Intervendo alla presentazione del libro “Paradiso ed economia” dello scrittore Rino Camilleri e del presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, prefato dal cardinale Tarcisio Bertone, il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Giuseppe Mussari, ha sostenuto che “senza la produzione di ricchezza il mondo sarebbe meno equo e meno giusto nei confronti degli ultimi. Nella logica del mercato invece c’è anche la risposta per gli ultimi”. “Tradizione cristiana e banche sono legate”, ha aggiunto: tanto che, riporta il sito cattolico Zenit, “le banche italiane, rispetto a quelle che sono in giro per il mondo, si sono salvate dalla crisi del 2002 grazie alla fedeltà ai valori che sono all’origine della loro storia”. Secondo Mussari, l’origine del sistema creditizio del nostro Paese vanterebbe una cultura cristiana piuttosto profonda: “talmente profonda che è stato proprio grazie ad essa che gli istituti italiani sono riusciti a scongiurare le speculazioni che altrove hanno invece indebolito le strutture finanziarie”.
Non più tardi di quattro mesi fa, ricorda Libero, l’ABI guidata da Mussari aveva presentato un piano indistriale che prevedeva il licenziamento di 80 dipendenti: dei due miliardi risparmiati in tal modo, uno sarebbe stato utilizzato per pagare uno spot televisivo.
Luciano Vanciu
Valori cattolici nel mondo del credito
15 commenti
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Beh, quella di Mussari e’ stata davvero un’autentica risposta cristiana “per gli ultimi” 😯
E i casi Cirio e Permalat?
Le banche, capito che i soldi prestati alle due aziende, non sarebbe più tornati indietro, cosa hanno “evangelicamente” escogitato?
Hanno creato delle “obbligazioni” facendo finta che fossero state emesse dalla Ciro e dalla Parmalat, e poi le hanno caldamente consigliate e poi vendute ai loro clienti.
Cosi rientrando dei loro capitali col trasferire la fregatura sulle spalle dei piccoli risparmiatori !
Beati gli ultimi perchè saranno i primi ?????
Parmalat, non Permalat
chiedo scusa.
(a quando la possibilità di correggere il testo dei commenti?)
ma certo, genuflettiamoci di fronte all’etica del capitalismo, accidenti a Max Weber! e non importa se è di matrice calvinista, tutto fa brodo. E se è vero che la ccar ha aperto i Monti di Pietà e che formalmente condannava l’usura, le fonti son piene di usurai sacerdoti o laici devoti, come il tanto mistico Giotto che a strozzo chiedeva interessi del novantapercento; o di tanti Francesco Datini, una vita biliosa e misantropa tutta votata a “l’nome di Dio e di ghuadagno”; salvo poi, al momento di far testamento, esigere come esecutori degli ufficiali comunali perché non ci si fidava di vescovi e abati…
Ma sono ridicoli!
Mussari o altri cattolici qui rifanno sempre lo stesso gioco di passare una tradizione cattolica romana per cristiana evangelica, ingannando a fini di lucro i lettori più ingenui.
Se queste sono le analisi sul perchè il sistema bancario italiano si è salvato, allora è meglio che chiudiamo baracca e burattini e andiamo tutti a casa.
La ccar ha sempre condannato il prestito con il pagamento di interessi che una volta era chiamato semplicemtente usura, oggi usura ha cambiato significato vuol dire prestiti a interessi a strozzo, per intenderci.
L’Italia si è salvata solo perchè ha un sistema vecchio (in questo caso è stata la fortuna) e non si è buttata a capofitto su strumenti nuovi che hanno fatto diventare l’attività bancaria un gioco d’azzardo, come un casinò.
Sono state violate le principali norme che devono regolare l’attività della banca, la valutazione del rischio, questo è stato il vero problema.
Si è lasciato un settore all’autoregolamentazione, negli usa e in generale nei paesi anglosassoni, invece di continuare su un serio controllo normativo e di vigilanza.
Potrei continuare ma mi fermo qui il discorso è lungo e complesso.
Per quanto riguarda la solidità del sistema bancario italiano la Banca d’Italia ha già evidenziato che ci vuole una ricapitalizzazione di circa 30 miliardi di €.
“…talmente profonda che è stato proprio grazie ad essa che gli istituti italiani sono riusciti a scongiurare le speculazioni che altrove hanno invece indebolito le strutture finanziarie”
…e questo sarebbe il presidente dell’Associazione bancaria italiana? Qualsiasi professore da me lo avrebbe invitato ad andare a coltivare pomodori…
ci credono solo loro, ovviamente, a quel che han scritto. Lasciamo perdere!
Secondo Mussari, l’origine del sistema creditizio del nostro Paese vanterebbe una cultura cristiana piuttosto profonda: “talmente profonda che è stato proprio grazie ad essa che gli istituti italiani sono riusciti a scongiurare le speculazioni che altrove hanno invece indebolito le strutture finanziarie”.
niente di ciò è la realtà dei fatti, una vera apologia della chiesa simoniaca.
Ma ai bei tempi ai cristiani non era vietato prestare denaro per interesse e per questo i primi usurai\banchieri europei furono gli ebrei?
Magari mi sbaglio….. Hexengut tu che sei così “saputo” sai dirci di più?
In pratica è dire: “Viva lo Sterco del Diavolo!”… -_-
La chiesa come letamaio dell’inferno? 😉
Assolutamente e spudoratamente non scienziati dell’economia.
Lo scrittore e apologeta Rino di cognome fa Cammilleri, con due “m”.
http://www.rinocammilleri.com
La bugia sta qui nel dire: “Tradizione cristiana e banche sono legate” anziché “Tradizione cattolica (romana) e banche sono legate”;
è un’astuzia leggera, quasi impercettibile, ma meditata che arriva a confondere proprio lì dove serve, ossia dove necessita rendere indistinguibile la chiesa Cristiana Evangelica con la Romana Cattolica -Stato del Vaticano – CCAR – IOR, come detto in altre Ultimissime: due “chiese” estremamente differenti, per pratiche, tradizione, ideologia ed organizzazione temporale.
http://www.ilcristiano.it/