Il vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roberto De Mattei, già noto alle cronache per aver organizzato un convegno presso il CNR di stampo creazionista (Ultimissima del 30 novembre 2009), stavolta fa parlare di sè per i commenti sul terremoto in Giappone. Da Radio Maria, emittente dove tiene una rubrica e dalla quale già aveva discettato di ateismo (Ultimissima del 4 giugno 2010), ha recentemente sostenuto che il disastro giapponese rientra nel disegno divino e potrebbe essere una punizione, “esigenza della giustizia di Dio”.
“Le grandi catastrofi sono la voce terribile ma paterna della bontà di Dio che richiama al fine ultimo della nostra vita”, ha dichiarato riportando recenti dichiarazioni di mons. Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro. “Se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo”, ha detto. Inoltre ha aggiunto che “le catastrofi sono i giusti castighi di Dio” in quanto “alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”.
Valentino Salvatore
sul documento della penitenzieria invece che ha dichiarato? condivide la censura a fecondazione assistita e ricerca sul dna? promuoverà il dibattito al cnr su tale questione?
Assurdo: la stessa cosa l’hanno dei detto quei ceffi dei PontifeSSi! 😯
Rimane comunque un pensiero rivoltante. E spero di non dover spiegare a nessun troll perché… 👿
Se vi chiedete quando l’hanno fatto i PontifeSSi, ecco qua (citando da PontiLex):
http://pontilex.org/2011/03/speculare-sui-grandi-disastri-e-sulle-tragedie/
il che è abbastanza indicativo di dove dovrebbe stare per collocazione naturale questo figuro…
Esistono gli psicologi “deprogrammatori”, che aiutano i fuoriusciti da esperienze religiose particolarmente deformanti sul piano psichico. Suggerisco una ricerca su Google. L’Uaar dovrebbe lavorare per colmare il ritardo italiano anche su questi temi!
mi stai proponendo un futuro impiego? 😆
Perchè no! Però ho appena scoperto che tali figure inizialmente negli Usa facevano uso anche di tecniche coercitive, quindi assai discutibili. Poi si è passati ad approcci più rispettosi della libertà, e l’obiettivo diventò quello di fornire alla persona un quadro pienamente informato dell’esperienza di appartenenza religiosa vissuta. Assai interessanti trovo i saggi per il lavoro su persone già fuoriuscite dal gruppo religioso e pienamente collaborative nel percorso di recupero.
ho letto qualcosa sui fuoriusciti tipo dall’opus dei, effettivamente è interessante.
anche se uno che riesce a uscire secondo me il grosso lo ha già fatto
ma perchè il divino la gente come lui non la fa ascendere al cielo e ce ne libera al piu presto? (prova inconfutabile che o non esiste oppure loro non son degni (però i poveri innocenti si.. che bel dio allora…)
Nah, è come per i terremoti: dio lascia questa gente qui tra noi come castigo.
E sapete, forse in questo caso la cosa ha persino un senso: in fondo è davvero un castigo alla nostra nazione avere questo qui a fare il mestiere che fa…la differenza è che i terremoti capitano, De Mattei ce l’abbiamo messo “noi” al suo posto…
Un discorso davero uomo di scienza,e’ innegabile.
Mi meraviglio che non abbia colto l’oocasione per promuovere finanziamenti alla ricerca
di una fonte di energia definitiva tramite lo sfruttamento dello Spirito Santo.
un discorso da vero uomo di.
Il bello è che dice anche che se muore qualcuno in una catastrofe ‘made in god’ (perchè pare che certi incidenti siano tali e stop), o è perchè è un peccatore e viene punito (“nessuno può dire di essere completamente innocente”) oppure perchè è un innocente a cui viene misericordiosamente evitato un avvenire di sofferenze (eutanasia di dio si, degli uomini no).
E dice che dio non può evitare punizioni singole perchè dovrebbe fare troppi miracoli e ciò allontanerebbe il fine del suo misterioso piano per noi (cioè, il piano di dio vale più della giustizia, della felcità e della vita degli uomini).
Conclude dicendo che qualunque cosa dio faccia va bene perchè è il nostro signore e padrone e può decidere della vita e della morte di ognuno.
…
Diffondetelo, è una pubblicità perfetta per lo sbattezzo!
Giusto! Questi talebani superstiziosi, parlando così, lavorano per la nostra causa. Bisogna diffondere la pubblicazione di queste pazzie.
Sono un ricercatore CNR, tengo a precisare che il vicepresidente De Mattei ci è stato imposto dal ministero dell’istruzione università e ricerca e non ce lo siamo scelto noi. Se negli Enti Pubblici di Ricerca Italiani, invece che quello schifo di statuto voluto dalla Gelmini e ormai pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si attuasse veramente l’autonomia prevista dall’art. 33 della nostra Costituzione e dalla Carta Europea dei Ricercatori, certe opinioni avrebbero valore personale e non assumerebbero quell’ombra di ufficialità che la carica di De Mattei inevitabilmente proietta.
Ma meniamolo da mane a sera con le manine terribili ma paterne della nostra bontà, giusto per fargli ricordare meglio quanto sia cittadino del cielo e munito di quel peccato originale che grava sui monoteisti.
Qualcuno sa perché De Mattei sta ancora là? Non è palesemente incompatibile col suo ruolo? Chi è che deve decidere ‘ste cose?
si potrebbe tentare con una interrogazione parlamentare, e chiedere la rimozione di una persona chiaramente non adeguata a ricoprire il ruolo di vicepresidente del cnr. bisognerebbe chiedere ai radicali in parlamento se possono presentarla, anche se non vedo possibilita di liberarci da questo pericoloso fanatico almeno lo si mette in ridicolo e forse qualche giornale ne scrive.
Chiedo all’uaar…questo occupa una posizione alta in un posto che è ovviamente (finché non dimostrato il contrario) incompatibile con queste idiozie…possibile non ci sia una legge, un cavillo, un qualcosa che possa rimuoverlo da dove siede?
Oggettivamente parlando non è questione di fede o no, è dimostrabile che dio, gesù, allah e persino il fsm non c’entro nulla…sono placche che collidono…non può parlare così uno che riveste una carica di rappresentanza
la nomina del presidente del CNR e’ politica: la soluzione è mandare in parlamento altri rappresentanti
sarò ripetitivo ma
“con l’8 x mille facciamo tanto per molti”…..
Ventimila morti sono la “voce paterna della bontà di dio”. Pazzesco, allucinante!!!
invece è tutto perfettamente coerente.
Se uno credesse veramente in dio e in queste panzane sul disegno divino, dovrebbe concludere con una sola considerazione, io con questo essere che distribuisce catastrofi di questo tipo, collettive e personali, non ci voglio avere niente a che fare. Ripugna l’idea stessa di un’entità così malvagia di fronte a cui impallidiscono i peggiori criminali della storia umana, Hitler Stalin Pol pot. Per fortuna dio non esiste.
“Se uno credesse veramente in dio.. dovrebbe concludere che” sembra un distratto allevatore di insetti in un terrario (vasca di plexyglass con della terra sul fondo ed un coperchio sopra). Tanto distratto che ogni il terrario cade addirittura rovinosamente sul pavimento.
E dove gli insetti (intelligenti) lo “intravedono” e lo immaginano come il loro dio (che nel loro immaginario li protegge e pensa a ciascuno di loro singolarmente !).
Nel gruppo si notano degli “innaturali” insetti grassi, rotondi e rubizzi (spesso con disturbi sessuali forse derivanti dallo scarso esercizio fisico) che riescono a farsi nutrire parassitivamente dagli altri.
Hanno anche degli strani addobbi fatti con petali e foglioline sempre continuamene rinnovati dagli altri.
Questi sogggetti hanno convinto gli altri che LORO sono il tramite con la divinita’!
Gli insetti hanno ciclo vitale di breve durata ma questi insetttti “innaturali” lasciano alla loro progenie la loro “carica” (ed il loro comodo stile di vita).
Generazione dopo generazione ormai hanno pero’ perso memoria di come e’ nata all’inizio questa truffa e normalmente sono ottusi e non in grado di analizzare da soli e comprendere la situazione sociale (credono anche loro al loro castello di menzogne!).
Ogni tanto ne nasce pero’ uno molto acuto, profondo, onesto e sincero: putroppo queste doti lo spingono senza scampo alla disperazione ed a suicidarsi. C’e’ una selezione verso il basso degli otusi e la cosa si perpetua.
CHE DITE ? ne potrei fare un romanzo ? temo pero’ che non lo leggerebbe nessuno perche troppo triste.
Veramente affascinante stile “1984”, scrivilo.
Su, su… per persone sane di mente non c’è niente da commentare, solo da diffondere, affinché anche altri possano rendersi conto.
Per dirne una…
Pensate ai danni educativi che possono provocare menti distorte da simili idee, per le quali un dio flagellatore di vite umane viene visto come “paterno”!!!!
Un po’ come dire che il fuoco è rinfrescante.
Forse anche De Mattei al CNR è un castigo divino
Vicepresidente del CNR?
Uno che dice queste cose?
Non ci posso credere.
come posso commentare i deliri apocalittici di uno come De Mattei?
Vi rendete conto che assieme alla decisione della Grande Chambre questi suoi interventi a Radio Maria sono la goccia che fa traboccare il vaso? Sta senz’altro succedendo qualcosa ma non è l’apocalisse intesa biblicamente, è piuttosto una serie di segnali di inquietudine a livello mondiale, amentano esponenzialmente i suicidi e aumentano le viokenze sulle donne e sui bambini, c’è un irrazionale bisogno di dare spiegazioni religiose ai fatti gravi che sono invece di origine naturale, quali possono essere i terremoti e, di conseguenze, gli tsunami.
è escluso che una serie di peccati individuali e collettivi possano scatenare 9° scala R. e De Mattei non dovrebbe neppure essere vicepresidente del CNR, ma solo questi individui possono essere ospitati a Radio Maria e a Pontifex, chissà perchè a Radio maria non andranno mai gli scienziati davvero professionisti.
@ Popper. “E’ FOLLIA, MA C’E’ DEL METODO” ( William Shakespeare, “Amleto” )
Mi rivolgo a lei perchè la ritengo in grado di capire meglio di altri. Quanto avete detto mi ha confermato, anche se non ce n’era bisogno, che il discorso dell'”ira di Dio” appare al senso comune d’oggi assolutamente folle e, concetto su cui non mi ero soffermato molto, anche offensivo per le vittime dei disastri. Ci son però dei “ma ” che costituiscono per me una pista di ricerca.
Il problema ha due aspetti:
1) di FISICA e di filosofia della fisica
2) di “TEODICEA” ( tentativo di giustificazione filosofico-teologica di Dio di fronte al problema del Male ).
1) Un fenomeno si può spiegare solo con una CAUSA o una interazione di cause PROPORZIONATA anche quantitativamente. Sembra che i “peccati” o ( laicamente ) le “azioni negative” di quei minuscoli esserini detti uomini, relativamente numerosi sulla faccia del pianeta, ma simili a formichine se visti dall’alto, non possano scatenare immani catastrofi naturali. Detto con un’immagine: PUO’ UN FORMICAIO IN SUBBUGLIO SMUOVERE L’ETNA? La risposta sembra più che ovvia: un NO tondo e secco ( e anche derisorio ). D’altra parte c’è un MA su cui chiedo lumi a chi ne sa per conferme o smentite: l’EFFETTO FARFALLA, per cui si afferma che IL BATTITO D’ALA DI UNA FARFALLA IN SUDAMERICA PUO’ SCATENARE UNA TEMPESTA IN CINA ( cfr. Wikipedia ). Spiegato in termini in meno grezzi: uno spostamento minimo destabilizza l’equilibrio di un piccolo”sistema” di elementi interagenti, questo un “sistema” più grande e così via, fino a produrre un fenomeno di dimensioni superlative. Esempio: un frammento di ghiaccio scivola a valle, rotolando accumula materiale fino a provocare una slavina che cade in un lago; il lago trabocca e l’acqua travolge un paese. Applicato alla storia: nella prospettiva di una visita a Serajevo il 28 giugno 1914 un gruppetto di studenti esaltati decide un attentato ai danni dell’arciduca Francesco Ferdinando. Il guidatore dell’auto sbaglia strada e l’inversione a U consente a Gavrilo Princip, anni 19, di uccidere l’erede del trono d’Austria-Ungheria. Dopo l’ultimatum austriaco alla Serbia scattano le contrapposte alleanze e scoppia la Grande Guerra, con milioni di morti. L’umiliazione a cui è stata sottoposta la Germania conduce al potere un paranoico chiamato Adolf H. Il resto è noto, fino allo scoppio della bomba atomica. E’ stato Gavrilo Princip a far scoppiare la bomba?
Suppongo che l’EFFETTO FARFALLA si verifichi più facilmente nel campo della dinamica dei fluidi, come l’aria; però anche l’interno della terra, sotto una crosta sottile, è costituito da magma fluido, i cui movimenti sono forse influenzati ANCHE ( non ho detto “solo” ) dall’attività solare.
Chiaramente questa non è la dimostrazione del collegamento peccati-disastri; però costituisce l’apertura di uno spiraglio, sia pure ultraminimo, a una possibile correlazione.
2) E’ nota agli storici della cultura l’importanza del dibattito seguito al grande terremoto di Lisbona del 1750. Probabilmente esso, anche per l’intervento di Voltaire, influì in direzione contraria a quella dei “devoti”: il noto discorso dell’incompatibilità fra onnipotenza e bontà infinita di Dio.
Tornando indietro, possiamo vedere come nell’Ebraismo più antico la correlazione fra disastri e peccati individuali o di gruppo apparisse ovvia e psicologicamente accettabile; in quello più recente non ci si accontentò di quest'”automatismo” e, nel libro di Giobbe si pose il PROBLEMA DEL GIUSTO SOFFERENTE. Ne risultano questi concetti:
a) non c’è correlazione necessaria fra peccato del singolo e sciagura; b) la sciagura può essere inviata al giusto dal Demonio con il permesso di Dio perchè egli sia messo alla prova; c) Dio creatore vuole sempre il bene, ma la sua grandezza è così abissale che l’uomo non può comprendere se non minimamente i suoi
disegni. Su questo discorso si innestano le precisazioni di Gesù in due passi riportati dai Vangeli: 1) In riferimento al crollo di una torre a Siloe, Gesù afferma che quanti sono stati schiacciati non erano più peccatori degli altri; aggiunge però che peccando si può finire tutti molto peggio. 2) Di fronte al cieco nato, afferma che non hanno peccato ( in modo particolare ) nè lui nè i suoi genitori: la sua cecità è stata voluta dall’alto perchè si manifestasse la gloria di Dio; dopodichè lo guarisce.
C’è poi il problema della distinzione fra CAUSA IMMANENTE di un male e PROVOCAZIONE CON RISPOSTA VOLONTARIA. Se uno tocca i fili elettrici muore, ma non per volontà della corrente elettrica, lo stesso uno che beve troppo e va fuori strada con l’auto. La risposta volontaria invece è decisa da un soggetto dotato di consapevolezza, che decide di castigare ( anche nel senso romanesco del termine ).
La risposta volontaria può essere ulteriormente analizzata: a) risposta dettata da rabbia e orgoglio personale; b ) risposta dettata dalla volontà di correggere ( magari anche accompagnata dallo sdegno per la violazione di un principio morale importante, senza danni personali ). Un insegnante può castigare per vendicarsi, oppure per correggere e dare un esempio, oppure anche per applicare equanimamente il regolamento: tratto te come tratterei ogni altro: la mia ira è espressione della passione con cui applico la giustizia.
CONTESTUALIZZANDO si potrebbe ipotizzare che i mali provocati da causa immanente fossero interpretati dagli Ebrei antichi sempre e comunque come dovuti alla volontà punitiva di Dio.
Poi c’è una distinzione della Scolastica: Dio agisce
a) arbitrariamente POTENTIA ABSOLUTA ) oppure b) in base a regole infrangibili, inseparabili dalla natura dell’Essere stesso ( POTENTIA ORDINATA ). Caso a) ( Guglielmo d’Occam, XIV secolo ): Dio potrebbe incarnarsi in un asino, oppure comandare l’omicidio, oppure salvare il mondo senza il sacrificio della croce. Caso b) Dio agisce sempre in base alle grandi regole dell’essere ( ad esempio non potrebbe fare che 2+2=5 e che nella geometria piana euclidea un cateto fosse maggiore dell’ipotenusa ); per cui comanda sempre a fin di bene, dà precetti di giustizia e, dal momento che la giustizia esige di “pagare” per il male fatto ( come sempre esigono i parenti delle vittime ), senza intimamente desiderarlo permette il sacrificio dell’Uomo-Dio perchè “paghi” l’enormità del peccato umano.
Quanto al fatto che Dio lasci “libero corso” al male a mio personale parere si dovrebbe ipotizzare:
1) Dio ha almento in parte “sospeso” la sua onnipotenza per lasciar fare all’umanità ( come il padre che nella parabola lascia andare il “figliuol prodigo” con la sua parte di eredità ) . E’ il cosiddetto “zimzun” ( ritirarsi di Dio ) della Kabbalah ebraica;
2) L’umanità intera costituisce una “personalità corporativa” insieme
con Adamo, come i chicchi del melograno sono riuniti nell’unico frutto e le singole cellule nell’unico organismo, con lo stesso DNA;
3) Adamo va considerato non come un miniscolo neanderthaliano, ma come una “entità cosmica” a cui è collegato l’intero universo nelle sue molteplici manifestazioni ( il cosiddetto “Megantropos” delle teologie gnostiche antiche e “Urmensch” dello gnosticismo romantico, soprattutto von Baader e Schelling nella “Filosofia della Rivelazione” );
4) Il peccato di Adamo ha coinvolto l’intero universo, provocando disastri a tutti i livelli, macroscopico come microscopico; donde il collegamento degli sconquassi terrestri con il peccato in generale, senza sistematico collegamento fra il singolo peccato e il singolo disastro.
E’ chiaro che si tratta solo di “piste di ricerca” su sentieri oggi desueti; comunque volevo solo far capire che al fondo di certe affermazioni c’è una possibile logica. Per dirla con Shakespeare:”E’ FOLLIA, MA C’E’ DEL METODO”.
tante parole per porre una questione assodata: correlazione non implica causa-effetto, specialmente quando questa correlazione non c’è.
Perché con questa “logica” lo tsunami potrebbe essere effetto delle mie scorregge….in questo caso almeno la causa sarebbe tangibile, reale e misurabile; quindi questa spiegazione è già migliore di quella su cui vuoi perdere tempo ad aprire spiragli.
@ Florenskij
Chiunque (non) fosse Adamo, qualsiasi conseguenza derivi dalla sua presunta disobbedienza non è logicamente e causalmente dipendente da quella ma decisa o permessa da dio.
Così come la pena prevista per un reato non discende causalmente da quello ma è decisa dal legislatore. Ipotizzare che il peccato di Adamo possa condurre causalmente a danni non voluti o correggibili da dio significa minare due delle sue proprietà essenziali: l’onnipotenza e l’onniscienza.
Come dicono gli anglosassoni non si può mangiare la torta e allo stesso tempo tenersela.
Quindi, esistesse, dio sarebbe il vero colpevole dello stato di cose successivo.
Quindi è solo follia.
@ Florenskij
sulla storia della I e II GM tu confondi la causa con il pretesto, le grandi potenze erano gia preparate per una guerra, l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando era un pretesto come un altro per iniziarlo.
una guerra mondiale non ha gli stessi meccanismi di una tempesta di pioggia, qua sotto un interpretazione di Hegel sulla casualità e e determinazione.:
“che il casuale ha una causa perché è casuale, proprio come non ha una causa perché è casuale; che il casuale è necessario, che la necessità determina se stessa come casualità, e che d’altra parte questa casualità è piuttosto assoluta necessità (Hegel. “Logica”, I, sez. III, cap. I, La Realtà).
In pratica è come installare un bel pulsante rosso luminoso, capace di innescare una reazione nucleare, bene in vista nella cameretta di un bambino di tre anni… e dirgli di non premerlo…
ha senso, tra vittime dell’esplosione, parlare di colpa del bambino o è il caso di considerare la responsabilità del genitore?
Florenskij, con tutte quelle parole non hai nemmeno sfiorato il punto: onnipotenza e bontà sono incompatibili, in assoluto, e non è con arringhe da avvocato e autoillusioni che si può negare una verità incontrovertibile.
Se ho capito il suo commento, caro Florenskij, lei ha attribuito a cose insignificanti cause ed effeti collaterali, come nel suo esempio della slavina, ma anche in ciò esiste il caso, se non ci sono sufficienti casi che dimostrino l’esempio della slavina applicato ad altri eventi più catastrofici, allora la slavina non è sufficiente, come non si può ipotizzare che un peccato individuale possa scatenare calamità naturali a lungo andare, anche a partire da Adamo ed Eva.
E’ vero che in una catena di montaggio l’errore per la fretta di un operaio può e deve poi essere corretto dai succesivi passaggi e immediatamente se possibile, ma non mi spingerei fino a definire l’evoluzione della terra e dell’Uomo una catena di montaggio, anche perchè la natura come ieri anche oggi ne commette tanti di errori, non è il progetto perfetto del divino amore, anzi è proprio la prova che il divino amore non esiste in quella che si definisce la sua incarnazione immanentista e presumibilmente intelligente.
Escluso che possa esserci stata qualche correzione significativa da parte di dio nel lungo corso dell’evoluzione umana, possiamo serenamente dire che la stessa nostra evoluzione non ha mai provocato cataclismi che arrivassero a spostare di diversi centimetri l’asse della Terra e di tre metri il Giappone.
Un mio comportamento individuale imperfetto o peccaminoso può essere da me corretto e da altri rimproverato o dalla collettività punito – parlo nel caso di una religione punitrice – ma non credo che il mio caso insignificante possa modificare i connotati della natura geologica della Terra o scatenare l’ira di dio.
Quanto al fatto che Dio lasci “libero corso” al male a mio personale parere si dovrebbe ipotizzare: ec..ec….
Alla prima ipotesi rispondo: dio è stato concepito dai cristiani come colui fuori dal quale non c’è nulla che esista, quindi, non può ritirarsi nella sua onnipotenza, non può non essere se stesso che conprende il tutto “ab aeterno”, ossia, o è davvero ciò che è e ne vediamo le prove o non esiste affatto.
Alla seconda ipotesi rispondo così: l’evoluzione delle specie ha dimostrato che non esiste un ceppo unico per tutta l’umanità che è oggi, vi sono stati diversi livelli di evoluzione, nell’Inghilterra preistoria per esempio esistevano due ceppi, uno più intelligente e industrioso e l’altro indigeno ma primitivo e non particolarmente dotato di interesse a costruire delle città o dlele fortficazioni, all’inizio era in condizioe di servitù.
alle altre ipotesi rispondo così: Adamo è anche in altre culture con nomi diversi come un ipotetico primo ceppo umano, una genesi a cui far riferimento come identità umana creata per popolare la Terra, ma come in tutte le culture è anche diventato una sorta di identità teocratica, da cui hanno avuro origine le schiere di gerarchie regali e sacerdotali, fino ad oggi.
Ci si ostina a considerare la causa-effetto come la sola razionale perchè si necessita di spiegazioni, ma esiste, ahimè, anche il caso, caro Florenskij, e non riponde alle esigenze di trovare correlazioni tra peccato-castighi-catastrofi, per questo, se non si hanno sufficienti asserzioni particolari (ipotesi di cause-effetto o molti casi particolari dei vari fenomeni natutali) non si possono indurre o forzare i ragionamenti sui terremoti ad asserzioni generali dogmatiche, cioè, come se fossero castighi divini per cause di peccato individuale e collettivo.
Nel mio ragionamento sul metodo induttivo non potrò mai asserire in particolare o in generale che vi sia una goccia di peccato insignificante che possa aver fatto traboccare il vaso di Pandora (uno tsunami per esempio).
Meno male che non l’ho a portata di mano, gliela farei sentire io il calore della bontà divina.
@ Guglielmo Marconi schiacciando un tasto dall’Europa fece accendere le luci di Sidney in Australia. Facendo scendere col dito di un paio di centimetri un cilindretto di plastica si potrebbe far scoppiare cinquanta bombe H? Nel nostro universo è possibile. Obama è in grado di farlo. Non è una connessione di sistemi sempre più ampi?
Sarebbe impossibile collegare il suo “peto” al bottone della guerra termonucleare? Un bell’analizzatore chimico che oltre un certo livello di fetenzialità ( sempre molecole sono, sia pur di decomposizione digestiva) fa scattare l’emissione di onde elettromagnetiche che comandano lo scoppio. O no? Quando va in visita a un museo della Scienza e della Tecnica non mangi fagioli, la supplico!
PS. I sentimenti negativi come l’odio non hanno corrispettivi chimici nell’organismo umano? Oggi non lo si può ( ancora ) sostenere scientificamente: ma non potrebbe l’odio ( fenomeno chimico ) diffondersi per canali che non conosciamo, come un tempo erano sconosciute le onde elettromagnetiche?
Florenskij !! PPPRRRRRRRRRRRRRRRR !!
chiedo scusa ma non ho resistito.
@ Ffrank. Non ho detto che sia dimostrata la correlazione; ho detto che è ipotizzabile una 0,0000000000000000000000000000000000000000000000000
0000000000000000000000000000001% di probabilità che la connessione ci sia. Dal punto di vista scientifico LA PROBABILITA’ NON E’ ZERO. Nel caso delle armi atomiche la correlazione è sicura.
“IL CAPRICCIO DI UN CAPOCCIA ED IL MONDO IL ARIA SALTERA'”
( Adriano Celentano, “Il mondo in Mi Settima” ).
@ Thiestes. Un “sistema” è tale perchè i suoi elementi fondamentali
( non quelli accessori ed “esornativi”) sono interdipendenti. Se abbasso il sedile di un’altalena ad asse l’altro sedile si alza. Se con un secchio estraggo dell’acqua da una piscina, l’altra acqua si muove per ripristinare l’orizzontalità della superficie.
Se il sistema esiste, i suoi elementi reagiscono insieme globalmente; non reagiscono se non è un sistema. ” specialmente se non esiste…”. Appunto, non è un sistema.
Von Bertalanffy:”Teoria generale dei sistemi”.
@ Florenskij
Oltre a rimandarti alla mia risposta più su, ricordo che per ipotesi il sistema lo ha creato dio e aveva carta bianca. Ed è onnipotente e onnisciente.
Non solo quando vi pare.
Se progetto un software che al primo errore dell’utente manda in crash l’intero sistema non posso biasimare l’utente.
E se anche volessi un tale software le conseguenze del suo comportamento dipendono da cosa ho deciso.
E qui il programmatore dovrebbe essere molto di più.
@ Bardhi. Non sono tanto esperto in filosofia, ma credo di ricordare che uno deigli appunti fatti a Hegel filosofo della storia è la sua caparbietà nel sostenere che TUTTO IL REALE E’ RAZIONALE: dunque quello che è successo è successo perchè doveva succedere. Così le guerre di Napoleone sono state volute dalla NECESSITA’ STORICA. Idem Hitler, la sua guerra mondiale e anche i campi di concentramento per milioni di innocenti.
Allora anche le azioni dei criminali sono “necessitate”? Come punirli se è colpa della loro STORIA?
@ Stefano. Appunto giustissimo, e giustissimo l’esempio del software. La spiegazione classica è che Dio ha “sospeso” in parte e in qualche modo la sua onnipotenza per lasciare libero Adamo, quasi un “apprendista dio in prova”. Il suo essere “a immagine e somiglianza di Dio” sarebbe appunto il dono della libertà.
Del resto Dio si impegna nel lavoro di ricostruzione del cosmo attraverso il sacrificio della croce, contro le Potenze negative che dominano il mondo. Paolo di Tarso parla appunto di FOLLIA.
Non ho detto che bisogna credere ( come allocchi ) a queste cose. Dico solo che di fronte ai MASSIMI PROBLEMI tutto è molto più complicato di quanto si pensi. Il quadro concettuale va allargato, anche se poi si rifiuta la risposta teologica.
Ho sentito parlare il prof. De Mattei un paio di volte: è un uomo calmo e signorile, niente tic o schiuma alla bocca. E’ anche un erudito molto metodico.
Per capirlo bisogna fare riferimento a JOSEPH DE MAISTRE ( “Le serate di Pietroburgo” e a Juan (? ) DONOSO CORTES.
Apprendista o non apprendista le conseguenze della sua libertà sono state stabilite da dio. Che poteva stabilirne altre. Questo è il punto ineludibile.
Il problema è massimo perché insolubile.
Per chi ammetta che il concetto di vero presupponga necessariamente il falso e la possibilità di discriminare tra uno e l’altro il problema si chiude quando ragionevolmente si evidenziano prove contrarie o contraddizioni ineludibili. Diventa MASSIMO il lavorìo di giustificare l’ingiustificabile. Si badi bene, simile facilitazione NON è concessa a mitologie alternative.
Prima di far entrare in campo cristo come figlio di dio occorre provare l’esistenza del padre, altrimenti cristo è figlio di NN.
Non sono graditi ragionamenti circolari.
@ Florenskij
Si lo so che secondo Hegel la storia umana evolverà fin quando raggiungerà “l’idea assoluta” ma almeno nella frase sopra Hegel non si “schiera” ne con il determinismo ne con la teoria del caos, non puoi attribuire a Hegel l’idea che l’evento della I GM è stata determinata sin dalla creazione del universo, ma che lo sviluppo economico e politico in quel momento avrebbe portato in un conflitto, d’altronde non è logico pensare che se Francesco Ferdinando non fosse stato ucciso a Sarajevo avremo ancora oggi gli asburgicie nessun confitto in europa. Visto da molto lontano (o alto) una volta compiuta la nascita di un uomo l’unica cosa certa è la sua morte, “la sorte” non è altro che il mezzo tramite quelle questa necessita si manifesta. Almeno io cosi capisco il pensiero di Hegel.
@ Bradipo. Giusto. La spiegazione teologica ha qualche probabilità di reggere solo se Adamo era non un bambino, ma un essere pienamente cosciente che ha VOLUTO il male, e un male terribile.
Il che, però, porterebbe ad altre capriole esegetiche da fare, nel tentativo di salvare l’interpretazione cattolica.
Le più spicciole sono di ordine puramente narrativo:
Esisteva già il male nell’Eden, visto che Adamo lo conosceva.
Adamo era dunque un essere malvagio in attesa di un’occasione.
Stessa storia di Lucifero? Ma questo Dio non impara dai suoi errori?
Perché dirgli “morirai” e non “causerai enormi sofferenze anche agli altri”?
Ma se scopo supremo della vita è quello di andare in Paradiso, la cui unica caratteristica è la presenza di Dio, e Adamo era già con Dio (due, con Lucifero), perché io dovrei aspirare di andarci se chi ci è stato non fa che fuggirne?
che possiamo anche trascurare… ma resterebbe comunque il punto “progettuale”:
Chi ha costruito una creatura i cui algoritmi decisionali hanno fatto sì che di fronte alla scelta tra A e B, in base ai dati forniti e alle impostazioni iniziali, questa assegnasse un valore di preferenza a B, perseguendo quello che per noi è il male?
@ Florenskij
Come fai a supporre che Adam era “cosciente che ha VOLUTO il male, e un male terribile” per quanto sappiamo fin quando lui ha disobbedito e ha assaggiato il frutto della conoscenza non era mai stato ne d’avanti ad una scelta e nemmeno sapeva dell’esistenza del bene e del male, conosceva soltanto l’eden ma questo non implica che sapeva che eden era il “paradiso” ne sapeva del esistenza della terra o del inferno(a patto che quelle erano state gia create).
la figura di Adamo è stata costruita a tavolino dalla genesi come un plastico di un edificio, praticamente ha saltato tutte le fasi dell’evoluzione, mi dispiace ma non può essere neppure ipotetico questo Adamo, è solo letetratura religiosa.
Se parli di probabilità dell’ordine deglie E-30 si vede che hai tempo da perdere.
Se la tua conclusione vuol essere che si può affermare qualsiasi cosa anteponendo un “seppur con un’infinitesima probabilità”…..sì, si può fare.
La comunità scientifica mondiale ha però deciso che per risparmiare tempo di solito ci si ferma alle cause con probabilità nei primi 3-4 ordini di grandezza.
Poi se hai tanto tempo da perdere puoi anche trovare tutte le altre cause che fanno parte del restante 1 – 1*e-30 per un singolo evento.
La madre dei cretini è sempre in cinta, anche nella Chiesa.
E inutile dire che De mattei ha detto una cofanata di cavolate. Avrei potuto capire se avesse detto “Dio ha voluto così, non ci resta che accettare il suo disegno”, dato che dopo morti ci dovrebbe essere in ogni caso un paradiso per i buoni e un inferno per i cattivi.
Ma pensare ai fatti Giapponesi come un “castigo” utile per evitare che la terra eserciti un fascino “terribile”, è assurdo. Dio, se esiste, sarebbe geloso della terra che lui stesso avrebbe creato?
Se fosse così, dio è un cretino allora… Questi scienziati creazionisti fanno paura, davvero!
Sicuramente, laicamente parlando, la sofferenza nel mondo ha una sua utilità. Più l’essere umano supera una sofferenza grande, più diventa virtuoso. Se l’umanità supera questi eventi Giapponesi, magari risolvendo la crisi energetica, sicuramente si apre l’alba di una nuova era per tutti.
La sofferenza, le disgrazie, i disastri naturali, sono sempre esistiti e la nostra capacità di superarli ci ha fatto evolvere sempre di più.
Anche se non molti condividono, mi piace pensare che la natura sia come il caos e non guardi in faccia nessuno, indipendentemente se Dio esiste o no. Tanto il dopo-morte è in ogni caso una dimensione separata da quella attuale, anche questa indipendente dall’esistenza di un dio.
Comunque De mattei è solo un uomo, in quanto uomo può sbagliare. Tutti diciamo cavolate nella vita, e quelli che parlano in pubblico non sono eccezioni.
PS: Pensavo, QUINDI ANCHE BERLUSCONI E’ UN CASTIGO DIVINO XD
Il problema è che non sono cavolate: sono deliri da età del bronzo pronunciati dal vicepresidente del CNR.
La chiesa è la santa madre dei crétièn catolique, neppure un po’ di rispetto per le vittime di tali fantomatici castighi, visto che De Mattei non ha neppure versato una lacrima cristiana per loro, anzi era intento a partorire le sue tristi battute apocalittiche; c’è migliaia di gente morta e molta ancora dispersa e molta contaminata, e De mattei si lancia in una crociata di contestualizzazione dei castighi divini, se capitasse al Cupolone di essere distrutto? cosa direbbe?
Ma il Presidente del CNR non gli dice niente?
c’è più sadismo in De Mattei nel parlare senza rispetto per le vittime del terremoto, che nell’immaginario diavolo che con la forca tortura i dannati, più o meco come fa la ccar quando tortura gli stati vegetativi.
il sadismo nella retorica dei castighi divini non può che suscitare in me una razionale indignazione verso questi catto-talebani che si fregiano del titolo di Vicepresidente del CNR.
1) Diciamo così: Dio non esiste e che quella del Peccato Originale è una storiella, dunque lasciamo perdere la questione dei disastri come castigo dei peccati.
Però notiamo che questo universo è fatto di monadi che possono far del male alle altre monadi, colpevolmente o incolpevolmente. Un pazzo può sparare a mitraglia in un asilo, Hitler ha potuto far uccidere bambini innocenti nei Lager ( Dio, l’imputato, non è perseguibile perchè non esistente ). Non poteva esistere un universo in cui le monadi si relazionassero in combinazioni armoniose? Perchè c’è il male nell’universo ( col “cielo” vuoto di Dio )? Che cosa significa questa vita che per l’individuo è un'”affacciata di finestra”? Non sarebbe meglio spostare parte dell’energia utilizzata per inveire contro gonnelloni & loro seguaci “credini” meditando sul perchè della natura maligna, come fece Leopardi?
2) La Madonna, a differenza del prof. De Mattei, ogni tanto piange sulle terribili sciagure degli uomini, qualche volta lacrime di sangue ( così dicono alcuni “credini” ).
E allora perchè ci si ride sopra?
“E allora perchè ci si ride sopra?”
Esattamente per lo stesso motivo per cui ci si indigna con De Mattei
@Andrea. “In cinta” vuol dire in cima alle mura, sugli spalti, per difendere la rocca…
Secondo me De Mattei voleva fare concorrenza a Fanzaga a chi spara le ca***te più grosse.
Anche il mitico Livio in occasione del terremoto d’Abruzzo ci spiego’ che era la volontà di dio .
Forse Livio aveva fumato qualcosa di diverso dal solito, ma questo è (?!) uno scienzato….. .
Un universo come un caleidoscopio con solo con combinazioni di figure belle, mai orribili. Perchè non è così? Perchè la vita è “meravigliosa e terribile”? Non dovrebbe essere SOLO meravigliosa?
Invece si dice: “CHE CI VUOI FARE? E’ LA VITA!” Una vita che contiene in sè l’orrore.
Ed io che ho conosciuto di persona p. Livio quando ancora non sparava ….azzate, non avrei mai immaginato che sarebbe caduto così in basso accanto ad uno come De Mattei.
Rileggiamo “La peste” di Albert Camus e “Il ponte di san Luis Rey ” di Thornton Wilder, oltre ai soliti libri di Kafka: perchè esigiamo il bene e ci scandalizziamo del male in un UNIVERSO ASSURDO?
@Popper p. Livio è molto più colto in campo umanistico di quanto si creda ( tre lauree: teologia, filosofia, scienze politiche ), ma in campo scientifico non sa molto ( almeno così mi sembra ).
Per me rappresenta l’espressione più significativa al giorno d’oggi dei grandi quaresimalisti popolari del ‘600, come padre Segneri ( stile “Verrà un giorno… ” di padre Cristoforo). Un barocco bergamasco ! Non a caso è quasi l’unico che batte sul tasto di Satana e dell’Inferno. Il fatto è che per parlare di queste cose bisogna crederci veramente. Lui ci crede. Il più pazzo o il più cristallino di tutti nella fede?
P. Livio è un imbecille a prescindere. E chi lo esegetizza dovrebbe pensare
@ Florenskij
perchè esigiamo il bene e ci scandalizziamo del male in un UNIVERSO ASSURDO?
Perché siamo una forma di vita che crea senso in un universo che non ne ha.
@ Florenskij
Nei tentativi di risposta gradirei si tenesse conto di qualche considerazione.
Uno scopo è uno stato di cose desiderato diverso da quello attuale.
Un’azione (volontaria) è un comportamento volto a raggiungere uno scopo (o un sottoscopo), cioè a colmare il gap tra stato attuale e stato desiderato.
Suppongo dio non agisca a caso ma volontariamente.
Lascio dedurre a te come tutto questo si possa conciliare con che so, una fra tutte, la perfezione.
@ Florenskij
E aggiungo ancora che moltiplicare le ipotesi ad hoc per giustificare una teoria è brutto segno….
Lo invito a considerare se tutto il lavorìo che propone è dovuto a pure istanze cognitive o se dipende dal VOLERE che dio esista in un universo assurdo.
sia dovuto…
dipenda…
non ho ancora fatto colazione 🙂
tremo al solo pensiero dei Cristallini nella FEDE, perchè sono pronti a negare l’evidenza pur di essere fermi nella FEDE, perchè in un vero processo antiscientifico cercano di adattare i fatti alla teoria invece che la teoria ai fatti, quindi forse è meglio essere pazzi che cristallini nella fede, peraltro una persona esterna e minimamente razionale non vede molta differenza fra i due.
In un paese normale uno che dice una Str*** sarebbe cacciato via a pedate da qualsiasi ente pubblico.
@ Stefano. Giusto: “Entia non sunt multiplicanda sine necessitate”
( “Rasoio di Occam” ). E, PER IPOTESI, se la “NECESSITAS” ci fosse?
Ad esempio, se voglio trovare una spiegazione scientifica dei terremoti che mi consenta di prevederli, rigettata la “semplicità” ed “eleganza” della teoria per cui a scatenarli è il dio Vulcano quando “gli gira” dovrò tirare in ballo un complesso di azioni e reazioni. Qualche tempo fa, per rendere conto del crollo di una parete delle Dolomiti il “Corriere della Sera” ha intervistato il fratello di Paolo Villaggio, professore di tecnologia delle costruzioni a Pisa. Altro esempio: il complesso dinamico delle azioni e reazioni dei fluidi è tale che, piuttosto che fare il calcolo, si utilizza la “galleria del vento” o la vasca di prova. Qui mi vien da chiedere ai giocatori di biliardo
( arte che non pratico ): la “teoria” che consente loro di prevedere le traiettorie delle palle sul tappeto verde è semplice o complicata?
Io non lo so proprio.
Se io fossi Archimede da Siracusa e in una gita sull’Etna vedessi scendere e risalire un’astronave aliena, mi sforzerei di trovare una spiegazione teorica, della necessaria complessità, così come, per esigenze puramente cognitive ho messo a punto le legge dell’idrodinamica collegata con il concetto di “peso specifico”.
NB Non sono ancora alla paranoia: personalmente non mi sento nè Archimede nè Napoleone.
@ serlvrer
anni fa Glen Hoddle fu cacciato dal alenatore della nazionale inglese a causa di una sua dichiarazione secondo la quale handicap fisici dei disabili sono dovuti a punizioni per quanto commesso in vite precedenti.
Ributtante.
Se esistesse un dio simile sarebbe punto d’onore per l’uomo opporvisi.
Mi chiedo quale criterio di giustizia usino questi FIGURI.
Un padre che facesse molto meno con i suoi figli sarebbe giustamente condannato.
Perché questo dio dovrebbe meritare un trattamento diverso?
Questo è un dio adorabile?
Queste sono IDIOZIE e bisogna gridarle a voce alta.
Immagino qualcosa del genere e per lo stesso motivo dovrebbe accadere in vaticano. Secondo I SUOI criteri.
Questo poveraccio è malato. Spero che non abbia figli in giovane età che possano sentire questi deliri, se ne vergognerebbero per tutta la vita. Non si rende nemmeno conto che sta insultando una intera nazione. Queste infamie le poteva dire un qualunque predicatore, tant’è, non uno che ha un incarico nel CNR.
È possibile inviare il resoconto del delirio all’Ambasciata del Giappone?
@diocleziano
poveraccio dici? chissà che bel conticcino avrà allo IOR!!!
Certamente. Per cos’altro oggi si è cristiani, se non per convenienza?
@Diocleziano. Io penso che il prof. De Mattei avrebbe dovuto misurare meglio le parole ( almeno sulla base di quanto ho letto qui ); ma a proposito di peccati dei Giapponesi, si ricorda della strage di Nanchino (1937)? I soldati del Mikado uccisero senza necessità 300.000 ( trecentomila ) cinesi, uomini e donne, con torture qui irriferibili. In Italia è stato stampato il libro “Lo stupro di Nanchino”. Autrice, se non mi sbaglio, Iris Chang.
Ripeto sommessamente che purtroppo esiste di fatto una “solidarietà nel castigo”, anche a prescindere da Dio ( imputato imperseguibile perchè inesistente secondo molti ). Quanti Tedeschi persero la vita o soffrirono orribilmente per le colpe di Hitler?
IL TEMA DELLA COLPA INDIVIDUALE E COLLETTIVA, PERSONALE E FAMILIARE, SINCRONICA E DIACRONICA, AL CENTRO DELLA TRAGEDIA GRECA E SHAKESPEARIANA, COME PURE DEL ROMANZO RUSSO, DOVREBBE ESSERE AFFONTATA CON MAGGIORE PROFONDITA’, DIREI “CON TIMORE E TREMORE”
Florenskij,
considerando che la storia va in una direzione, la cosiddetta ‘freccia del tempo’, c’è una logica nello sterminare i giapponesi di oggi per le colpe di quelli di quelli di ieri?…
L’intervento divino, ovviamente, non lo prendo nemmeno in considerazione.
”almeno sulla base di quello che ho letto qui…” c’è un link, all’inizio, dove puoi godere della sapienza di questo poveretto. Ascoltandolo avevo l’impressione che soffrisse di uno stato di ‘proiezione’, cioè, che immaginasse o desiderasse essere lui l’esecutore di quello che ritiene il volere divino. Una specie di sindrome da ‘angelo sterminatore’.
Ah, ho capito, funziona un po’ come la faida: che dici, la legalizziamo visto che è una misteriosa via del signore?
non lo hanno internato con TSO all’uscita dalla radio?
@ Diocleziano. Mi rendo conto che la “SOLIDARIETA’ NELLA COLPA” costituisce un concetto SCANDALOSO, che offende la sensibilità moderna. Bisogna vedere se esiste qualche spiegazione abissalmante più profonda della sensibilità moderna. Il prof. Luigi Lombardi Vallauri, appartenente a una grande famiglia tradizionalmente cattolica ( è cugino di padre Lombardi, portavoce vaticano e dell’ex ministro della PI Lombardi) alcuni anni fa è stato allontanato dalla sua cattedra all’Università Cattolica di Milano ( filosofia del diritto ) proprio per aver sostenuto che si tratta di un concetto ripugnante al moderno senso del diritto, insieme a quello dell’Inferno. E’ passato a una specie di misticismo orientale. Credo che l’UAAR a suo tempo abbia segnalato il caso. Anche il giudice Tosti giustifica la sua opposizione al crocifisso con la ripugnanza all’idea del sacrificio del Figlio per volontà del Padre.
A vedered bene, è lo stesso tema su cui batteva Lucrezio: orrore per il Padre Agamennone che lasciò sacrificare la Figlia Ifigenia.
Io sono pragmatico: non esiste una memoria morale in natura.
Allora anche quanto accaduto nel 1980 a Balvano (66 adolescenti e 11 adulti morti dal crollo della chiesa mentre erano li a celebrare le confessioni) è stato un castigo divino.
Si vede che non stavano pregando abbastanza…
Permettetemi di dare preventivamente dell’IDIOTA al primo cretino che dovesse presentarsi qui a difendere questo imbecille.
Anzi, per il suo bene, sarebbe bene la redazione provvedesse a bannarlo.
Parlano di diavoli, QUESTI sono i veri principi del male. Uomini che hanno perso il senso della morale.
È legittimo che le persone con seri problemi mentali possano far passare per opinioni le stupidaggini che dicono per via dello stato allucinatorio in cui si trovano?
un demente al CNR, magari i vanzina ci possono fare un film adeguato alle facolta’ mentali del protagonista
Un teologo cattolico mi ha spiegato (non lo sapevo) che senza il calore all’interno della terra, che produce catastrofi di ogni genere (terremoti, eruzioni, tsunami ecc.), non potrebbe esserci vita sul pianeta (qualcuno può confermarmi questa spiegazione che mi sembra plausibile?). Dunque non è che Dio ci punisca a causa del peccato originale (ma è mai possibile che nel 2011 ci vengano a raccontare ancora questa storiella?), è che queste cose accadono inevitabilmente per le leggi fisiche e hanno pure dei risvolti positivi: infatti grazie ad esse siamo qui e felici di esserci (malgrado tutto, malgrado i preti e i De Mattei).
Sergio.
Non sono uno specialista in materia, ma so che il calore all’interno della Terra non può non esserci: è causato dalla massa stessa del pianeta. Pertanto non direi che la vita sia legata al nucleo caldo del pianeta, dal momento che tutti i pianeti che conosciamo, simili alla Terra, hanno sì terremoti ma non la vita. Aspettiamo…
Molti anni fa, in un’occasione analoga (uno tsunami, mi pare sempre in Giappone) la mia insegnante di *scienze* delle medie disse che la natura si stava ribellando alla sovrappopolazione; era già un’affermazione piuttosto… ridicola, per usare un eufemismo, ma almeno parlava di un’ “entità” non personale. Qui invece si parla di una persona… anzi di tre (essendo l’eminente pensatore un cattolico), che dimostra in questo modo il suo amore.
Quando De Mattei ricevette il suo incarico un mio compagno di università scherzò dicendo che da quel momento la priorità del CNR sarebbe stata la ricerca… del santo graal.
@ Sergio, Diocleziano, Mauro. Per me la giustificazione del teologo non regge. E’ il problema affrontato da Dostojevski ne “I fratelli Karamazov”. Ivan, l’apparentemente gelido ragionatore, spiega le ragioni del suo ateismo al fratello mistico Aliosha, discepolo del santo starets Zosima, incentrate sul problema della sofferenza degli innocenti. Non accetta che per assicurare l’armonia universale occorra positivamente la sofferenza di un solo bambino. In questo caso restituisce il biglietto di ingresso nel mondo cosiddetto voluto da Dio.
Il prof. Antonello La Vergata nel suo magno testo “L’equilibrio e la guerra della natura” passa in rassegna le posizioni degli intellettuali credenti, agnostici e atei di fronte al problema posto dalla “lotta per la sopravvivenza”. Suo è anche “Tutta colpa di Darwin?” sui rapporti, veri o supposti, fra darwinismo e razzismo-imperialismo.
La “teoria di Gaia” sui disastri come risposta dell’ecosistema globale all’uomo, suo preopotente parassita, da un lato sembra corrispondere alla teoria della interazione fra i sistemi, dall’altra personificare la terra cone “dea Gaia”.
Flo, mi sembra che tu stia cadendo nel prolisso…
c’è modo di farlo sapere a qualche ambasciata nipponica o altro? Così tanto per farci belli con il mondo. Ora scrivo ai giapponesi di questo deficente.
pazzesco…questo signifiça non avere il benchè minimo rispetto per una nazione disastrata da un terremoto, uno tzunami e una ancora probabile catastrofe nucleare, oltre ai 21mila morti già accertati e quasi 250 miliardi di dollari di danni! che schifo, che disonore essere italiano.
@ Stefano. Perchè si vergogna per quello che dice il prof. de Mattei e di chi lo mantiene al CNR? Non è che lei crede alla responsabilità collettiva ( giuridicamente si dice: “in solido” )?
Pfui !!!
de mattei è la prova evidente che (il suo) dio:
1) o non esiste … conseguentemente è perfettamente ininfluente quello che il de mattei afferma;
2) o è un essere ridicolo e risibile … per il fatto di annoverare fra i fans un idiota di simile talento 😀
tertium non datur
scusate .. volevo scrivere “iddiota”
Certo certo….fa sempre sentire la sua voce in zone sismiche.
http://malvinodue.blogspot.com/2011/03/lidea-della-provvidenza.html
Quale altro paese al mondo può vantare alla vicepresidenza di un Consiglio Nazionale delle Ricerche uno che si esprime in questi termini su terremoti e maremoti? Solo l’Italia, è evidente. In qualsiasi altro paese sarebbe spalmato di pece, cosparso di piume e dato alle fiamme, qui gli diamo lo stipendio di alto dirigente di ente pubblico.
Malvino
questo tizio necessita urgentemente di uno psichiatra.
Un’intero esercito di psicologi, psichiatri e neurologi, non riuscirebbero ancora a curarlo secondo me…!
Io penso che De Mattei si sia accorto che più le spara grosse, e più viene premiato con titoli, onorificenze, pensione, vitalizio, e riceve consensi, e fin che gli va così lui continua, e sinceramente non vedo perchè dovrebbe smettere, se qualcuno lo sa, lo spirghi il perché De Mattei “rebus sic stantibus” dovrebbe smettere queste dichiarazioni fideistiche cattoliche pro Vaticano.
Qual’ è in Italia od in Europa l’autorità che potrebbe fermarlo dal suo delirio o sanzionarlo, a questo punto della storia, anche dopo la sentenza CEDU ribaltata?
Assolutamente nessuna!
Basta non far pubblicità ai suoi deliri da TSO
De Mattei ci fa vergognare di condividere lo stesso universo.
Ricordiamoci che De Mattei in quella posizione ce l’ha messo Fini.
Infatti Fini é un ateo…devoto.
Sinceramente, il fatto che il Vaticano non sia sprofondato nelle viscere della Terra è la prova che non esiste un dio che “castiga”(ma chi?) coi terremoti.
Ma è possibile che ogni volta che si verifica un terremoto catastrofico come quello della Nuova Zelanda che ha distrutto Christchurch, o questo che in Giappone ha generato un mega Tzunami che ha ucciso quasi 20.000 persone… …ogni volta puntualmente…
C’E’ UN MEGARITARDATO PSICOLABILE CEREBROLESO PORTATORE DI STRONZAGGINE CRONICA E LACERANTE, CERTIFICATA D.O.P.R. (DENOMINAZIONE DI ORIGINE PRATICAMENTE RINKOGLIONITA) CHE SI METTE A DIRE CHE IL TERREMOTO E’ IL VOLERE DI UN AMICO IMMAGINARIO CHE VIVE IN CIELO E CHE PER PUNIRE ALCUNI PECCATORI ARRIVA ADDIRITTURA A STERMINARE DECINE DI MIGLIAIA DI INNOCENTI ????????????
Speriamo che il loro piccolissimo dio si concentri sul vaticano, favorendo d’ora in poi la santa cittadina. Date a dio un GPS e le coordinate giuste!
Sul sito del CNR ho trovato il seguente indirizzo mail:
cnr@pec.cnr.it
pensate possa essere opportuno scrivere chiedendo che un’istituzione di prestigio come il CNR si dissoci da quanto ha detto il suo vice presidente?
Assolutamente SI!!
Da queste parole deduciamo che tutti, ma proprio tutti, i Giapponesi che vivono nell’area colpita sono o erano delle persone da punire per i loro comportamenti. Non uno, dico uno, che sia o sia stato un sant’uomo (o una santa donna). Certo, è tutto molto sensato. Homo Sapiens Sapiens… bah…
Con i migliori auguri di ritrovarsi presto cittadino del cielo….
Siccome dubito fortemente che dio abbia mai messo piede in Giappone e che possa comprendere quell’idioma, mi domando: che abbia preso una cantonata?… 😉
ho creato una pagina su fb per formare un gruppo di proponenti di una richiesta ufficiale di dimissioni del vicepresidente del CNR Roberto de Mattei.
È necessario definire un testo da utilizzare per la petizione, trovare adesioni autorevoli nel mondo della ricerca e divulgazione scientifica italiana, docenti universitari, filosofi e giornalisti e tutti coloro che rivendicano la laicità dello stato e dei suoi organi, che fondi nella ragione il metro del pensiero e nel metodo scientifico l’esperienza del mondo, piuttosto che sulla fede in dogmi religiosi, superstizioni e trascendenza arruffa-popoli.
Avrei piacere di essere contattato da chiunque dell’UAAR per coordinarci.
Sarebbe interessante indagare anche cosa pensano di lui i suoi sottoposti: magari non vedono l’ora di toglereselo di torno…
…ehm…. toglierselo di torno!!!
Hai dato voce a chi non ha voce, lo pensano ma non lo dicono apertamente.
@Marco Vanadia
Inserisci il nome del gruppo FB che hai aperto… 😉
Auguro a questo tizio di non capitarmi tra le mani perché non so cosa potrei fargli… visto che ho amici e conoscenti in Giappone e alcuni di loro hanno le loro famiglie proprio a Sendai…
Quel padre che voleva togliere il Crocifisso mi da l’idea che è posseduto dal demonio.
Se si guarda attentamente il video nel suo volto ho notato un qualcosa di strano in lui.
Il demonio sei tu.
immagino che succederebbe la stessa cosa se ti facessi una risonanza magnetica 😆
Kaworu tu non hai capito…. gli psichiatri rifiutano di prenderlo in cura perchè hanno paura del vuoto! Poverino….. ha fatto un frontale con la natura! 😆
mi sa che qui siamo più a livello di neurologo…
e guardando il video di La Russa mentre urla “devono morire!” per imporne l’affissione che dovrei pensare? 😆
Ogni sucsa è buona… al solito.
Roberto De Mattei non ha alcun titolo per ricoprire quel ruolo (e pure a spese della collettività, come se non bastassero i tagli dei fondi per la ricerca!), è un personaggio da medioevo… 👿
Se dio avesse fatto quello che dice l’indegno membro del CNR, sarebbe SATANA
la tua logica è impeccabile, applicata al suo ragionamento mette in luce anche la sua inqualificabile presenza in un ente, il CNR, che dovrebbe escludere a priori certi deliri demenziali, che sono spesso ospitati in sedi cattoliche altrettanto deliranti e demenziali.
@ Angelo Ventura. Appunto. Marcione, uno dei più importanti eretici (II secolo d. C. ) sosteneva che questo mondo è stato creato da un “Dio straniero” malefico, quello dell’Antico testamento, mentre il Dio salvatore, quello di Gesù Cristo, è un altro. E’ l’idea del Catarismo.
Testo dello studioso romeno Couliano sui dualismi gnostici.
Da Mattei a De Mattei che caduta di stile, di intelligenza di…
le colpe collettive? è sicuro di non sconfinare per troppo zelo in territorio di eresia?
Ragazzi, questo è il massimo (o almeno il vice) rappresentante della ricerca in Italia????
Ma siamo matti??
Non c’è fine al peggio, incredibile.
Beh, magari è così semplice: se il terremoto è un castigo di dio, in Italia, che siamo tanto buoni essendoci il Vaticano, possiamo tranquillamente costruire centrali nucleari!
Oppure: il Vaticano, Berlusconi e tutti i politici filo-berlusconiali e filo-vaticani sono il castigo di dio per la creduloneria degli Italiani…
Possibile che in Italia non ci sia uno straccio di persona che possa far qualcosa per arginare il problema “DeMattei” al CNR?
Possibile che non si sia costituito ancora un gruppo di scienziati colleghi del DeMattei, che possa influire o occuparsi della sua destituzione da quella poltrona!?
Perche’ parliamoci chiaro…A me, che questo vada a Radio Maria da Fanzaga a sproloquiare sul castio divino in Giappone, non me ne puo’ fregare di meno. Rientra in pieno nelle amenità solite che si sentono su quelle frequenze. A me interessa che questo personaggio con le sue astruse idee, NON VENGA PAGATO CON UNO STIPENDIO STATALE, come vicepresidente del CONSIGLIO NAZIONALE RICERCHE!! 👿
Concordo in toto con Paul Manoni: ho letto il suo commento poco dopo aver spedito a “ilquotidianoitaliano.it” il testo che segue (non so se lo abbiano accettato, per vedere i commenti e seguire la discussione su quel sito occorre iscriversi passando attraverso RSS 2.0 e la cosa non mi attira):
… il titolo del video “Ecco De Mattei e la riflessione sul Giappone”, mi appare inadeguato; piuttosto che di “riflessione”, riterrei più appropriato parlare di “delirio paranoico e sado-masochista” di un fanatico integralista, la cui mente sembra sprofondare nelle peggiori tenebre millenariste dell’alto Medioevo.
Questo tristo figuro continua a renderci ridicoli agli occhi del mondo intero e dei veri scienziati (già bastò l’assurdo “convegno creazionista” di qualche tempo fa al CNR): da oggi al ridicolo s’aggiungeranno anche la rabbia dei sopravvissuti alla catastrofe e il disprezzo del mondo.
E’ allucinante che un simile personaggio, il cui lauto stipendio é pagato con le nostre tasse, ricopra ancora il ruolo di vice-presidente del CNR, istituzione scientifica nazionale che per le sue demenziali iniziative continua a subire totale discredito internazionale.
Il Governo giapponese dovrebbe presentare formale protesta presso il Governo italiano per questo intollerabile e crudele “sciacallaggio” bigotto e tutti gli italiani di buon senso (indipendentemente dalle proprie ideologie filosofiche o religiose) dovrebbero chiedere le immediate dimissioni di De Mattei dalla prestigiosa carica al CNR, che non può essere più ricoperta da un soggetto potenziale candidato al TSO.
Mi augurerei che gli scienziati del CNR fossero i primi a prendere una simile iniziativa, anche se non ci spero troppo in un paese ove i subalterni, per salvare il proprio posto di lavoro, devono subire qualunque angheria dai capi con potenti coperture politiche e d’oltre-Tevere.
crebs scrive:
11 marzo 2011 alle 11:31
O.T.
Terremoto in Giappone.
Quale dio si è incavolato stavolta, perchè e con chi?
Ce n’è sempre uno che si incavola?
Mi ero scordato che contro l’idiozia umana nemmeno gli dei possono niente.
Parlare di idiozia umana, in questp caso, è offensivo o è la constatazione della realtà?
Mi sorprende che Nostradamus e/o il frate indovino non avessero previsto questo disastro.
Perchè la Madonna in Brasile l’aveva previsto e quelle di Fatima, Medjugorje, Siracusa, Cracovia, Civitavecchia e le 91 apparse dal 1800 ad oggi (fonte:http://www.mariadinazareth.it/apparizioni%20dal%201800%20ad%20oggi.htm) non l’avevano previsto?
Il parroco di Funo che dice? Hanno ragione De Mattei e Gianni Toffali?
al peggio non c’è mai fine. poi le disgrazie si possono attribuire a chiunque,anche al nulla, l’importante e che si trovi un uditorio dal quale sproloquiare e la radio di erba è un bel pulpito. la domanda è: il CNR è attrezzato per aver tra le sue dirigenze un siffatto personaggio? i vari operatori, quando lo vedono, si toccano? quando gli illustrano qualche ritrovato, prima lo confessano? ripeto la frase sul crocifisso:
UNA RISATA VI SEPPELLIRA’
Florenskij, buon giorno.
Sulla risposta a Stefano delle ore 9:06: poniamo che, come tu dici (se posso permettermi di dar del tu), dio avesse sospeso la sua onnipotenza per lasciare la ‘libertà’ all’uomo… sarebbe comunque onnisciente e consapevole di quello che sarebbe successo.
Tu mi risponderai che sospendere l’onnipotenza equivale a sospendere anche l’onniscienza, in quanto essa è parte dell’onnipotenza e viceversa, sono concetti legati.
A me però sembra un assunto contraddittorio al concetto di ‘dio’, in quanto presupporrebbe una mutazione di stato della divinità, un passaggio da uno stato potenziale ad uno attuale, ma così fosse dio non sarebbe perfetto (perficio, lei sa bene che vuol dire) in quanto mutevole e soggetto a desideri, dunque non sarebbe dio.
@ Giustissimo appunto. Il Dio biblico non coincide con il Motore Immobile della filosofia greca. E’ anche il principio supremo della razionalità, ma soprattutto un Dio personale. Trinità vuol dire appunto movimento sempiterno: come due poli collegati da un fuoco incessante. Dante nell’ultimo canto del Paradiso usa il termine di “circulazion” in Dio.
L’idea dell’Incarnazione implica che in Gesù Cristo ci sia una specie di “messa tra parentesi” dell’onniscienza e dell’onnipotenza “Queste cose le sa solo il Padre”; “Il Padre è più grande di me”.
Scusate, io non voglio convincere nessuno, ma solo rappresentare quello che credo sia lo “status quaestionis”, assolutamente arduo anche per me. Strabiliante se si prende il tutto come verità, strabiliante se la si considera una follia intellettuale che ha dominato per secoli. Mi è stato riferito, non so se esattamente, che per il prof. Lombardi Vallauri san’Agostino, che mise a punto il concetto di Peccato Originale, è da considerare il più grande psicopatico della storia della cultura occidentale.
Quanto a De Mattei, credo che riprenda tali e quali De Maistre e Donoso Cortès, che ebbero grande influenza nella formulazione del dogma dell’infallibilità papale del 1870.
Florenskij
Non so se lei sia credente o meno, ma sono contento che discuta con noi.
Se tutti i “credenti” che entrassero qui dentro facessero come lei, invece di insultare o “trollare”, postando i propri pensieri e le proprie questioni, sarebbe il massimo.
Il problema Florenskij è molto sottile, nel senso che l’idea di circolazione a me pare contraddittoria al concetto logico della perfezione e dunque della garanzia di razionalità.
Anche la Trinità stessa: il Figlio sarebbe generato dal Padre…ma appunto essendo generato non esiste in virtù sua ma dipenderebbe nell’esistenza dal Padre, mentre il dio padre non ha bisogno di altri per esistere. Dipendendo il Figlio nell’esistenza da un altro ente, fosse anche direttamente dal dio padre, non è dio giacchè dio sarebbe ciò che esiste a sè, in sè e per sè.
Dunque, per logica, l’unico dio sarebbe il padre: figlio e spirito santo ricevono l’esistenza dal padre (lo spirito santo alcuni cristianesimi dicono che proceda dal solo padre, il cattolicesimo dal padre e dal figlio) e se non si esiste in virtù propria non si è dio, a termini di ragionamento.
eh si i bambini morti in giappone se lo meritavano tutto, lo tsunami….ovvio no? Non sono cattolici!!
Oramai fanno pena, non c’è altra definizione.
La cosa vergognosa e’ che il Consiglio Nazionale delle Ricerche è il più grande ente di ricerca pubblico del nostro Paese. Dunque lo stipendio dell’ “illustre” professor De Mattei non è pagato dal Vaticano o da RadioMaria ma con i soldi delle tasse di tutti noi.
@Viator. In fondo al cuore ( anzi, in tutto il cuore ) sono stracredente.
Però il cervello pone problemi lancinanti, in filosofia come in bioetica ( caso Eluana, ad esempio: l’eutanasia passiva ). Perciò devo esaminare con il massimo rispetto le obiezioni di agnostici e atei. Vedasi Blaise Pascal e Jean Guitton.
@Batrakos. Non sono un teologo professionista, quindi posso dare solo accenni di ( possibile ) risposta. Il “credo” usa il termine “generato” per evitare “creato” ( = che riceve il suo essere da un altro ). Complimenti per la sua preparazione. Comunque può leggere Prestige “Dio nel pensiero dei Padri” sull’elaborazione del dogma trinitario. Ricordo vagamente l'”eresia” dei Patripassiani: Dio Padre si è sacrificato in Gesù Cristo. Poi quella dei Modalisti: Dioè uno ma con tre aspetti ( una specie di Tao ).
Ho controllato su Wikipedia: PER INQUADRARE ( non dico condividere ) DE MATTEI BISOGNA ESAMINARE LE TESI SULLA PROVVIDENZA DI JOSEPH DE MAISTRE NE “LE SERATE DI PIETROBURGO”. Basta Wikipedia.
Florenskij, innanzitutto la ringrazio -se mi da del lei debbo farlo anche io- e ricambio, associandomi a Viator.
A me pare che il termine ‘generato’ sia nè più nè meno un gioco linguistico: generare si indica in ambito fisico quando si fa un figlio mettendoci una parte di sè; un essere spirituale non può mettere una parte di sè, perchè non può avere per evidenti motivi l’estensione, che è propria della materia.
Il modalismo di fatto è un concetto molto diverso di trinità indicando che sono tre aspetti dell’unica persona divina. Essendo però la persona divina infinita, per logica dovrebbe avere infiniti aspetti, non si vede perchè solo tre.
Il Padre che si sacri f ica nel Figlio dei patripassiani indica di nuovo una mutazione di stato e una correzione in corso d’opera sulla creazione, che lo stesso mi pare antitetico all’onniscienza e alla perfezione di cui sopra.
In ogni caso leggerò, appena posso, il testo per vedere bene.
Florenskij mi scuso: sono talmente abituato a parlare di ‘padre’ e ‘figlio’…’il padre si sacri f ica incarnandosi in Gesù’ era più corretto, al di là del fatto che la negazione della trinità non mi sembra inficiare il resto del ragionamento.
La teologia religiosa ha un aspetto caratteristico, che la distingue dal procedimento filosofico: cerca le ragioni per argomentare la scrittura, non vaglia la scrittura alla luce della ragione per vedere se essa sia vera o falsa secondo logica.
Dunque deve avere un assunto di fede: la veridicità delle scritture che la ragione deve esplicitare ed argomentare.
@ Florenskij
Sono sorpreso del modo in cui elude i problemi cercando di risolverli.
1. In fondo al cuore ( anzi, in tutto il cuore ) sono stracredente
2. Però il cervello pone problemi lancinanti
Bisogna chiarirci perché altrimenti non si va da nessuna parte.
Se di un’affermazione si dice essere vera si deve dare la possibilità che possa essere falsa. Altrimenti l’espressione vero è priva di contenuto semantico.
Occorre stabilire dei criteri che discriminino il vero dal falso. Quindi si devono prevedere delle condizioni che se si danno implichino la falsificazione di una credenza.
Non si può validare la fede utilizzando la fede. Non lo fa per le altre fedi.
Dire che una cosa è una follia e per questo è vera significa precludersi la possibilità di discriminare il vero dal falso, chiudersi dietro la porta e buttare via la chiave.
A quel punto si può affermare che
“Trinità vuol dire appunto movimento sempiterno: come due poli collegati da un fuoco incessante”
dandola per vera o solo possibile e continuare nelle elaborazioni, dimenticando di aver minato alla base la possibilità di accorgersi che tutto il lavoro successivo è inutile. Può essere divertente, rispettare apparentemente le regole della logica, ma inutile. Metaforicamente pregnante e tuttavia inutile.
L’espressione è vero X, con x qualsiasi affermazione assurda di altra religione ha la stessa legittimità della sua e visto che abbiamo buttato via la chiave l’unica possibilità di derimere eventuali discordanze è quella di darsi legnate (nella migliore delle ipotesi) in testa.
Si badi bene che lei per ragioni non chiarite non perde altrettanto del suo tempo ad elaborare alcuna espressione X folle o assurda di altra religione. Non ne coccola le metafore né ne crea di nuove.
Insomma usa la sua fede per validarla ma non fa altrettanto con le altre.
Lavoro perfettamente inutile – anzi deleterio – fino a quando non definirà i criteri che consentano di sapere quando è nel giusto o no (con tutte le approssimazioni del caso). O perlomeno se si sta mettendo in un vicolo cieco. O forse si tratta di un’attività da cui trae piacere ma senza la minima utilità. Quasi un divertimento.
Legittimo. Ma senza pretese di conoscenza.
Se per motivi suoi si vuol tenere la fede se la tenga accettando che è irrazionale.
Se vuole indagarla deve onestamente definire i criteri di verità.
Altrimenti tutto quel che dice non serve a niente. Se non a credere di fare un onesto lavoro di ricerca. Un autoimbroglio, insomma.
Se niente può mettere in crisi la sua fede perché il cuore comanda lasci perdere.
E’ tutto inutile.
PS monadi che possono far del male alle altre monadi
male è un giudizio di valore emesso da entità che crea senso.
Senso, direzione, obiettivo, preferenza. Tenuto conto di vincoli.
In natura non esistono giudizi di valore.
Quindi monadi che interagiscono con monadi.
PS PS Quando pongo delle domande mi piacerebbe avere risposte puntuali.
Che possono essere anche un non lo so. O è un mistero. O è la volontà di dio.
Servono anche a valutare la robustezza della teoria. E a discernere la cintura protettiva di ipotesi ad hoc elevata a difesa della medesima.
Ho precisato alcune condizioni che rendono incompatibili le proprietà tradizionalmente attribuite a dio. Sembra che queste facciano comodo solo quando servono….
@ Stefano. Spero di riuscire a raggiungere la “puntualità” di risposta che lei chiede.
Esemplifico. “INTUITIVO” VUOL DIRE “IRRAZIONALE”?
Uno scrittore, che si chiama Emile Zola, di fronte al clamore suscitato dal processo e dalla condanna per spionaggio del capitano Alfred Dreyfus “sente” che qualcosa non va: ha l’impressione che si tratti di una grossa montatura. Da uomo di sinistra libertaria percepisce odor di congiura dei reazionari. Comincia a raccogliere elementi a favore dell’ufficiale ebreo, ma non esce allo scoperto finchè non dispone di un “quadro generale”, anche se non proprio completo. Finalmente può lanciare il suo “J’accuse!” sulle colonne de “L’Aurore”. Le controversie continuano ed egli è costretto a fuggire in Inghilterra. Gli sarà data ragione,e in modo distorto e obliquo, quando è nella tomba da un pezzo, asfissiato da una stufa
( omicidio?).
Che cosa intendo dire? Che di fronte a un quadro controverso, l’investigatore non può procedere in modo assolutamentre metodico, passo dopo passo: mette insieme i primi pezzi del “puzzle” a tentoni, finchè non comincia a farsi un “teorema”. L’onestà intellettuale e la cura per la pace della coscienza comandano di procedere a verifiche oggettive il più possibili rigorose del “teorema”, che rimane provvisorio finchè il quadro si avvicina alla completezza: allora si potrà procedere all’incriminazione, che però non vuol dire ancora condanna, ma solo “molto elevata probabilità di colpevolezza”. E’ chiaro che l’investigatore si può “innamorare” indebitamente del suo teorema per vari motivi: a scopo di carriera, perchè è esaurito psicologicamente e vuol dire “basta!”, perchè l’indagato gli è antipatico come acceso appartenente alla parte ideologica avversa. Tuttavia deve saper andare anche contro i propri gusti. Idem per me. A tredici-quattordici anni ti accorgi che tua madre la Chiesa, che hai sempre creduto santa e fonte di gioie celestiali, nelle occasioni natalizie e non natalizie, viene accusata da molte persone rispettabili di essere fuori di casa una malvivente truffatrice e assassina.
“Senti” che non può essere così, perchè la cattiveria trapela sempre per qualche segno e tu in casa non ne hai mai avvertiti. Decidi allora di indagare, SPERANDO DI SCAGIONARE ALMENO PARZIALMENTE TUA MADRE ( magari “contestualizzando”!), MA CON LA DISPONIBILITA’ AD ACCETTARE L’AMARA REALTA’, SE COSI’ SARA’ DIMOSTRATO. La verità vale sempre di più di un conforto illusorio. Ebbene, sig. Stefano, nel corso di decine di anni di studio, ho appurato che la Chiesa è, come disse un “Padre”, ( forse sant’Ambrogio ) “CASTA MERETRIX”, intreccio di purezza e di meretricio, ma non solo e unicamente una meretrice, piuttosto il contrario: non pochi casi di santità e filantropia, molta mediocrità, alcuni casi o fenomeni orrendi di corruzione (” corruptio optimi pessima” ); che comunque i motivi per credere, senza false autoillusioni, sono molto più forti di quelli che mi indurrebbero a non credere. Soprattutto ho dovuto costruire un “impianto categoriale” del tipo studiato da Thomas Kuhn ( “La struttura delle rivoluzioni scientifiche” ) senza il quale non sarei riuscito a mettere insieme il “puzzle”. Un esempio è quello dell'”effetto farfalla” ( che ovviamente cito da orecchiante ), ma sulla base della “Teoria generale dei sistemi” di von Bertalannfy, citato dal prof. Giuseppe Sermonti, capofila dei creazionisti italiani ( “Dopo Darwin” ); lo stesso studioso mi ha indirizzato con le sue citazioni verso la “Filosofia romantica della natura”: Franz von Baader ( ingegnere minerario e filosofo ), il tardo Schelling, e da lì verso i sistemi gnostici antichi con le opere di Antonio Orbe; in campo musicale Marius Schneider, in quello pittorico Sedlmayr ( “La perdita del centro”; “La morte della luce”): insomma, in gran parte testi pubblicati da Rusconi
( lei capisce dove si va a battere: approccio “olistico” – il tutto è più della somma delle parti, psicologia gestaltista – invece che “atomistico”). Ovviamente mi sono premurato di studiare ogni tipo possibile e immaginabile di religione non cristiana, oltre che gli irrinunciabili Illuministi, come il Voltaire del “Dizionario filosofico”. Risultato: non ho mai trovato una figura paragonabile al Gesù dei Vangeli, per il suo insieme straordinario di tenerezza e maestosa potenza.
Conclusione ( per me ): l’intuito, dato dalla percezione di una forma nella sua globalità, anche solo a larghi tratti, può essere in qualche modo deformato, ma in sostanza non tradisce. Se un individuo SEMBRA odioso, quasi sempre risulta ESSERE odioso; se una campana ha un suono argentino, di norma lo è per la perfezione della sua struttura curvilinea e per la qualità del metallo. Un passo ulteriore: secondo me Gesù, a leggere bene i Vangeli, è così eccezionale che gli evangelisti non avrebbero avuto mai le forze psicologiche per inventarselo o deformarne la figura reale. Io lo chiamo “L’ARGOMENTO ( non “prova”! ) DELLA CAMPANA” ( anche san Tommaso d’Aquino ha cinque “vie”, non “prove” dell’esistenza di Dio) . Passiamo alla musica. Qual è il brano più sublime della storia della musica? Un professore del conservatorio di Milano me l’ha confermato: la Corale della Passione secondo san Matteo di Bach ” O Haupt voll Blut und Wunden…” ( “O volto pieno di sangue e di ferite…” ). A seguire: l’ateo Pasolini usò la “Matthaeuspassion” come colonna sonora del suo “Vangelo secondo Matteo”, in assoluto il più bel film su Gesù. Ovviamente l’intuizione va corroborata con ulteriori e più tangibili argomenti; tuttavia è come il giudizio estetico sulla musica: a quello di gusto ( “mi piace” ) va accompagnato l’analisi filologica delle strutture ( la loro “architettura” ). Questo tipo di discorso credo sia quello fatto nell’800 dal cardinale John Henry Newman, convertito dall’Anglicanesimo al Cattolicesimo nella sua opera “Grammatica dell’assenso” in cui teorizza il “senso illativo” e da Hans Urs von Balthasar, nel suo “Gloria” ( peraltro pressochè incomprensibile ai non addetti ai lavori ).
“Follia” ha una accezione in parte retorica: follia per il senso comune, che talora ( o forse parecchie volte ) non coincide con il vero. Il “libertario” Lutero diede del “folle” a Copernico, perchè la sua teoria sembrava ALLORA , non essendo corroborata da prove irrefragabili, solo frutto di un cervello strambo ( una specie di Pico de Paperis ).
E’ “FOLLIA”, nel clima giuridico postbeccariano, l’idea che la colpa richieda un’espiazione ( concetto barbarico di “giustizia vendicativa”! ).
E’ FOLLIA la pretesa del Cattolicesimo, apparentemente superarrogante, di avere iun filo diretto in esclusiva con L’Altissimo.( Diceva Claudio Villa, comunista sfegatato – litigò con padre Pio! – di non credere che Dio avesse costituito una succursale in Vaticano ).
Il tutto appare RAGIONEVOLE ( termine che non coincide con “RAZIONALE” nel senso delle scienze esatte ) se si opera ( onestamente, non con indebiti trucchetti ) una conversione categoriale nel senso di Kuhn. Così il filosofo Vottorio Mathieu invita a considerare nei suoi testi sul concetto di pena che a ogni colpa debba seguire necessariamente una espiazione, per necessità appurata dalla filosofia e dall’antropologia. Così alla cruciale obiezione di Lessing, secondo cui Dio non può essersi rivelato in un unico punto della storia ( il grande profeta ma piccolo uomo Gesù di Nazareth, individuo della specie Homo sapiens sapiens ) ma con dispensazioni equamente distribuite in molti popoli e culture ( gli “avatar”dell’Induismo ) si può rispondere che se l’umanità mondiale è un “sistema” unico interconnesso, basta una “iniezione” in un solo punto per beneficare l’intero.
Elemento cruciale della scienza delle religioni ( Gerardus Van Der Leeuw ,”Fenomenologia delle religioni” ) è il concetto di “mana”, un fluido che si diffonderebbe in tutto l’universo, concentrandosi maggiormente nei punti specifici del “sacro”. I Romantici credettero illusoriamente che fosse stato trovato nell’energia elettrica, appena scoperta ( si vedano le scene di rianimazione del dottor Frankenstein ). Tuttavia non è detto che in futuro non si possano trovare “mondi” energetici finora sconosciuti, come sconosciuta era nella sua pienezza l’energia elettrica agli antichi. Qui si riaprirebbe in modo accettabile il discorso su paranormale, magia e sacramenti, come pure sul “tabu” ( sacro nella valenza “pericolosa” ).
Non ho inserito metafore sulle altre religioni per mancanza di spazio. Gliene fornisco una, che potrà liberamente giudicare. Per la religiosità definita genericamente “orientale” l’individuo è come una piccola increspatura nel mare dell’essere, destinata a essere riassorbita nel Grande Tutto ( Il simbolo del Tao è un’onda doppia! ). Per questo ritengo “L’Infinito” di Leopardi una lirica “buddista” ( lo pensava De Sanctis ). “…così tra questa immensità s’annega il pensier mio / e il naufragar m’è dolce in questo mare” ); idem il Montale degli “Ossi di seppia”: “…Bene non seppi fuori del prodigio / che schiude la Divina Indifferenza…” Che cos’è questa Indifferenza con l’iniziale maiuscola se non il Nirvana dei Buddisti? Al contrario il Cristianesimo tiene tanto alla permanenza definitiva della personalità individuale da credere nell’Inferno ( come in Dante, molto più scultoreo che fluido). Si sarà accorto che nella pittura cinese domina la natura, mentre la figura umana è minuta e marginale, mentre in quella cristiano-occidentale campeggia e si staglia sempre la figura umana, dal Cristo di Monreale al David e al Mosè di Michelangelo.Comunque ogni rimando va fatto ai grandi testi di storia della cultura, primo e magistrale fra tutti l'”Estetica” di Hegel.
So bene che secondo la cultura contemporanea ( Max Weber in testa ) il valore è deciso dal soggetto, non dipende dal fatto; tuttavia mi sembra una osservazione affetta da parzialità.
Nel mondo della percezione sensibile il VALORE E’ RICONOSCIUTO, molto più che INVENTATO DAL SOGGETTO: se un animale e tanto più un uomo mette un arto sul fuoco, sente dolore indipendentemente dalla sua volontà, a meno che non si tratti di un fachiro o di un mistico ( Mai voi ci credete? In realtà il dottor Douzous, medico condotto di Lourdes, accertò che Bernadette non avvertiva il calore della fiamma di una candela, nè riceveva danni ai tessuti della mano; qualcosa del genere sperimentò Charcot, maestro di Freud, con l’ipnosi ). Invece il mondo dei VALORI SPIRITUALI, dei METAVALORI è in parte “inventato” ( la “convenzione!” ), in parte RICONOSCIUTO RAZIONALMENTE ( come credevano di fare ancora gli Illuministi giusnaturalisti ) oppure colti INTUITIVAMENTE. Lei sarebbe disposto a pensare che l’uguaglianza, la libertà, la fraternità siano valori contingenti, rimpiazzabili in altri contesti sociali e culturali? Faccio un esempio. Poniamo che con l’affermarsi dell’inseminazione artificiale e della manipolazione genetica qualcuno proponga un progetto alla Huxley ( “Il mondo nuovo” ) o alla Orwell ( “1984”) : selezionare una classe A di superintelligenti ( tutti come piccoli Mozart d’allevamento ), dominanti sulla classe B ( lavoratori di concetto ) e sulla classe C ( lavoratori manuali ). La linea argomentativa di costui sarebbe che le invenzioni tecnologiche degli A potrebbero essere messe a punto in tempi più rapidi, con ricaduta benefica sui B e sui C. Come si potrebbe rifiutare un simile progetto se non affermando come CERTO il valore dell’uguaglianza fra gli umani? E che cosa legittimerebbe questa certezza se non un RICHIAMO INTUITIVO a una certa qual “naturalità”, sed non proprio “legge naturale” non inventata ma riconosciuta?
In ogni caso io a proposito delle “monadi” ponevo un problema connesso con il discorso leopardiano nel “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”: perchè esiste un universo già intessuto di male e di possibilità malefiche già prima che vi siamo immessi dentro per volontà d’altri ( i genitori o la natura che vuole riprodursi tramite l’istinto sessuale, alla Schopenauer? ) Non potrebbe esistere un UNIVERSO SENZA MALE? Quale necessità strutturale lo impedisce?
Quanto al concetto di mistero, penso che ci siano tre accezioni: mistero come azione “teurgica” per entrare nel Divino con tutto l’essere, anima e corpo; mistero come zona dell’essere assolutamente impenetrabile alla facoltà intellettiva umana ( come delle “colonne d’Ercole” del comprendere umano ); mistero come zona che invita a una penetrazione progressiva, pur fra grandissime difficoltà, e che presenta sempre possibili avanzamenti, senza esaurire mai la propria “ulteriorità”.
La saluto. Mi dica pure quello che non la soddisfa, se vuole. Mi scuso per la lunghezza.
@ Florenskij
“Mi dica pure quello che non la soddisfa, se vuole. Mi scuso per la lunghezza”.
Mi spiace dirlo: tutto.
Che si faccia ricorso all’intuizione o a qualsiasi altro metodo di indagine è COMUNQUE necessario ipotizzare dei criteri di verità/falsità. E’ scorretto e oserei ddire disonesto attribuire alle intuizioni ogni valore di verità. Sono solo lo spunto per l’inizio di una ricerca.
Lei non ha ancora fissato i criteri per concludere se le sue intuizioni sono corrette o no. Non può considerare solo le conferme. Le sue sono solo circolari e metaforiche, tutte basate sulla pancia piuttosto che sul cervello, proprio perché di cuore “stracredente”. Ma il cervello, nella sua ricerca di verità, protesta. Solo che ha deciso che i suoi “gusti” hanno valenza epistemologica superiore alle proteste dell’organo deputato – se correttamente usato – all’accertamento della verità. Il secondo è schiavo del primo, utile se porta conferme, da tacitare se protesta. Comunque a sovranità limitata. Ma la verità non è questione di gusti. A me Bach piace poco, salvo i concerti per violino, preferisco Vivaldi per rimanere nel Barocco. Ma non c’entra niente con dio. E nemmeno può essere usata come prova o giustificazione.
La ricerca scientifica INIZIA con intuizioni che poi vengono messe alla prova. E molte non sono corrette. I cosiddetti sensitivi dicono di avere intuizioni che supportano i loro poteri, ne sono certi. Eppure, messi alla prova in setting controllato falliscono miseramente.
Lei ha intuizioni tutti i giorni. Alcune corrette e altre no. Il nostro sistema cognitivo favorisce le conferme piuttosto che le disconferme. E ricorda meglio le prime delle seconde, che anzi tende a dimenticare.
Molte teorie scientifiche sono controintuitive, “folli” ma con metodo e soprattutto con spiegazione della “follia”, che viene ricondotta entro un periodo di tempo ragionevole nell’ambito del conosciuto (Il “libertario” Lutero diede del “folle” a Copernico, perchè la sua teoria sembrava ALLORA , non essendo corroborata da prove irrefragabili, solo frutto di un cervello strambo). Purtroppo altrettanto non succede con le intuizioni religiose: secoli di lavorìo inutile che apporta progressi pressoché nulli nel corpo dottrinale se non per l’introduzione di nuovi – arbitrari – dogmi. In altre parole l’intuizione non è strumento di ricerca ma richiesta di assegno in bianco per poter affermare verità contrastanti e inconciliabili. Lutero ha potuto dar del folle a Copernico ed essere smentito. Nessuno può dare del folle a Lutero ed ottenere simile risultato.
Lei non ha stabilito in che caso ha ragione e in quale ha torto. Senza contare che intuizioni di segno contrario hanno – se non provate – lo stesso status epistemologico delle sue: nullo. Io, infatti, prima credente, sono partito da intuizioni esattamente opposte alle sue. Intuivo che ciò che mi ero trovato a credere non poteva essere “seriamente” vero. E fin qui non ho fatto alcun passo avanti. Solo quando in tutta onestà ho cominciato a valutare alle luce delle migliori conoscenze storiche, filosofiche e scientifiche diponibili ogni affermazione di fede ho scoperto quanto illogica, inconsistente e contraddittoria ognuna di esse fosse, inclusa la morale intrinseca alla fede.
Senza concedere alla religione privilegi che non sono concessi in alcun altro campo dello scibile umano. Processo penoso, se vuole, ma assolutamente liberatorio.
“non ho mai trovato una figura paragonabile al Gesù dei Vangeli, per il suo insieme straordinario di tenerezza e maestosa potenza” esprime una sua personalissima valutazione che nulla dice sulla verità del cristianesimo. Tanto che altri – magari – non la condividono. Io, per esempio, cambiati i criteri di valutazione. Tutti i credenti in altre divinità. Qualcuno, non ricordo più chi, ha detto che in fin dei conti chi fonda una religione lo fa perché è scontento di quelle esistenti. Dopo la sua ne sono venute altre. Evidentemente non condividevano la sua intuizione o la sua valutazione della figura del cristo. Ma che vuol dire? Niente. Nessuna ha spostato di un centimetro la questione sulla verità delle proprie affermazioni o di quelle delle concorrenti. Come le ho già detto in altro post, nessuno ha dimostrato che Zeus non esiste. Ha perso clienti per altri motivi.
Perché il metodo scientifico è fruttifero? Perché si autocorregge, perché la falsificazione di una teoria ha lo stesso merito della sua conferma: ambedue accrescono la conoscenza. Niente di questo nella religione.
@ Florenskij
“Non potrebbe esistere un UNIVERSO SENZA MALE? Quale necessità strutturale lo impedisce”
Le ho già risposto, a questo mi riferisco quando dico che non è puntuale nella considerazione dei miei rilievi ;-).
Qualcosa è male in quanto valutazione di compromissione di uno scopo.
Una valutazione presuppone un essere dotato di scopi che valuta qualcosa come buono o cattivo rispetto ad uno stato desiderato.
Essere mangiati da un leone è male per una gazzella. Il leone la pensa diversamente. E spettatori esterni a questo ciclo danno le loro valutazioni (rispetto ai loro scopi) su di esso. La terra “terremota” perché è fatta così. E’ male per l’uomo che accada. Ma in sé non è né bene né male. I terremoti possono avere conseguenze che – secondo altre valutazioni – possono essere valutate come buone.
Ma siccome qui la valutazioni le diamo noi e includono anche quelle su dio, mentre trovo assolutamente normale e accettabile (anche se male per noi) che la terra “terremoti” per come è fatta, trovo immorale che “terremoti” (ormai mi si passi il neologismo) perché un essere onnipotente lo vuole o lo permette. Perché a tale essere non si può applicare il concetto di buono se non corrompendolo (il concetto). Come non si potrebbe dire (mi si passi l’analogia) che dio è rosa ma è un rosa che non corrisponde alla nostra esperienza. Questo, lo ripeto, significa corrompere ogni possibilità di accertare la verità. E il problema, dovesse essere altrimenti, non è mio, è di dio. Nemmeno posso accettare che le mie capacità epistemologiche siano state corrotte dal peccato originale. A parte i rilievi che ho già fatto sul concetto, si dà per scontato ciò che deve essere provato. Salvo che si decide che non si può provare. Corrompendo COSI’ le capacità epistemologiche. Il vero peccato originale è il concetto di peccato originale. E le deduzioni che da tale arbitraria assunzione si vogliono far derivare.
Incluso il presunto rimedio.
@ Florenskij
Definiamo (anche se in modo lasso) un sistema “scienza” che include come elementi tutti coloro che applicano il metodo scientifico. Per funzionare tale sistema ha un sistema di valori (onestà, non riconoscimento del principio di autorità, riproducibilità, etc.) che sono necessari per il suo stesso funzionamento. Sono relativamente ben formalizzati (perché gli scienziati sono mediamente più ordinati e rigorosi del resto della popolazione) e se anche fossero partiti da intuizioni è il risultato della loro applicazione che determina il loro permanere. Altri valori identificherebbero un insieme diverso. Se allarghiamo il sistema all’interà umanità, tenuto conto delle diverse caratteristiche ambientali e culturali, deve esistere un minimo comun denominatore di valori morali essenziali alla permanenza del sistema. Tali cioè che se costantemente e regolarmente violati implicherebbero il suo dissolvimento. Facile intuire 🙂 come tale minimo comun denominatore debba essere difeso da sentimenti di “sacralità” che rendano estremamente difficoltosa la loro violazione. Il sentimento di colpa è l’emozione posta a sentinella dei valori. Essendo relativamente lento il processo evolutivo dell’umanità – anche da un punto di vista culturale – tale patrimonio comune di valori ha definito il sistema per molto tempo. Ora il patrimonio di conoscenze e la sua disponibilità hanno reso radicalmente diverso rispetto ad ogni epoca passata il sistema umanità, ponendo problemi che i valori depositati in secoli di evoluzione non sono in grado di gestire se non in modo molto rudimentale. Ecco la necessità di “ripensare” le intuizioni morali che fino ad ora sono state tradizionali. Cosa difficilissima. Ma necessaria. Facile comprendere che i valori sviluppati in un mondo di pastori servono veramente poco.
fatevi sentire:
rdemattei@yahoo.it
r.demattei@presidenza.cnr.it
Purtroppo i pensieri più malvagi e contorti allignano nelle menti dei più fervidi cattolici. Costoro imputano ai soliti imperscrutabili disegni di dio terribili ed orribili stragi di massa, soltanto per ricordarci che non apparteniamo alla terra, ma a non meglio ubicati cieli. Mi chiedo, dove per loro, è finito il comandamento del loro dio ” non ammazzare”. E beato il Benedetto xvi che reiteratamente ci ricorda che ” dio ama le sue creature”. Se, secondo loro, questo è l’ amore che dio, ora, nutre per noi perchè poi noi si possa goderne altro prossimo venturo, mi ricorda che non esistendo dio non esiste nemmeno la sua misericordia e la sua giustizia. L’ imbecillità di moltissimi è davvero insondabile. Purtroppo le loro madri sono sempre incinte.
MA VI RENDETE CONTO CHE TALI AFFERMAZIONI VENGONO DAL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ??? – ROBA DA MATTI !! POVERA ITALIA SIAMO PROPRIO ALLA FRUTTA ED ANCHE OLTRE !!!
All’ esimio vice presidente del C.N.R. mi permetto di suggerire che, purtroppo, dio non conosceva la geologia, altrimenti non avrebbe posto le sue così tanto amate creature sulla terra.
“Le grandi catastrofi sono la voce terribile ma paterna della bontà di Dio che richiama al fine ultimo della nostra vita”
fortunatamente mio padre non è così paterno altrimenti sarei morto…
E’ vero, Dio è proprio infinitamente paterno e buono, se permette a certi minus sapientes di continuare a campare. “Non ti curar di lor ma guarda e passa”
Se è un disegno anche il fatto che de Mattei faccia il vice del CNR allora Dio è pessimo pittore!
http://cosechedimentico.blogspot.com/2011/03/casi-umani.html
Per par condicio, voglio Piergiorgio Odifreddi a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede!
Ritengo che Roberto De Mattei -considerato dal suo cerchio elitista come dotto- dovrebbe sapere che il “Demens” che si trova nel “Sapiens” ha una formidabile tendenza a imporre la sua verità !
Ma forse mi sbaglio…..
Chiediamo al Consiglio Nazionale delle Ricerche le dimissioni del Prof. Roberto de Mattei, vicepresidente del CNR per l’evidente incompatibilità con l’incarico conferitogli e le sue affermazioni che lo pongono al di fuori del pensiero razionale e dell’esperienza e comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico.
Le firme raccolte con la petizione online saranno inviate al Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e consegnate ai principali giornali e riviste di divulgazione scientifica italiana e straniera.
Nelle ultime dichiarazioni andate in onda su Radio Maria ha dichiarato che lo tsunami in Giappone e la conseguente morte e distruzione sarebbe un “castigo di Dio”, “un modo per purificare”, che le catastrofi siano “sicuramente un’esigenza di giustizia divina” perché “nessuno di noi è immune dal peccato e può dirsi innocente”, che “Dio se ne serve per raggiungere un fine alto della sua giustizia”, che “la morte di un colpevole è l’esecuzione di un decreto di colui che è padrone della vita e della morte”, che “il terremoto è un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima perché Dio le ha voluto risparmiare un triste avvenire”.
In altre parole dichiara che il maremoto non sia un evento naturale spiegabile esclusivamente secondo le leggi della scienza ma che sia il frutto di un volere sovrannaturale, e nel fare questo abusa della credulità popolare ingenerando un senso di colpa nell’uomo che in alcun modo può essere ritenuto responsabile di un evento naturale quale lo scuotimento della crosta terrestre.
Riteniamo che il fervente cattolico Roberto De Mattei, noto per aver organizzato un convegno di stampo creazionista all’interno della più importante istituzione scientifica italiana, storico del Cristianesimo, direttore di “Radici Cristiane” e presidente della Fondazione Lepanto, sia libero di credere e pensare ciò vuole – superstizioni comprese – ma che tali assurdità siano incompatibili con la carica di Vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Qualcuno ha letto i commenti sotti il filmino?Non sarebbe una cattiva idea di mandare il link dei commneti a qualche sito tipo “Avvenire” e simile,così magari capirano che Italia magari non è proprio così cattolica 😉 e le radici non sono così profonde…
Sarebbe bene che qualcuno del CNR spiegasse a De Mattei la tettonica a zolle.
L’egregio dottor De Mattei non ha inventato nulla. Come ci ricorda Voltaire, già il terremoto di Lisbona fu attribuito all’ira divina: i gesuiti spiegarono ai superstiti della decimata popolazione che Dio era in collera con la città e l’aveva punita perché poco prima due eretici erano stati condannati soltanto al carcere a vita anziché al rogo.
beh non è che se certe idiozie son già state dette diventano vere…
Per affermazioni del genere non si possono sprecare commenti! Per quest’essere l’unica via è riempirlo di insulti …
Mi sono preso la briga di trascrivere l’intero intervento di De Mattei perchè se ne abbia una visione complessiva. Spero non lo considererete spam. Sempre più spesso mi sorprendo a credere che per non credere serva più il cuore che la ragione. Bah..
Cari amici di Radio Maria buona sera, chi vi parla è Roberto De Mattei e vorrei fare stasera con voi alcune riflessioni che partono da fatti drammatici di attualità. Il primo fatto è la tragedia del Giappone, lo spaventoso terremoto e maremoto con il rischio nucleare che si profila.
Dice Mons. Manzella che in primo luogo le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio che ci scuote e ci richiama col pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita che è immortale. infatti se la terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, la terra eserciterebbe sopra di noi un fascino irresistibile e non ci accorgeremmo che essa è un luogo di esilio e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo.
Ma in secondo luogo, osserva l’arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi. Infatti alla colpa del peccato originale che tocca tutta l’umanità si aggiungono, nella nostra vita, le nostre colpe personali. Nessuno di noi è immune dal peccato e può dirsi innocente e le nostre colpe possono essere personali o collettive, possono essere colpe di un singolo o quelle di un popolo, ma mentre Dio premia e castiga i singoli nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni, perchè le nazioni non hanno vita eterna, hanno un orizzonte terreno. Nessuno può dire con certezza se il terremoto di Messina ieri o quello del Giappone oggi sia stato un castigo di Dio, sicuramente è stata una catastrofe e, scrive Mons. Manzella:
La catastrofe è un fenomeno naturale che Dio ha potuto introdurre nel suo piano di creazione per molteplici fini degni della sua sapienza e bontà. Ha potuto farlo per raggiungere una fine della stessa natura ottenendo per mezzo di una catastrofe un bene fisico più generale come quando con una tempesta di venti che produce danni si purifica l’aria. Ha potuto farlo per un fine di ordine morale come per esempio acuire il genio dell’uomo, incitarlo a studiare la natura per difendersi dalla sua potenza distruggitrice e così determinare un progresso della scienza, ha potuto farlo per uno dei fini per i quali la fede ci dice che talora l’ha fatto, come sarebbe quello di infliggere ad una città un esemplare castigo. Ha potuto farlo per un fine a noi ignoto. Per quale fine in concreto Dio ha operato in un caso speciale? Per quale fine Messina e Reggio sono state distrutte? Chi potrebbe dirlo? É possibile fare delle congetture, non è possibile affermare alcuna cosa con certezza. Intanto per noi, al nostro scopo, basta la sicurezza che le catastrofi possono essere e talora sono, esigenza della giustizia di Dio.
E aggiungiamo questo concetto che talora Dio si serve delle grandi catastrofi per raggiungere un fine alto della sua giustizia, si trova in tutte le pagine della sacra scrittura: che cosa furono il diluvio? Il fuco che cadde su Sodoma e Gomorra e quello che non si abbatté su Ninive se non castighi di Dio?
Però si dice, la catastrofe è cieca, punisce il colpevole ma colpisce anche l’innocente e come si conciliano con la provvidenza queste stragi dell’innocenza e della virtù che avvengono ad esempio in un terremoto? E la risposta è che Dio non potrebbe fare in modo che un terremoto colpisca il colpevole e rispetti l’innocente se non attraverso la moltiplicazione di miracoli, attraverso una profonda modifica del piano della creazione divina. Ora è chiaro che Dio può salvare e talvolta salva l’innocente operando un miracolo, ma dio non è obbligato a moltiplicare i miracoli o a rinunciare al piano della sua creazione per salvare la vita di un innocente. E poi Dio è padrone della vita e della morte di ognuno, misura i giorni dell’uomo sulla terra e stabilisce l’ora e il modo della morte di ciascuno. Quindi l’innocente che muore sotto una catastrofe generale che punisce i colpevoli si trova nelle stesse condizioni nelle quali si trovano tutti gli innocenti che sono sorpresi dalla morte. Per loro questa morte non è un castigo di colpa personale ma esecuzione di un decreto di Colui che è il Padrone della vita e della morte. Ogni giorno noi vediamo fanciulli innocenti uomini virtuosi che muoiono di morte naturale o violenta, perché meravigliarci quando poi vediamo molti fanciulli innocenti o uomini virtuosi morire sotto le rovine di un terremoto. La loro morte presa isolatamente, non è diversa da quella di tanti uomini innocenti e virtuosi che sono vittime di un accidente o che muoiono ad esempio schiacciati da una macchina o investiti da un treno.
Ma c’è un terzo punto: le grandi catastrofi non sono solo spesso atti della giustizia di Dio ma sono altrettanto spesso una benevola manifestazione della misericordia di Dio. Abbiamo detto infatti che nessuno mettendosi la mano sulla coscienza potrebbe dare a se stesso un certificato di innocenza, nessuno può dire io sono innocente e non lo può dire né per il peccato originale che lo macchia né per i propri peccati personali. E un giorno quando sarà sollevato il velo che copre l’opera della provvidenza e alla luce di Dio vedremo quello che Egli avrà operato nei popoli e nelle anime, ci accorgeremo che per molte di quelle vittime che oggi compiangiamo, il terremoto è stato un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima da tutte le macchie anche le più lievi e grazie a questa morte tragica la loro anima è volata al cielo prima del tempo perché Dio ha voluto risparmiarle un triste avvenire.
Scrive mons. Manzella:
Noi pensiamo con raccapriccio a quei momenti terribili passati da loro tra la vita e la morte sotto le rovine, ma forse appunto in quei momenti discese su quelle anime il torrente di una speciale misericordia di Dio, sottoforma di profonda contrizione e rassegnazione. Chi può dire che è passato tra quelle anime e la misericordia di Dio negli ultimi momenti? Chissà con quali slanci Dio misericordioso e buono nelle terribili sofferenze ha toccato i loro cuori per unirli a Lui?Chi potrebbe, in una parola, scandagliare l’abisso di espiazione, di merito e di doni di Dio che in quelle anime fu scavato per occasione del terremoto?E non si tratta di pie illusioni, perchè sta scritto che nella tribolazione Dio rimette più facilmente i peccati e versa più abbondantemente i Suoi doni. Sta scritto che Dio manda la morte prematura agli innocenti per liberarli da un triste avvenire.
Per comprendere l’azione della provvidenza che da una ragione a tutto ciò che avviene anche alle tragedie come i terremoti bisogna però avere una prospettiva soprannaturale, la prospettiva di chi crede nell’esistenza di un Dio creatore e remuneratore della vita eterna. Chi nega Dio, gli atei, i laicisti militanti, ma anche coloro che pur non professando l’ateismo vivono di fatto nell’ateismo pratico, costoro non possono concepire l’idea della provvidenza.
(R. De Mattei)
Ok, va bene.. un commento questo testo me lo strappa.
Leggete tutti attentamente qui sopra. E’ un chiaro esempio di assurde elucubrazioni determinate dal fanatismo religioso.. che devono:
– riaffermare l’esistenza di Dio…
– salvarlo dall’accusa di “procurata strage”…
– far capire agli stupidi che è giusto soffrire..
– far capire a chi si pone domande che non capisce perché c’è un disegno divino inconoscibile..
Insomma compito difficile.. ma gli ascoltatori di Radio Maria si accontentano facilmente..