anni fa? In altre parole, se non ci fossero stati nè quel falegname nè quel libro, andrebbero ad uccidere -ed eventualmente mangiare- chicchessia?
Se le cose stanno davvero così PER FORTUNA che esistono le religioni perchè in alternativa tu saresti un serial killer cannibale.
Grazie a dio (si fa per dire) c’è gente che per compiere queste scelte (che alcuni ritengono così ovvie), non si basa su certi libri, ma sulla morale e sull’evoluzione sociale.
stai facendo il troll
vai a domandare in un blog cattolico perche’ non si disfano dei loro beni, dando tutto ai poveri
i cattolici conoscono i loro errori.
voi li conoscete?
i cattolici conoscono i loro errori?
non si direbbe, dato che continuano a ripeterli o spesso anche a moltiplicarli.
Mikele libertario? Ah ah ah! Ma la libertà dalle religioni la ignora?
Nessuno è libero. tanto meno dal proprio credo.
Anche l’ateismo è un credo naturalmente.
Gli atei infatti credono di esistere. L’esistenza umana è scientificamente discutibile.
Perchè nell’economia dell’universo la parabola dell’umanità con la propria auto-coscienza (inutile direi) è paragonabile ad un valore infinitesimo e trascurabile.
Siete liberi voi? Che abbracciate valori cristiani pecorescamente senza nemmeno esserne consapevoli?
Conoscete l’ateismo pratico? De Sade, Nietzsche, Berlusconi…? Non mi sembrano approssimabili ai valori della nostra civiltà occidentale costruita su fondamenti religiosi.
laicist scrive:
19 marzo 2011 alle 9:55
poveri falliti!
Il migliore commento. Andate a lavorare e non perdete tempo a fare battaglie inutili.
Curioso, la causa l’ha intentata la moglie, e alla conferenza stampa si presenta il marito.
embé?
Questa battaglia l’ha portata avanti la famiglia Albertin e solo per un cavillo legale la firma di quest’ultimo ricorso è a nome della moglie. La cosa è stata ribadita in più sedi.
quindi?
la moglie era impegnata a cantare l’inno finlandese con la bandiera crociata sventolante.
Sì, probabilmente stava mangiando un bambino, visto che si dice anche questo degli atei.
Argomentazioni forti, eh?
sono marito e mogli eh
ma da quale mondo vieni? sicuramente da quello cattolico