Monaco tibetano s’immola, scatenando disordini

Nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, la contea settentrionale di Aba ha una popolazione prevalentemente tibetana e ospita numerosi monasteri con migliaia di monaci. L’edizione della BBC per l’Asia orientale dava notizia il 17 scorso di manifestazioni di protesta in Aba seguite alla morte di un giovane monaco che s’era dato fuoco – il secondo episodio del genere dopo le dimostrazioni del 2008.
La BBC ammette di non avere notizie dirette e riporta le diverse versioni fornite da fonti contrastanti: l’agenzia ufficiale cinese accusa i suoi confratelli d’aver portato via il monaco dall’ospedale per nasconderlo in un monastero, mentre i gruppi di sostegno ai tibetani riferiscono che i poliziotti, dopo avere spento le fiamme avrebbero massacrato a bastonate il giovane, il cui corpo sarebbe stato raccolto dai monaci. Testimoni locali hanno detto ai giornalisti che ci sono pesanti operazioni di polizia dopo la morte del monaco e le conseguenti proteste.
Nel marzo del 2008 la contea di Aba si unì alle violente proteste anticinesi del Tibet, soffocate da un massiccio intervento militare.
I tibetani accusano il governo cinese di far crescere la popolazione Han nel Tibet, diluendo la loro cultura; il governo risponde che sta investendo cospicue risorse nel Tibet, migliorandone molto il tenore di vita.

Ermanno Morgari

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11 commenti

Mog

“..I tibetani accusano il governo cinese di far crescere la popolazione Han nel Tibet, diluendo la loro cultura;”

La cultura, la cultura…questo monolite granitico che non cambia mai, che non evolve, statico da millenni, mi chiedo chissà cosa dicevano, centinaia di anni fa, gli stregoni di non so quale culto circa la nuova moda buddista che si stava facendo strada nella regione del tibet
Non sono un gran fan della Cina ma onestamente neanche della teocrazia buddista tibetana e soprattutto di chi si rifà alla monoliticità della tradizione e della cultura

iging

Sono ateo e non certo buddista. Ma qui il problema è che la Cina sta facendo pulizia etnica. Sterilizza le donne tibetane con la forza perché non abbiano figli tra le altgre cose e dipinge il Dalai Lama attuale come un terrorista. Posso non essere d’accordo con lui circa la reincarnazione, ma non mi sembra che abbia mai propostola violenza. I tibetani, come qualunque popolo, hanno il diritto di avere una terra e vivere in pace. L?ho sempre pensato per quanto riguarda i palestinesi, e non vedo perché lo stesso non debba valere per i tibetani.

Painkiller

Senza offesa ma questa della sterilizzazione forzata mi sembra veramente grossa.
Che ai tibetani possa dare fastidio la legge sul numero di fili che il regime impone a TUTTE le etnie lo posso capire….. ma da cui a parlare migliaia di donne tibetane prese e operate (per sterilizzare un donna devi aprirla e chiuderle le tube) mi sembra francamente eccessivo.

Per il resto si i tibetani hanno diritto ad una terra…. una terra libera sia dai cinesi che da quei parassiti sanguinari e schiavisti dei lama. Diciamolo chiaramente la teocrazia dei lama non era meglio della dittattura cinese e i tibetani ci sono rimasti fregati 2 volti fin’ora.

Mog

Beh veramente la storia del non avere più di un figlio non vale per le minoranze presenti nel paese ergo non vale per la minoranza tibetana e poi chi si lamenta che la popolazione Han stia nel tibet fa come i Bolzanesi che si lamentano della presenza degli “italiani” in Alto Adige

Un conto è richiedere, leggittimamente, che l’etnia tibetana non deve essere esclusa dall’istruzione o dalla partecipazione attiva alla politica (cosa che non mi risulta) un conto è blaterare sulla rovina della cultura

Ripeto non sono un fan della Cina ma neanche i teocrati tibetani mi sono molto simpatici

faber

Concordo in pieno con Painkiller e Mog. Tra i mille difetti della Cina attuale sicuramente non c’è quello di operare divisioni etniche all’interno della nazione. Certo c’è una spinta all’omologazione culturale ma sinceramente questa della sterilizzazione non trova nessun riscontro. Per quanto riguarda il dalai lama purtroppo in occidente è stato elevato ad esempio di personalità perfettissima un pò per motivi politici (in chiave appunto anticinese), un pò per un certo orientalismo che ha colpito la società. Resta di fatto che rinchiudere in monasteri dei bambini di pochi anni e privarli di qualsiasi possibilità di autodeterminazione mi sembra un crimine pari a quelli compiuti dai cinesi in Tibet. Come al solito ad essere prese in mezzo a queste situazioni sono le popolazioni civili e sopratutto quei settori più deboli.

tonii

“Sterilizza le donne tibetane con la forza”

questo è falso: in cina, anzi, le minoranze etniche -tutte- non devono sottostare ad alcun obbligo circa la politica del “figlo unico”.
Semmai è la democratica e capitalista India che adotta la sterilizzazione forzata. Senza troppi successi, a giudicare dai numeri poi.

Painkiller

Non direi forzata. Il governo indiano, per arignare il problema della sovrappolazione, offre un rimborso in denaro (corposo per gli standard locali) a chi VOLONTARIAMENTE si fà sterilizzare. Non ci sono obblighi di sorta in tal senso. Incentivare non vuol dire obbligare…. infatti il folle tasso di crescita della popolazione non accenna a fermarsi.

stefano

il dalai lama alla pari del papa è un teocrate assoluto che si fa chiamare sua santità, vero che non crede nel dio dei monoteismi ma la dittatura spirituale dei monaci tibetani prima dell’invasione comunista aveva ridotto i tibetani a involucri vuoti, schiavi che dovevano lavorare gratis per i monaci pena la reincarnazione in animali inferiori come gli insetti oppure terrorizzati con la minaccia di essere divorati nottetempo da demoni e spettri della folcloristica superstizione buddista lamaista che non è seconda a nessun’altra religione in fatto di strampalate “teorie” metafisiche, con ciò non intendo giustifiçare l’atteggiamento persecutorio e criminale dei cinesi ma solo evidenziare come “tantum religio potuit suadere malorum” Lucrezio docet 23 secoli fa.

teologo cattolico

Ho sempre pensato di conoscere poco del buddismo, ma notizie del genere mi confermano che non conosco nulla. Ho sempre pensato che il buddismo raccomandasse il distacco dal reale, da ogni desiderio, eccc… invece spesso vedo i fratelli buddisti impegnati in azioni dal riflesso politico, per la conquista di alcuni obiettivi considerati più desiderabili di altri.

FSMosconi

Quella è una via, l’altra è “Il Buddha e il Samsara sono la stessa cosa”.
Detta così come è scritto nel Sutra:

Il Vuoto è la Forma e la Forma è il Vuoto

Painkiller

Gli hai spiegato che il Samsara non è tipo di sugo vero?
LOL Distacco dal reale…….

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